redazione il torinese

Piemonte Movie gLocal, ecco i vincitori

Domenica 12 marzo 2017 alle 20.30 al Cinema Massimo (Torino) si è conclusa la 16° edizione del Piemonte Movie gLocal Film Festival, con l’assegnazione dei premi delle sezioni competitive Spazio Piemonte e Panoramica Doc, che hanno visto in concorso rispettivamente 20 cortometraggi e 10 documentari, tutti rigorosamente girati da autori piemontesi o che hanno scelto la nostra regione come set, oppure realizzati da case di produzione locali. La premiazione giunge al termine di 5 giorni di festival che hanno portato in sala un totale di 53 film che hanno registrato l’ottima accoglienza del pubblico che ha superato le 2.300 presenze.

PANORAMICA DOC

La giuria di Panoramica Doc, presieduta da Andrea Romeo (Biografilm Festival) e composta da Alessandro Dominici (direttore della fotografia), Gabriele Rigola (docente DAMS), Sergio Stagno (Skepto International Film Festival) e Elena Testa (Archivio del Cinema d’Impresa d’Ivrea) assegna il

PREMIO TORÈT – ALBERTO SIGNETTO MIGLIOR DOCUMENTARIO

* Premio in denaro del valore di 2.500 €

I CORMORANI di Fabio Bobbio

Per la sua intensità visiva, per il suo carattere ibrido e laboratoriale che fonde documentario e finzione.

La giuria speciale composta dagli studenti di Istituto Fellini Srl – Cinema E Tv, Istituto Professionale Statale Albe Steiner Torino, Piazza dei Mestieri, Liceo Domenico Berti Torino, Istituto Tecnico Industriale Pininfarina, Istituto d’Istruzione Superiore Statale Baldessano – Roccati e O.D.S. Operatori Doppiaggio e Spettacolo assegna il PREMIO PROFESSIONE DOCUMENTARIO (Premio in denaro del valore di 500 €) a

AVEVAMO VENT’ANNI di Remo Schellino

PREMIO DEL PUBBLICO

* Selezione di vini offerto dalla Azienda Vitivinicola Santa Clelia

ANGELO FROGLIA. L’INGANNO DELL’ARTE di Tommaso Magnano

SPAZIO PIEMONTE

La giuria di Spazio Piemonte presieduta dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone e composta da Greta Fornari (TorinoFilmLab e Sales Agent Lights On), Marco Mastino (Cinemautismo), Riccardo Plaisant (Skepto Film Festival) e Camilla Ravina (FIP Film Investimenti Piemonte) assegna i seguenti premi

PREMIO TORÈT MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

* Premio in denaro del valore di 1.500 €

QUELLO CHE NON SI VEDE di Dario Samuele Leone

Per aver trasformato l’invisibile in visibile, il pietoso in impietoso, l’inumano in umano, in un racconto breve dove non si finisce mai di stupirsi.

MENZIONI SPECIALI

ANIMAL KINGDOM di Simone Chiappinelli

Per aver cercato di smascherare le nuove leggi del mondo animale e aver mostrato il volto nascosto di Torino.

MOONBEARS ON PLANET EARTH di Nadia Zanellato e Andrea Daddi

Un reportage originale e coraggioso, che con sensibilità e rispetto ci mostra la brutalità del conflitto tra uomo e animale.

PREMIO O.D.S. – MIGLIOR ATTORE

* Buono del valore di 600€ per i percorsi di formazione o seminari di O.D.S.

Edoardo Di Maria in LA PROCEDURA (regia di Alessandro Valbonesi)

Per aver costruito con spontaneità e delicatezza un personaggio immerso nel dramma della perdita dell’identità.

PREMIO O.D.S. – MIGLIOR ATTRICE

* Buono del valore di 600€ per i percorsi di formazione o seminari di O.D.S.

Alice Olivazzo in AN AFTERTHOUGHT (regia di Matteo Bernardini)

Per la naturalezza e il talento dimostrato nel dare vita a un personaggio fiabesco, pronto ad entrare nel nostro immaginario.

MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE

* Consiste in un buono del valore di 200 € in libri, offerto dalla Libreria Pantaleon

MERLOT di Marta Gennari e Giulia Martinelli

PREMIO DEL PUBBLICO

* Selezione di vini offerto dalla Azienda Vitivinicola Santa Clelia

AN AFTERTHOUGHT di Matteo Bernardini

 

  • PREMI SPECIALI ASSEGNATI DALLE GIURIE PARTNER DEL gLOCAL FILM FESTIVAL •

La redazione di Cinemaitaliano.info: il direttore Stefano Amadio con Carlo Griseri, Antonio Capellupo e Simone Pinchiorri assegna il PREMIO CINEMAITALIANO.INFO – MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO che consiste nella pubblicazione del cortometraggio sul sito del portale Cinemaitaliano.info a

COSIMO di Matt Gorelli

Per la sua capacità di inquadrare la vita e il mondo di un personaggio forte e difficile, in grado di reggere il film sulle sue spalle e di aiutare lo spettatore ad andare oltre le apparenze e le proprie certezze.

Machiavelli Music Publishing assegna il PREMIO MACHIAVELLI MUSIC PUBLISHING – MIGLIOR COLONNA SONORA che consistente nella pubblicazione della colonna sonora su iTunes, Apple Music, Spotify, Deezer e su altri digital stores online a

KHOLEHO MOSALA, intorno alla cui musica si snoda il racconto di AWAKE (regia di Cesare Ambrogi). Il racconto della rivolta, dell’esperienza in carcere, della solidarietà tra i detenuti, si trasforma in atto creativo e diventa musica, nascendo spontaneamente dalla collettività come potente parola del Riscatto.

MENZIONE SPECIALE Machiavelli Music Publishing – Miglior Colonna Sonora a

SOUNDSCAPES (regia di Omar Bovenzi), il racconto del dietro le quinte dell’omonimo workshop tenuto da Paul Beauchamp, Jochen Arbeit e Fabrizio Modenese Palumbo. Nel cortometraggio che documenta il workshop e racconta il progetto, abbiamo apprezzato la sperimentazione musicale come momento di creazione condiviso, di percorso e di punto d’incontro tra musicisti con esperienze e background diversi.

 

La giuria mista composta da alcuni membri dello staff di Piemonte Movie e di Seeyousound International Music Film Festival assegna il PREMIO VIDEOCLIP PIEMONTE SYS che consistente in un corso di perfezionamento presso l’accademia della Nikon, sponsor ufficiale di SYS

PIRAMIDI di Marco Pellegrino. Canzone di PELLEGRINO

Un delicato mix tra immagini fotografiche e animazione mette in luce la capacità non banale di lavorare su differenti livelli con più di un mezzo di comunicazione. Questo video dà valore al brano e da esso ne trae la poesia che ci ha conquistato.

MENZIONE Videoclip Piemonte SYS (Servizi offerti da Simpol-Lab, partner di Seeyousound)

ASK THE STARS di LUCA VIGLIANI. Canzone di NEVERWHERE

Un’animazione capace di unire l’estetica vintage data dalle cromie fortemente evocative a un tratto più squadrato e abilmente giocato sullo speculare. Un video che riesce a mostrare la band con immagini da un playback “disegnato” che rende il progetto decisamente interessante.

Gli allievi del primo anno del college Cinema, coordinati dal docente di sceneggiatura e regia Andrea Tomaselli assegnano il PREMIO SCUOLA HOLDEN – MIGLIOR SCENEGGIATURA che consistente nella partecipazione gratuita a uno dei corsi della Palestra Holden a

MERLOT di Marta Gennari e Giulia Martinelli

Per la capacità di mantenere un ritmo fresco, per l’immaginazione e la creatività nella pianificazione dell’uso dello spazio, per l’omaggio al cinema muto dei comici degli anni ’20 e soprattutto perché rielaborare Cappuccetto Rosso facendo traballare la nostra comprensione della storia fino alla fine è un lusso inaspettato.

MENZIONE Scuola Holden – Miglior Sceneggiatura

SCOTOMA di Gipo Fasano

Per una sceneggiatura chiara, dal realismo curato e abilmente portata sullo schermo, la Scuola Holden vuole proporre una Menzione Speciale per Scotoma di Gipo Fasano. 

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(Credits Diego Dominici)

 

Librolandia omaggia Stephen King e J.R.R. Tolkien

 

Va prendendo forma il programma del XXX Salone Internazionale del Libro di Torino e fra le tessere già collocate dal direttore Nicola Lagioia sul mosaico che sta realizzando vi è il duplice omaggio a due veri e propri “divi” della letteratura internazionale, quali Stephen King e J.R.R. Tolkien. Per entrambi il 2017 rappresenta un anno di celebrazioni: King compirà 70 anni a settembre, mentre sono diversi gli anniversari per Tolkien, fra cui il 125° della nascita e l’80° delloHobbit.

 

Autori di culto in tutto il mondo, accomunati non soltanto dalla dimensione fantastica della propria produzione letteraria, ma dal fenomeno editoriale rappresentato, King e Tolkien sono fra gli scrittori con il più alto numero di libri venduti su scala planetaria. Benché stilare classifiche precise sia complicato, ci si trova certamente dinanzi a un mercato di centinaia di milioni di volumi in tutte le lingue. Inoltre, attorno ad ambedue si è sviluppata nel tempo una dimensione che va al di là della mera sfera editoriale: ciascuno vanta infatti veri e propri fandom in ogni continente, comunità di appassionati che oltre riunirsi virtualmente attraverso una fitta rete di newsgroup, mailing list,forum, webzine, eccetera, promuovono costantemente l’organizzazione di incontri, seminari, mostre, raduni, feste, cosplay.

 

Proprio questi due “popoli” sono attesi in massa al Salone Internazionale del Libro per prendere parte agli appuntamenti in programma, come nel caso del grande rendez-vous europeo per i seguaci di Tolkien organizzato nella serata di sabato 20 maggio in riva al Po, fra le mura delBorgo Medioevale del Valentino. Una festa in costume corredata da un concerto di Arturo Staltericon musiche ispirate al Signore degli Anelli che condurrà a Torino schiere di appassionati della saga.

Sempre il 20 maggio, ma alle 18,30 e all’interno della fiera, è previsto un momento speciale curato da Loredana Lipperini in collaborazione con l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, già presente nella serie radiofonica di Radio3 in onda a gennaio-febbraio per Pantheon. Nell’occasione a Tolkien, di cui Bompiani pubblicherà a giugno Beren e Luthien (curato dal figlio Christopher), il Salone dedica la lectio magistralis di Wu Ming 4 Aspettando Beren e Luthien – Donne, dame ed eroine nel mondo di J.R.R.Tolkien, con l’intervento del presidente Aist, Roberto Arduini. L’associazione porterà inoltre al Salone Off una mostra di illustratori italiani dedicata all’autore; e i cosplayer tolkieniani, grazie a Torino Comics, saranno presenti nei padiglioni del Lingotto.

 

Come detto, riflettori puntati anche su Stephen King, le cui opere hanno accompagnato generazioni, le hanno appassionate, hanno forgiato il loro immaginario, superando il concetto del “fantastico” in senso stretto. Nella serata di venerdì 19 maggio, il Salone prevede un lungo omaggiodalle 18 alle 20, condotto da Giovanni Arduino, scrittore, traduttore e profondissimo conoscitore di King, e da Loredana Lipperini. Si alterneranno testimonianze, musiche, filmati, fumetti, fan scatenati, cosplayer in tema, apparizioni a sorpresa e, a partire dalle 19, sei scrittori leggeranno le pagine kinghiane che più hanno amato.

Razzismo in campo? Capitano malmenato per avere difeso calciatore di colore

Il capitano della squadra di calcio del Villaretto, di 28 anni, è stato colpito a calci e pugni e ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, con una frattura nella parte orbitale superiore, all’altezza del sopracciglio, ed è stato operato per la rimozione di una scheggia che rischiava compromettergli l’occhio. Sarà sottoposto a un intervento maxillofacciale. Aveva difeso dagli insulti razzisti un compagno di squadra di colore. Così  hanno riferito alcuni calciatori della squadra di calcio di Terza Categoria del Torinese. L’aggressione al loro capitano è avvenuta nel parcheggio del campo di gioco, dove è scoppiata una rissa dopo la partita, sedata dalla polizia. Un dirigente della squadra avversaria, la Mappanese scrive però su Facebook che la sua squadra non ha fatto un agguato a un giocatore del Villaretto: “Siamo stati attaccati da alcuni giocatori della squadra avversaria solo perché dicono che abbiamo offeso un giocatore di colore, ma questo per tutta la partita ha menato come un fabbro ed è stato espulso per una gomitata in faccia a un nostro giocatore”.

 

Dal Centro Pannunzio il Premio “Alda Croce”

Martedì 14 marzo alle ore 18, al Circolo della Stampa (c. Stati Uniti 27) il Centro “Pannunzio” consegnerà i Premi “Alda Croce” 2017 a cinque  donne piemontesi che hanno raggiunto risultati di particolare valore culturale e sociale: Consolata SOLERI BERAUDO DI PRALORMO, storica dell’arte che opera per la salvaguardia della tradizioni, ideatrice di Messer Tulipano, Bruna BERTOLO scrittrice e giornalista, Carla GATTI, direttore  dell’Area  Relazioni e Comunicazione della Città Metropolitana di Torino, Tilde GIANI GALLINO, Ordinaria di  Psicologia dello sviluppo nell’Università di Torino, Magda MORRA ,avvocato  del Foro di Torino. Il Premio è alla sua seconda edizione e intende essere un riconoscimento a donne piemontesi in ricordo di Alda Croce, torinese non solo di nascita, ma legata da profondi vincoli storici ed affettivi  al Piemonte ,a partire dalle vacanze piemontesi a Meana e a Pollone.

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Alda Croce (Torino 1918 – Napoli 2009), a cui è dedicato il Premio, figlia del filosofo Benedetto  Croce, fu Presidente  del Centro “Pannunzio” dal 1997 al 2004 e Presidente onoraria fino alla morte. Ha dedicato la vita all’opera del padre di cui fu la più stretta collaboratrice. Saggista di letteratura spagnola, è anche autrice di una monumentale biografia su Francesco De Sanctis, insieme alla sorella Elena edita dalla Utet. La sua è stata una figura di intellettuale libera da condizionamenti e la sua Presidenza del Centro “Pannunzio” è stata caratterizzata da iniziative di notevole importanza, come la pubblicazione degli “Annali” che escono tutt’ora annualmente.

Il pentito della ‘ndrangheta: “Caccia fu assassinato perché era incorruttibile”

Il pentito Domenico Agresta ha ricostruito, nella propria testimonianza nel processo milanese a carico di Rocco Schirripa, quale sarebbe stato il movente dell’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia del 1983. Secondo le sue dichiarazioni, alcuni esponenti della famiglia della ‘ndrangheta Belfiore “entrarono nel suo ufficio per convincerlo ad aggiustare processi e indagini, ma lui gli urlò addosso e gli sbatté la porta in faccia. Venne ucciso proprio per la rabbia di essere stati cacciati così, lo uccisero perché era inavvicinabile e incorruttibile”. Interrogato dal pm della Dda di Milano Marcello Tatangelo, davanti alla Corte d’Assise, Agresta ha confermato quanto già dichiarato a verbale nei mesi scorsi: aveva saputo in carcere che ad ammazzare Caccia furono Rocco Schirripa e Francesco D’Onofrio, ex militante di Prima Linea, considerato  vicino alla ‘ndrangheta e indagato come esecutore dell’omicidio. La coppia secondo Agresta, insieme avrebbe “commesso tanti omicidi”

SUCCESSO AL PRIMO TORNEO OPEN DI PADEL ORGANIZZATO DAL MONVISO SPORTING CLUB.

Dopo le tappe dello Slam, il Monviso Sporting Club ha organizzato l’appuntamento più importante di padel della stagione, mettendo a disposizione degli atleti 3.000 euro di montepremi oltre ai rimborsi per il pernottamento per le coppie semifinaliste.


Un ottimo esordio se si pensa che il padel è ‘sbocciato’ in Piemonte solo da circa un anno. Cinquantotto le coppie iscritte complessivamente e tre i tabelloni conclusi: uno ‘Open’ femminile con dodici coppie, uno di terza e quarta categoria con venticinque coppie, i cui semifinalisti si sono qualificati al tabellone Open maschile a cui si sono iscritte di diritto diciassette coppie. Solo dodici le coppie provenienti da fuori Piemonte ed esattamente dall’Argentina, dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna e dal Lazio che vantano una maggiore tradizione padelistica rispetto al Piemonte. In ambito maschile il successo è andato alla coppia italo-argentina Cristian German Gutierrez/Hugo Sconochini (argentino, naturalizzato italiano e già campione di basket) sulla coppia italiana Alberto Albertini/Enrico Burzi al termine di una partita spettacolare (64 76).

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In ambito femminile, invece, successo a sorpresa della coppia lombardo-romagnola Giulia Sussarello/Sara D’Ambrogio contro la coppia romana, testa di serie n. 2, Sara Celata/Martina Lombardi al termine di una partita altrettanto bella (64 76).

Davanti a poco meno di un centinaio di persone, in entrambe le finali si è visto un livello di gioco alto e molto spettacolare; in particolare, in campo maschile, ha impressionato l’argentino Cristian Gutierrez (attualmente n. 37 al mondo) che ha intrapreso un “match in singolare” con il campione italiano Enrico Burzi, mentre in ambito femminile, la giovane e promettente comasca, Giulia Sussarello, ha dimostrato grande solidità fisica e mentale mettendo in campo un gioco aggressivo e coprendo da sola tre quarti di campo contro la forte coppia Celata/Lombardi, entrambe giocatrici nazionali e, rispettivamente, una campionessa italiana e l’altra vicecampionessa.

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In entrambi i tabelloni Open, le coppie torinesi hanno tenuto alto l’onore di casa cedendo il passo contro avversari decisamente superiori e raggiungendo, comunque, piazzamenti pregevoli. In ambito femminile si sono fermate ai quarti di finale: la coppia Barbara Cravero/Carola Scialpi cedendo il passo alla forte coppia milanese-bolognese Maria Maderna/Martina Camorani (62 61), quella formata da Chiara Sangiorgio e Carlotta Colombo perdendo contro la testa di serie n. 2 Celata/Lombardi (61 61) ed il tandem Chiara Prati/Simona Impagliazzo battute dalla coppia torinese-bolognese Manuela Savini/Laura Pollacci (60 60); quest’ultima coppia ha, poi, perso in semifinale contro Celata/Lombardi (62 62).

In ambito maschile, la coppia formata dai due forti tennisti Alberto Giraudo/Nicolò Vercellino si è fermata nei quarti di finale contro la testa di serie n. 4 Carlo Conti/Giordano Orecchio (63 61), mentre Marcello Motta/Simone La Pira, dopo una lottatissima partita negli ottavi, hanno perso anche’essi nei quarti di finale contro la più solida coppia Albertini/Burzi (61 63).

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Nel tabellone di terza e quarta categoria maschile hanno raggiunto le semifinali, conquistando la qualificazione nel tabellone Open, le coppie: Armando Calvetti/Stefano Peracchione (64 57 63 sulla coppia Giancarlo Maccagno/Costabile Cilento), Guglielmo Cavallotto/Nicola Goitre (63 64 sulla coppia milanese Edoardo Marchisio/Filiberto Rizzitiello), Paolo Ballatore/Alessandro La Gioia (36 76 61 sulla coppia Alessandro Ferrero/Marco Cassetta) e Luca Nicoletti/Stefano Reitano (61 63 sulla coppia Carlo Villani/Denis Musurana). Dei qualificati, le coppie Cavallotto/Goitre, Ballatore/La Gioia e Nicoletti/Reitano hanno superato il primo turno del tabellone Open, fermandosi nei quarti di finale. Il livello di gioco del padel in Piemonte sta crescendo anche se il gap con le altre regioni, come Lombardia o Lazio, è ancora alto, ma la passione dei giocatori e l’impegno economico dei circoli consentirà alla nostra regione di raggiungere livelli alti di gioco. La dimostrazione di questa inevitabile tendenza sono il numero di campi aumentato sensibilmente nell’arco di dieci mesi, il numero di tesserati agonisti ed il numero di squadre piemontesi che parteciperanno all’imminente campionato nazionale di serie B. La Federazione tennis dovrà andare oltre quanto sta già facendo, garantendo maggiore sostegno ai circoli che vorranno investire ed ai giocatori, nuovi e non, che vorranno dedicarsi a questo divertente sport.

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A Torino ed in tutto il Piemonte, purtroppo, sono ancora poche le strutture indoor e, se, come probabile, il numero dei giocatori agonisti e amatoriali continuerà ad aumentare, già a partire dalla prossima stagione, i campi al coperto saranno insufficienti a soddisfare la domanda. L’auspicio è che nascano nuovi centri specializzati nel padel oppure che i circoli di tennis aumentino i campi da padel e ne prevedano la copertura per affrontare la lunga stagione invernale piemontese.

In questo senso, il Monviso Sporting Club, ha già dimostrato di voler investire nel padel realizzando tre campi (con la previsione di raddoppiare a breve), di cui due al coperto sotto una struttura permanente. E così l’AD Stefano Ponzano ha confermato che “abbiamo voluto fare le cose professionalmente e pertanto anche al padel ci siamo approcciati con la finalità di diventare un punto di riferimento per il movimento regionale e nazionale”. Ora, per consentire la crescita del movimento padelistico in Piemonte, l’auspicio è che anche altri circoli possano intraprendere percorsi simili. Per garantire questa crescita è necessario non dimenticare i tre concetti chiave che hanno consentito al padel di diventare il secondo sport più praticato in Spagna: il padel è divertente, facile da imparare anche dopo poche lezioni e deve essere uno sport accessibile a tutti.

MS

Foto: Monviso Sporting Club

 

 

 

 

Opportunità formative nelle aree montane

L’Uncem e l’istituto d’istruzione superiore Buniva di Pinerolo hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per aumentare le opportunità formative e favorire, nelle aree montane, l’alternanza scuola-lavoro, con appositi progetti che verranno costruiti nei prossimi anni scolastici per i corsi dei settori tecnologico, artistico, economico, a dimostrazione di come possono essere messe in atto delle integrazioni tra il mondo della scuola e quello dell’impresa, anche in prospettiva per l’ambiente che li circonda. A firmare l’accordo sono stati il Dirigente scolastico del Buniva Danilo Chiabrando e Lido Riba, presidente Uncem Piemonte. A confrontarsi sulle nuove occasioni di formazione grazie alla collaborazione del sistema degli Enti locali, in un incontro che si è svolto oggi presso l’Istituto, sono stati la senatrice Magda Zanoni, il consigliere regionale Elvio Rostagno, i sindaci di Porte Laura Zoggia, di Pomaretto Danilo Breusa, di Usseaux Andrea Ferretti, il direttore del Museo etnografico di Pinerolo Ezio Giaj. A coordinare le attività del protocollo saranno per l’istituto scolastico i docenti Claudio Frola ed Eloise Ramonda, mentre per l’Uncem il vicepresidente Marco Bussone. Le attività si orienteranno su tre fronti: la formazione in classe, con sindaci, docenti universitari, esperti di sviluppo della montagna, la formazione e gli stages nei Comuni montani (in particolare sui temi legati a green economy, innovazione tecnologica, recupero dei borghi alpini), i viaggi d’istruzione nelle aree montane per imparare divertendosi storia, cultura, ambiente nelle aree montane. Il Buniva ha anche avviato corsi formativi per professionisti legati all’efficienza energetica che potranno dare risposte al territorio, ai cittadini. “Siamo molto orgogliosi come Istituto di poter firmare il protocollo con Uncem – ha detto il dirigente Chiabrando – Apriamo nuovi percorsi di collaborazione che fanno bene alla scuola e al territorio. Ringrazio i molti sindaci che già oggi stanno collaborando con la scuola con diverse attività”. “Questa collaborazione apre spazi importanti di lavoro che devono aiutare gli studenti a scoprire che nelle aree montane ci sono gli spazi per lavorare e fare impresa – ha evidenziato Lido Riba, presidente Uncem Piemonte – Pinerolo è una capitale alpina e crediamo che la scuola, con progetti ad hoc, possa lavorare bene con sistema di Enti, in primis le Unioni montane, che devono operare per lo sviluppo economico. L’Istituto può accompagnare questo processo, fornire cultura, idee e proposte anche alle Amministrazioni”.

Massimo Iaretti

Caso “Chalet”, Morano: “Perché la Giunta comunale tollera pericolose situazioni di abusivismo?”

Il notaio-consigliere Alberto Morano si trasforma sempre più in consigliere – notaio, nel senso che sta mettendo nella propria attività politica a Palazzo Civico, tutto il puntiglio e il rigore tipici della professione notarile. Dopo aver sollevato il problema dei conti “sballati” (a scavalco tra le giunte Fassino e Appendino) nel bilancio municipale ora, in conferenza stampa,  lancia un’altra questione esplosiva: “l’ Amministrazione tollera e incoraggia situazioni di abusivismo – si chiede – che costituiscono un pericolo grave per l’incolumità dei cittadini? Sembrerebbe proprio che sia così, a giudicare dalle prove documentali e fotografiche su un caso clamoroso che si trascina da tempo e di cui l’Amministrazione è a conoscenza”. Morano si riferisce alla nota sala da ballo “Chalet”, in viale Virgilio,  al Valentino, concessa con contratto stipulato in data 1 Agosto 2003 (integrato in data 14 Settembre 2006) dalla Città di Torino in locazione alla società Gran Baita s.a.s. Nel contratto si dichiara, osserva Morano ” che il locale ha una superficie di 249 metri quadri, oltre l’area di pertinenza.La planimetria allegata al contratto farebbe pensare ad una superficie coperta di 121 metri. Inoltre la planimetria non corrisponde alle planimetrie catastali e non corrisponde nemmeno allo stato dei luoghi.Dalle foto  disponibili  ledimensioni del locale sembrerebbero essere significativamente superiori a 249 metri”. Morano sottolinea che “con provvedimento del 18 Gennaio 2017 la Direzione Territorio e Ambiente ha ordinato la demolizione di quanto abusivamente eseguito ed il ripristino dello stato dei luoghi”.

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Le opere abusivamente realizzate consistono in: modifiche interne con realizzazione di servizi igienici, demolizione e ricostruzione di nuovi tramezzi; realizzazione di strutture portanti metalliche con tamponamento in vetro in ampliamento; rifacimento della copertura centrale in struttura metallica apribile; realizzazione di scala metallica di acceso alla copertura; realizzazione di modifiche al piano interrato con creazione di bocca di lupo; realizzazione di solaio in sostituzione delle originali rampe di scale; diversa tamponatura esterna; installazione sulla copertura di impianti di trattamento aria, climatizzazione e produzione corrente elettrica; realizzazione di recinzione esterna in lamiera grecata.

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“L’entità delle opere abusive realizzate pone seri dubbi sul fatto che il locale nella sua configurazione attuale possa avere l’agibilità”, assicura il  consigliere che fa notare: la società Gran Baita che occupa i locali abusivamente ristrutturati in base a un contratto di locazione con anomale caratteristiche  ed il cui canone, parametrato alla superficie effettiva è irrisorio, con grave danno per le casse comunali, acquisirebbe, secondo gli uffici del Comune, titolo al diritto di prelazione in caso di nuovo bando. Se, nell’ambito della gara che verrà indetta, verrà riconosciuto un diritto di prelazione alla società Gran Baita s.a.s. che per 14 anni ha occupato i locali in forza di un contratto viziato, usufruendo di opere abusive, si verificherà un grave pregiudizio per gli altri partecipanti alla gara medesima”. E qui viene il punto, secondo Morano: “L’inerzia del Comune nell’indire il bando e tollerare che la società Gran Baita s.a.s. occupi senza titolo i locali abusivamente ristrutturati di Viale Virgilio  contrastano con la corretta tutela del bene comune e non risulta giustificabile o comprensibile”.

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“Qualora poi in questi mesi si dovesse malauguratamente verificare un incidente all’interno dei locali di chi sarà la responsabilità? E la compagnia di assicurazione eccepirà le opere abusive, la probabile mancanza di agibilità, la mancanza di un contratto di locazione in vigore per sottrarsi agli obblighi di risarcimento danni?” Secondo il consigliere di opposizione Questa giunta e’ peggio di quella precedente perché parla, ma non realizza nulla: non si riesce ad essere ascoltati ne’ dagli assessori ne’ dai consiglieri ” E poi riferendosi a qualche assessore: “non si può scaricare la responsabilità sugli uffici, perché gli assessori sono i responsabili dei lavori degli uffici stessi”. “Nel frattempo, provvederemo a depositare un esposto alle Autorità competenti ad accertare responsabilità amministrative ed eventualmente penali”, conclude Morano.

 

 

 

 

Grillo, il Risorgimento, Torino

Di Pier Franco Quaglieni *

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Lo sappiano, i torinesi. Grillo detesta il Risorgimento. Di recente  ha richiesto l’istituzione per il 13 febbraio di un ennesimo Giorno della Memoria per ricordare quelle che lui definisce le vittime del Risorgimento, nell’anniversario della caduta di Gaeta  e  della fine del Regno borbonico delle Due Sicilie che concluse la spedizione dei Mille di Garibaldi, dopo l’incontro a Teano tra il condottiero dei Due Mondi e Vittorio Emanuele II. Forse Grillo pensa di sottrarre voti alla Lega, temibile concorrente al Nord  nella rincorsa populistica, demonizzando la nostra storia come fece Bossi in passato. La Lega in effetti  ha accantonato i temi antisorgimentali e addirittura il 24 maggio  2015-centenario dell’ingresso dell’Italia  nella Grande Guerra- Salvini e Zaia sono andati in riva al Piave ad attingere acqua del “fiume sacro” come Bossi faceva alle sorgenti del Po . Grillo nella sua sbornia demagogica vuole travolgere tutto, in primis la democrazia rappresentativa con il ricorso al mito di un nuovo Rousseau in rete. Il richiamo a Rousseau, almeno alle persone colte, dovrebbe essere sufficiente per capire cosa si celi dietro quel nome: la giustificazione a priori del giacobinismo che dalla Rivoluzione francese a quella russa di cent’anni fa ha intossicato due secoli con ghigliottine,terrore e stragi.

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Ma come è possibile che nessuno a Torino abbia levato la sua voce contro la proposta di Grillo di celebrare le presunte vittime del Risorgimento ? E’ passato esattamente un mese dalla proposta, ma il silenzio l’ha fatta da padrone.  La Torino che fu prima capitale d’Italia e  prima protagonista del Risorgimento ,avrebbe dovuto ,a livello pubblico, prendere posizione contro Grillo. Tutti hanno taciuto. Magari alcuni per disinformazione, altri per disprezzo verso le sparate di Grillo, ma sicuramente alcuni hanno taciuto per convenienza. Se oggi fosse in vita, un uomo come Narciso Nada, storico del Risorgimento ,ma anche degli Antichi Stati italiani preunitari, non avrebbe avuto esitazioni a replicare a muso duro per le rime in quella che Adolfo Omodeo  definiva la “difesa del Risorgimento”. Lo fece  insieme a me anche  agli albori del leghismo.  Il meridionale Croce parlò addirittura di “Sorgimento” per sottolineare come esso fosse l’unica grande pagina della storia italiana. Alcuni pallidi  risorgimentalisti torinesi si baloccano con altre cose, ma non hanno avuto il coraggio di replicare a Grillo, come in passato  non lo ebbero nei confronti dei leghisti. D’altra parte le cattedre di Storia del Risorgimento nelle Università italiane vengono sistematicamente eliminate a favore della Storia contemporanea, ritenendo che il Risorgimento non meriti più studi specifici.

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Solo Dino Cofrancesco, la mente più illuminata dell’Università di Genova, gran nemico di quello che lui definisce il “gramsciazionismo” torinese, ha scritto il suo dissenso e la sua indignazione ,ricordando le parole di Rosario Romeo, il grande biografo di Cavour: “La crisi dell’idea di Nazione ha indotto molti italiani a rinunciare al rispetto di sé stessi come collettività e come civiltà”. E ha ricordato la grande lezione di Francesco de Sanctis che ,in esilio a Torino, fu anche professore nella nostra Università. De Sanctis, sommo critico e storico della letteratura italiana e primo ministro della Pubblica istruzione del nuovo Regno, scelto da Cavour, patì il carcere sotto i Borboni. Bisognerebbe opporre a Grillo la grande lezione degli storici italiani, molti dei quali originari del Sud, che hanno scritto la storia del  Risorgimento ,contestando le tesi fortemente  ideologiche ma storicamente fragili di Gobetti e Gramsci che vollero vedere nel processo di unificazione una rivoluzione mancata o una conquista regia. Mi limito, rispondendo a Grillo da modesto  storico del Risorgimento ,con le parole di Giaime Pintor  scritte al fratello nel 1943 poco prima di morire, quando stava iniziando il suo impegno nella Resistenza : “Il Risorgimento fu l’unico episodio storico-politico… che (ha) restituito all’Europa un popolo di africani e di levantini”. Non va dimenticato che Pintor era sardo come Gramsci.

*Direttore del Centro Pannunzio

Vicino a te 2017: al Mauriziano contro la Violenza di Genere

Nell’ambito del Progetto Regionale VICINO A TE 2017, l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano, grazie all’iniziativa della Rete locale accoglienza vittime di violenza (coordinata dalla dottoressa Arianna Vitale) ospiterà il camper itinerante del servizio di front office mobile per la campagna di sensibilizzazione, informazione e prevenzione contro la violenza di genere. Il camper sarà posizionato nell’area del cortile adiacente al Pronto Soccorso, con accesso da corso Rosselli. All’interno del camper – per fornire informazioni alla cittadinanza – saranno presenti le équipe di operatrici con specifica competenza e formazione del Telefono Rosa Piemonte, in particolare psicologhe ed esperte legali. La postazione mobile sarà presente davanti al Mauriziano dalle ore 9 alle ore 13 nelle seguenti date: 14 marzo,13 aprile, 29 giugno e 31 ottobre. La popolazione è invitata a partecipare all’evento per conoscere le attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli, come previsto dalla Legge Regionale n.4 del 24 febbraio 2016 e relative disposizioni attuative.