redazione il torinese

Leggermente apre il 2017 con Maria Rita Parsi

Alla Biblioteca Civica Villa Amoretti- Corso Orbassano 200, Torino

 

Dopo la pausa natalizia riparte con slancio LEGGERMENTE, il progetto di lettura condivisa promosso da Cascina Roccafranca, dalla Circoscrizione 2 e dalle Biblioteche Civiche Torinesi, in collaborazione con la Libreria Gulliver. Ad aprire il nuovo anno di pagine e parole, una Signora del panorama culturale italiano: con il suo I maschi son così- Penelope si è stancataMaria Rita maria-rita-parsi-i-maschi-son-cosi-copertinaParsi incontrerà i lettori giovedì 12 gennaio alle ore 18.00, presso la Biblioteca Civica di Villa Amoretti. Attraverso le testimonianze di persone incontrate nel corso della sua attività professionale l’Autrice esplora le maschere che gli uomini indossano per nascondere le loro fragilità, e le sfumature, le aspettative e i compromessi che si nascondono nell’anima delle donne. 

Dall’osservazione attenta delle dinamiche di coppia, Maria Rita Parsi regala preziosi spunti per costruire relazioni profonde e appaganti tra uomo e donna, proprio attraverso l’accettazione delle reciproche debolezze, la capacità di guardare all’altro senza i filtri della paura e delle convenzioni, e una comunicazione serena e costruttiva. LEGGERMENTE, arrivato alla sua settima edizione accoglie, in un percorso lungo sei mesi, lettori appassionati e autori, i ragazzi di 63 classi delle scuole medie e superiori, nonni, bambini e famiglie, promuovendo la bellezza della lettura come viaggio corale e occasione diversa per stare insieme. Nato nella periferia operaia di Torino del quartiere di Mirafiori, negli anni LEGGERMENTE ha saputo conquistarsi un seguito sempre più numeroso, aggiungendo ai gruppi di lettura, storica anima del progetto, iniziative collaterali importanti e collaborazioni prestigiose.

 

Il libro:

I maschi son così- Penelope si è stancata – Maria Rita Parsi, Piemme edizioni

Livia ha un marito amorevole e premuroso che, però, ha un debole per le prostitute.  Elda si mette in storie sbagliate per sottrarsi a un padre iperpossessivo che le ha reso la vita un inferno. Francesca viene abbandonata dal fidanzato che le preferisce una donna molto più vecchia e benestante di lei. Alexis scopre di essere stata solo la donna dello schermo per suo marito, omosessuale nascosto. Penelope, invece, dopo aver accettato per anni i tradimenti del coniuge e averlo accolto a ogni suo ritorno, decide di andarsene e non tornare più indietro. Spesso le donne scoprono sulla loro pelle una verità difficile riguardo agli uomini della loro vita. I maschi non sono forti e sicuri di sé come vogliono far credere. Sono fragili, spaesati e a volte impauriti dal dover recitare il ruolo che le donne e la società si aspettano da loro. Però non sanno di esserlo, o non vogliono accettarlo, e camuffano con la fuga, l’inganno, il tradimento, l’arroganza, la prevaricazione, in certi casi con la violenza, quel senso di fragilità. Da qui si generano le incomprensioni, le distanze, gli equivoci tra i sessi, in un gioco di ripicche e accuse da cui nemmeno le donne sono immuni. Eppure trovare un modo di comunicare è possibile. Uomini e donne possono aiutarsi a comprendere i propri limiti e a superarli, a fare della fragilità una forza e un punto di partenza per relazioni ricche, equilibrate e libere da manipolazioni, rivendicazioni e sotterfugi.

Attingendo alla sua lunga esperienza, la nota psicologa Maria Rita Parsi aiuta a riconoscere la fragilità maschile e le sue manifestazioni e, attraverso le testimonianze di donne e uomini che a lei si sono raccontati, offre spunti per una nuova e positiva dinamica delle relazioni.

 

I prossimi appuntamenti di LEGGERMENTE:

3 febbraio 2017, ore 18.00- BIBLIOTECA VILLA AMORETTI

Ester Armanino “Storia Naturale di una famiglia”, ed. Einaudi

Riccardo Gazzaniga “Non dirlo a nessuno”, ed. Einaudi 

 

7 marzo 2017, ore 21.00 – CASCINA ROCCCAFRANCA

 Carlo Cottarelli “Il Macigno”, ed. Feltrinelli

Spy story sotto la Mole: oltre Fassino intercettati anche Cgil e Reale Mutua Assicurazioni

fassino 33E’ stato riscontrato anche il nome dell’ex sindaco di Torino, Piero Fassino, tra i personaggi politici e del mondo economico spiati dai fratelli Occhionero, l’ingegnere nucleare Giulio e Francesca Maria,  accusati di cyberspionaggio e arrestati dalla polizia postale.  L’ex primo cittadino  risulta essere stato “osservato speciale” insieme con l’ex premier Matteo Renzi e il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. Come è noto, sarebbero stati spiati inoltre l’ex governatore della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni, l’ex comandante Generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo,  Paolo Bonaiuti, Mario Canzio, Vincenzo Fortunato, Fabrizio Cicchitto e Ignazio La Russa.  Sotto ascolto, pare, anche la Cgil funzione pubblica di Torino e la compagnia Reale Mutua Assicurazioni . Il sindacato e il gruppo di assicurazioni torinesi compaiono infatti nell’elenco degli enti istituzionali i cui computer sono stati infettati da un malware che permette di copiare dati e documenti. 

(foto: il Torinese)

FIAT TORINO CHIUDE IL GIRONE DI ANDATA CON UNA BELLA VITTORIA FUORICASA

Fiat Torino ha chiuso il girone di andata con una bella vittoria, seppure combattuta fino agli ultimi minuti di gioco. Torino si porta così a metà della classifica assieme a Brindisi, Brescia, Pistoia, Caserta ed a soli due punti dalla quinta posizione occupata da Sassari e Capo d’Orlando.

Openjobmetis Varese - Fiat Torino Basket serie A 2016/2017 Varese 07/01/2017 Foto Ciamillo-Castoria

Foto Ciamillo-Castoria

Prossimo incontro domenica 22 gennaio alle ore 20.45 per la sfida casalinga Fiat Torino vs Sigida Avellino.

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CLASSIFICA (15a giornata): Milano 24; Venezia 22, Avellino 20; Reggio Emilia 18; Capo d’Orlando e Sassari 16; Brindisi, Brescia, Pistoia, Caserta e Torino 14; Trentino e Cantù 12; Pesaro 10; Cremona e Varese 8.

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Fiat Torino si è presentata a Varese priva del suo play maker, Peppe Poeta (foto), ancora bloccato da un edema da trauma a livello di vertebre lombari che fatica a riassorbirsi e che richiede ancora riposo. Nella sfida fuori casa contro Openjobmetis Varese, a quota 8 in classifica, il coach Vitucci ha scelto di scendere in campo con Washington, Wilson, Wright (foto), White e Parente, essendo privo anche di Harvey.

Il primo quarto è iniziato ed è terminato all’insegna della squadra di casa che con l’ex Eyenga e con Anosike hanno messo in difficoltà la difesa di Fiat Torino. Infatti, nonostante le belle giocate di Wright, Torino ha chiuso i primi dieci minuti di gioco in sofferenza e sotto di 8 punti (21-29).

Nel secondo quarto, Fiat Torino è partita meglio e dopo un parziale di 7 a 0, per la prima volta nel match, è andata anche in vantaggio 38-36. Ma la reazione di Varese, in questa prima frazione di partita, si è vista grazie alle giocate di Johnson ed al solito Eyenga. A meno di tre minuti dal fischio, le squadre hanno attraversato una fase convulsa con errori da entrambe le parti, palle perse e vantaggi non sfruttati, ma è Varese ad avere avuto la meglio chiudendo a più 7 punti la prima parte della partita, nonostante il torinese Parente abbia tentato la sorte sulla sirena lunga, senza riuscire a cogliere il bersaglio. Varese ha chiuso 49-42 prima dell’intervallo. Per Fiat Torino, solo Washington e Wright sono andati in doppia cifra, rispettivamente con 15 e 12 punti.

 

Openjobmetis Varese - Fiat Torino Basket serie A 2016/2017 Varese 07/01/2017 Foto Ciamillo-Castoria

Foto Ciamillo-Castoria

Al rientro dopo la pausa, Fiat Torino è scesa in campo con Mazzola, Alibegovic, Wright, Wilson e Washington, con l’intenzione di dare maggiore solidità al reparto difensivo.

Nella prima frazione del secondo tempo entrambe le formazioni hanno abbassato le proprie percentuali al tiro, ma è stata Fiat Torino a dare segnali convincenti di aver cambiato approccio alla partita. La squadra del coach Vitucci, infatti, nonostante una panchina ridotta, ha reagito ed in chiusura di quarto ha ridotto la distanza portandosi a meno 6 punti da Varese (63-57).

Nell’ultimo quarto Fiato Torino, con White, Okeke, Wilson, Wright e Washington, ha stupito per fisicità, efficacia di gioco e di tattica. Impressionanti sono state anche le triple di Alibegovic, arrivate nei momenti più importanti in chiusura di match. Sin dall’inizio del quarto, grazie ai canestri di White e di Wright, Torino si è portata a meno 1 punto dagli avversari e grazie a quelli di Wilson, la squadra ospite ha raggiunto il fiat-varese-poetapareggio (65-65). A 7 minuti dalla fine, Torino è passata a condurre con un parziale di 18 a 4 (67-65) e, nonostante otto punti pesanti di Johnson e Avramovic per Varese, è rimasta avanti grazie alla lunetta di Wright, prima, e alle triple di Wilson e Alibegovic, dopo (76-74). Negli ultimi due minuti del match entrambe le squadre si sono affrontate dando il massimo a suon di triple, prima, di Alibegovic per il 74-79, poi, di Eyenga ed, infine, di nuovo di Alibegovic con la quale Fiat Torino ha rimosso ogni velleità a Varese. La partita è terminata con la lunetta di Wilson che ha chiuso definitivamente il match, regalando a Torino una bella vittoria e da cui è emerso che il coach Vitucci può contare anche su giocatori come Okeke.

Manuela Savini

Queste le formazioni:

FIAT TORINO: Wilson 0, Harvey 1, White 3, Parente 4, Alibegovic 5, Wright 2, Washington 17, Okeke 18, Fall 20, Mazzola 21, Vitale 23; All. Vitucci

VARESE: Johnson 19, Anosike 11, Maynor 10, Avramovic 5, Pelle, Bulleri 3, De Vita, Cavaliero, Kangur 2, Canavesi, Ferrero 6, Eyenga 23; all. Caja

Le dichiarazioni a fine partita:


Coach Vitucci: “Questa sera i ragazzi hanno compiuto un piccolo capolavoro perchè abbiamo giocato senza Harvey e Poeta e con DJ White colpito da un attacco febbrile. Sottolineo il gran bell’esordio a tutti gli effetti di Okeke. Nel primo quarto siamo stati deficitari in difesa. Poi la zona ha cambiato il match nonostante i quintetti in campo meno usuali del solito. Abbiamo dimostrato di avere un gran carattere, di squadra. Anche se a volte pasticciamo si mette sempre tutto sul parquet. Rimane il piccolo rammarico per la mancata Final Eight di Coppa Italia che con due punti in più sarebbe stata alla nostra portata. Abbiamo chiuso bene il girone d’andata.”.

Coach Caja: “Purtroppo non è bastato aver giocato bene per 30 minuti e proprio nel terzo quarto, con la buona inerzia presa, farci rimontare è stato determinante in senso negativo. Ci ha fatto calare sotto ogni punto di vista. Non credo sia stata decisiva la zona perchè per 30 minuti l’abbiamo affrontata correttamente. Peccato perchè c’erano le condizioni buone questa sera, per il tifo e per il pubblico.”.

Foto: Fiat Torino Auxilium

 

La stirpe dei Brueghel. Oltre cento capolavori alla Reggia di Venaria

Cinque generazioni d’artisti ad abbracciare circa centocinquant’anni di artebrueghel pittorica. Ovvero la dinastia dei Brueghel che – sino al prossimo 19 febbraio, a rappresentare l’ottavo appuntamento di una mostra itinerante già collaudata tra Tel Aviv e Parigi, tra Roma e Breslavia e Bologna con più di un milione di visitatori – offre, all’interno delle Sale delle Arti della Reggia di Venaria, una parte dei propri capolavori, più di un centinaio di opere suddivise in sette sezioni, sviluppandosi il lungo e affascinante viaggio da Pieter Brueghel il Vecchio (cresciuto alla bottega di Pieter Coecke, di cui divenne genero avendone sposato la figlia Mayeken: e sempre, nei decenni, la ragnatela degli insegnamenti, degli allievi e dei matrimoni soprattutto contribuì non poco ad allargare quella “famiglia” che Georges Marlier definì “les Bruegheliens”), attivo dalla metà del XVI secolo – che, scrisse Giovanni Arpino, “non fu quel “burlone” che parve a diversi critici ottocenteschi francesi, ma un uomo mite, serio, di poche parole, gran lavoratore, attento a scoprire i peccati altrui, pronto a ritrarli, benché odiasse a morte ogni forma di pettegolezzo quotidiano” – sino a Abraham, morto negli anni Novanta del XVII a Napoli, dove s’era stabilito al termine del viaggio in Italia intrapreso già dai suoi predecessori e pressoché obbligatorio per la formazione di ognuno, ricordato con il soprannome di “il fracassoso”, il che la dice lunga se messo a paragone con quello legato al nonno Jan il Vecchio, “dei velluti”, per la straordinaria capacità tecnica che lo aveva contraddistinto.

bruegel2Sette sezioni che hanno inizio con “Il giudizio morale” in cui campeggiano “I sette peccati capitali” di Hieronymus Bosch (1500 – 1515), surrealista ante litteram che capovolge i canoni di una pittura ancora intimamente legata ai canoni dell’arte sacra e spiana la strada al capostipite Pieter Brueghel il Vecchio, nato a Breda intorno al 1525 e scomparso nel 1569. I mutamenti, le riflessioni, i gusti che hanno dato vita alla rivoluzione copernicana della pittura fiamminga maggiormente s’avvertono nella “Natura regina”, dove, fatto sconosciuto e impensabile nel panorama italiano, non è l’uomo al centro della ricerca dell’artista – da noi sono gli anni di Michelangelo e Raffaello ma Brueghel non li avverte – ma quanto lo circonda per cui, anche attraverso i risultati della Riforma protestante e delle teorie calviniste, egli viene a essere parte di un mondo più complesso e universalizzato (del 1602 – 1605 il “Riposo durante la fuga in Egitto” di Jan Brueghel il Vecchio”, del 1565 il “Villaggio fiammingo con contadini al lavoro nei campi”, splendido lavoro a quattro mani di Martin van Cleve e Jacob Grimmer). In “Soldati e cacciatori” campeggiano due capolavori, “La trappola per uccelli” di Pieter Brueghel il giovane, un innevato paesaggio dove il pericolo che potrebbe sconvolgere la vita di quanti pattinano o giocano sul fiume è paragonato al rifugio che gli uccelli cercano sotto la tettoia, incuranti della fune che il cacciatore ha teso dalla finestra in alto; o ancora neve e soldati nella “Strage degli innocenti” di van Cleve, dove al tema tragico s’introduce lo sberleffo – quasi d’obbligo l’attualizzazione degli ambienti per i Brueghel e compagni – del militare sorpreso a orinare al centro della tela.

Ad Anversa, che sta allevando una nuova classe borghese e che potrebbe definirsi la caput mundi dell’epoca, forte dei commerci, delle spedizioni, delle presenze di studiosi nei campi più diversi, delle scoperte di nuove rotte, certo degli artisti che omaggiano i nuovi eroi nelle cui case troveranno posto le loro opere, alle “storie di viaggiatori e mercanti” è dedicata la quarta sezione. Cui seguono leinsetti-bruegel “allegorie” (“dell’amore”, “dell’udito” dovute alla maestria di Pieter Brueghel il Giovane, sintesi efficace per rendere immediatamente comprensibili concetti o gli elementi della natura o i sensi umani. Ai fiori, intesi allo stesso tempo come immagine eterna di armonia e di vanitas destinata a scomparire, è destinata “Splendore e vanità”, capace di ospitare le più ricche nature morte, anche qui gioielli di Jan Brueghel il Giovane e di Ambrosius Brueghel, autore di “Vaso con tulipani e dalie” (circa 1650), specchio non unico di quella “tulipomania” che nacque dallo smanioso interesse per i bulbi di tulipano sino a raggiungere prezzi elevatissimi per vedere, nel 1637, un crollo improvviso della domanda. A suggello della mostra, uno sguardo sugli sbandati, sui ladri, sugli ubriachi, sui goffi, sui visi incattiviti e brutti, sui mendicanti, sui poveri matrimoni, sulle virilità esposte, sui balli, sugli sguardi avidi, sulle lascivie, sulla carnalità che circola nei tanti quadri del tempo: forse addolcito il tutto da pennellate di pregevole grazia, quali “Le tre Grazie con un cesto di fiori”, d’ispirazione rubensiana, a firma Jan Brueghel il Giovane e Frans Wouters e in prima fila, vera chicca dell’intera mostra, lo “Studio di insetti con fiore di borragine” di Jan van Kessel il Vecchio, nipote del capostipite, pienamente seicentesco, su rame, capolavoro di osservazione e di resa, ambedue prestiti della torinese galleria Caretto&Occhinegro.

Elio Rabbione

Nelle immagini, dall’alto:

  • Marten van Cleve, Paesaggio invernale con la Strage degli Innocenti”
  • Pieter Brueghel il Giovane, “Danza nuziale all’aperto”
  • Jan van Kessel il Vecchio, “Studio di insetti con fiore di borragine”

Nel flusso

alessia-nuovaLe poesie di Alessia Savoini
***
Nel flusso
Lungi dal vivere distante
estinguo l’istinto
imprimo l’esistente
con la forma del respiro
Filtrati i piani astrali
ti incontrai in attesa ..
di rinascere era il motivo
ma questa volta senza un corpo

Torino ospita i Campionati Europei di Short Track

Dopo il grande successo dell’edizione 2009 la Città di Torino ospiterà  nuovamente, nella seconda settimana del 2017, i Campionati Europei di Short Track. Dal 13 al 15 gennaio prossimo si potranno vivere tre giorni di grande sport: sulla pista del Palavela si cimenteranno i migliori pattinatori continentali pronti a darsi battaglia per la conquista dell’ambito titolo.

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“Colgo l’occasione per ringraziare sia l’International Skating Union per aver scelto Torino quale sede dell’importante manifestazione, sia gli organizzatori e chi con il proprio lavoro contribuirà al successo dei Campionati Europei di Short Track. Infine rivolgo agli atleti l’augurio di ottenere i risultati desiderati e invito tutti gli appassionati a partecipare a quest’evento sportivo di così grande importanza sostenendo gli ‘azzurri’ in gara” dice Roberto Finardi Assessore comunale allo Sport.

Beautiful Curvy , ecco il calendario 2017

Giunto alla sua quinta edizione, il Calendario Beautiful Curvy 2017, ideato e progettato da Barbara Christmann, conferma la sua natura. Lontano dal voler essere un semplice susseguirsi di immagini al femminile e per alcuni scatti anche al maschile, si fa portavoce di un messaggio profondo, reso più immediato e semplice attraverso i ritratti fotografici di Stefano Bidini, fotografo di moda che ha sposato il progetto a partire dalla sua prima edizione.

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Donne e uomini, diversi per età, provenienza e stile, ma spesso accomunati da storie di esclusione, derisione e scherno, per non essere conformi a cliché e stereotipi di perfezione creati da un sistema, troppo spesso incurante delle difficoltà psicologiche e fisiche che riesce a generare. Un sistema che vorrebbe condizionare al punto da omologare ogni singolo individuo, unico e magico proprio per quella sua diversità. Nasce, quindi, da un desiderio di rivalsa, da un iniziale ferita primaria capace di trasformarsi, la realizzazione di ogni singolo scatto di cui il calendario è costituito.

 

 Un inno alla vitalità, alla forza interiore, alla bellezza in tutte le sue forme; una prospettiva differente, capace di soffermarsi più sul contenuto che non sul contenitore, proclamando il diritto ad esistere sempre e comunque. Ventinove donne, tra cui l’ultima vincitrice morale di Miss Italia, Paola Torrente, giunta al secondo posto del concorso e protagonista dello scorso Calendario Beautiful Curvy 2016, che con tutte le sue forme è stata la sorpresa assoluta della manifestazione e due uomini, per 12 mesi volti a esaltare la diversità e l’importanza di una propria identità.

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Dal nord al sud Italia, sino al Brasile, l’Africa e la Colombia, perché la diversità risiede anche nel territorio, nella terra di origine da cui i protagonisti, dai 20 ai 50 anni, provengono. Una vera celebrazione dell’essere diversi eppure mossi dallo stesso obiettivo, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica mettendoci faccia, corpo e spirito, con il desiderio di tramettere il messaggio ad un ampio pubblico, soprattutto alle nuove generazioni, come esplicitato da diverse mamme presenti in questa nuova edizione.

 

curvy-17-5Un progetto capace di prendere sempre più piede, grazie alla costanza e perseveranza della sua ideatrice, redattrice e corrispondente moda di testate internazionali che, in primis, attraverso il suo sito beautifulcurvy.com, ha ideato un contenitore volto a supportare, consigliare e comunicare un mondo Curvy a 360° e all’interesse crescente di aziende del settore moda, che hanno sostenuto l’iniziativa. Da Big & Tall, importatore dall’estero di taglie plus size, a Bonprix, a Maxfort per gli outfit maschili, a Parah Impronte per il beachwear, a Parah per l’intimo donna, a Sophia Curvy per l’abbigliamento femminile, a Kiabi, a Mariluna Free Size per proposte moda al femminile, a Liberti per i costumi da bagno, ad Anita per l’intimo ed il mare donna, a Rosa Faja per il beachwear, a Krisline per l’intimo differenziato donna, sino a Curvissime per gli abiti da sposa plus size.

 

curvy-17-3Un gioco di sorrisi e sguardi per un insieme eterogeneo di donne e uomini curvy, che con fierezza e leggerezza si rivolgono all’obiettivo di Bidini, valorizzati dagli accorgimenti della Make-up Artist Valeria Orlando, con i suoi prodotti naturali, dagli Hair Stylists dei Saloni Framesi e dalle stylist moda Pia Johansson e Cecilia Cristoforetti.

 

Uno staff di professionisti al completo, volto ad aprire una finestra sul mondo reale, composto da una molteplicità di presone, in prevalenza donne, che attraverso i loro corpi esprimono altrettanta bellezza, da amare, accettare e mostrare.

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Il Calendario Beautiful Curvy 2017 rappresenta così uno strumento attraverso il quale proporre un modello positivo, che possa aiutare a comprendere che ciò che davvero conta è l’amore per se stessi, al di là della forma che lo contiene, il rispetto della diversità, nella quale risiede l’esclusività di ogni singolo essere umano, sostenendo un concetto di benessere legato alla capacità di stare bene nel proprio corpo, in salute, sollevando, così, chiunque dal senso di inadeguatezza e frustrazione nel perseguire qualcosa che in realtà non ci appartiene.

 

Dentro e fuori dal set, l’unione fa la forza!

 

 

 

 

 

Hollande ribadisce il sì alla Torino-Lione. Accordo internazionale ratificato a fine mese

hollande-gardeUn nuovo passo avanti verso la Tav. La Francia, infatti, ratificherà alla fine del mese di gennaio  l’accordo internazionale bilaterale “per realizzare la grande opera e il grande cantiere “della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione”. Parola del presidente della Repubblica francese, Francois Hollande, in occasione dell’incontro stampa congiunto a Parigi con il premier italiano Paolo Gentiloni. “Ci troviamo ormai a un punto in cui possiamo andare chiaramente avanti nella realizzazione dell’opera”. Così ha commentato il presidente francese.

Grimaldi, Artesio, Airaudo: CIE chiusi, non ampliati  

airaudo logoIl 18 gennaio il Ministro Minniti sarà in Parlamento per l’audizione programmatica sul piano di ampliamento dei CIE, che dovrebbe prevedere oltre 400 nuovi posti disponibili per raggiungere circa 1.500 posti a regime. A Torino, rispetto ai 90 attuali, l’ampliamento dei padiglioni recupererebbe altri 126 posti. Il 19 gennaio il Ministro incontrerà le Regioni per illustrare il piano CIE e il piano Anci per la distribuzione dei migranti sul territorio.Come noto, i CIE sono stati un fallimento fin dall’inizio, sia in termini di efficienza sia in termini di tutela dei diritti umani. Per quanto riguarda rimpatri se ne sono tratti pochissimi benefici, in compenso incendi, rivolte e suicidi sono stati all’ordine del giorno, a causa delle condizioni di detenzione disumane. Per questo il Capogruppo di SEL in Regione Marco Grimaldi, la Capogruppo di Torino in Comune Eleonora Artesio e il Deputato di Sinistra Italiana Giorgio Airaudo hanno convocato oggi una conferenza stampa, con l’intenzione di invitare i airaudoparlamentari e le Regioni a rimandare al mittente il piano di ampliamento dei CIE e accogliere solo il piano Anci per l’accoglienza. D’altra parte il 17 febbraio 2014 il Comune di Torino si era espresso in modo chiaro,  approvando un atto in cui chiedeva ufficialmente al Governo e alle autorità competenti il superamento del CIE di corso Brunelleschi. Il 18 dicembre dello stesso anno, il Consiglio Regionale era andato anche oltre, votando la mozione n. 150, presentata da Grimaldi, per chiedere al Governo la chiusura immediata del centro. Chiediamo a Sergio Chiamparino e Chiara Appendino di essere conseguenti” –  dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi. – “Capiamo che vi sia una percezionesel di insicurezza in seguito ai fatti più recenti, ma ripercorrere una strada sbagliata non può essere la soluzione. Il caso Amri lo dimostra: in assenza di accordi con i Paesi di provenienza il rimpatrio è comunque difficile, d’altra parte non si vede perché persone che hanno scontato anni in carcere non possano essere identificate durante la detenzione, anziché proseguirla deliberatamente in un centro di identificazione ed espulsione. È questo l’unico modo per individuare gli eventuali terroristi, non certo condannare persone innocenti o che hanno già pareggiato i conti con la giustizia alla privazione della libertà in condizioni peraltro GRIMALDIestreme”. “Condivido le preoccupazioni del garante dei detenuti” – dichiara la Capogruppo di Torino in Comune Eleonora Artesio: – “la situazione del CIE di Torino è drammatica. Sono aperte due aree e mezzo su sei e in ogni caso le condizioni sono critiche. Come può essere questa la risposta?” “Continuiamo a ribadire che la soluzione è una soltanto” – dichiara il Deputato di SI Giorgio Airaudo: – “aprire corridoi umanitari con i Paesi in cui la situazione è insostenibile, creare percorsi di inserimento legale e facilitare l’accesso al diritto d’asilo. La Commissione diritti umani del Senato ha appena documentato l’inefficienza dei CIE nei provvedimenti di espulsione e la loro disumanità. L’unico modello che ha funzionato è quello dell’accoglienza diffusa sul territorio e del coinvolgimento delle comunità”.