redazione il torinese

Il motto dell’Artiglieria Italiana: “Sempre e Dovunque”

“Mi chiedo: nel 2018 ricorre il centenario della Vittoria della Grande Guerra. Con quale faccia noi Artiglieri d’Italia celebreremo sul Piave la Battaglia del Solstizio, al cospetto dei nostri Cauti ed Eroi? col motto sbagliato?”

Gent.mo Direttore,

già lo scorso anno pubblicai un’accurata ricerca su l’origine del motto dell’Artiglieria Italiana che, ripeto, è Sempre e Dovunque e che risale al R.D. 13 luglio 1849 di Vittorio Emanuele II. Tutte le altre versioni, Sempre ed Ovunque e Sempre e Ovunque, sono frutto di errate trascrizioni successive, che possono essere avvenute anche in buona fede. Quando però oggi si insiste a ripeterlo, perde tale aspetto di buona fede per assumere quello di caparbietà di parte.

Quindi, per quegli “ultimi giapponesi” dell’ A.N.Art.I. – per la verità assai pochi – che non si arrendono all’evidenza e rimangono arroccati sulle loro posizioni per non doversi smentire, invio le foto di alcuni reperti storici (medaglie, lapidi, monumenti, etc.) che i nostri “accurati”predecessori – come ebbe a chiamarli il nostro Presidente Nazionale per confutare il mio dire – ci hanno lasciato.

Le fotografie (qui ne pubblichiamo solo alcune) riportano scritto il motto. Ma andiamo per ordine.

reperti associativi A.N.Art.I.nastro A.P.A.I. – 1927, custodito dalla Sez. Provinc. di Torino;medaglia commemorativa del Raduno Interregionale Torino – Vercelli del ‘936;

medaglia commemorativa del 7° Raduno Nazionale di Palermo del 1939;

medaglia commemorativa dell’inaugurazione del Monumento all’Artigliere da Montagna in Torino;

monumenti, lapidi, altro.

monumento all’Artiglieria corazzata – Caserma Scalise VC;lapide bronzea – Caserma Tukory di Palermo;

francobollo commemorativo del 5°Regg.to Artiglieria.

Già lo scorso anno ebbi a dimostrare come il motto in argomento Sempre e Dovunque sia a larga maggioranza ripetuto sui vari decreti di conferimento della decorazioni alla Bandiera dell’Arma di Artiglieria. Solo una volta invece compare l’Ovunque, ma è da precisare che trattasi di un duplicato di decreto – datato 25 luglio 1914 – che riporta però ben evidente in alto a destra il timbro DUPLICATO.

Pubblicai inoltre la foto dell’ingresso principale del Comando della Scuola di Artiglieria di Bracciano, con sopra il solito motto ed infine evidenziai come anche il giornale Associativo L’ Artigliere, riportasse – fino a fine anni settanta, allorquando assunse l’attuale formato di rivista – il sottotitolo SEMPRE E DOVUNQUE, sia in epoca monarchica che repubblicana.

 

Oggi però, a parte tutte le disquisizioni, l’autorevole conferma del vero motto dell’Artiglieria Italiana lo si apprende da due alte Istituzioni dell’Esercito Italiano: l’Accademia Militare di Modena, primo istituto di formazione dei futuri Ufficiali- sia dell’Esercito Italiano sia dei Carabinieri- e il Comando Artiglieria e Ispettorato dell’Arma:

la prima custodisce, nel “Tempio della Gloria” di Palazzo Ducale la lapide bronzea della Medaglia d’oro al V.M. concessa all’Arma di Artiglieria per il suo valore, la sua perizia, il suo sangue prodigati nella 1^ Guerra Mondiale;il secondo con i decreti di conferimento delle decorazioni alla Bandiera relativi alla 1^ Guerra Mondiale e alla Guerra d’Etiopia del 1935, mostrati al seminario di Artiglieria del maggio 2016.

Ad abundantiam, nel frattempo è giunta la risposta della Segreteria della Reale Casa di Savoia ad una mia richiesta- sempre in merito al motto- che avevo inoltrato il 29 set. 2016 a S.A.R. Amedeo di Savoia, 5° Duca d’Aosta, nella considerazione che la tradizione sabauda prevedeva che il primogenito del Duca fosse Artigliere, come lo furono S.A.R. Emanuele Filiberto, il Comandante dell’Invitta 3^ Armata, che da Colonnello aveva comandato il 5° Reggimento Artiglieria e Suo figlio S.A.R. Amedeo II di Savoia, l’Eroe dell’Amba Alagi, che si arruolò a 16 anni volontario nella 1^ Guerra Mondiale come Artigliere e successivamente, nel 1931, comandò il 23° Reggimento da Campagna con sede a Trieste.

Per la verità Sua Altezza Reale, con biglietto a Sua firma, mi aveva già risposto l’8 ottobre da San Rocco dicendo di non potere, al momento, essermi d’aiuto per vari motivi di trasloco, essendo il suo archivio depositato in casse a Firenze, al momento di difficile consultazione. Pur tuttavia la ricerca non e stata messa da parte e il 12 febbraio ho avuto la bella sorpresa di avere altra autorevole risposta circa il motto, come riportato nella lettera sottostante.

Concludo auspicando che la Presidenza Nazionale A.N.Art.I. torni, senza indugiare oltre, alle origini. E poi mi chiedo: nel 2018 ricorre il centenario della Vittoria della Grande Guerra. Con quale faccia noi Artiglieri d’Italia celebreremo sul Piave la Battaglia del Solstizio, al cospetto dei nostri Cauti ed Eroi? col motto sbagliato? Il Decreto riproposto dal Comando Artiglieria, la Lapide dell’Accademia Militare e la risposta della segreteria del Duca d’Aosta docent.

Gen. Luigi Ghezzi

Delegato. A.N.Art.I. Piemonte e Valle d’Aosta

 

San Giuseppe, vetrina del Monferrato

Quest’anno l’entrata della settantunesima edizione della Mostra regionale di San Giuseppe sarà contraddistinta da una bellissima esplosione floreale, simbolo della primavera imminente. Nei giorni scorsi i Vivai Varallo e Coniolo Fiori hanno curato un bellissimo ingresso che accoglierà i visitatori dalle 18 di venerdì 17 marzo quando come tradizione sarà tagliato il nastro della principale manifestazione casalese (e non solo9 sino a domenica 26 marzo.

L’evento sarà ancora una volta l’occasione per “mettere in vetrina” Casale, il Monferrato, il suo tessuto socio – economico, le tante peculiarità di un territorio che è a cavallo tra più province e due Regioni, Piemonte e Lombardia, ricche di potenzialità per il futuro e di ricordi del passato”, sottolinea Carlo Manazza, della Manazza Gefra di Cassolnovo (Pavia), società specializzata in allestimenti fieristici, che organizza da anni la Mostra, evidenziando che “anche per questa edizione il tutto esaurito degli espositori è stato raggiunto con un ampio anticipo, come in passato.

Un ringraziamento, infine, all’Amministrazione Comunale per avere rinnovato la fiducia alla nostra impresa nell’organizzare l’evento. Un ringraziamento anche ad Amc Energia ed al suo Presidente Anselmo Villata, per avere creduto nuovamente nelle potenzialità della Fiera, confermandone la sponsorizzazione”. Invece il sindaco Titti Palazzetti commenta: Anche quest’anno gli stand sono numerosissimi e questo, in un’epoca sempre più caratterizzata dagli acquisti online e dalle transazioni a distanza, significa che c’è ancora un grande bisogno di relazionarsi tra le persone, di quei rapporti basati su rispetto, condivisione e stima tipici della provincia che rappresentano la vera forza della San Giuseppe, oggi come ieri”. L’edizione 2017, al PalaFiere nel Quartiere Fieristico della Cittadella vedrà l’ingresso gratuito per tutti i visitatori ed il percorso obbligato a giorni alterni. Quest’ultimo accorgimento consentirà a tutti i visitatori di prestare la necessaria attenzione a tutte le proposte innovative che verranno presentate dagli espositori nei vari settori merceologici. Un punto “catalizzatore” nell’arco del percorso mostra, sarà la Piazzetta del Gusto, attorno alla quale ci saranno un nutrito numero di alimentaristi con un’offerta enogastronomica da tutta Italia.. E poi c’è il ritorno di un “unicum” nell’ambito delle manifestazioni fieristiche. Si tratta di “Arteinfiera”, esposizione di arte ed artisti contemporanei in uno spazio appositamente dedicato, momento nato 23 anni orsono da un’idea dell’artista e critico d’arte Piergiorgio Panelli, che ancora oggi ne tira la fila Il ricco calendario di momenti collaterali prevede ogni sera un appuntamento, a partire da stasera con l’iniziativa a cura della Croce Rossa Italiana, alle 21. Domenica, giorno di San Giuseppe, il programma è piuttosto ricco ed inizia con la Santa Messa in fiera, alle ore 11.30, che vorrà essere un momento di riflessione e di celebrazione eucaristica. Alle 15, invece, si terrà la sesta edizione del “Festival Canoro di San Giuseppe” a cura della Pro Loco Casale e, dalle 19, l’esibizione del Fantasy Circus. Lunedì 20 prevede, alle ore 18, una Conferenza a cura della Misericordia di Casale Monferrato e, alle 21, una Conferenza a cura delle Consulte.

Massimo Iaretti

La mostra rimarrà aperta con il seguente orario

Feriali: dalle ore 18 alle 23

Sabato: dalle 15 alle 23

Domenica 19 marzo: dalle 11 alle 23

Domenica 26 marzo: dalle 11 alle 21

 

 

“Omaggio a Franca Rame” all’Auditorium di Rivalta


Il nuovo Auditorium di Rivalta (To), intitolato a Franca Rame, prende vita: domenica 19 Marzo, alle 16.00 nella sala di viale Cadore, l’inaugurazione.
E la scelta dello spettacolo – promosso da Assemblea Teatro –  per celebrare l’evento non poteva essere che quello dedicato alla grande attrice, indimenticabile compagna d’arte e di vita del “sommo giullare”, Dario Fo. “Franca. Omaggio a Franca Rame” del Collettivo Artistico “Realisti Visionari”,raccoglie tre storici monologhi quali “Una donna sola”, “Abbiamo tutti la stessa storia”, “Lo stupro”, ed è uno spettacolo che rivolge lo sguardo verso il cuore e l’anima della grande interprete e autrice, esempio di donna combattiva sul fronte delle battaglie per i diritti civili. Si tratta di uno studio portato avanti per anni da Roberta La Guardia, su una delle figure più importanti e carismatiche del panorama teatrale del ‘900. Il tutto si è concretizzato in una messa in scena forte, delicata e sensibile, su di un tema quanto mai attuale quale la violenza sulle donne. Lo spettacolo giunge a Rivalta dopo i successi in Italia e all’estero, dove è stato rappresentato,tra l’altro,  a Liverpool e Manchester. Uno spettacolo dal sapore internazione quindi, per inaugurare la nuova sala di Viale Cadore, intitolata ad una figura di spicco dell’universo teatrale, in Italia e nel Mondo. Roberta La Guardia, giovane interprete e regista è reduce da numerose esperienze, in Italia e all’estero. Nel 2014 l’incontro con Dario Fo e Iacopo Fo, che autorizzarono ufficialmente la realizzazione dello spettacolo.

M.Tr.

Rosso promuove Direzione Italia

Domenica 19 marzo alle ore 10 presso la GAM, Galleria d’Arte Moderna di Torino – Corso Galileo Ferraris 30 , il consigliere di palazzo Civico on. Roberto Rosso promuove la  prima Assemblea regionale di Direzione Italia alla quale parteciperanno l’On. Fitto e l’On. Capezzone.

Aspettando Cioccolatò si diventa golosi. Il 25 e 26 in via Carlo Alberto

Sono trenta gli artigiani piemontesi  protagonisti, dal 26 al 26 marzo, nell’isola pedonale di via Carlo Alberto, di ‘Aspettando CioccolaTò”, la dolce rassegna organizzata come anteprima della prossima edizione della kermesse dolciaria prevista in autunno organizzata da Città di Torino e Camera di commercio in collaborazione con le Associazioni dell’artigianato e del commercio. I cioccolatieri saranno protagonisti  tra via Giolitti e Piazza Carlo dove venerdì 24 marzo, alle ore 12, avverrà il taglio del nastro da parte della Sindaca Chiara Appendino e del Presidente della Camera di commercio di Torino Vincenzo Ilotte. Al bando per ‘Aspettando CioccolaTò, lanciato “con l’intento di promuovere e valorizzare l’eccellenza del territorio hanno preso parte imprese artigiane specializzate nella produzione di cioccolato, pasticceria, gelateria. La manifestazione sarà aperta venerdì dalle 10.30 alle 22, sabato dalle 10 alle 23, domenica dalle 10 alle 20.

 

(foto: il Torinese)

Dal 3 aprile i nuovi treni Fast

Lunedì 3 aprile entrerà in servizio sulla linea ferroviaria Torino-Milano la terza coppia dei nuovi treni regionali Fast, che andrà così a completare l’offerta esistente da fine gennaio per sopperire alla soppressione da parte di Trenitalia dei Frecciabianca.

Si aggiungeranno così due corse, fruibili dal lunedì al venerdì feriali: il 2103 partirà da Torino Porta Nuova alle 6.10 per raggiungere Torino Porta Susa alle 6.20, Vercelli alle 6.57, Novara alle 7.13, Rho Fiera alle 7.39, Milano Porta Garibaldi alle 7.53; il 2104 partirà da Milano Porta Garibaldi alle 18.10 e sarà a Rho Fiera alle 18.22, a Novara alle 18.48, a Vercelli alle 19.00, a Torino Porta Susa alle 19.42, a Torino Porta Nuova alle 19.50.

Secondo l’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, “sebbene sia passato appena un mese e mezzo, il bilancio per i regionali Fast è positivo e gli utenti sembrano apprezzare questo servizio che sta avendo buoni indici di puntualità e buone percentuali di carico soprattutto da Vercelli e Novara, che erano le città più penalizzate dall’abolizione di un collegamento veloce con Milano come i Frecciabianca”.

Gianni Gennaro – www.regione.piemonte.it
(foto: il Torinese)

LES PETITES MADELEINES OSPITA GOUT DE FRANCE/GOOD FRANCE

GALA DEL CONSOLATO GENERALE DI FRANCIA DI MILANO

Cucina francese protagonista nello spazio gourmet del Turin Palace Hotel il 21 e 22 Marzo che, oltre a prendere parte alla terza edizione di Goût de France/Good France, celebra il 60° anniversario dell’evento che affianca il capoluogo piemontese con quello del dipartimento della Savoia. A siglarlo un “4 mani” tra gli executive chef del Ristorante del Turin Palace Hotel e de “Le Bistrot” di Chambéry.

Francia mon amour il 21 e 22 Marzo a Les Petites Madeleines. Lo spazio gourmet del Turin Palace Hotel celebra la cucina d’oltralpe non solo predendo parte alla terza edizione di Goût de France/Good France che riunisce più di 2000 chef di tutto il mondo nel segno della gastronomia francese, ma ospitando ancheil Gala del 60° anniversario del gemellaggio tra Chambéry e Torino.  Ad elaborare il menù della serata del 22 Marzo saranno  l’Executive Chef Stefano Sforza e Chef Sylvain Bailly, del ristorante Le Bistrot di Chambéry, protagonisti di un “4 mani” creato seguendo le regole stabilite dal comitato culturale e presieduto dallo Chef Alain Ducasse. Il risultato è una proposta che esprime la vicinanza e il rispetto reciproco tra le gastronomie francese e italiana.

 “Il 60° anniversario del gemellaggio tra le città di Chambéry e di Torino – spiega il Console generale di Francia a Milano Olivier Brochet – simboleggia perfettamente i legami storici e di amicizia che uniscono la Francia e l’Italia. La partecipazione dei sindaci di Chambéry e di Torino, al fianco di numerosi rappresentanti piemontesi e francesi del mondo politico, economico e culturale, darà un lustro particolare a questa serata. Sono felice che questo evento,all’indomani della 3a edizione di Goût de France / Good France, si svolga con la collaborazione del Turin Palace Hotel e del ristorante “Les Petites Madeleines””.

La serata, organizzata con il sostegno di Champagne Pommery e di “Vins de Savoie”, vedrà in prima linea tutte le istituzioni francesi presenti a Torino: il Consolato generale di Francia, Atout-France, Business France, la Camera di commercio e industria CCI France-Italie, il Liceo Jean Giono e l’Alliance française.

Esiste un rapporto di forte identificazione tra il Turin Palace Hotel e Torino – spiega Pietro Marzot, gestore della struttura che ha raccolto nel 2015 da Reale Immobili Spa (Società del gruppo Reale Mutua Assicurazioni)  la sfida per far rinascere l’albergo – una corrispondenza che, sin dalla sua costruzione, nel 1872, gli ha permesso di essere non solo spettatore, ma anche protagonista delle trasformazioni della città e dei suoi cambiamenti nel segno della cultura, della politica, dello spettacolo e, ora, anche della gastronomia. Essere stati scelti dai rappresentanti delle istituzioni francesi in Italia come palcoscenico di questa celebrazione sigilla questa simbiosi: una responsabilità e un riconoscimento di prestigio”.

La cena vedrà sfilare, tra i piatti, anche “Torchon de foie-gras, scampo alla vaniglia, pera al caramello salato e pan brioche”, “Petto di anatra al vermouth e miele, carota Vichy e spinaci all’uvetta, crema di pinoli e limone” e “Tarte-tatin, gelato alla fava tonka e mano di Buddha”. “ Per realizzare il menù della serata – spiega Chef Sforza – abbiamo puntato su ricette legate alla tradizione francese valorizzate dall’utilizzo di prodotti di “carattere” capaci di regalare molteplici sfumature di sapore”.

 

Genitori “troppo vecchi”. Il pregiudizio sconfigge chi non urla

Di Pier Franco Quaglieni*

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Solo Chiara Saraceno ha avuto il coraggio di affrontare  su “Repubblica” il caso spinoso dei due anziani coniugi a cui la Corte d’Appello di Torino ho cancellato anche la speranza di riavere la propria figlia perduta senza colpe. Il dibattito aperto da quella sentenza rivela come l’opinione pubblica non soltanto piemontese partecipi di un fatto che appare gravissimo perché fondato sul pettegolezzo e sulla diffamazione. La Corte d’appello sta stabilito di tutelare la stabilità affettiva della  figlia ,lasciandola ai genitori che l’avevano adottata, malgrado la decisione  di toglierla ai genitori legittimi  si fosse rivelata infondata, sbagliata, ingiusta.Il pregiudizio sui genitori “troppo vecchi” appare proprio e soltanto un pregiudizio privo di veri  significati. Il tribunale in prima istanza fu incredibilmente troppo rapido ,fatto davvero eccezionale, nel decidere la sorte della bambina  e i servizi sociali sbagliarono in modo clamoroso, monitorando la coppia incriminata di colpe che non esistevano. Osserva la Saraceno che se fosse stata una coppia di intellettuali  o di professionisti, sarebbero andati con i piedi di piombo nel decidere . Giustamente  i genitori naturali chiedono perché sono stati ritenuti indegni di tenere  la figlia. Luigi Deambrosis e Gabriella e Gabriella Carsano meritavano rispetto e soprattutto umana attenzione, se non comprensione . Sono stati privati di un diritto  in base a calunnie di vicini di casa che li accusavano di abbandono  della figlia.Un fatto che si rivelò inesistente,  anzi inventato. Un pettegolezzo. Sono due persone piene di dignità. Non urlano. Hanno combattuto una battaglia per poter dare  il loro affetto alla figlia naturale. La facilità con cui,anche contro la legge, si affida un figlio a leader politici omosessuali che convivono con il loro compagno ,appare un qualcosa di fuori posto,se paragonato al dramma della coppia di Mirabello. Ci sono punti oscuri nel comportamento dei servizi sociali e del tribunale che decise il distacco tra genitori e figlia. Non mi sbilancio nel commentare la sentenza della Corte d’Appello di Torino che pone la parola fine,dando torto ai genitori, vittime di accuse false,accolte come vere  dal tribunale in prima istanza, ma credo vada detto con grande fermezza che giudici e servizi sociali hanno sbagliato nel decidere frettolosamente e senza adeguati approfondimenti il distacco dai genitori della loro figlia. E’ stato un vero e proprio errore e vorrei che qualcuno ne rispondesse.  E’ troppo facile decidere sulla pelle e sul futuro della gente, limitandosi ,al massimo,a chiedere scusa.In questo caso,non lo hanno neppure fatto.

 

*Direttore del Centro Pannunzio

Capodanno iraniano: spettacoli e cibo tradizionale in piazza

Tutti gli spettacoli sul palco del Norooz di Torino. In piazza Vittorio Veneto, sabato 25 marzo

1) Ore 12:30 spettacolo di danza contemporanea persiana con Hadi Habibnejad
2) Ore 13.30 Performance del cantautore, musicista e dj Aren invitato direttamente dall’Iran
3) Ore 14:30 concerto di musica folkloristica persiana, Hossein Baharbin canto, Reza Mohsenipour Tar, Hamid Mohsenipour percussione

4) Ore  17:30 Performance del cantautore, musicista e dj Aren invitato direttamente dall’Iran

5) 18:30 concerto improvvisato sulla musica classica persiana, Hossein Baharbin canto, Reza Mohsenipour Tar, Hamid Mohsenipour percussione
6) Ore 19:30 spettacolo di danza folkloristica persiana con Hadi Habibnejad
7) Ore 20:30 Performance del cantautore, musicista e dj Aren invitato direttamente dall’Iran
8) Ore 21:30 spettacolo di danza sufi
9) Ore 22:30 concerto di musica tradizionale persiana, Hossein Baharbin canto, Reza Mohsenipour Tar, Hamid Mohsenipour percussione
10) Ore 23:00 chiusura serata con un spettacolo di tutti gli artisti insieme, concerto di musica persiana con canto e danza: Hossein Baharbin, Hadi Habibnejad, fratelli Mohsenipour, performer Aren

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Su Facebook: https://www.facebook.com/events/260161204410867/

Norooz letteralmente vuol dire ‹Nuovo Giorno›. La tradizione persiana ogni anno festeggia il suo Capodanno basato sul calendario solare idealizzato dal grande filosofo, matematico Ommar Khayyam. Il calendario  persiano è un calendario solare nel quale ogni segno zodiacale corrisponde esattamente con un mese intero. Per cui il primo mese persiano ovvero Farvardin coincide precisamente con il segno dell’Ariete. A dire il vero gli iraniani festeggiano il loro Capodanno allo solstizio della primavera ovvero il momento in cui la terra finisce il suo percorso intorno al solo ed entra nel nuovo giro.

 

 

Offerte di lavoro in crescita del 2,8% in Piemonte. Capofila l’area di Torino, poi Cuneo

Buone notizie: in  Piemonte le offerte di lavoro sono aumentate del 2,8% rispetto al 2015. La nostra regione si piazza così  al quinto posto in Italia per numero di annunci, pari al 7.9% del totale italiano. I dati giungono dall’ Osservatorio InfoJobs sul mercato del lavoro del 2016.Commercio, distribuzione e grande distribuzione sono i settori più dinamici. La grande distribuzione registra una crescita del 13,1% rispetto al 2015 e arriva a una quota del 19% del totale delle offerte in regione, scavalcando il comparto Ict fermo al 18,5%, e in calo del 6,6%. Bene anche le Telecomunicazioni (16,8%) con offerte in crescita del 4,8%. Torino conferma tra le province il posto di capofila regionale anche nel 2016, con il 54,2% dell’offerta regionale, seguita seppur a distanza da Cuneo, che conquista il 12,4% degli annunci e da Novara con una quota dell’11%, in crescita del 12,2% rispetto al 2015.