Un originale scatto di Roberto Barranca: la Mole Antonelliana indossa gli occhiali!
Sfoglia croccante alla crema
Una croccante sfoglia caramellata che racchiude una deliziosa crema pasticcera aromatizzata al limone. Un perfetto connubbio di morbidezza e friabilita’, semplice e irresistibile.
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Ingredienti
1 confezione di pasta sfoglia pronta quadrata
500ml. di latte fresco intero
4tuorli
100gr. di zucchero
40gr. di maizena
1 bustina di vanillina
1 limone
Zucchero a velo
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Preparare la crema pasticcera. Portare ad ebollizione il latte aromatizzato con la buccia di limone grattugiata, lasciar intiepidire e filtrare. Lavorare i tuorli con lo zucchero, unire la vanillina, versare il latte a filo sempre mescolando. Cuocere la crema a bagnomaria per circa 10 minuti. Lasciar raffreddare, aggiungere il succo di ½ limone senza mai smettere di mescolare. Disporre una base di sfoglia su un piatto da portata, coprire con la crema pasticcera, mettere la seconda sfoglia, ricoprire con la crema. Disporre l’ultima sfoglia, spolverizzare di zucchero a velo, guarnire a piacere. Servire fresca.
Paperita Patty
Intesa Sanpaolo conferma anche per l’edizione 2019 e per il dodicesimo anno consecutivo il proprio sostegno al Salone Internazionale del Libro di Torino. Quest’anno all’interno della manifestazione verrà valorizzata la mostra inaugurata di recente a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia – “Nel mirino – L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981”. Prima organica ricognizione sullo straordinario patrimonio dell’Agenzia Publifoto, acquisito nel 2015 da Intesa Sanpaolo che, attraverso il proprio Archivio storico, lo conserva, restaura, studia e valorizza, l’esposizione racconta attraverso 240 immagini alcuni degli episodi cruciali della storia e della cronaca italiane e mondiali, realizzate dai fotografi di quella che è stata per un lungo periodo l’agenzia fotogiornalistica più importante del paese. In contemporanea l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo è promosso e condiviso con il pubblico attraverso una selezione di immagini anche nella mostra “NOI …non erano solo canzonette”, in programma alla Promotrice delle Belle Arti di Torino fino al 7 luglio.Il sostegno di Intesa Sanpaolo al Salone del Libro si affianca a quello per altre importanti iniziative culturali torinesi, fra cui Biennale Democrazia, Torino Jazz Festival, MITO SettembreMusica, TorinoDanza, l’apertura della Stagione d’Opera e Balletto del Teatro Regio e il Torino Film Festival. Questa collaborazione conferma ancora una volta la centralità del rapporto di Intesa Sanpaolo con Torino e il contributo attivo con cui partecipa alla crescita culturale e civile della città. La partnership tra il Salone e la Banca, nell’ambito del suo Progetto Cultura, rientra nel più ampio sostegno alla promozione del libro e della lettura che si concretizza nel contributo a iniziative culturali collegate all’editoria in tutta Italia.
Viaggi e vedute da Roma a Shanghai
Al MEF di Torino, suggestivo faccia a faccia fra due grandi artisti ammaliati dal fascino dell’architettura urbana. Fino al 14 luglio
Mostra singolare, il cui corpus centrale è impostato con sapiente intelligenza organizzativa sull’ardito confronto fra le opere di un sublime Maestro della fotografia, vissuto a cavallo fra il ‘900 e i primi anni del nuovo Millennio, e quelle di uno dei più grandi artisti dell’arte incisoria del ‘700 italiano. Entrambi, a quasi tre secoli di distanza l’uno dall’altro, soggiogati dall’imponente forza visiva ed emozionale di architetture urbane tanto esplosive, visionarie e grandiose da far quasi passare in secondo piano l’esistenza dell’uomo, che pure le progettò e le creò. I due sono Gabriele Basilico (Milano, 1944 – 2013) e Giovan Battista Piranesi (Mogliano Veneto, 1720 – Roma, 1778). A farli virtualmente “incontrare”, l’incarico commissionato al primo nel 2010 dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia (in occasione di una retrospettiva dedicata al grande incisore veneto) di ritrarre dalle stesse angolazioni delle incisioni piranesiane su tavola, segnate da toni piuttosto cupi e improntate ad una magnificenza tutta romana, la “città eterna” e altri luoghi d’Italia. Il risultato fu allora riassunto in 32 scatti, messi successivamente a confronto con le 32 incisioni di Piranesi. Ciò che ancora accade, in parte, nella preziosa mostra ospitata, fino al prossimo 14 luglio, negli spazi del MEF – Museo Ettore Fico di via Cigna, a Torino, sotto la curatela di Andrea Busto, in collaborazione con la stessa Fondazione Cini e la torinese Galleria Photo & Contemporary. Ecco allora, fra gli altri, lo scatto del “Ponte Sant’Angelo e del Vaticano”, realizzato ai sali d’argento su carta baritata da Basilico a confronto con la stampa originale di Piranesi, edita fra il 1800 e il 1807, così come quello delle “Due Chiese presso la Colonna Traiana” dove, rispetto alla tavola piranesiana, anch’essa edita fra il 1800 e il 1807, ben emergono i segni palesi della contemporaneità, laddove lo scatto di Basilico non può fare a meno di riprendere ciò che al tempo di Piranesi manco ci si sognava, ovvero il chiosco quasi addossato al monumento e lo striscione segnaletico delle “indagini archeologiche” in corso. Segni del tempo che scorre portandosi appresso inevitabili, a volte poco edificanti, “novità”; ma lo sguardo di fotografo e incisore appare comunque, e in ogni caso, stregato e rapito dal portentoso rincorrersi e dalla voracità di architetture urbane, diventate voce portante e inconfondibile del loro lavoro. A completare la mostra che, per la prima volta in Italia, mette in luce la poetica urbana e concettuale di Basilico (accostatosi alla fotografia alla fine degli anni Sessanta con lavori prevalentemente di indagine sociale), è una vasta selezione di oltre cinquanta opere, di diverso formato e scattate nel corso dei suoi innumerevoli viaggi. Al centro sempre il tema delle città, la forma e l’identità delle grandi metropoli, strepitose protagoniste di un centinaio di libri pubblicati negli anni. Fra le molte “esplorate”, basti ricordarne alcune come Amburgo, Barcellona, Istanbul, Madrid, Liverpool, Mosca. E ancora: Beirut, Lisboa, Berlino, via via fino a Rio de Janeiro, San Francisco, San Sebastian e Shanghai. In Italia: Napoli, Bari, Genova, Palermo, Roma, Torino e Trieste. Scrive Andrea Busto: “Guidato da una passione sincera e da una viva ammirazione per le architetture e tutti i manufatti che nel tempo hanno dato forma alle città, egli ha scelto il rigore dello stile documentario per raccontarne il costante processo di stratificazione e ibridazione che le modella, in un lavoro di indagine del rapporto tra l’uomo e lo spazio costruito durato quasi quarant’anni”. Spesso riproposto nella magica sontuosità di grandeurs mozzafiato, non meno che nella cruda realtà di contesti urbani martoriati dalla miseria o dalla bellicosa stupidità dell’uomo.
Gianni Milani
“Gabriele Basilico / Giovan Battista Piranesi. Viaggi e vedute da Roma a Shanghai”
MEF-Museo Ettore Fico, via Cigna 114, Torino; tel. 011/852510 o www.museofico.it
Fino al 14 luglio
Orari: merc. – dom. 11/19
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Nelle foto
Le sale e le collezioni del Palazzo Reale di Torino hanno affascinato la produzione internazionale del nuovo lavoro di Matthew Vaughn, che ha scelto i Musei Reali quale straordinaria location per ambientare le riprese del film che racconta le origini dei Kingsman. Per consentire lo svolgimento delle riprese, domenica 5 e martedì 7 maggio il Palazzo e l’Armeria Reale non saranno visitabili, mentre saranno regolarmente accessibili il Museo di Antichità e la Galleria Sabauda, dove è allestita la mostra Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro. Il percorso di visita comprenderà anche la Cappella della Sindone. L’ingresso e la biglietteria, come di consueto, sono in piazzetta Reale 1. Durante le due giornate di ripresa, il biglietto d’ingresso ai Musei Reali sarà ridotto a 10 Euro.
Si aprirà VENERDÌ 3 MAGGIO con un incontro al TEATRO SOCIALE con i
ragazzi delle Scuole Superiori la 37esima edizione del PREMIO
LETTERARIO“DELLA RESISTENZA” CITTÀ DI OMEGNA,
quest’anno assegnato a ENZO BIANCHI
per _LA VITA E I GIORNI._ SULLA VECCHIAIA, edito da IL MULINO.
Alle ORE 11.45, ilvincitore del PREMIO OMEGNA GIOVANI, MARCO BALZANO,
autore di_ RESTO QUI_, quarto romanzo pubblicato con EINAUDI, si
confronterà con gli studenti degli IIS “PIERO GOBETTI” e “DALLA
CHIESA-SPINELLI” per parlare delle “varie forme di resistenza” e
dell’atteggiamento combattivo mostrato nella narrazione da “persone
giuste e di altre che non hanno raggiunto i loro scopi”.
Dopo questo primo incontro, il RICCO PROGRAMMA A CALENDARIO proseguirà
alle ORE 18, presso la BIBLIOTECA CIVICA “GIANNI RODARI”, con BRUNO
GAMBAROTTA, che ricorderà Mario Soldati. Proprio da un incontro nel
1959 con l’allora Sindaco di Omegna Pasquale Maulini, insieme a Mario
Bonfantini, Cino Moscatelli e Gianni Rodari, Mario Soldati dava vita al
Premio Letterario “Della Resistenza” Città di Omegna che, per tredici
edizioni consecutive, fino al 1974 (e poi di nuovo dal 1995 a oggi),
rappresenta un appuntamento alto della cultura italiana e
internazionale.
SABATO 4 MAGGIO, alle ORE 11, presso FORUM OMEGNA, sarà la volta di
CARLO MARIA OSSOLA, Professore presso il Collège de France di Parigi
tenere una lectio magistralis su “FIGLI ED EREDI D’EUROPA”.
È, invece, attesa nella medesima location ma alle ORE 17, la CERIMONIA
DI ASSEGNAZIONE DEL PREMIO a ENZO BIANCHI e a MARCO BALZANO che, dopo i
saluti delle Autorità, saranno moderati in un intervento dal Presidente
di Giuria BRUNO QUARANTA.
La Giuria, quest’anno composta da ALBA ANDREINI, MICHELE BELTRAMI,
GIOVANNI CERUTTI, GIUSEPPE LUPO e ORESTE PIVETTA, ha scelto di
insignire
Bianchi con il Premio Letterario “Della Resistenza” Città di Omegna,
«per l’uso della “parola” come antidoto, argine, trincea contro le
fuoriuscite di senso e di senno».
Parte integrante della vita, la vecchiaia – “con le sue grandi ombre,
le sue insidie e fragilità” , è il tema affrontato nell’ultimo libro
del fondatore della Comunità Monastica di Bose, di cui Enzo Bi
anchi è
stato Priore fino al 2017. Suo è l’invito a “prepararsi a lasciare la
presa” accogliendo questo tempo della vita pieno, come «occasione
preziosa di un generoso atto di fiducia verso le nuove generazioni».
Come sottolineato da SARA RUBINELLI, Assessore Comunale alla Cultura e
all’Istruzione: « Anche quest’anno il Premio Letterario “Della
Resistenza” Città di Omegna torna a far grande la nostra comunità e a
regalare momenti di profonda riflessione a giovani e adulti attraverso
la lettura, il confronto, la critica e il dibattito. Nel segno di una
Historia sempre più magistra vitae , ringrazio fin da ora gli
organizzatori, le Giurie, gli Autori e i relatori che con i loro
interventi sapranno divulgare storia e letteratura a beneficio di una
audience che mi auguro possa essere sempre più ampia».
Il tribunale ha confermato il licenziamento di Flavia Lavinia Cassaro, la maestra di 38 anni che a febbraio dello scorso anno, nel corso di una manifestazione antifascista tenutasi a Torino, venne ripresa dalle televisioni mentre insultava la polizia. L’insegnante, indagata anche per oltraggio a pubblico ufficiale, aveva impugnato il provvedimento dell’amministrazione insieme al sindacato Cub Scuola. La vicenda ebbe luogo durante un corteo di protesta contro un evento elettorale di Casa Pound. I dimostranti contestavano il cordone delle forze dell’ordine schierate per evitare che fosse raggiunto l’albergo in cui si stava tenendo l’evento.
Torino basket: un’avventura nel medioevo…
Avremmo voluto parlare di basket giocato con le splendide giocate e imprese di Jaiteh, Dallas Moore, Wilson e Tekele Cotton, e invece, ci troviamo catapultati improvvisamente nei secoli scorsi dalle nuove idee di un’entità che decide o meno sull’ortodossia dei comportamenti sulla base delle proprie convinzioni morali degli appartenenti al suo gruppo…
Torino è stata esclusa dal prossimo campionato di basket (non da quello attuale, notate bene) perché il “presunto futuro socio” di maggioranza (potrebbe abbandonare, essere sostituito, non avere quote di maggioranza in futuro, chi può dirlo con certezza in questo momento?) ha pendenze di varia natura e la società non si è comportata “eticamente” in maniera corretta. Ok, non entriamo nel merito, perché non è possibile per noi sapere tutto, ma non è questo il nodo cruciale. Le società appartenenti alla Serie A di basket riunite in lega si sono date un regolamento che solo da ieri verrà rispettato… . OK, ancora tutto bene, gli elementi saranno da valutare in varie sedi competenti ma non siamo ancora in grado di sapere tutto. Quello che è incredibile, indipendentemente da quello che appare, dai comportamenti innegabilmente “contorti” del mondo dirigenziale dell’Auxilium è che questa assemblea possa decretare a suo “insindacabile giudizio” la chiusura di un’azienda e, di conseguenza, il licenziamento di tutti i suoi dipendenti e l’annullamento di tutti i contratti in essere e futuri della stessa azienda! Capisco e comprendo i motivi che possono essere all’origine delle scelte ma non si può con noncuranza eliminare il lavoro di decine di persone per un comportamento presunto ed eticamente considerato scorretto da un piccolo gruppo di persone. Non si può rovinare l’esistenza di decine di famiglie sulla base di un presunto…qualsiasi cosa. E’ come se un’associazione di categoria escludesse e facesse chiudere un negozio perché segue le regole “dettate dallo stato” ma non quelle interne. Siamo al medioevo e oltre in cui se qualcuno si comporta diversamente da come desidero … la sua fine, a vario titolo, la decide chi in quel momento ha il potere per farlo. Poi, dopo tanto tempo si riconosce l’eventuale errore, ma la persona non “c’è più”, e come si dice…buonanotte ai suonatori. Ora, Torino ha fatto errori, ma non è da sola, e se è giusto punire uno che passa con il rosso allora è giusto punire tutti coloro che con il rosso sono passati di cui si ha notizia. Ma non sta accadendo questo. Come sempre, giocatori e allenatori in qualche modo si ricollocheranno in altri lidi, ma tutti gli “oscuri”? Con quale diritto si cancella un’azienda? Possono esistere regole antiquate in un mondo sportivo industriale di aziende che fatturano milioni di Euro e smuovono interessi territoriali e nazionali diversi? Saranno le sedi competenti a dirimere, forse, la diatriba: ma, al di là delle situazioni dalle quali ci asteniamo dal giudizio fino a quando non saranno chiarite, il pensiero va a tutti i tifosi che vengono cancellati con un colpo di spugna (o almeno questa è l’intenzione) e da sempre a chi lavora. Fosse successo ad un’azienda di tipo diverso, meccanica o agricola, commerciale o un panettiere, avremmo avuto tutti uniti contro chi decide di chiudere un’azienda: ebbene l’Auxilium Torino è un’azienda con tante famiglie che ci lavorano dentro. Trattatela come un’azienda, non come un campo su cui cogliere fiori discutibili.
Paolo Michieletto