redazione il torinese

Unitre Brusasco apre con la storia della Repubblica

repubblica donnaE’ iniziata sabato scorso, 14 ottobre, il quindicesimo anno accademico dell’Università della Terza Età di Brusasco. L’inaugurazione si è tenuta a Palazzo Ellena con la prolusione sul tema “Repubblica, Monarchia, Fascismo, Costituzione”. Il primo appuntamento è, invece, venerdì 21 ottobre nel salone polivalente dell’Istituto comprensivo di Brusasco con la conferenza di Valter Balzala su “Ariosto e l’evoluzione della figura del cavaliere”. Nata nel 2002 su iniziativa di un gruppo di volontari, l’Unitre di Brusasco si è rapidamente sviluppata negli anni con un numero di iscritti ed iniziative culturali. Ogni anno organizza incontri con accademici e studio di su temi di varia natura culturale e di attualità. Collabora con l’amministrazione comunale per la realizzazione di diverse iniziative tra cui visite ed escursioni aperte alla cittadinanza.

Massimo Iaretti

 

Ragazzi e ragazze del ’59 in festa

leva-59I “ragazzi” e le “ragazze” della classe 1959 di Ozzano Monferrato si sono ritrovati domenica per il tradizionale appuntamento della leva. Quest’anno l’incontro conviviale si è tenuto al ristorante “L’Curnalin” a Brusasco, centro della città metropolitana di Torino, in Valcerrina.

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In questo modo è stata rinnovata la tradizione di trovarsi almeno una volta all’anno, iniziata con il compimento dei quarant’anni da parte dei coscritti e proseguita nel corso del tempo, con appuntamenti che si ripetono sempre in luoghi diversi. Ed è stata anche l’occasione per trascorrere qualche ora insieme ai familiari, magari non tutti della stessa annata, e scambiarsi il racconto di come sono trascorsi i dodici mesi, mangiando l’ottimo fritto misto preparato dallo chef Valentino Prosio.

Massimo Iaretti

 

 

Ricerca, Università di Torino quinta in Italia e 177^ al mondo

campus universita 2L’Università di Torino è al  5/o posto in Italia e  177/o nel panorama internazionale, guadagnando due posizioni rispetto all’anno scorso. Lo stabilisce il ranking della National Taiwan University che classifica le prime 500 Università in tutto il mondo su parametri bibliometrici della ricerca. Nelle graduatorie disciplinari è al 111/o posto al mondo in Medicina (3/o italiana), al 204/o in Scienze Naturali, al 206/o in Scienze della Vita, al 210/o in Agraria e al 263/o in Scienze Sociali. L’ateneo di Torino ha una apprezzabile collocazione anche in 7 subject ranking, in particolare entro la 150/o posizione al mondo in Agraria, Biologia e Farmacia.

(foto: il Torinese)

Gli sfrattati protestano in aula, Consiglio sospeso. Appendino alle prese con l’emergenza casa

Presente in sala il marocchino sfrattato con la moglie e i figli, che hanno iniziato a urlare slogan

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La Giunta Appendino incomincia a prendere contatto con i problemi reali della città. In sala Rossa si è materializzata all’improvviso la protesta degli autonomi del Collettivo Prendocasa Torino. Saliti nelle tribune del pubblico  in Consiglio comunale, hanno manifestato contro lo sfratto improvviso, venerdì scorso, di una famiglia originaria del Marocco. Presente in aula il marocchino sfrattato con la moglie e i figli, che hanno iniziato a urlare slogan. Il presidente dell’assemblea, Fabio Versaci, ha sospeso la seduta. La sindaca ha rivolto ai manifestanti l’invito a rispettare il Consiglio comunale. I manifestanti hanno chiesto una posizione chiara sugli sfratti. “non c’è rispetto per le persone”. In piazza, intanto, manifestavano gli autonomi. I lavori dell’aula sono ripresi dopo una riunione dei capigruppo.

(Foto: CittAgora)

Nuovo ospedale unico Asl To5 a Trofarello

Non ci sarà consumo di suolo, i Comuni compensano destinando ad agricolo 8 ettari di terreno oggi edificabile. Il nuovo ospedale unico dell’ASL TO5  sorgerà in località “Cenasco” (a nord di Vadò) contigua al Movicentro del Comune di Trofarello: lo ha deliberato oggi la Giunta regionale su proposta degli assessori regionali alla Sanità, Urbanistica e Trasporti.

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L’area è stata individuata sulla base dei criteri indicati nel Protocollo d’Intesa siglato il 3 dicembre 2015 con i sindaci dei Comuni di Moncaleri, Chieri e Carmagnola e del lavoro svolto dal gruppo di studio di edilizia sanitaria (composto da tecnici delle Direzioni Sanità, Ambiente e tutela del territorio, Opere pubbliche, Trasporti e logistica) che dapprima ha predispostola Carta dei Vincoli” ed il “Documento Trasporti” sulla base dei quali sono state valutate le diverse candidature.

La scelta dell’area in località Cenasco si è basata sulle diverse motivazioni, sulle quali spicca la decisione già assunta dai Comuni di Trofarello e Moncalieri di compensare il consumo di suolo eliminando 8 ettari di aree oggi edificabili e trasformandole in aree verdi e agricole, molto più delle aree sulle quali sorgerà il futuro ospedale unico, equivalenti a circa 4-5 ettari: inoltre, l’area è baricentrica sia in rapporto alla dislocazione sul territorio degli utenti sia ai tempi necessari per raggiungere il nuovo ospedale; l’area è in prossimità del nodo ferroviario più completo e fornito, è in vicinanza dello svincolo autostradale di Vadò sulla tangenziale sud di Torino, le caratteristiche geomorfologiche presentano problemi marginali facilmente superabili con accorta progettazione,

LETTO OSPEDALEIl nuovo Ospedale Unico dell’ASL TO5 avrà le caratteristiche di base e specialistiche di un ospedale sede DEA di 1° livello con circa 100.000 accessi ed una potenzialità di circa 460 posti letto. Sarà progettato e realizzato per garantire tutte le prestazioni sanitarie che richiedono alti livelli assistenziali ovvero professionalità, attrezzature, impianti non replicabili in più punti sul territorio: si tratterà di un ospedale moderno ed efficiente dove recarsi per le situazioni particolarmente gravi o complesse che non possano essere affrontate da servizi territoriali.

La delibera assunta oggi dalla Giunta regionale conferma che la Regione Piemonte interverrà su due tematiche che riguardano da vicino gli abitanti delle zone interessate al nuovo ospedale: razionalizzare il sistema di riscossione dei pedaggi della tangenziale sud di Torino per agevolare al massimo l’accesso dei fruitori della struttura ospedaliera; agevolare la realizzazione della rete stradale di variante al concentrico del Comune di Cambiano per alleggerire il traffico sulla viabilità esistente e consentire un rapido accesso all’area del nuovo ospedale.

Sino alla messa in funzione del nuovo ospedale, la Regione Piemonte si impegna a mantenere tutte le funzioni ed i servizi ospedalieri attualmente attivi a Carmagnola, Chieri e Moncalieri ed a proseguire gli interventi di miglioramento strutturale degli attuali tre presidi ospedalieri per garantirne la sicurezza e la piena operatività sino all’attivazione del nuovo presidio unico (il Comune di Moncalieri attiverà, invece, le procedure amministrative per la modifica del PRGC del Comune di Moncalieri, volte alla valorizzazione ed alienazione dell’ospedale Santa Croce).

Parallelamente alla progettazione del nuovo ospedale, l’ASL TO5 riprogetterà i servizi territoriali che dovranno venire potenziati. Parti delle attuali strutture ospedaliere, in particolare a Chieri e Carmagnola, potranno garantire ai distretti importanti spazi di ampliamento utili a nuovi e maggiori servizi territoriali sia ambulatoriali sia residenziali, cioè Case della Salute e medicina di gruppo per dare risposte appropriate ai bisogni di salute della popolazione con particolare attenzione ai malati cronici, anziani e non autosufficienti.

 

CROLLA MURO, MUORE RAGAZZO DI 21 ANNI

pronto-soccorso- soccorsiIl giovane, dramma nel dramma, era alle dipendenze del padre titolare di una piccola impresa

Un ragazzo di 21 anni è morto questa mattina  nella zona del Tecnoparco, il parco tecnologico di  Verbania. Si è trattato di un incidente sul lavoro. Il giovane, dramma nel dramma, era alle dipendenze del padre titolare di una piccola impresa di demolizioni, ed è stato travolto da un muro che gli è caduto addosso.

La Notte nera del Jazz

150 musicisti in scena per celebrare il decennale della manifestazione nata a Moncalieri. Doppio grande appuntamento con Gegè Telesforo e Horacio “El Negro” Hernandez 
jazz musica

CENTRO STORICO DI MONCALIERI (TO)

Si svolgerà dal 29 ottobre al 13 novembre 2016 la XIX edizione del Moncalieri Jazz Festival e, come di consueto, l’apertura del Festival toccherà alla Notte Nera del Jazz che quest’anno festeggerà il suo decennale nel Centro Storico della città, ad ingresso libero. Sarà una lunga maratona musicale notturna che, in occasione di questa edizione straordinaria, vedrà suonare in una sola notte ben 150 musicisti. I vicoli, le vie, le piazze, i siti architettonici di particolare interesse storico/artistico – tra i quali la residenza sabauda e il Castello Reale di Moncalieri – si metteranno in “bella” mostra per il grande pubblico della decima edizione, che mira a superare l’incredibile affluenza dell’anno scorso: non meno di ventimila persone solo nel centro storico cittadino!
Sabato 29 ottobre la manifestazione avrà inizio alle 17,00 con la Marchin’ Band P-Funking Band che partirà dall’Arco Navina marciando per le vie del centro storico cittadino, Via Matteotti e Via San Martino. Dalle ore 19.00, in 10 luoghi e locali sarà l’ora dell’Aperitivo in Jazz dove, sulle splendide note di gruppi jazz, uno per ogni locale interessato, si potrà godere del connubio tra il coinvolgente suono dei musicisti e la creatività dei Barman, che creeranno per l’occasione cocktail originali e grandi classici. Questi alcuni dei gruppi che si potranno ascoltare dal vivo: Rhythm and Bones: Joe Burman (trombone) Gianfranco Marchesi (trombone) Marco Parodi (chitarra) Silvio Albesiano (contrabbasso) Luca Rigazio (batteria); Sergio Di Gennaro trio: Sergio Di Gennaro (pianoforte) Marco Piccirillo (contrabbasso) Alessandro Minetto (batteria); Valerio Signetto quartet: Valerio Signetto (sax alto)  Fabio Gorlier (pianoforte) Enrico Ciampini (c.basso) Marco Breglia (batteria); Gigi Di Gregorio Jazz Ensemble: Alfonso Dominici (sax alto) Gigi Di Gregorio (sax musica90tenore) Emilio Costantini (sax baritono) Sergio Chiricosta (trombone) Alessandro Chiappetta (chitarra) Saverio Miele (c.basso) Marco Puxeddu (batteria); Claudio Bonadè duo: Claudio Bonadè (sax) Nico di Battista (chitarra); The Great American Songbook: Sonia Schiavone (voce) Fabio Giachino (pianoforte) Davide Liberti (contrabbasso) Maurizio Cuccuini (batteria);  PCJB Paolo Conte Jazz Tribute: Gianni Fidanza (voce e pianoforte) Pietro Maria Paolucci (sax tenore) Mimmo Matteucci (sax alto) Ferdinando Paris (fisarmonica) Luca Restaino (chitarra)  Fernando Paris (basso el.) Tonino Bianchi (batteria); Dois 2: Elis Prodon (voce) Flavio Brio (chitarra); Marchin’ Band: “Route 99” e Cetri! Duo: Fulvio Vanlaar (tromba) Giovanni Santoro (chitarra).
Alle ore 21.00, nella centrale Piazza Vittorio Emanuele II, si assisterà al Doppio Grande concerto della Notte Nera: dopo 10 anni, ritorna al Moncalieri Jazz Festival il quintetto guidato da GEGE’ TELESFORO” che lo ha visto protagonista proprio nella prima “Notte Nera del Jazz”, mentre la seconda parte vedrà protagonista il Jazz Cubano con il grande batterista HORACIO “EL NEGRO” HERNANDEZ ed il suo progetto “ITALUBA quartet” .
Dalle ore 23.45 la festa continuerà ancora con “Musica & Gusto” lungo l’intera Via Santa Croce.

La musica, dunque, come vera protagonista della notte tra vicoli, vie e piazze del centro storico moncalierese: un vero e proprio filo di Arianna fatto di assolo ed esecuzioni d’insieme che legheranno e trascineranno gli spettatori in un vero vortice musicale. L’obiettivo è perdersi e ritrovarsi nel suono e nella musica con un unico punto di riferimento: il Jazz vero protagonista della notte a Moncalieri.

Il Moncalieri Jazz Festival, manifestazione appartenente a I-Jazz (Associazione Nazionale dei festival Italiani di Jazz), in occasione del decennale della “Notte Nera del Jazz”, continuerà la raccolta fondi sull’iniziativa “Il Jazz Italiano per Amatrice e gli altri territori colpiti dal sisma” per la ricostruzione del Cinema Teatro “Giuseppe Garibaldi“ di Amatrice, luogo simbolo della cultura della città, sostenuta e promossa dal MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) e realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ (Musicisti italiani di Jazz) e Casa del Jazz.

Sito ufficiale:
www.moncalierijazz.com

“Business Dinner” allo Spazio 7 della Fondazione Sandretto

All’evento parteciperanno diverse start-up che devono dimostrare di avere un contenuto tecnologico fortemente innovativo

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Torna il 26 ottobre prossimo, per la sua terza edizione, la “Business Dinner”, occasione preziosa e unica in cui l’imprenditoria incontra l’innovazione. Il tutto in una location ‘eccezione, lo Spazio 7 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. All’evento parteciperanno diverse start-up che devono dimostrare di avere un contenuto tecnologico fortemente innovativo.

“Saranno presenti tra gli altri – spiega Flavio Mannini, ideatore della Business Dinner, insieme al commercialista Davide Longoni – un’azienda come Automobili Turismo Sport, che nella sua sede di Novara crea veicoli sportivi su misura, e che aveva preso parte già alle precedenti edizioni con un progetto innovativo che le aveva consentito di vendere le prime auto. Al’ledizione 2016 della Business Dinner parteciperà anche un’azienda che presenterà un progetto innovativo nel campo agricolo, in base al quale gli ortaggi verranno coltivati con un sistema “aeroponico”, ovvero inmannoni1 assenza di terra. Ciò consentirà una produzione industriale di frutta e verdura sull’estensione temporale di dodici mesi l’anno; i prodotti verranno nebulizzati con fertilizzanti, in grado di favorirne la crescita, con una regolazione giornaliera della produzione”.

Un’altra start up presenterà il suo progetto innovativo, che si concentra nella produzione di un pacchetto in grado di rimodulre le onde elettromagnetiche, riducendo in questo modo il danno prodotto dai cellulari; una seconda start up, invece, presenterà un macchinario altrettanto innovativo in grado di separare i semi dell’uva dal mosto, dopo la pigiatura.

Mara Martellotta

Torino e i suoi parchi: vanno bene anche per lo sport!

TORINO: ATTIVITA’ FISICA E SPORTIVA IN CITTA’ / di Paolo Michieletto

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E’ meglio praticare attività fisica all’aria aperta o al chiuso in spazi appositamente “confezionati”? Esistono da sempre i fautori di una parte o dell’altra ed entrambi, a parer mio, hanno ragione e non essendo in apparenza possibile, è probabile altrettanto che abbiano torto. In realtà, se le vedessimo come due colonne contrapposte, potremmo facilmente arguire che la verità è sempre nel conciliare gli opposti e, quindi, nella giusta colonna invisibile di mezzo potremo trovare giuste soluzioni.

michi-paoAll’aria aperta gran parte delle attività trovano il beneficio del contatto con la natura, ancorché sia difficile stabilirne il “genere” quando ad esempio si pedala nel traffico cittadino, ma “di necessità virtù”… .

Al chiuso le stagioni non esistono e la stabilità fornita dagli ambienti indoor garantisce una possibilità uniforme di sviluppo delle proprie necessità durante tutto l’arco dell’anno. Ma oggi preferisco parlare dell’outdoor.

In Torino le possibilità fornite dai nostri parchi cittadini sono notevoli e interessanti e forse alquanto sottovalutate. In altre “epoche” erano frequentati in maniera amabile da chiunque, bambino o adulto, trovasse piacere nella passeggiata o nella corsa nel parco.

Quello che oggi appare ultima moda, non era altro che la quotidianità dei bambini di 30-40 anni fa. Correre in salita e in discesa, fare capriole, appendersi ai rami, seguire sentieri disegnati da passanti in decine di anni ed addirittura correre svolgendo le tappe di quanto conosciuto e costruito con il nome altisonante di “percorso ginnico” di cui, come le antiche rovine romane, alcune parti ancora affiorano nel parco cittadino della Pellerina.

I parchi cittadini hanno caratteristiche non comuni rispetto a quelli di altre città e la prima è che sono vivi!

Inoltre, hanno percorsi segnati in vario modo, strade asfaltate, strade sterrate larghe e strette, sentieri tracciati nei boschi e nei prati e, comunque, un’incredibile libertà di movimento per chiunque si voglia muovere a contatto con la natura a piedi o in bicicletta costruendosi propri percorsi “di fantasia”.

Molti trascurano la possibilità di muoversi in un parco cittadino per fare sport non credendo a quanto sia invece possibile sia allenarsi sia restare a contatto con una natura che è per certi versi inaspettata, considerato che la strada trafficata è a pochi metri dal punto in cui magari si può fare stretching o effettuare esercizi.valentino

Molte città non hanno delle aree verdi destinate al libero movimento, però Torino le ha, e anche belle, ognuno con caratteristiche proprie. Esistono anche differenziazioni tra gli stessi: quello più boscoso, quello più paesaggistico, quello più “selvaggio”, quello più caldo, quello più pianeggiante, quello con le collinette, …  A seconda delle proprie esigenze potremmo dire che ci si può recare nel parco a propria misura.

Anche in queste aree, pur se libere, qualcuno ha cominciato a fare da guida ai meno esperti ed esistono gruppi “di lavoro sportivo” organizzati che si occupano di chi vorrebbe fare attività bene e senza correre rischi.

Infatti, e questa è una pecca culturale non da poco, molti accettano tranquillamente l’idea di un maestro o di un allenatore per la pratica di alcune discipline sportive, ma non lo ritengono necessario se si tratta di corsa o di esercizi all’aria aperta. E’ un po’ come se si capisse che per fare le equazioni matematiche si abbia bisogno di un’insegnante, ma si pensi che non sia necessario conoscere i numeri per svolgerle… .

Le esercitazioni “BASE” non dovrebbero essere considerate come inutili ma proprio sfruttando la dicitura “BASE” comprendere che è su questa “BASE” che si costruisce e se questa non è solida e ben congegnata tutto il resto “crescerà” male… .

Anche in questo Torino è all’avanguardia, perché alcuni si danno già da tempo da fare per istruire, chi più chi meno bene, e noi andremo alla ricerca dei “più bene”. E, insieme a loro, proveremo a dare i migliori consigli e suggerimenti per una pratica sportiva sana e, ove sia possibile, ovviamente anche divertente.

Lo sport è salute solo quando la mente ne trae altrettanto beneficio del corpo.

 (foto: il Torinese)

Paolo Michieletto

 

 

 

MSP: “Sarebbe questa la Buona Scuola di Renzi?”

SCUOLAXX“Il crollo del soffitto nella scuola elementare Rodari di Nichelino – dice Carlo Emanuele Morando, coordinatore piemontese del Movimento Studentesco Padano – rappresenta l’immagine più calzante di ciò che Renzi e il governo del PD intendono quando parlano di Buona Scuola. Avevo già sottolineato il fatto che in Piemonte una scuola su tre andrebbe ristrutturata pesantemente per scongiurare i rischi di crolli, il risultato è questo. Il ferimento di una bambina deve pesare su tutti gli esponenti del governo impedendo loro di dormire sonni tranquilli. La scuola in questione era stata dichiarata sotto controllo nell’estate 2016 e questo è il risultato. Forse – attacca Morando – sarebbe ora che il sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo si rendesse conto che la campagna elettorale è finita e che cominciasse a lavorare veramente per i cittadini nichelinesi”.

“È inaccettabile – dice invece Edoardo Rovetta, coordinatore provinciale del Movimento Studentesco Padano di Torino – che succedano delle cose del genere in un comune di una delle province più importanti d’Italia. Il comune di Nichelino sta dando prova della sua noncuranza nei confronti delle infrastrutture pubbliche e – continua Rovetta – non si cura nemmeno della salute dei giovani studenti. Come può una madre mandare il proprio figlio in una scuola senza avere la minima certezza che sia al sicuro, almeno per quanto riguarda la sua salute fisica?”.

Carlo Emanuele Morando

Coordinatore Nazionale Movimento Studentesco Padano Piemont