redazione il torinese

Ecco i tecnici del Coverfop

taes-2Nello scorso anno formativo Coverfop – Consorzio Vercellese Formazione Professionale, in collaborazione e partenariato con Radwaste Management School di Sogin e l’Istituto superiore Faccio di Vercelli ha coprogettato e svolto un percorso per preparare tecnici in grado di intervenire e gestire il ciclo combinato ambiente – sicurezza all’interno di siti produttivi. Il percorso di specializzazione prende il nome di Tecnio Ambiente Energia e Sicurezza, ha una durata di 1000 ore, con 400 di stage presso importanti aziende che operano con sistemi di qualità e vincoli di sicurezza e tutela dell’ambiente ed è rivolto a giovani ed adulti in possesso del titolo minimo di maturità coerente. Giovedì 20 ottobre, alle ore 10, nell’aula magna della Scuola Borgogna, in piazza Battisti 9 a Vercelli, saranno consegnati agli allievi del corso gli attestati di specializzazione conseguiti con l’esame finale.

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Insieme ai rappresentanti degli enti che hanno dato vita al corso saranno presenti quelli di Sogin, Atena, Enea, Paglieri, Mossi Ghisolfi Group, Provincia di Vercelli, Ovest sesia, Riseria Sp Spa, Acme Srls, aziende ed enti che hanno ospitato gli allievi del periodo di stage.

Massimo Iaretti

 

Battesimo del ghiaccio

ducky-dog-2Battesimo del fuoco – anzi, del ghiaccio, suo elemento naturale – per Duky Dog, il simpatico e vivace Siberian Husky (è l’ultimo a destra nella foto) che ha partecipato alla dimostrazione promossa a Pragelato dal Club Italiano Sleddog. La bella immagine ci è stata inviata da Enrico e Silvia, i padroni di Duky Dog.

Torino “in rosso” si appresta allo sbarco su Marte

marte-mole-preterotiTorino  si appresta allo sbarco su Marte,  il 19 ottobre quando  il veicolo interplanetario Exomars, dopo  sette mesi, toccherà il suolo del pianeta rosso con il Lander Schiapparelli, realizzato sotto la Mole  da Thales Alenia Space. Per dare visibilità alla missione storica e alle imprese aerospaziali torinesi,  fino al 21 ottobre, la città si veste di rosso con immagini e video che saranno proiettati sui principali simboli di Torino, la Mole Antonelliana, Palazzo Reale e Palazzo Campana. L’iniziativa è della Camera di Commercio e del Comune di Torino, con Thales Alenia Space, Altec e Iren.

(foto: Antonello Preteroti)

 

Oktoberfest Torino, oltre 50.000 visitatori

birra-oktober22Si è concluso il primo weekend della seconda edizione dell’Oktoberfest Torino, la bierfest più grande d’Italia in programma all’Oval- Lingotto Fiere fino a domenica 23 ottobre.

Nei primi 4 giorni l’evento ha registrato oltre 50.000 visitatori; un dato che conferma i numeri di presenze della prima edizione, nonostante il forte maltempo dei primi giorni. L’attesa ora è per le due serate dedicate a universitari ed erasmus, realizzate in collaborazione con Erasmus Torino, in programma lunedì 17 e mercoledì 19, con la musica live bavarese degli Schweinhaxen (nome che in tedesco significa “stinco di maiale) e il dj set di Dj Tigre Mostricci.

Fino al 23 ottobre l’Oktoberfest Torino farà ancora vivere agli amanti del luppolo l’atmosfera e la tradizione della festa che ogni anno, tra settembre e ottobre, richiama aMonaco di Baviera oltre 5 milioni di visitatori. Una manifestazione in perfetto stile bavarese, dal cibo alla birra, dagli allestimenti alla musica, e adatta a un pubblico di tutte le età. Non mancano infatti attività per famiglie e bambini, grazie al luna park esterno e a giochi e animazioni con i clown di Circo Wow.

Gli ospiti potranno quindi ancora gustare i tipici piatti della tradizione bavarese – dal pollo allo stinco, dai crauti ai wurstel, fino agli immancabili e leggendari bretzel – e bere laHofbräu Oktoberfest, la birra ufficiale spillata rigorosamente soltanto in “Mass” da 1 litroInoltre, novità di quest’anno, sarà possibile gustare anche un buon caffè, nella postazione allestita dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, charity partner dell’evento. Il pubblico potrà sorseggiare un caffè Lavazza offerto dai volontari della Fondazione, in cambio di una donazione libera. Un progetto che raggiunge un concreto obiettivo: il sostegno alla ricerca sul cancro.

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OKTOBERFEST TORINO – II EDIZIONE

Orari:

lunedì-giovedì 18.00 – 2.00

venerdì 18.00 – 4.00

sabato 12.00 – 4.00

domenica 12.00 – 2.00

 

Ingresso gratuito

“SOGNO CONFINE EQUILIBRIO”

presotto-2016La doppia personale “SOGNO CONFINE EQUILIBRIO” è allestita presso la Manica Lunga del Castello del Monferrato in Casale Monferrato; in mostra acquerelli di Nadia Presotto e stampe fine art di Renato Luparia. La mostra rientra nella rassegna “Arte Pratica in Monferrato,- ci comunicata l’ Assessore Daria Carmi progetto nato con la collaborazione della Consulta Cultura del Comune di Casale Monferrato, che anima ormai da sei mesi la manica lunga del Castello del Monferrato con l’ obiettivo di fare ricerca sulla produzione artistica del territorio e si arricchisce ora di un appuntamento molto atteso: il bellissimo e appassionato duo Nadia Presotto e Renato Luparia. Il loro è un percorso di vita, un dialogo che continua e “genera” da anni, che studia il paesaggio, interiore ed esteriore, e lo restituisce trasformato agli occhi del fruitore. La qualità di questi due artisti, diversi per sensibilità ed espressione formale, genera in questa mostra un terzo punto di vista, unico e imperdibile, che coniuga mani e occhi e ritrae, con una delicatezza che sa di infinito, la nostra storia, la nostra terra. Questo il testo appositamente redatto dal curatore Piergiorgio Panelli: “L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e indica il contenuto del futuro” – Vasilij Kandinskij –

Sogno   Confine Equilibrio              

Il tema che caratterizza il confine è il suo essere tale, perché ogni di-visione è, come dice l’etimo della parola stessa, una doppia visione, un contemplare la diversità insita in ogni alterità che sorge ogni qualvolta che un limite o un confine viene tracciato. Tracciare un confine è segnare, donare esistenza alla differenza, cioè creare una distanza pura e viva, pulsante nel suo creare e di-videre. Ogni segno è quindi un rimando in quanto simbolo o allegoria di qualcosa che richiama continuamente e più volte all’altro. Il segno ci mette di fronte all’Altro-da-noi, a ciò che ci viene in-contro. L’ uomo che abita la soglia si fa soglia lui stesso in quanto limite – segreto, però, allo stesso tempo, frontiera verso l’altro, aperta all’incontro e alla differenza; si fa tollerante perché la soglia – frontiera è il luogo della tolleranza e rispetto del segreto. L’uomo, facendosi soglia, può fondare una società in cui la passione e il conflitto cessino di essere distruttivi e si trasformino in un’energia positiva.

Questo sogno di positività lo possiamo rivedere in questa coppia creativa Nadia Presotto e Renato Luparia con due linguaggi e scritture diverse ma unite dall’equilibrio dell’armonia di questo viaggio verso la forma e il confine.

La ricerca di una calibrata e armoniosa fusione tra viaggio fisico reale e viaggio mentale sovradimensionale rappresenta uno degli aspetti centrali della recente produzione pittorica della pittrice Nadia Presotto, impostata sul delicatissimo equilibrio gesto-materia-colore-luce. Sono paesaggi della memoria, metafore ancestrali di un atavico dialogo tra l’uomo e l’infinito e l’oltre, quasi una ricerca di tracciare una possibilità nell’essenza della poetica visiva per oltrepassare la bellezza del confine, concentrando ogni energia creativa nel trasportarci dentro il confine. Un viaggio questo che la Presotto preferisce condurre con la gestualità del silenzio, regalando sul foglio acquerellato preziose trasparenze riverberanti l’eco del racconto naturale di spazi interrotti da ombre di alberi – anima per confermare con sicurezza la concretezza di un percorso tra infinito e reale, tra sotto e sopra, tra cielo e terra . Sulla carta preparata con cura il colore vola e sfiora con delicate soluzioni la ricerca della propria forma, del proprio essere, come se lì ci fosse sempre stato, anche in situazioni insospettabili, suggerito dalla natura; il colore diventa ricerca del nostro confine, dove solo alla fine del viaggio riusciremo a svelarne i misteri. Nell’attesa di questo incontro viviamo le dolcissime atmosfere di questo reale arcobaleno essenziale, sempre più vicini ai confini e pronti a superarli con la nostra dimensione interiore.

La fotografia di Renato Luparia nel contesto contemporaneo può essere letta come un linguaggio di narrazione: l’artista monferrino ha da sempre nei decenni narrato la sua terra con una vivacità poetica attenta, scavandone le unicità, cercando cromatismi e forme sensibilissime per ritrovare quel magico profumo del silenzio da sempre respirato. Il silenzio, questo misterioso colore che si scopre in questa serie di nuovi lavori pensati e lavorati nel bianco e nero, ci conduce all’ Assenza che regala equilibrio, complice della linea immaginaria del confine nel nulla, a volte trovata per caso con umiltà, altre con un raffinato lavoro di contaminazione tra anima e natura, tra il bosco infinito delle nostre memorie e quello che appare a poco a poco tra grigi, neri, bianchi, come segni ombre messaggi di una denaturalità dimenticata. Nelle colline bianche vuote, ma riempite da luci improvvise isolate, appare come unica parola, ma determinante per l’equilibrio della forma, il segno di alberi che sono testimonianza del respiro di un paesaggio a volte mistificato dall’uomo, visto dall’artista nella sua vera essenza, nella sua vera energia. Graffi sulla terra colti come ferite e segni anche d’ amore dell’uomo per il rispetto e la bellezza di una collina mai adorata abbastanza, che diventa teatro e tavolozza per chi sa sognare e per chi sa vedere la vera linfa di luce che essa possiede oltre il confine, oltre la materia, oltre la corteccia; l’arte di Renato Luparia sa disegnare tutto ciò.

Informazioni utili: “Sogno Confine Equilibrio” con Nadia Presotto e Luparia Renato – Manica Lunga del Castello del Monferrato – Casale Monferrato – dal 8 al 23 ottobre 2016. Visitabile il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero.

 

ARRIVA L’AUTUNNO, ARRIVANO FUNGHI. MA ATTENTI AI SOSIA

FUNGHI VELENOSIL’Istituto Zooprofilattico di Torino diventa laboratorio ufficiale per l’identificazione della specie dei funghi epigei, locali o importati. Insieme alla nuova importante attività di tutela del consumatore, l’Istituto lancia una campagna educativa anche per sfatare falsi miti sui funghi

I dati ufficiali della Regione Piemonte indicano che ogni anno circa il 36% dei focolai di malattie trasmesse dagli alimenti è rappresentato dagli avvelenamenti da funghi. In Piemonte negli ultimi 10 anni si è passati da circa 5000 quintali di funghi coltivati ai quasi 39.000 quintali del 2010: in attesa dei dati dell’ultimo quinquennio, sono però aumentate in maniera preoccupante (+300% secondo Coldiretti) le importazioni di funghi epigei, in particolare dalla Cina.

Su indicazione del Ministero della Salute, l’Istituto Zooprofilattico di Torino sarà il laboratorio ufficialeFUNGHI che effettuerà le analisi per l’identificazione delle specie di funghi epigei sul territorio della Regione Piemonte. Raccolte nei nostri boschi o importate dai Paesi dell’Europa Centrale o dalla Cina, le partite di funghi saranno identificate dall’Istituto e solo quelle appartenenti a specie commestibili avranno il via libera per la commercializzazione e per il libero consumo. “Il 20 e 21 settembre scorsi – dice la Dott.ssa Lucia Decastelli, Responsabile del Laboratorio Controllo Alimenti – gli ispettori dell’Ente Nazionale che certifica la validità di un test e autorizza i laboratori di analisi, hanno visitato il nostro Istituto per dare il nulla osta all’analisi per la identificazione di specie dei funghi, verificando le capacità di struttura e personale”.

Incendio in via Po, nube di fumo copre la Mole

preteroti-incendiopreteroti-incendio-vigili-soccorsiIeri verso le 23 il Torinese ha pubblicato per primo le foto (di Antonello Preteroti) relative alle squadre di soccorso dei vigili del fuoco, che hanno bloccato il traffico in via Po. Una densa nube di fumo oscurava la Mole Antonelliana. Si è trattato di un incendio nell’appartamento di una donna al numero 43 della centralissima arteria cittadina. Forse causato da una candela caduta inavvertitamente. Fortunatamente non ci sono feriti o intossicati.

Juve, Allegri: “Dobbiamo vincere una partita alla volta”

juve udineseL’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri  dopo la vittoria per 2-1 sull’Udinese: “Complimenti alla squadra: quella che abbiamo portato a casa è una partita importante: dopo la sosta era difficile e l’Udinese si è dimostrata tosta. Abbiamo anche sofferto, soprattutto alla fine, perché qualcuno era un po’ stanco, ma per vincere i campionati dobbiamo passare attraverso queste partite: solo se le vinci puoi arrivare in fondo. Dobbiamo affrontare ogni partita una alla volta: se vinciamo una partita alla volta ce ne sarà sempre una in meno a separarci dal traguardo. Non siamo in fuga: la Roma è seconda, il Napoli non è fuori e l’Inter nemmeno”. Paulo Dybala, che ha segnato due reti su una punizione e un rigore, commenta:”Sono riuscito a fare anche il secondo gol: sono contento per me e per la squadra, ma dobbiamo comunque migliorare. L’Udinese è una buona squadra, bisogna essere più bravi a tenere la palla”

Montagne per il Sì a Lanzo

concerto in montagnaPiccoli Comuni, Montagna e Aree interne: le opportunità dell’Italia che dice SI” è il titolo dell’incontro pubblico che si terrà nella serata di lunedì 17 ottobre 2016 a Lanzo Torinese (TO), dalle ore 21 nell’ex sala dell’Atl in via Umberto I 9. Introdotti dal segretario locale del Partito Democratico Daniele Reano, interverranno i deputati Francesca Bonomo ed Enrico Borghi, coordinatore nazionale della Strategia Aree interne. Verrà presentato, per la prima volta in Piemonte, il manifesto “Montagne per il SI, SI per le Montagne, varato martedi scorso alla Camera dei Deputati dai primi duecento Amministratori locali e cinquanta Parlamentari che hanno sottoscritto il documento. Il manifesto declina le importanti modifiche della Carta costituzionale, in favore delle zone montane e delle Autonomie locali. Viene rafforzato l’articolo 44, secondo comma, che prevede misure specifiche per le Terre Alte, per avere, nella riforma, quattro importanti passaggi: il riconoscimento della specificità montana nell’organizzazione istituzionale, la competenza statale sulle Unioni di Comuni e la loro organizzazione, l’eliminazione di materie concorrenti tra Stato e Regioni, la necessaria rappresentanza delle aree omogenee.  . “Anche a Lanzo, nel Torinese, nelle vallate – evidenziano i deputati Francesca Bonomo ed Enrico Borghi – gli Amministratori si uniscono per vincere le resistenze al cambiamento. Se incrociamo l’articolo 44 con le novità della riforma, come quelle dell’articolo 40 comma 4, con l’articolo 119 su costi e fabbisogni standard, è certo che il legislatore dovrà inserire il “differenziale montagna” per riconoscere differenze di territorio. Se vogliamo che la montagna riprenda vigore, si devono creare meccanismi per differenziare capacità di produrre servizi e benessere per i cittadini. Diciamo sì alla riforma anche perché tiene conto delle aree montane, della necessità di sviluppo di Alpi e Appennini. Aree del Paese che insieme diventano strumento di straordinaria forza politica. Il documento che illustreremo a Lanzo è la base di partenza, per ragionare su come la riforma è importante per i territori”.

Massimo Iairetti

Bpco, una malattia che si diffonde tra gli anziani. Come fermarla?

ANZIANI 25Serve una rete sul territorio, composta tra medici di base, pneumologi, geriatri e fisioterapisti per far fronte alla gestione della brancopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), che si fa largo tra gli anziani: Se ne parla il 22 ottobre alla Rsa Carlo Alberto di Torino nel seminario promosso da Kcs, cooperativa che gestisce la struttura dell’Asl To2.  “In Italia, e in molti altri Paesi, l’incidenza della Bcpo raggiunge il 10% della popolazione anziana – dice all’Ansa  Elisa Vesco, fisioterapista specializzata in riabilitazione respiratoria – per questo la sanità pubblica deve occuparsene, cercando di ottimizzare i costi. Questi anziani non vanno lasciati soli ma seguiti anche dopo le ospedalizzazioni. Spesso, chi viene ricoverato, curato e dimesso – dice Vesco – non riesce a essere consapevole della propria situazione. Per loro, e non solo, la fisioterapia migliora molto la qualità della vita, fino talvolta a salvarla”. Al seminario partecipano geriatri, pneumologi, medici di base, psicologi, infermieri.

(foto: il Torinese)