redazione il torinese

Grazia Maria Francese con “Le male madri” vince il concorso letterario “Verbania For Women”

Si è svolta  sabato 11 marzo, al Centro Eventi il Maggiore di Verbania, la premiazione del concorso letterario Verbania For Women, giunto alla sua seconda edizione. Con l’arrivo della primavera, abbiamo modo di apprezzare tutto di più, con questa vista sul Lago” ha introdotto il sindaco Silvia Marchionini, aggiungendo di voler “essere all’altezza del nostro territorio, con una nobile arte come la letteratura e con una madrina come Annarita Briganti; vorremmo portare a Verbania anche autori famosi”. Oltre alla Sindaco e alla giornalista culturale che scrive di libri su Repubblica e Donna Moderna, erano presenti Mariangela Camocardi, presidente della giuria, l’assessora alla Cultura Monica Abbiati, la presidente di Verbania 77, Liana Righi, Andrea Cassina, Direttore della Biblioteca Civica di Verbania, e Michele Airoldi , in rappresentanza  di Letteraltura. La vincitrice è stata Grazia Maria Francese con il racconto“Le male madri”  mentre si sono divise le piazze d’onore Lorenza Negri – seconda con “Anja” –  e Luisa Lafi , terza con “Una luce tra le bande nere”. Altri premi minori e riconoscimenti sono stati assegnati nel corso della serata. Numerosissimi gli interventi, a vario titolo, dei vincitori, di giornalisti, lettrici o semplicemente dei presenti in sala dove l’affluenza di pubblico è stata notevole.

 

Elio Motella

Champion’s League Ottavi di finale Juventus vs. Porto 1-0

Juve ai quarti senza problemi, ci pensa Dybala su rigore… stavolta senza polemiche!

Di Claudio Benedetto

Porto, dopo lo 0-2 dell’andata, superato in scioltezza anche in casa e Juve che si accomoda nell’elite europea delle otto più forti. La squadra di Allegri si presenta con l’ormai consueto modulo e con i rientranti Cuadrado e Mandzukic regolarmente in campo, la difesa a quattro con Bonucci e Benatia centrali, Dani Alves e Alex Sandro sulle fasce, a centrocampo il solito Khedira affiancato questa sera da Marchisio con i soliti Dybala e Higuain a completare l’attacco. I bianconeri cominciano molto forte e nei primi minuti si fanno minacciosi più volte davanti a Casillas ma Higuain e Dybala non impensieriscono più di tanto il portierone dei lusitani. Il Porto prova a reagire, giusto per dare un senso al difficile tentativo di rimonta, ma le azioni si limitano a lunghi periodi di possesso palla senza mai affondare in maniera seria verso Buffon. Si va avanti così per tutto il primo tempo, con il Porto che tiene di più la palla e la Juve che però, quando attacca, dà sempre l’impressione di poter far male.

Al 40’, su azione che parte da calcio d’angolo arriva la svolta decisiva: Casillas respinge un pericoloso colpo di testa di Alex Sandro e Maxi Pereira, ultimo baluardo sulla linea di porta, respinge con le mani il tentativo a colpo sicuro di Higuain: rigore, espulsione del difensore e Dybala che realizza… 1-0 per la Juve e discorso qualificazione chiuso. Nella ripresa il ritmo si abbassa di molto e, a parte un rischio corso dai bianconeri nei primi minuti, tutto procede senza scossoni, con la Juve che a questo punto comanda il gioco e Porto oramai rassegnato all’eliminazione.

Nota di colore da sottolineare in un calcio troppo spesso pieno di veleni è la festa finale tra le due tifoserie che si applaudono reciprocamente, si abbracciano e si scambiano le sciarpe in un clima di amichevole complicità che suggella il legame tra due le squadre contro le rivali Benfica e Torino, da sempre unite e gemellate nel loro destino. La Juve, finora imbattuta in questa Champions, passa quindi ai quarti per la decina volta nella sua storia e attende il sorteggio di venerdì per conoscere la prossima avversaria. La sensazione è che ne vedremo delle belle!

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(foto:  Claudio Benedetto)

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UNA SERATA IN FIERA CON LE CROCEROSSINE

Uno degli eventi collaterali della settantunesima edizione della Mostra Regionale di San Giuseppe,che prenderà avvio il 17 marzo prossimo al Palafiere nel Quartiere Fieristico della Cittadella , sarà dedicato al Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana e porterà una testimonianza dell’impegno umanitario delle Crocerossine , in prima linea nelle emergenze nazionali e internazionali e non solo.

Organizzato dal Comitato C.R.I. di Casale Monferrato, l’incontro prevede l’intervento di S.lla Mirella Morosin, Ispettrice del Corpo delle Infermiere Volontarie presso il Comitato C.R.I. di Casale Monferrato che presenterà le molteplici attività del Corpo e introdurrà la testimonianza di S.lla Angela Luparia, Infermiera Volontaria C.R.I. impegnata in recenti missioni nazionali e internazionali quali il terremoto che ha colpito il Nepal e nel soccorso ai migranti su Unità Navali della Marina Miliare.

Ausiliarie delle Forze Armate, le Infermiere Volontarie oltre a portare aiuto e conforto in caso di guerra, di emergenze sia nazionali che internazionali, sono da sempre impiegate anche in missioni umanitarie in Italia e all’estero. Le “Crocerossine” conseguono un diploma dopo un corso teorico-pratico della durata di due anni e prestano la loro opera negli ospedali militari, in quelli civili, nelle postazioni di pronto soccorso, negli ambulatori, nei centri di assistenza e in qualsiasi posto sia necessario la loro presenza.

L’invito a partecipare all’incontro è rivolto a tutta la popolazione.

 

L’etica del coraggio

Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’ ”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione

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Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

1) I momenti di rabbia, una volta entrati nel sangue, non si fermano più. Diventiamo persone illogiche. Teniamoli lontani dalla nostra vita. 
2) Molte cose sono rese inevitabili per causa nostra, con un po’ meno di distrazione ci renderemo la vita meno infelice. 
3) Non dobbiamo sopravvalutarci, ma nemmeno sottovalutarci. Per essere in equilibrio, alle volte, basta cambiare punto di vista. 
4) Per vincere le sfide difficili, il luogo più indicato per prepararci è dentro alla nostra coscienza. È lì che si sviluppa maggiore sicurezza, grazie all’umanizzazione. 
5) Quando c’è rispetto, si può fare di più recuperando una maggiore stima, è un valore  che ci garantisce un percorso motivante. 
6) Meno suggestioni, più umanizzazione nei rapporti creano futuro. 
7) Gestire l’incertezza affrontandola, rende più solida la ragionevolezza.

 

Gli inventori incontrano le aziende al PoliTo Techshare Day

Più di 100 imprese partecipanti, circa 300 incontri one to one tra inventori e aziende e più di 30 brevetti presentati: anche per la sua seconda edizione il PoliTo Techshare Day organizzato ieri da Politecnico di Torino e Intesa Sanpaolo si conferma come un momento importante per potenziare la collaborazione università-impresa, in un’ottica di sviluppo del trasferimento dei risultati della ricerca e delle relazioni con le PMI del territorio.

Un evento unico nel panorama italiano, che mette direttamente in contatto l’offerta di brevetti industriali con la domanda di innovazione delle PMI. Il Politecnico e TIM, che entra quest’anno nel progetto, supportati da Intesa Sanpaolo e dal mondo produttivo rappresentato da Confindustria e Unione Industriale di Torino, metteranno a disposizione delle PMI italiane una selezione di 31 brevetti e tecnologie e le loro competenze per accelerarne i processi di Innovazione e le capacità di competere a livello internazionale.

Nei giorni precedenti l’evento le imprese hanno potuto analizzare i dettagli dei 21 brevetti dell’Ateneo e dei 10 proposti da TIM tra quelli che non si riferiscono direttamente al core business aziendale, resi disponibili online attraverso una piattaforma dedicata, per poi confrontarsi durante il PoliTo Techshare Day direttamente con gli inventori, nel corso di incontri one to one, per discutere vantaggi e applicazioni delle tecnologie.

Nelle prossime settimane le imprese che abbiano un interesse concreto potranno presentare all’Ateneo e a TIM proposte progettuali per lo sviluppo e l’industrializzazione delle tecnologie. Oltre agli incontri one to one, l’evento è stato anche l’occasione per proporre una riflessione sul tema: “Il Trasferimento Tecnologico in ottica Industria 4.0”. Dopo i saluti iniziali di Emilio Paolucci (Vice Rettore per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico) e di Fabio Spagnuolo (Network e cultura dell’innovazione, Intesa Sanpaolo),il dibattito è proseguito con  Stefano Corgnati (Vice Rettore per la Ricerca  del Politecnico), Dario Gallina (Presidente Unione Industriale Torino), Fabrizio Gea (Delegato all’Agenda Digitale di Confindustria Piemonte), Luca Calò (Direzione Regionale Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta di Intesa Sanpaolo) e Pierpaolo Marchese (Responsabile Standard Coordination & Industry Influecing di TIM).

Riflessioni post-Lingotto.Un altro referendum su Renzi

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Letteralmente entusiasti i partecipanti al Lingotto e i Renziani di lungo corso. Letteralmente infastiditi, gli altri che Renzi in questi ultimi anni  non ha convinto. Accuse di quelli usciti  d’essere lui il responsabile dell’attuale situazione di stallo. Così  (sarà un caso) nei sondaggi il movimento grillino è  diventato il primo partito e il centro destra recupera

Il PD di Matteo Renzi vira decisamente a sinistra. Più sociale che mercato.  Più occupazione che finanza. L’ ex segretario ed ex presidente del Consiglio si candida a “guida” del PD come uomo di sinistra. Cambiare è lecito. Rimane nella tradizione italiana.  All’estero un segretario che perde le elezioni si dimette lasciando  proseguire altri.  Qui piuttosto si cambia partito o linea politica, ma i dirigenti rimangono.  Ovviamente è affar di chi è iscritto, ed il 30 aprile  voterà alle primarie. Per ora prevale Fassino, poi Chiamparino e un po’ in disparte Franceschini e Gariglio. Prima l’accusa agli ex compagni: avete regalato il partito ai democristiani. La sua conseguenza logica è che il Matteo nazionale supera il leaderismo ed antepone il gruppo. Sarà  vero? Vedremo. Una cosa è vera: il teorico del gruppo…direi quasi l’ideologo  del gruppo è il Ministro Martina. È un ex braccio destro di Bersani. Ma ora siamo già al dopo.  Siamo alle reazioni. Letteralmente entusiasti i partecipanti al Lingotto e i Renziani di lungo corso.Letteralmente infastiditi, gli altri che Renzi in questi ultimi anni  non ha convinto. 

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Accuse di quelli usciti  d’essere lui il responsabile dell’attuale situazione di stallo. Così  (sarà un caso) nei sondaggi il movimento grillino è  diventato il primo partito e il centro destra recupera.  Mentre scrivo, mentre leggo commenti ed articoli, mentre ripenso e cerco di elaborare un tarlo mi picchia  in testa: sono ancora in tempo? Ritorna la famosa frase epica: tutto è perduto fuorché l’onore. Unica grande certezza: si naviga a vista e si vede cosa succede.Se l’impressione è fondata, un po’ pochino. Tanto rumore per nulla e alcuni nodi non sciolti.Il principale: chi diventerà segretario del Pd sarà il candidato per diventare Presidente del Consiglio (Presidente della Repubblica ed elezioni permettendo). 

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Ovviamente Renzi è in pol position .Che ne faranno di Gentiloni, che probabilmente sarà l’ultimo presidente del Consiglio di questa legislatura che scade  -ricordiamolo – tra un anno.  Che ne sarà, politicamente parlando? Una campagna elettorale in cui i pd diranno che è stato un ottimo presidente ed è per questo che loro candidano Renzi. Ultima considerazione: non è ininfluente quanti voteranno.  Nella loro quantità il valore positivo o negativo delle politiche di Renzi. Ci risiamo? Un referendum su Renzi? Lui che aveva detto mi ritiro se perdo.Non l’ ha fatto e questo  peserà. Per ora ha già pesato negativamente sul PD. Renzi si candida per dirigere il Pd di cui è…Fate voi.

Stupri di gruppo in mansarda spacciati per riti esoterici. Violentata per mesi una minorenne

Durante una serie di sedute spiritiche in una mansarda torinese, per mesi, alcuni uomini hanno abusato di una studentessa, all’epoca dei fatti diciassettenne. Il sedicente mago ha  69 anni e i suoi complici, 73 anni e 22 anni, sono stati arrestati dalla squadra mobile di Torino con l’accusa di stupro di gruppo. Con la sua denuncia al centro antiviolenze del Comune la giovane ha dato il via alle indagini. La ragazza è stata narcotizzata e violentata. Ora le indagini proseguono per verificare se ci sono altre  vittime. Il “mago”, Paolo Meraglia, insegnante in pensione di 69 anni, aveva convinto la ragazza di essere preda di forti ‘negatività’ . Ma i riti di purificazione consistevano in rapporti sessuali di gruppo, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti in una mansarda di San donato e nella sua abitazione alla periferia sud del capoluogo piemontese. In carcere anche Biagino Viotti, 74 anni, e il fidanzato 22enne della ragazza. Si trattava di un  gruppo gerarchicamente organizzato: come capo il ‘Maestro’, poi  l’ ‘Apostolo’, la ‘Vestale’, i ‘Catalizzatori’ e le ‘Ancelle’. Le indagini sono coordinate dai pm Marco Sanini e Fabiola D’Errico.

Al Regina Margherita salvata bimba con un solo rene

Per la prima volta è stato sostituito l’uretere con l’appendice ad una piccola bimba nata con un rene solo, per di più affetto da una grave e rarissima anomalia congenita. Ora l’urina passa regolarmente dal rene alla vescica attraverso l’appendice. L’intervento rivoluzionario è stato effettuato presso l’Urologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.

Si tratta di una bambina di due anni e mezzo, nata con un solo rene, il sinistro, perchè il destro non si è mai sviluppato. Purtroppo anche il rene sinistro presentava un’anomalia congenita all’uretere, il condotto che unisce e trasporta l’urina dal rene alla vescica. Per questo motivo la bambina è stata sottoposta ripetutamente in un altro ospedale italiano ad interventi per correggere questa anomalia. Gli interventi non hanno avuto successo e l’uretere è andato incontro ad un processo di atresia completa, cioè si è ridotto ad un sottile cordone fibroso.

Quando la bambina è giunta all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, il suo unico rene era drenato da un tubo che portava l’urina all’esterno del corpo e da cui dipendeva la sopravvivenza della bambina. Una ostruzione del tubo o, peggio ancora, una sua accidentale dislocazione o rimozione, avrebbero avuto come conseguenza immediata lo sviluppo di una insufficienza renale acuta.

Il problema era quindi di sostituire l’uretere mancante. Ma in questo caso l’uretere mancante era a sinistra, rendendo più difficile pensare di sostituirlo con un viscere localizzato sul lato destro. I precedenti tentativi di sostituzione dell’uretere sinistro con l’appendice non sono più di due o tre al mondo e si tratta, comunque, di casi di sostituzione parziale.

Nel corso dell’intervento, effettuato dal dottor Emilio Merlini (Direttore di Urologia Pediatrica della dell’ospedale Regina Margherita di Torino), è stato possibile isolare l’appendice insieme ad un piccolo tratto di parete dell’intestino cieco e trasportarla dal lato destro, facendola passare al di sotto del mesentere del colon discendente sino al lato sinistro della bambina. L’appendice, fortunatamente, era lunga e dritta, per cui si è riusciti a collegarla al bacinetto del rene da un lato ed ad attaccarla alla vescica, in basso, coprendo la distanza tra il rene e la vescica e sostituendo, così, tutto l’uretere mancante. Il postoperatorio è stato privo di complicanze ed il controllo radiografico predimissioni ha consentito di visualizzare un normale passaggio dell’urina dal rene alla vescica.

La bambina è ritornata a casa, dove si sta riabituando ad una vita normale, senza l’incubo di essere collegata al tubo esterno che ne garantiva la sopravvivenza.

 

 

“Genitori-nonni”: La Corte d’Appello si esprime sul caso della anziana coppia piemontese

Il caso era esploso nel 2011 quando la bimba, che all’epoca aveva meno di un anno, era stata allontanata dai genitori a seguito di una denuncia di abbandono di minore da parte di alcuni vicini

I giudici della Corte d’Appello di Torino hanno respinto il ricorso presentato dalla coppia di Casale Monferrato, definita “genitori-nonni” (75 anni lui, 63 lei), che venne definita non in grado di badare alla propria bambina, della quale sono, peraltro, genitori biologici. Il Tribunale ha confermato lo stato di adottabilità della bambina che, nata a Torino nel 2010, venne allontanata dalla coppia di genitori pochi mesi dopo la sua nascita. Una speranza – che sembra ormai molto flebile- si era aperta nel giugno del 2016, quando la Cassazione diede ragione al loro ricorso, sottolineando che la legge non prevede limiti d’ età per chi intende mettere al mondo un figlio. Il caso era esploso nel 2011 quando la bimba, che all’epoca aveva meno di un anno, era stata allontanata dai genitori a seguito di una denuncia di abbandono di minore da parte di alcuni vicini della coppia. Dal 2013 la bambina non ha alcun contatto con i propri genitori biologici.

Immobile: “Io e Belotti siamo amici”

La Lazio ha vinto sul Toro per  3-1 nel posticipo della 28/a giornata di serie A. Ciro Immobile ha commentato ai microfoni di Premium sport la vittoria contro i granata.”La sfida contro Belotti? Noi siamo amici, e questa era una sfida tra Lazio e Torino, ma  sono felice che la Lazio abbia vinto. Devo fare i complimenti a tutta la squadra: non era facile reagire in questo modo dopo il loro pareggio. Vuol dire che la squadra è matura e di questo sono felice e orgoglioso”