redazione il torinese

Resta in carcere il panettiere accusato dell’omicidio Caccia

caccia 2Rocco Schirripa, l’uomo accusato dell’omicidio del giudice Bruno Caccia (nella foto) , a Torino, nel 1983 e nei cui confronti è stato firmata un’ordinanza di scarcerazione dalla Corte d’Assise di Milano, resta comunque nel carcere di Opera a causa di un fermo della Procura di Milano.Questa, infatti,  ha  chiesto e ottenuto, in brevissimo tempo e dopo l’errore procedurale, la riapertura delle indagini sull’omicidio del procuratore di Torino, di cui è accusato il panettiere, che è  stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati.

 

Morti da amianto, processo spacchettato. E l’omicidio volontario diventa colposo

amianto2A questo punto Stephan Schmidheiny può davvero brindare sia che si trovi in Svizzera o nella sua casa in Costa Rica. La decisione del gup del Tribunale di Torino, Federica Bompieri, di fatto, sconfessa l’impianto accusatorio della procura di Torino e i procedimenti che erano stati generati a partire dal maxi esposto all’allora procuratore Raffaele Guariniello, presentati dall’Afeva e dalle organizzazioni sindacali. Da un lato è stato modificato il capo d’imputazione da omicidio volontario ad omicidio colposo. Dall’altro non sarà più il Tribunale di Torino ad occuparsene in via esclusiva (tutto era partito perché Cavagnolo apparteneva alla circoscrizione giudiziaria di quell’ufficio e qui c’era uno stabilimento del gurppo Eternit) ma il procedimento sarà spacchettato in quattro sedi: Torino, dove restano solo due casi per cui il processo verrà celebrato a partire dal 14 giugno 2017, Vercelli per i morti dello stabilimento di Casale Monferrato, Napoli per i casi di Bagnoli e Reggio Emilia per quelli di Rubiera. Nel suo provvedimento, oltre alla dichiarazione di prescrizione di un centinaio di casi, il gup ha ordinato la trasmissione degli atti alle rispettive procure. Dunque un divide ed impera che è destinato a spostare ancora in avanti nel tempo la vicenda, con il rischio di ulteriori prescrizioni. E tutto sarebbe generato da un “peccato originale”: “Ci si chiede il motivo per il quale il procuratore Guariniello decise di non contestare il ETERNIT FABBRICAreato di omicidio colposo, nonostante ciò gli sia stato richiesto espressamente da questa difesa – dichiara Ezio Bonanni, avvocato di parte civile di alcuni familiari di vittime e presidente dell’Osservatorio nazionale amianto – è un’altra incredibile decisione, dopo il rinvio alla Corte Costituzionale che ha allungato i tempi del processo di oltre un anno. La derubricazione del capo di imputazione e la prescrizione di questi casi sono una sconfitta per la giustizia”. E mentre Ona annuncia la richiesta alla procura di Torino di impugnare la determinazione del gup, con una nota a firma del presidente Giuliana Busto Afeva, in accordo con Cgil, Cisl e Uil, sottolinea che “dopo due anni di attesa per questo risultato dire che la montagna ha partorito il topolino è riduttivo”, evidenziando che è stata derubricata a colposa una condotta di sconcertante gravità. Afeva e sindacati sono poi decisamente insoddisfatti per il “colpo di spugna” di molti casi dovuto all’attuale disciplina della prescrizione. E da Roma, nell’immediatezza della pronuncia, avvenuta nel pomeriggio del 29 novembre, ha fatto sentire la sua voce il sindaco di Casale, Titti Palazzetti che pur “sconcertata per la soluzione prospettata dal giudice” puntualizza che si continuerà a lottare per avere giustizia “in particolare al Tribunale di Vercelli, dove ci saranno i casi del territorio”. Nella Capitale intanto è stato presentato il Testo unico sull’amianto che prevede l’obbligo di denuncia e di bonifica esteso a tutti a tutti gli edifici, compresi quelli privati, per poter garantire una mappatura affidabile da parte di Regioni e Asl e l’obbligo di trasmissione da parte del medico e dell’Asl ai Centri operativi regionali (Cor) delle informazioni relative ai pazienti, in caso di eternit bandiereaccertamento della malattia, ai fini dell’inserimento nel registro tumori presso l’Inail. In tutto questo la lotta condotta per anni da Afeva e da tutta la cittadinanza casalese ha avuto un ruolo fondamentale. A questo punto, però, visto che i tempi per arrivare ad una sentenza si allontanano, anche per poter ricostruire una memoria storica che supporti il grande lavoro fatto nel primo processo Eternit, e dia il giusto peso al dramma dell’Eternit, ci si domanda se non sia il caso di costituire una Commissione parlamentare di inchiesta che vada a cercare di ricostruire il clima nel quale l’Eternit ha operato, a Casale in particolare ed in Italia in generale, e se vi siano state delle connivenze o delle reticenze nel corso degli anni e quali legami abbia avuto l’impresa con il mondo politico, sindacale, economico. Perché se è vero che Schmidheiny, come pure il barone belga Louis De Cartier De Marchienne erano a capo dell’Eternit, e che hanno agito come hanno agito, non lo hanno fatto sicuramente da soli. Questa ricostruzione, sicuramente non avrà effetti pratici, ma almeno potrà scrivere alcune verità rimaste magari sinora in secondo piano, grazie all’autorevolezza ed ai poteri di una commissione d’indagine del Parlamento, nel tormentato capitolo della giustizia dell’infinita vicenda Eternit.

Massimo Iaretti

Un Po di corsa con Babbo Natale

Domenica 4 dicembre 2016 è di nuovo il momento di UN PO DI CORSA, la 10km e 21km invernali sulle rive del Po, dal 2013 con partenza e arrivo nella cornice del Palavela Olimpico! 

babbo natale po corsa

E come ogni anno anche la camminata di 3km, abbinata al grande evento UN BABBO NATALE IN FORMA, manifestazione di beneficienza organizzata dalla Onlus Forma dell’Ospedale Infantile Regina Margherita: 20mila partecipanti vestiti da Babbo Natale, tra motociclisti, Vigili del Fuoco, runner e gente comune, per portare un sorriso ai bambini malati.Con una donazione di 5 euro a FORMA potrete ricevere il costume ufficiale di Babbo Natale… quest’anno invitiamo anche i partecipanti alla 21 e alla 10 Km a correre indossando almeno il cappello rosso!

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21KM – 10KM – 3KM

Domenica 4 dicembre 2016 sarà di nuovo il momento di UN PO DI CORSA, la corsa di Natale di Torino di 10 e 21km invernali sulle rive del Po. L’evento è, simbolicamente, la corsa che saluta il 2016 con l’avvicinarsi della fine dell’anno solare e la conclusione del calendario di corse agonistiche di Base Running. Questo fa sì che la partecipazione a questa gara assuma un altro sapore: di festa e di solidarietà. Come ogni anno infatti, Un Po di Corsa è abbinata a Un Babbo Natale in Forma. UN BABBO NATALE IN FORMA è la manifestazione di beneficenza organizzata da Base Running per la Fondazione Onlus Forma dell’Ospedale Infantile Regina Margherita legata al più grande ritrovo di Babbi Natale sotto l’Ospedale Regina Margherita di Torino.  Il ritrovo richiama ogni anno quasi 20MILA partecipanti vestiti da Babbo Natale, tra motociclisti, Vigili del Fuoco, runner e gente comune, per portare un sorriso ai bambini malati. A fronte di una donazione di 5 euro alla Fondazione sarà possibile ricevere il Kit di Babbo Natale. Quest’anno Base Running invita anche i partecipanti alla 21 e alla 10 Km a correre indossando almeno il cappello rosso! 

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NON FATEVI SPAVENTARE DAL FREDDO: chi parteciperà alla manifestazione non dovrà temere le basse temperature grazie alla logistica della gara che si terrà all’interno del Palavela: ritiro pettorali, sosta pre e post gara, ristoro, deposito borse, spogliatoi, docce e bagni.

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Gli unici brividi saranno quelli per la gara!

http://www.baserunningteam.it/unpodicorsa

L’etica del coraggio

Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione

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Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

1)    La difesa verbale ha molti vantaggi: non ti fa arrabbiare, non ti manda in ansia, non stai sotto “schiaffo” emotivo, non subisci lo stress altrui e godi della chiara visione di chi sa decidere.

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2)     Il silenzio, utilizzato come difesa verbale, mette più ansia a chi ci aggredisce di qualsiasi altra parola. Può fare più paura di qualsiasi minaccia. Di fronte alle destabilizzazioni è sempre meglio tirare dritto.

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3)    In un confronto dove ti incalzano, in una congiura, durante un “duello” verbale o in una qualsiasi destabilizzazione emotiva, la difesa verbale ti aiuta a decidere l’andamento del confronto.

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4)    Quando sei messo al centro dell’attenzione e corri il rischio di una “invasione” di parole destabilizzanti, con la difesa verbale non rischi di essere piegato, prendi tempo, abiliti le tue ragioni e termini il confronto restando in equilibrio.

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5)    Di fronte al delirio di qualsiasi persona puoi controllare le tue emozioni, lascia morire il fuoco dell’aggressività ed evita le infiltrazioni del disagio che ti circonda; governa i trasporti emotivi altrui e pensa a tranquillizzare il cuore respirando profondamente.

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6)    Non lascarti inquinare dalle parole inquietanti perché infettano il cuore; resta connesso alla stima e al rispetto di te stesso.

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7)    Discutere non deve diventare un incubo o qualcosa che stufa o nausea. L’arte dell’umorismo difensivo è parte dell’intelligenza più acuta; è per pochi e vince sempre.

 

Il “Coda Rossa”, tra leggenda e storia

coda-rossa-3Prima un racconto, molto bello,“Monte Pedum.La leggenda del Coda Rossa”,pubblicato nel 2012 da Pietro Pisano per i tipi del Magazzeno Storico Verbanese e ora – dopo di un minuzioso lavoro di ricerca – la prova concreta che quella storia è vera.  Così è in libreria “Il Coda Rossa. Dalla leggenda alla storia”, edito sempre dalMagazzeno Storico Verbanese, dove Pietro Pisano , autore del libro, grazie ai documenti recuperati presso l’Archivio di Stato di Verbania, svela il mistero, associando un nome e un cognome al leggendario bracconiere della Val Grande. Ed ecco la storia di Giovanni Bertoletti, morto accidentalmente nel 1874, a 45 anni, precipitando dalle balze dirupate del Pedum. Pisano, fondatore del “Gruppo escursionisti Val Grande” e appassionato cultore della storia locale ( tra le sue opere un importante volume sull’esploratore Giacomo Bove), con una scrittura avvincente e documentata, ha consentito al “Coda Rossa” di materializzarsi, prima che la sua storia sbiadisse nella memoria, fino a perdersi per sempre. In questi tempi dove tutto va di fretta, molti ignorano che in quell’epoca di freddo e di fame, ben prima che l’Italia fosse unita, la gente di montagna viveva in condizioni d’estrema povertà e uomini come il “Coda Rossa” erano costretti ad esercitare il bracconaggio”per necessità”. Bertoletti, tra questi, era forse il più temerario, tanto bravo a saltare di roccia in roccia, che i valligiani finirono per assimilarlo al “codirosso”, l’uccellino che per predare glicoda-rossa-4 insetti è capace d’involarsi tra le rocce più impervie. Il “Couarosso”, fu rinvenuto cadavere quasi otto mesi dopo la sua scomparsa, “tra dirupi praticati ben da pochi, pericolosissimi e spaventosi anche per gli intrepidi”,  come si legge sui documenti d’archivio. Teresio Valsesia, giornalista e scrittore, nella presentazione del libro, scrive: ”Non era una leggenda immersa nelle storie e nei misteri della Val Grande. È invece una storia vera quella del Coda Rossa, onesto bracconiere della fine Ottocento, quando la gente delle nostre valli aveva fame. Dobbiamo essere grati a Pietro Pisano che coda-rossaha recuperato questo personaggio, ipotizzandone per primo l’esistenza dopo averne ricostruito la storia che sembrava strettamente limitata alla cornice della leggenda”. E’ lo stesso Pietro Pisano, autore di questa piccola, preziosa “impresa” non solo letteraria, a raccontare – infine – chi fosse quel montanaro che conosce ormai meglio di ogni altro: “Era un eroe semplice, costretto a combattere una lotta continua contro la povertà. Aveva svariati fratelli e sorelle, si sentiva responsabile per loro. E’ nato povero ed è morto povero, ma amato da tutti, per questo il suo ricordo ha superato il tempo”. I due libri – il racconto e la storia – fanno parte della collana editoriale del Magazzeno Storico Verbanese , curata da Fabio Copiatti e Carlo Alessandro Pisoni. Per le stesse edizioni, Pisano ha pubblicato recentemente “Il Piccolo Telegrafista delle Ferrovie Nord Milano. Fedele Cova. Una Storia di Valgrande tra Orfalecchio e Corte Buè”.

Marco Travaglini

Premio aziendale Fca da spendere (anche) in beni e servizi di welfare

500x fiatNel 2017 i lavoratori di  Fca e Cnh Industrial potranno scegliere di impiegare tra i 700 e gli 800 euro del premio aziendale,  in media di 2.500 euro, in beni e servizi di welfare come  buoni spesa o carburante, spese per istruzione (mensa scolastica, testi scolastici, centri estivi), servizi di cura (assistenza a familiari, anziani o non autosufficienti), di ricreazione (abbonamenti palestra, corsi formativi), fringe benefit (abbonamento trasporto pubblico e carte pre pagate) e previdenza integrativa. Sono 83.000 i lavoratori interessati dall’accordo che è stato siglato  all’Unione Industriale di Torino da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri. Grazie alla detassazione e alla decontribuzione delle nuove normative di legge è possibile incrementare il vantaggio economico del lavoratore. L’azienda corrisponderà un importo aggiuntivo del 5% della retribuzione destinata a tale forma di pagamento a chi sceglierà il premio in welfare.

(foto: il Torinese)

Torino si profuma di “Essenziale”

Torino si profuma di “Essenziale”, la rassegna dedicata all’olfatto (nata da un’idea di Luca Ferrua), organizzata dal Circolo dei lettori (in partnership con vari marchi, fondazioni e associazioni) che per la terza edizione – da giovedì 1 a sabato 3 dicembre- aggiunge una coinvolgente novità. Quest’anno, per la prima volta, entra e diffonde note olfattive anche nei luoghi simbolo del capoluogo subalpino, dalla Mole Antonelliana al Museo Egizio. Un fitto e aromatico programma di incontri con i nasi più famosi e dotati, workshop, lezioni, percorsi olfattivi ed installazioni per guidare il pubblico alla scoperta della purezza del profumo che può essere trait d’union tra cielo e terra, tra uomo e divino.

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E si perché, come afferma il guru dei profumi Michael Edwards (autore della bibbia “Fragrances of the world”) “…Le fragranze possono essere più di un piacevole accessorio. Un grande profumo è un’opera d’arte, poesia silenziosa, invisibile linguaggio del corpo. Può risollevare le nostre giornate, arricchire le nostre notti, creare pietre miliari nella nostra memoria. Una fragranza è emozione liquida”.

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Per tre giorni Torino incarna tutto questo a partire dall’Inaugurazione il cui onore spetta al naso internazionale Laura Bosetti Tonatto, (giovedì 1 dicembre ore 18 al Circolo dei lettori,Via Bogino 9) con la lezione “I profumi dell’anima”: affascinante viaggio nella collezione di fragranze che il pubblico potrà annusare. A seguire aperitivo time con “The spirit of Martini”: drink creati dai bartender del essenziale2Circolo, (Barney’s bar). Mentre alle 21 va in scena il reading “Il profumo”, ispirato al famoso romanzo di Patrick Süskind, con l’attore Michele Di Mauro che incarna il protagonista Jean-Baptiste Grenouille, dotato di un olfatto raro che gli permette di percepire qualunque odore. E sullo sfondo sonorizzazioni di Frank Sativa e suggestioni olfattive di Laura Tonatto per un appuntamento che travalica le parole ed è esperienza anche musicale e sensoriale. Quest’anno è tutta la città che si profuma: fragranze, aromi e parole si diffondono nei luoghi simbolo come Mole Antonelliana e Museo Egizio, ma vanno anche “…per le vie del borgo….l’anima a rallegrar” passando per boutique, profumerie, ristoranti, bistrot e cocktail bar. Città profumata è in programma venerdì (a partire dalle ore 18) e tra gli appuntamenti prevede una mostra fotografica di Giovanni Gastel; la visita guidata ai costumi degli antichi Egizi; il racconto di Steve Della Casa sull’aleggiare dei profumi nei film horror e gialli; fragranze gourmand al cioccolato con Guido Gobino e Roberto Drago; la degustazione di cocktail firmati da bartender di fama internazione e cena di 4 portate creata ad hoc per la rassegna.

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essenziale-tonattoTra gli appuntamenti con chi i profumi li crea:

Venerdi 2 dicembre, (ore 18) “Un’essenza che parla di te”: la giornalista Giovanna Zucconi, titolare del brand Serra & Fonseca parte dalla nuova fragranza Eau de Moi, creata dal naso Nicola Bianchi, per raccontare tutto il lavoro, la chimica e la creatività che si celano dietro le note profumate.

Invece (19,30) entra in gioco il palato con la degustazione di cocktail e birre. Teo Musso (fondatore di birra Baladin), Ivano Tonutti (Master Herbalist di Martini), Pier Paolo Cavallli (bartender del Bar Zucca Torino), Dennis Zoppi (bartender dello Smile Tree) e Giacomo Donadio spiegano le note olfattive e l’equilibrio armonico racchiusi nelessenziale-maraffino vostro bicchiere.

Sabato (ore 11) il profumo è nei libri, con lo scrittore Aldo Nove che parla del suo ultimo “All’inizio era il profumo” (Skira): romanzo di formazione olfattiva in cui si amalgamano ricordi e il loro legame con gli odori, a partire da quello della pelle materna (in dialogo con Giuseppe essenziale-zucconiCulicchia). E aleggiano ancora aroma di infanzia e ricordi di vita odorosi nell’installazione interattiva del “naso” Meo Fusciuni. Cosa c’è dietro un profumo e la sua genesi lo raccontano invece il naso Luca Maffei e il direttore creativo di Laboratorio Olfattivo, Roberto Drago; dell’affinità tra fragranze e tessuti discorrono Aurora Carrara e Palmiro Péaquin (direttori creativi di Uermì); mentre Filippo Sorcinelli in “L’arte, lo Spirito, il linguaggio universale” ripercorre la nascita della sua linea di fragranze per la Curia. Tra gli altri appuntamenti della giornata: il confronto tra 5 professionisti di settori diversi, ma confinanti, sulla diatriba “Purity Vs Impurity” e il “naso” svizzero Andy Tauer che sottolinea il lato artigianale della profumeria. La giornalista Nicoletta Polla Mattiot presenta poi in anteprima la sua ultima fatica letteraria “Essenze di stile” (24Ore Cultura), carrellata sul costume femminile del secolo “profumato” da Coco Chanel a Madonna. A chiudere gli incontri è infine il direttore creativo di Beaufort London, Leo R. Crabtree, con le sue “Visioni marine” ovvero la carica evocativa di fragranze ispirate alla tradizione marinara.

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Da non perdere sono i workshop per adulti e bambini, autentiche full immersion nel magico mondo delle essenze, in cui carpire segreti e realizzare il proprio personalissimo profumo. Tra quelli in programma: “L’ayurveda tra oli e profumi” (venerdì ore 18) e “Mistiche alchimie” dedicato all’unguento impiegato come pratica mistica, legata alla purezza interiore (sabato ore11,30). E per i piccoli nasi tra 5 e 11anni l’appuntamento è sabato (ore 16) con il workshop “Di profumi e altre magie” in cui si divertiranno a ricreare l’odore della frutta di stagione.Must della rassegna poi è dare spazio alle degustazioni aromatiche perché la scoperta dei profumi transita anche dal palato. Come? Potete scoprirlo negli happy hours con Martini, al Brunch di Barney’s o nei golosi assaggi-degustazione di “Venature di cioccolato”. Non solo note olfattive ma anche musicali, infine, con il concerto d’organo dell’artista Filippo Sorcinelli, sabato sera (ore 21) presso l’Oratorio della Chiesa di San Filippo Neri che chiude la 3° edizione della rassegna il cui hastag è #lessenziale.

Laura Goria

Informazioni e programma su www.circololettori.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Regione, approvato l’Assestamento al bilancio 2016-2018

Nella seduta del 29 novembre l’Assemblea di Palazzo Lascaris ha approvato a maggioranza (con 30 voti favorevoli e 16 contrari) il disegno di legge n. 222 “Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2016 – 2018 e disposizioni finanziarie”.

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L’esame era iniziato nella seduta del 22 novembre con gli interventi dei tre relatori esponenti dei gruppi Pd, M5S e FI ed era proseguito nella seduta del 24 novembre con la conclusione del dibattito generale e l’inizio dell’esame dell’articolato. Nel corso delle tre giornate sono stati esaminati 210 emendamenti presentati dai vari gruppi di maggioranza ed opposizione e dall’Esecutivo. Tra questi ne sono stati approvati alcune decine, compresi alcuni delle opposizioni, quattro del gruppo FI e un paio di quello M5S. A differenza del testo approdato in Aula, risultano così diversi articoli aggiuntivi rispetto ai 14 iniziali. di pochi giorni fa. Con un emendamento tecnico l’esame degli ordini del giorno collegati al testo è stato rinviato alla seduta del 30 novembre.

 

AB -www.cr.piemonte.it

Isi & Friends, accessori personalizzati per cani

isi-caneNasce in un giardino di via Legnano 20 a Torino ISI & FRIENDS, un laboratorio-show room interamente dedicato alla produzione artigianale di accessori per cani. Dal guinzaglio al collare personalizzato, dall’impermeabile al cappottino sartoriale per gli amici a quattro zampe, l’insegna in bianco e nero di Isi & Friends debutta nel cuore blasonato della città sabauda su iniziativa di Emanuela Mussa, l’imprenditrice torinese amante degli animali che per prima ha varato, in Italia, una linea pet-bespoke d’alta gamma. Un successo di mercato che grazie alle vendite online e alla distribuzione in house ha imposto il marchio Isi & Friends in tutto il mondo, rendendo necessaria l’apertura al pubblico del laboratorio di via Legnano. Affacciato su un giardino privato, il primo pet atelier italiano aprirà i battenti mercoledì 30 novembre alle 11.30, con un aperitivo offerto ai clienti invitati, che proseguirà la sera alle 17.00 con un cocktail di inaugurazione. “L’amore per il bello, la capacità di innovazione, l’attenzione per il dettaglio, l’esperienza nella scelta dei materiali made in Italy sono gli elementi clou del nostro prodotto che si distingue per qualità ed eleganza ” spiega Emanuela Mussa che dedica l’opening a Isi, l’amata Labrador nera dal pelo lucente, per quindici anni inseparabile compagna di vita.

 

E’ stato un grande Bagna cauda day

MIGLIAIA I PARTECIPANTI TRA ASTI, PIEMONTE, LIGURA E MONDO

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Il Bagna Cauda Day 2016 si conclude con un grande successo di adesioni e partecipazione. Da venerdì a domenica nei 155 locali di Asti, del resto del Piemonte, della Ligura e del mondo si è celebrato il profumato rito della bagna cauda. Cuciniere e cucinieri, vignaioli, ortolani e migliaia di bagnacaudisti non si sono fatti fermare dalla pioggia e dal Tanaro in piena. Lo slogan che era sul bavaglio dato ai commensali “Siamo tutti nella bagna”, ha mantenuto la sua carica ironica ed è diventato scaramantico. Sabato e domenica è tornato il sole e la festa si è svolta regolarmente.Gli organizzatori dell’associazione Astigiani confermano che questa quarta edizione ha stabilito un nuovo record in numeri ed eventi. I social hanno testimoniato il successo delle centinaia di bagna cauda cucinate nel mondo, con un boom di foto e condivisioni. Superato largamente il tetto dei 10 mila partecipanti.

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Ad Asti il Bagna Cauda Market è stato ospitato nel Palatartufo di piazza Statuto, in sinergia con la Fiera del Tartufo, e l’ironico Barbera kiss, il bacio di mezzanotte, che ha visto centinaia di bagnacaudisti attendere i 12 rintocchi dell’orologio del Municipio accompagnati dalla musica della super big Band dei Fiati Pesanti che hanno riproposto, tra i loro brani jazz, il mitico “anciua blues”. Si è svolto anche l’annullo filatelico speciale realizzato da Poste italiane.Più di 120 i partecipanti, domenica mattina, alla prima Marcia della Bagna Cauda organizzata dalla società sportiva Vittorio Alfieri. Il Bagna Cauda Day si è celebrato con successo in tutto il Piemonte, da Casale a Torino da Ovada alle Langhe. Stanno arrivando foto anche degli eventi all’estero. Nei prossimi giorni si riunirà la giuria del Bagna Cauda Clic, il contest su Instagram organizzato con il Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato per premiare i migliori scatti del Bagna Cauda Day 2016. I premi saranno consegnati martedì 20 dicembre a Palazzo Alfieri (salone ex Biblioteca Astense) in occasione della presentazione del numero 18 della rivista Astigiani.  Il Bagna Cauda Day si è aperto con la consegna del premio “Testa d’Aj”, prima edizione, al poeta, scrittore e drammaturgo Guido Ceronetti e agli astigiani Piero Fassi, Rosalba Faussone e Antonio Guarene. In quell’occasione il magnifico rettore dell’Università di Pollenzo Piercarlo Grimaldi ha promesso di avviare il dossier per far sì che la bagna cauda diventi bene immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco.  In attesa di stilare il bilancio definitivo, gli organizzatori di Astigiani, augurando una lunga stagione di profumate bagna cauda, annunciano di aver già fissato le date del prossimo Bagna Cauda Day 2017 che si festeggerà il 24-25-26 novembre.

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