redazione il torinese

Anche a Torino nasce il Comitato civico La Nostra Gente

Si è costituito anche a Torino il Comitato civico La Nostra Gente, collegato al coordinamento regionale dei comitati civici la Nostra Gente di Vercelli. Il responsabile del Comitato torinese  è il dottor Francesco Gallo, funzionario dell’ Assessorato regionale alla Sanità, e già consigliere comunale di Torino. ” La costituzione del Comitato civico La Nostra Gente -dice Francesco Gallo- è la volontà di dare voce ai cittadini sui grandi problemi sociali ed economici che toccano il Piemonte e la città di Torino. Siamo un soggetto sociale e politico ma lasciamo molta autonomia alle realtà locali come deve essere il vero civismo. Soprattutto vogliamo essere un punto di riferimento ai molti cittadini che non riescono più ad avere ascolto e risposte dalle istituzioni e dai partiti o da una società civile che spesso si lamenta ma non si espone quasi mai. Stando con i piedi per terra e senza farci illudere da vecchi o nuovi illusionisti della politica, non guarderemo l’ideologia ma l’ impegno concreto delle singole persone nelle istituzioni a favore della gente. Noi faremo critiche ma anche proposte perché solo contestare serve fino ad un certo punto. Vedremo quindi chi starà attento alle nostre critiche ma anche alle proposte di soluzione. Nessuno può fare miracoli ma il nostro territorio sta diventando sempre più povero. Non c’è lavoro e non si può pensare di sostituire la Fiat solo con la cultura e il turismo. Ci vuole anche, e soprattutto, un rilancio nel settore produttivo. Tutto ciò senza dimenticare i problemi della sanità e dell’assistenza agli anziani e disabili. C’è poi il problema della sicurezza: troppi anziani truffati o rapinati. La gestione dei migranti, ne arriveranno ancora!, rischia di provocare nuove tensioni in città. Purtroppo è una città che è diventata povera, dove il ceto medio è diventato povero e i poveri sono più poveri”.

 

Valanga in Val Pellice, ci sono feriti

Poteva essere una tragedia. Una valanga ha travolto tre alpinisti e ne ha feriti due in modo non grave, nel vallone del Pis in alta Val Pellice, nei pressi del rifugio Jervis a  Bobbio Pellice. Il  Soccorso Alpino, ha raggiunto a piedi  i 2.500 metri di quota del luogo dove si è staccata la valanga e ha prestato  soccorso ai feriti. Le cattive condizioni meteo hanno  impedito all’elicottero di levarsi in volo.

 

(foto: archivio)

Cerano e un capolavoro del Seicento lombardo

Musei Reali – Galleria Sabauda, Spazio confronti fino al 18 giugno 2017

E’  la Madonna dei Miracoli, così chiamata perché a lei viene attribuito il merito di aver debellato la pestilenza che affliggeva la città di Milano nel 1485, la protagonista del terzo appuntamento con Confronti, il ciclo di mostre allestite all’interno dell’omonimo spazio della Galleria Sabauda dedicato all’incontro tra opere.

Dopo il successo di Venere incontra Venere, dedicata ai due dipinti di Botticelli, e quello che vedeva protagonista i bambini di Boldini e Van Dyck, raccontando due modi di vedere l’infanzia a distanza di secoli uno dall’altro, è ora il momento di un capolavoro del Seicento lombardo di Giovan Battista Crespi detto il Cerano.

La pala raffigurante La Madonna dei Miracoli di Santa Maria presso San Celso venerata da san Francesco e dal beato Carlo Borromeo, realizzata a ridosso del 1610, è presentata all’interno dello spazio Confronti insieme al bozzetto in terracotta della Vergine, modellato da Cerano in età giovanile, di proprietà della Regione Piemonte in deposito alla Reggia di Venaria Reale. Il confronto consente di apprezzare il rapporto dialettico tra pittura e scultura e la poliedricità di uno dei massimi protagonisti del Seicento lombardo.

L’opera appartiene alle collezioni dei Savoia da quando nel 1632, due anni dopo la morte di Carlo Emanuele I di Savoia, protagonista della mostra Le meraviglie del mondo, il nuovo duca Vittorio Amedeo I acquistò la tela a Milano. Questa venne sistemata nell’anticamera dell’appartamento privato del duca, nell’antico Palazzo di San Giovanni, che sorgeva dove oggi è l’edificio che ospita la Galleria Sabauda.

 

La pala è ricordata nell’inventario del 1635 come “La Madonna di San Celso finta di marmo” e riproduce in pittura quasi fedelmente la celebre statua marmorea dell’Assunta realizzata da Annibale Fontana tra il 1583 e il 1586 per l’altare di Santa Maria presso San Celso, a cento anni esatti dal miracolo che aveva dato l’avvio al cantiere del santuario milanese, particolarmente caro ai fedeli. Per tradizione, infatti, le spose portano un mazzo di fiori a questa Madonna nel giorno del matrimonio, come voto di buon auspicio. Per questo l’altare è popolarmente chiamato “dei matrimoni”.

 

È probabile che Cerano, impegnato tra il 1603 e il 1607 nella decorazione della chiesa di Santa Maria presso San Celso, avesse voluto portare con sé il ricordo della celebre statua della Vergine di Annibale Fontana, riproducendola in un bozzetto che verrà riutilizzato poi, a distanza di qualche anno, nella stesura del dipinto. Nella rielaborazione del modello originale tuttavia, gli aspetti più vistosamente manieristi sono stati addolciti, affusolando la figura e cercando effetti intensamente espressivi.

 

La visita di Confronti/3: Pittura come scultura. Cerano e un capolavoro del Seicento lombardo è inclusa nel biglietto dei Musei Reali. La mostra sarà visitabile fino al 18 giugno 2017.

Viaggio virtuale nell’Africa selvaggia

Gianni Bauce, guida professionista, torna a Punto di partenza con un vero safari da guardare e ascoltare, per scoprire, attraverso i suoi racconti, le meraviglie della natura africana e per imparare un nuovo modo, più consapevole, di vivere l’Africa.  A Pinerolo. Ingresso gratuito


Anche se non è necessario venire muniti di binocolo e di macchina fotografica lunedì 27 marzo al Circolo Sociale in Via del Duomo, 1 a Pinerolo, quello in cui ci conduce, a partire dalle 20.30, Gianni Bauce, è un vero safari. Gianni Bauce è una guida professionista, la sua attività principale in Africa australe, che frequenta dai primi anni ’90, consiste nel condurre safari personalizzati in Botswana, Zambia, Zimbabwe, Malawi e Mozambico, a stretto contatto con la natura e la fauna selvaggia. Si definisce un esploratore del III millennio in un continente dove non c’è più nulla di inesplorato eppure dove tutto è ancora così sconosciuto. Suoni, racconti e immagini per scoprire i grandi animali, le piante, le tracce, la conformazione del terreno, i piccoli dettagli che, guardati con altri occhi, rivelano storie antiche e inaspettate. La grande passione di Gianni Bauce per la sua terra d’adozione e la sua competenza maturata attraverso la formazione e l’esperienza, unita alla sua capacità di ricreare con le parole le atmosfere e le emozioni vissute in prima persona sono gli ingredienti di una serata in cui immergersi nelle meraviglie della natura africana.
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Prosegue nel 2017 “Punto di partenza – piccoli spettacoli fuori dagli sche(R)mi”, la serie di eventi realizzata dall’Associazione culturale YOWRAS Young Writers & Storytellers in collaborazione con la Biblioteca Civica Alliaudi e il Comune di Pinerolo. Lo scopo di Punto di partenza è il racconto delle passioni, delle abilità, dell’impegno e delle competenze, sotto forma di piccoli spettacoli, dalla viva voce dei protagonisti. Un tema diverso viene proposto ogni settimana. Architettura, ambiente, musica, viaggi, lettura ad alta voce, fotografia, scrittura sono alcuni degli argomenti in programma.
Al termine di ciascun incontro, dopo il buffet gentilmente offerto da Bonifanti, al pubblico viene distribuito un foglietto di promemoria con i dettagli della serata, i consigli letterari della settimana e le notizie sui successivi appuntamenti.  TRS Radio è media partner di PUNTO DI PARTENZA e ogni settimana intervisterà gli ospiti dei diversi incontri. I dettagli degli appuntamenti sono pubblicati sulle pagine facebook Yowras Young Writers & Storytellers e Punto di partenza.

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Gianni Bauce è una guida professionista con esperienza naturalistica e del territorio. È accreditato presso la F.G.A.S.A., Field Guide Association of Southern Africa, (F.G.A.S.A. # 8061) della quale è membro dal 2000 con le qualifiche di Nature Guide e A.R.H. (Advanced Rifle Handling for Walking Safaris). È anche accreditato come guida professionista allo Zimbabwe Tourism Authority (Z.T.A. # TGD0663) dopo aver conseguito il titolo alla University of Zimbabwe di Harare. Si è specializzato nella cattura e manipolazione dei serpenti velenosi africani e nel trattamento del loro morso presso il centro African Reptiles and Venom di Johannesburg. Gianni è abilitato al soccorso paramedico dalla Croce Rossa Italiana e dell’Emergency Medical Service Sudafricano, ed è inoltre abilitato al soccorso paramedico con assistenza remota. Ha esperienza di antibracconaggio, animal & human tracking e ha partecipando a missioni di “survey”, “antipoaching” e training di unità antibracconaggio in Sudafrica. Nel 2009 è diventato il primo italiano a superare il corso d’addestramento presso la Ronin South Africa, conseguendo la qualifica di Operatore della Sicurezza (Ronin graduate # 200912GB) con licenza internazionale della Security Industry Authority (S.I.A licence # 0830 0128 1891 4882). Parla Italiano, Inglese, Spagnolo e un po’ di KiShona. Appassionato fotografo, è autore di numerosi libri e guide di viaggio sull’Africa, tra i quali le guide di viaggio Botswana & Zimbabwe e Mozambico e i libri di narrativa di viaggio Sozinho, viaggio in Mozambico e Kilimanjaro, prima che le nevi si sciolgano (Polaris Editore). Ha partecipato a trasmissioni televisive sui canali Nazionali Italiani e guidato troupe televisive impegnate nella realizzazione di documentari naturalistici.

Tornano i temporali in Piemonte. Piccolo stop alla primavera

Stop a siccità. In arrivo pioggia e mal tempo.

Le piogge tanto attese per allentare la siccità e ridurre almeno in parte i livelli di smog e di polveri sottili presenti nel territorio, stanno finalmente per arrivare. I primi rovesci e temporali- spiega l’Arpa- sono attesi già nella giornata di oggi, in particolare sul nord della regione, grazie alla “discesa di una seccatura nord-atlantica” e all’arrivo di aria più fredda. Domani il tempo sarà perturbato e nel pomeriggio, sulle zone montane e pedemontane settentrionali e nord-occidentali e sulle pianure adiacenti, si avranno picchi di pioggia “anche forti e a carattere temporalesco”. Giovedì il maltempo sarà diffuso in tutta la regione sempre con rovesci e temporali, anche forti. Quota neve è prevista sui 1500 metri.

La danza in 1 minuto

Nell’ambito della stagione del Balletto Teatro di Torino, Sabato 25 Marzo 2017 alle ore 21.00 la LAVANDERIA A VAPORE di Collegno ospita la serata di premiazione della VI Edizione 

La danza in 1 minuto è un contest di video di danza rivolto alle creatività del territorio nazionale, un’opportunità per esprimere, attraverso un video della durata di 60”, quali significati possa assumere la danza nel senso più ampio del termine. Un limite che risponde all’evidenza del nostro vivere contemporaneo e che allo stesso tempo costringe l’autore a riflettere sulla necessità della danza e l’urgenza del suo significato.Sono 105 i video arrivati da tutta Italia, 38 quelli ammessi alla 1° fase dei selezione, 15 i finalisti.

 

Per questa edizione sono state suggerite due tematiche:

        Videodanza e storie: raccontaci la tua

        La suggestione vuole incoraggiare ad investigare la ricerca di un senso dell’opera e di una struttura drammaturgica percepibile

La videodanza e i suoi luoghi, mappe e territori.

        Un approccio al territorio inteso come luogo fisico, geografico, ma anche come luogo dell’anima. Questa seconda tematica insiste anch’essa sulla ricerca di una maggiore concretezza tangibile del linguaggio.

 

Apre la serata la performance Aliento del Alma per la coreografia di Marco de Alteriis con i danzatori del Balletto Teatro di Torino. A seguire si alterneranno la proiezione dei video finalisti, la presentazione in prima nazionale, dei 2 cortometraggi realizzati dai vincitori del Premio Speciale – Sostegno alla Produzione dell’edizione 2015 del contest : Zona Zero di Ozne Production e Nous n’attendrons plus les barbares di Alain El Sakhawi, per chiudere con la proclamazione dei vincitori.

 

Novità di questa sesta edizione è una nuova sezione, frutto della collaborazione con alcuni partner del network internazionale di videodanza che ospiterà un’antologia di cortometraggi in un’ottica di scambio e confronto sul panorama della videodanza a livello internazionale: nell’ambito di questa sezione sarà riconosciuto un premio unico in denaro ad un’opera, selezionata da un’apposita giuria. I partner di quest’anno sono: Cinedans (NL), Athens Video Dance Project(GR), DesArts//DesCinés Festival (FR), SinemaDansAnkara (TR) e Tanzrauschen (DE).

 

Ancora una volta ad assegnare i premi sarà una giuria esperta, appassionata ed internazionale:

Anna Alexandre (Direttrice di Stelà – DesArts// DesCinés, FR), Chrysanthi Badeka (Direttrice di Athens Video Dance Project, GR), Enrico Coffetti (Presidente di Cro.me. – Cronaca e memoria dello spettacolo, MI), Davide Ferrario (Regista indipendente – Rossofuoco, TO); Gherardo Gossi (Direttore della fotografia, TO); Gitta Wigro (Critico ed esperto di video danza freelance, UK), Matteo Graziano (Cinedans, NL).

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IL PROGRAMMA DELLA SERATA

 

  • Performance Aliento del Alma coreografia Marco de Alteriis

musica La folia, 1490 – 1701 Martin y Coll: Diferencias Sobre Las Folias

luci Davide Rigodanza / costumi Marco de Alteriis , con i danzatori del Balletto Teatro di Torino

Aliento del alma, respiro dell’anima, narra di giovani uomini e giovani donne, che cercano nella propria anima il respiro delle emozioni e dei sentimenti attraverso la danza contemporanea. La coreografia parla di storie d’amore ma anche di solitudine, voglia di cercarsi e scoprirsi. La purezza di uno sguardo, l’innocenza di una carezza e la musica barocca accompagnano idanzatori a vivere realmente quello che accade in scena creando un’atmosfera intima e coinvolgente. Marco De Alteriis

 

  • Presentazione del Contest e dei film in concorso

 

  • Videoproiezione di Zona Zero di Ozne Production e Nous n’attendrons plus les barbares di Alain El Sakhawi

 

  • Sezione internazionale: proiezione dei film del network di videodanza provenienti da

CINEDANS TANZRAUCHEN, ATHENS VIDEO DANCE PROJECT ,DES ARTS //DES CINÉS SINEMADANSANKARA, COORPI

 

  • Proiezione dei 15 finalisti e attribuzione dei premi

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Lavanderia a Vapore di Collegno Corso Pastrengo 51 – Collegno (To)

Ingresso libero

 

Maffei tra Irlanda e Piemonte

Maura Maffei sta attraversando un periodo davvero felice della sua carriera di autrice. La scrittrice monferrina, casalese di adozione, registra proprio in questi giorni l’uscita del terzo libro della trilogia “Dietro la tenda”, ovvero “L’astuzia della volpe” (edito per Parallelo 45)che conclude la saga di due famiglie irlandesi nello scenario magnifico del Connemara, al tempo delle Leggi Penali, quando il piede dell’oppressore inglese calpestava il sacro suolo dell’Isola di Smeraldo. Nell’Irlanda, della cui storia e cultura è una profonda conoscitrice ed a cui è molto legata, Maura Maffei sviluppa le sue trame. Ma, sempre in questi giorni, sta portando a termine un altro romanzo che, pur prendendo spunto dalla lontana isola è ambientato per la maggior parte in Italia, o meglio a Casale ed in Monferrato. Nel coro dell’assemblea annuale di Santa Caterina Onlus, è stata la stessa autrice a parlare dell’uscita, a fine aprile di un libro incentrato sulla figura della marchesa Anna d’Alencon che avrà un ruolo in una vicenda storica realmente accaduta, quella di Gerald Fitzgerald, undicesimo conte di Kildare, unico erede al trono d’Irlanda, che fu costretto a fuggire in Europa dalle persecuzioni di Enrico VIII. Il giovane farà tappa a Casale e qui la sua vicenda si va ad intrecciare con quella di una stagione di passaggio per il Marchesato, dove il bastone di comando passerà dai Paleologo ai mantovani Gonzaga. Il libro, molto curato sotto l’aspetto storico, oltre che linguistico, ha un’ambientazione sia a Casale che a Crea per terminare a Curtatone, al Santuario della Beata Vergine delle Grazie, voluto verso la fine del quattordicesimo secolo da Francesco Gonzaga che là fece erigere un tempio alla Madonna che aveva fatto cessare l’epidemia di peste che aveva colpiti i mantovani. Il libro, edito per i tipi delle Edizioni della Goccia, verrà presentato ufficialmente, alle ore 17.30, presso Santa Caterina sabato 29 aprile, ed è prevista anche una sua presentazione a Curtatone il 28 maggio. E proprio questo libro, di cui sia l’autrice sia l’editore casalese Davide Indalezio (Edizioni La Goccia) fanno trapelare alcunchè né per quanto riguarda la trama, né tantomeno per quello che potrebbe essere il titolo, è ispiratore di un percorso di respiro anche europeo con un denominatore comune, quello delle radici dell’Europa cristiana. Il viaggio è quello percorso dal giovane nobile irlandese che parte, appunto, dalla lontana isola, approdando in Bretagna, che collega la Normandia da cui proveniva la marchesa d’Alencon, regista dell’ultimo periodo del marchesato ai tempi dei Paleologo (fu lei che, per ragione di stato e dinastia concesse la mano della figlia Margherita a Federico II Gionzaga) per giungere in Monferrato a Casale ed a Crea, il cui Sacro Monte è inserito nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. E si chiuderà proprio alle porte di Mantova in un Santuario che, come Crea, ha avuto il suo sviluppo proprio grazie alla famiglia dei Signori di Mantova, in quel di Curtatone, centro famoso anche perché nel Risorgimento, nella prima guerra di indipendenza, si consumò l’eroico sacrificio dei giovani studenti toscani (tra loro c’era anche quel Collodi poi diventato famoso come autore di Pinocchio) contro gli austriaci. Il primo passo è stato il protocollo d’intesa tra l’Unione dei comuni della Valcerrina, sul cui territorio insiste il Santuario di Crea, ed il Comune di Curtatone. E il 28 maggio nel centro mantovano ci saranno anche i rappresentanti dell’Unione per promuovere gli otto comuni che vi aderiscono. Ma questo è solo il primo passo, a breve ci si muoverà anche in direzione dell’Isola di Smeraldo. E tutto questo con il denominatore del racconto di Maura Maffei

Massimo Iaretti

 

Moda, Regia d’Autore e Teatro nel cuore del Monferrato

La moda il teatro e la regia d’autore saranno i protagonisti di una serata all’insegna dell’arte, o meglio delle arti, che si terrà nella Sala Eventi della Mostra Regionale di San Giuseppe a Casale Monferrato, giovedì 23 marzo, a partire dalle ore 21. Protagonisti ed animatori della serata, ognuno con le proprie competenze, saranno la scuola Arte e Moda di Casale Monferrato, fondata e diretta da Rita Corino, il regista Stefano Viale Marchino e la compagnia teatrale Teatro della Nebbia.

Lo spettacolo incomincerà con la proiezione del lavoro di Stefano Viale Marchino “Am Vis, seguirà con la rappresentazione teatrale a cura del Teatro della Nebbia, nel quale il ruolo di costumista è svolto da Arte e Moda e terminerà con la proiezione del backstage di tutto il lavoro che è stato svolto per arrivare alla creazione dei vari costumi. Si tratta, dunque, di un appuntamento nel quale c’è una “contaminazione” tra tre forme di arte diverse ma, come in questo caso, spesso collegate tra loro.

L’idea dello spettacolo, che si chiama”14 Sfumature d’Amore” nasce dalla voglia di parlare dell’amore, in tutte le sue forme. I ragazzi del Teatro della Nebbia raccontano cos’è per ciascuno di loro l’amore, coi gesti e con oggetti, costumi e realizzazioni create appositamente dall’atelier di Rita Corino.

Stefano Viale Marchino, invece, è un videomaker e regista casalese che, dopo una lunga esperienza lavorativa all’estero, è tornato in Monferrato per proseguire la sua attività. Nel 2016 ha esordito con lo spot pubblicitario Keep Out Bracelets, andato in onda su La7 e, successivamente, ha partecipato all’edizione del MonFilmFest dello scorso anno con il cortometraggio “Am Vis” incentrato proprio sul Monferrato Casalese. La collaborazione con Arte e Moda e con Rita Corino è nata proprio per la volontà di valorizzare i progetti che danno spazio ad arte, spettacolo, cinema e moda nel Casalese. Il progetto è stato realizzato insieme ad Andrea Martinotti, giovane videomaker emergente e studente dell’Istituto Leardi, anch’egli protagonista nella realizzazione di “Am Vis” in qualità di aiuto operatore.

Lo spettacolo è gratuito, ma occorre ritirare i biglietti di invito presso la sede di Arte e Moda, in viale Morozzo di San Michele 5 a Casale Monferrato.

Info vista Mole nel nuovo punto turistico di via Verdi

Dopo quello di fronte a Porta Nuova un  nuovo punto di informazioni turistiche è stato inaugurato  a Torino in via Verdi, all’angolo con via Montebello, nei pressi della Mole Antonelliana, zona molto frequentata grazie alla presenza dell’Università e del Museo del Cinema. Il nuovo punto informazioni è ecosostenibile e funzionale. La progettazione dello spazio è dello studio di architettura U-Layer,  degli architetti Gian Carlo Tranzatto e Luca Domenichelli, che con Emanuele Guastaferro hanno contribuito alla realizzazione di  ‘Objecto’, il progetto di merchandising ufficiale della Città di Torino, con oggetti quali  la ‘Mole Magica’ e il ‘Touret’ e ‘Gianduiotto’ usb. Presto sarà aperto al pubblico anche il terzo punto informativo, già posizionato al capolinea del bus City Sightseeing Torino, in piazza Castello.

 

(foto: il Torinese)

Torino città di Librolandia, ma le biblioteche sono al verde

A dare l’allarme è La Stampa, che parla di crisi delle biblioteche civiche. Sono stati ridotti del 90% i fondi negli ultimi  otto anni e il sistema delle biblioteche pubbliche torinesi è diventato dal migliore d’Italia a uno dei più deboli. Si registra un calo di utenti  dal 2012 a oggi pari a un -10.25% di volumi prestati: un crollo di 20 mila libri in prestito nell’ultimo anno . Dal  2009 l’amministrazione ha iniziato a investire 1 milione di euro per comprare nuovi libri. Solo un anno dopo la cifra scende a 800 mila euro. Fino al 2015 quando si scende a 110 mila. E nel 2016 gli euro previsti sono solo 85 mila, in realtà – per problemi vari –  spesi soltanto in minima  parte. E’ naturale che, se  nelle biblioteche non arrivino i libri di nuova pubblicazione i lettori si disaffezionino: 20mila prestiti in meno nell’ultimo anno. Poi c’è penuria di personale per tenere aperte le sedi, sono state chiuse alcune strutture che richiedevano importanti interventi di ristrutturazione. La carenza di personale obbliga inoltre i dipendenti delle strutture civiche ad essere  reperibili su tutto il territorio comunale durante l’estate, quando diverse strutture sarebbero costrette a restare chiuse. Insomma, Torino città del Salone del Libro, ma in crisi proprio (anche) nel settore delle biblioteche.