redazione il torinese

Morte nella galleria del vento: quando la tecnologia uccide

La morte  tecnico del Centro Stile Italdesign nello stabilimento Pininfarina a Grugliasco (Torino), è avvenuta mentre stava effettuando prove di dinamica su un nuovo modello di auto nella galleria del vento, che lo ha risucchiato.  Ma in cosa consiste la galleria del vento? Si usa in ambito industriale per studiare le reazioni di un corpo immobile, investito da una corrente d’aria. Le gallerie sono grandi condotti di diversa sezione dove scorre il flusso alla velocità e alla densità decisa. Il flusso d’aria viene mosso attraverso ventilatori , mentre un effusore serve ad accelerare il moto dell’aria in ingresso. Speciali reti o filtri riducono le turbolenze. In uscita il flusso e’ rallentato da un diffusore, e al centro si trova la camera di prova, dove viene posizionato il corpo  da studiare. La tecnologia, a volte, diventa assassina.

Il foulard che celebra la montagna

Monte Bianco Variante Blu: il foulard che celebra la montagna-icona della nascita dell’alpinismo, un nuovo elemento che arricchisce l’insolita e affascinate collezione appartenente al Museomontagna composta da più di duecento pezzi a tema montano che coprono un arco temporale che parte dagli anni Venti del Novecento fino ai nostri giorni. Nel classico formato carré di 90 centimetri per 90 il foulard – prodotto dal Museo Nazionale della Montagna di Torino in collaborazione con Silvio Cattaneo Cravatte – è stato creato e disegnato da Maurizio Rivetti, non solo artista e serigrafo, ma anche alpinista conoscitore e frequentatore delle vette. In quattro vedute del gruppo del Monte Bianco, sotto il cielo blu cobalto dell’alta quota, Scandito dalle curve di livello della vetta principale, si contrappongono il settore italiano Peutérey e Brenva e quello francese del Glacier des Bossons, mentre la vista del Dente del Gigante e delle Grandes Jorasses si confronta con l’Aiguille Verte e il Petit Dru.  Ripreso da Courmayeur e da Chamonix, il Monte Bianco non è un luogo di confine tra nazioni diverse, ma – come suggerisce il reticolo che lega tra loro i versanti – diventa un ponte ideale, tracciato nel tempo dagli alpinisti di tutto il mondo con la scoperta delle vette e l’apertura di nuove vie. Monte Bianco variante Blu è da oggi un nuovo tassello dell’esposizione Foulard delle Montagne, una selezione di 70 pezzi provenienti dalla ricca raccolta del Museo che accompagna il visitatore in un inedito viaggio sulle impalpabili trame di seta dei foulard , un viaggio che tocca le montagne di tutti i continenti, soggetti con cui si sono confrontate le più prestigiose case di moda internazionali. La mostra è visitabile fino al 28 maggio 2017 nelle sale del Museo Nazionale della Montagna del CAI Torino al Monte dei Cappuccini. L’esposizione, è anche accompagnata da un volume della collana sulle raccolte di documentazione Museomontagna, pubblicato da Priuli & Verlucca, curato da Aldo Audisio, Laura Gallo e Cristina Natta-Soleri.Prodotto con una tiratura di soli 50 pezzi, Monte Bianco variante Blu è destinato a diventare un raro oggetto da collezione, in vendita al prezzo di Euro 125 – ridotto a Euro 100, alla biglietteria del Museo in occasione della mostra, un’offerta destinata esclusivamente ai visitatori.

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Per informazioni e acquisto

posta@museomontagna.org, oggetto: foulard Monte Bianco variante Blu

“I tagli mettono a rischio la Torino culturale e turistica”

“Il momento è duro e le casse pubbliche sono vuote, ma mi appello alle istituzioni, locali e nazionali affinchè con i tagli non si interrompa un processo più che decennale che ha portato Torino, con la sua eccezionale offerta culturale, alla ribalta internazionale”. A parlare è il presidente della Fondazione Torino Musei, Maurizio Cibrario, a proposito dei tagli alla cultura. “Ho incontrato la sindaca Chiara Appendino due giorni fa – così l’Ansa riporta  le sue parole a margine della presentazione della Notte Bianca dei Musei Reali  – e mi è sembrata  molto preoccupata anche lei. Mi auguro che insieme a tutti i soggetti preposti si trovi al più presto una soluzione. E’ in gioco il futuro di Torino. Basta un attimo a perdere quel posto guadagnato con così tanta fatica e progettualità”.

 

(foto: il Torinese)

Davide Casaleggio: sulle orme di Olivetti con Grillo e Appendino alla conquista di Ivrea

Ivrea è il palcoscenico scelto da M5s per approfondire i temi  dell’innovazione, della nuova imprenditoria e della politica.   “Sum Capire Il Futuro” è la convention ospitata sabato 8 aprile nell’ Officina H della storica Olivetti. Presenti Beppe Grillo e Chiara Appendino, nomi della cultura e del giornalismo come Travaglio e Mentana, Freccero e il procuratore di Milano, Greco. Davide Casaleggio, che nel movimento sta assumendo un ruolo sempre più politico, sarà la star dell’iniziativa. Alcuni sostengono (ma i pentastellati smentiscono) che si tratti delle prove generali per diventare sindaco di Ivrea.  Casaleggio “figlio d’arte”  ha aperto un’associazione dedicata al padre Gianroberto. I saluti spetteranno a Beniamino de’ Liguori Carino, figlio di Laura Olivetti, nonché presidente della Fondazione intitolata ad Adriano Olivetti. In una intervista a “Repubblica”, l’ex patron di Bnl, Nerio Nesi, ha detto che la visone politica di Olivetti era tutt’altra cosa rispetto a quella dei 5 stelle. Certo si tratterà di un’occasione politica e culturale di rilevanza nazionale, sulla quale sono puntati tutti i riflettori dei media.

Donna muore nel tamponamento in tangenziale

Un’anziana di 86 anni è morta in un tamponamento a catena  sulla tangenziale sud di Torino. Si trovava con altre due persone su una Opel Agila, coinvolta nell’incidente  con una Ford Fiesta cha aveva a bordo quattro persone, rimaste illese, e una Fiat Tipo sulla quale c’era  il solo conducente. Soccorsa e trasportata in elicottero al Cto, non è stato possibile salvarla. Lievemente ferite quattro persone. La polizia stradale sta ricostruendo la dinamica dell’incidente

Le perle di Columella

Finito l’inverno è arrivata la primavera, le temperature sono più tiepide, anche se la variabilità del clima è la caratteristica di questa stagione. La primavera è il periodo del risveglio, della rinascita e, quindi, dobbiamo riservare qualche attenzione al nostro corpo per eliminare le tossine accumulate durante la stagione fredda e recuperare le energie. La principale cura consiste nella pulizia degli organi emuntori (dall’omonimo termine latino che significa “prosciugare”, “drenare”), deputati all’eliminazione delle sostanze di rifiuto e che comprendono fegato, pelle, polmoni, reni e vasi linfatici. Come diceva Ippocrate “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”, pertanto occorre partire dall’alimentazione, adottando una dieta a basso contenuto di grassi, che alleggerisca il lavoro di questi organi e faciliti le “pulizie di primavera”. Chi avesse necessità di un consiglio personalizzato può rivolgersi alla Naturopata, o eventualmente alla Nutrizionista, che collabora con la nostra Associazione, ricevendo informazioni e contattandole presso il negozio Superpolo Bio a Collegno (a 150 mt dalla stazione Fermi della Metro torinese), telefonando al n. 011 403 14 27 o scrivendo una mail a info@superpolobio.it. Il negozio dispone anche di un assortimento di prodotti naturali e fitoterapici, che vi possono coadiuvare nel caso abbiate necessità di una disintossicazione e pulizia più profonda.

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Qui di seguito, mi limito a indicarvi una ricetta che utilizza un ortaggio molto comune, disponibile a prezzi contenuti e che sovente non apprezziamo a sufficienza: le cipolle, le perle di cui parla Columella, ricche di proprietà benefiche, tanto che la medicina tradizionale le considera molto più di un alimento.

Columella, ovvero Lucio Giunio Moderato Columella (Gades, 4 70 d. C.), dopo la carriera nell’esercito, si dedicò all’attività agricola, scrivendo un trattato in dodici volumi, il De re rustica, che rappresenta la maggiore fonte di conoscenza circa l’agricoltura nell’antica Roma, insieme ai lavori di Catone il Vecchio e Varrone. Columella nei suoi testi ci fornisce molte indicazioni sulle varietà di cipolle coltivate nelle campagne romane, apprezzandole fino al punto di definirle “perle”.

Apicio (Marcus Gavius Apicius – vissuto a cavallo fra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C.) a cui è attribuito uno dei primi testi di cucina, il De re coquinaria (L’arte culinaria), dal canto suo ci racconta l’utilizzo di questo bulbo in cucina e riporta quella che ha tutte le caratteristiche della prima vera “zuppa di cipolle”. E’ della zuppa di cipolle, infatti, che voglio parlarvi, consigliandovela per le serate di pioggia, quando un bel piatto caldo può rinfrancarvi adeguatamente.

Fin dall’età del bronzo la cipolla era tenuta in grande considerazione per le sue proprietà medicamentose e gli antichi Egizi la usavano nelle sepolture, dato che per la sua forma a anelli concentrici la associavano al concetto di infinito e vita eterna. I gladiatori romani strofinavano la cipolla sui muscoli per renderli più vigorosi e Alessandro Magno la raccomandava per il rancio delle sue truppe per dare loro forza e vigore. Discoride e Galeno ritenevano che le cipolle rosse fossero le più adatte per curare i problemi digestivi e circolatori, oltre che come disinfettante in caso di avvelenamenti e punture d’insetto.

A Parigi la zuppa di cipolle è legata al quartiere degli antichi mercati generali di Les Halles, dove chi tirava tardi tra i vicoli della città, all’alba andava a mangiare questo piatto corroborante nei bistrot che rimanevano aperti tutta la notte.

La zuppa di cipolle è diventata un piatto classico della gastronomia francese, ma, come abbiamo visto, le sue origini possono essere fatte risalire addirittura all’antica Roma. Una delle ipotesi è che sia arrivata alla corte del re di Francia direttamente dall’Italia, attraverso Caterina de’ Medici, che andò in sposa a Enrico II. Come sempre, in questi casi non si capisce se si tratta di leggende o di verità storiche, ma gli indizi ci sono tutti, considerando che le cipolle erano ampiamente utilizzate anche nella cucina toscana fin dal tempo degli Etruschi, come testimoniano alcuni affreschi dell’epoca.

In Italia sono ancora coltivate un gran numero di varietà di cipolle e la loro disponibilità sul mercato varia da una regione all’altra a seconda delle stagioni: molte di queste sono ormai diventate rare e alcune sono entrate tra i Presidi Slow Food.

Anche Pablo Neruda, premio Nobel per la letteratura nel 1971, nella raccolta Ode al vino e altre odi elementari, dedica i suoi versi alla cipolla:

“Cipolla, luminosa ampolla, petalo su petalo s’è formata la tua bellezza, squame di cristallo t’hanno accresciuta e nel segreto della terra buia s’è arrotondato il tuo ventre di rugiada.” – P. NERUDA, Ode alla cipolla

Certo la soupe à l’oignon di oggi si è di molto arricchita negli ingredienti fino a diventare anche un piatto proposto nei menu delle feste: ci troviamo al di là della linea dell’olio, in piena zona del burro, che viene utilizzato assieme a un ricco brodo di carne. Per restare fedele alla proposta di una zuppa di magro, corroborante ma utile a una dieta disintossicante, ve ne propongo una versione “vegetariana”, che può diventare anche vegana, qualora si utilizzi il giusto “formaggio”.

Zuppa di cipolle (per 6 persone)

Ingredienti:

1 kg di cipolle bianche

6 fette di pane tostate in forno

250 gr di formaggio

2 cucchiai colmi di farina

1 bicchiere di vino bianco

Olio extra vergine di oliva

sale e pepe

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Preparazione

Iniziamo affettando finemente le cipolle. Quindi le mettiamo a stufare con qualche cucchiaio di olio evo in una pentola capace, con fiamma dolce per circa 20 minuti. Giriamo spesso per far sì che le cipolle appassiscano, senza prendere colore. A questo punto aggiungiamo la farina setacciata alle cipolle e amalgamiamo il composto, sempre col fuoco al minimo, per altri 5 minuti. Aggiungiamo il bicchiere di vino bianco e giriamo ancora, alzando la fiamma. Ho usato un vino bianco chardonnay biologico delle Cantine Europa di Petrosino, un vino che ha un ottimo rapporto qualità/prezzo e che ha spiccate note di mineralità, che caratterizzerà il gusto della zuppa. A questo punto aggiungiamo acqua calda salata in quantità sufficiente e lasciamo cuocere per altri 30 minuti circa. Facciamo tostare le fette di pane in forno con un filo d’olio. Togliamo la pentola dal fuoco, aggiustiamo di sale e arricchiamo con una generosa manciata di pepe. Prepariamo le ciotole, scegliendole del tipo che possano essere passate in forno, poniamo sul fondo una fetta di pane tostato, mettiamo abbondante formaggio grattugiato ( e qui i gusti possono anche dividersi: parmigiano reggiano se vogliamo restare in Italia, emmental rapè per un omaggio alla Francia, oppure un “Gondino stagionato” se si vuole essere rigidamente vegani), versiamo la zuppa di cipolle sul pane e terminiamo con abbondante formaggio grattugiato. Passiamo a gratinare nel forno e passiamo all’assaggio.

Tutti i prodotti bio per la preparazione della zuppa possono essere reperiti nel negozio Superpolo Bio di Collegno ((a 150 mt dalla stazione Fermi della Metro).

Buon appetito!

Ignazio Garau

Presidente Italiabio

 

“TUTTI I NEMICI DEL PROCURATORE”

Lunedì 10 aprile alle ore 17,30 al Circolo della Stampa di Torino (Corso Stati Uniti, 27), in occasione del centenario della nascita, verrà ricordato Bruno CACCIA parlando del libro di Paola BELLONE “TUTTI I NEMICI DEL PROCURATORE. L’omicidio di Bruno Caccia”, edito da Laterza. In dialogo con l’autrice interverranno il magistrato Giorgio VITARI, Avvocato Generale dello Stato di Torino, e Gian Paolo ZANCAN, avvocato penalista. Introdurrà Anna RICOTTI. Il 26 giugno 1983 alcuni sicari uccidono a colpi di pistola il Procuratore capo di Torino Bruno Caccia. Il delitto viene archiviato come omicidio di ‘ndrangheta, ma le indagini portano alla luce una fitta trama di relazioni pericolose tra esponenti della criminalità organizzata, indagati eccellenti delle inchieste “scandalo” coordinate da Bruno Caccia e, ciò che è più grave, anche pezzi della magistratura. Un capitolo sconcertante della recente storia giudiziaria italiana, su cui pesano i silenzi del CSM. Bruno Caccia fu ucciso dalla ‘ndrangheta, senza alcun dubbio. Ma nell’anomala vicenda dell’unico omicidio di un magistrato commesso da un’associazione mafiosa nel Nord Italia rimangono molte ombre. Come sancì la seconda sentenza di appello per il delitto, infatti, e come confermò la Cassazione, il Procuratore fu ucciso in quanto “ostacolava la disponibilità altrui”, cioè la disponibilità di altri magistrati verso i malavitosi.

Il libro passa in rassegna le inchieste aperte da Caccia e prende in esame documenti inediti e nuove testimonianze. Quello che emerge è una fitta trama di relazioni pericolose tra alcuni magistrati, alcuni esponenti della criminalità organizzata e gli indagati nelle inchieste ‘scandalo’, che in quel terribile 1983 coinvolgevano esponenti delle istituzioni, Guardia di Finanza, massoni.

Festival Vivaldi, un weekend in musica

IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA MUSICALE

 

Sabato 18 aprile

 

 

Al Castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo alle ore 17.30 si terrà il concerto «AMOR, HAI VINTO» Tiepolo e il Settecento veneto, con L’Astrée, Gruppo cameristico dell’Academia Montis Regalis, Stéphanie Varnerin soprano, Francesco D’Orazio violino, Pietro Prosser arciliuto e chitarra barocca e Giorgio Tabacco clavicembalo.

 

Di Antonio Vivaldi verranno proposte:

Sonata in re minore per violino e basso continuo RV 14
Amor, hai vinto, cantata per soprano e basso continuo RV 651
Sonata in la maggiore per violino e basso continuo RV 31
Elvira anima mia, cantata per soprano e basso continuo RV 654
Sonata in re minore per violino e basso continuo RV 27
Lungi dal vago volto, cantata per soprano, violino
e basso continuo RV 682

 

Il concerto si svolgerà in occasione della mostra Tiepolo e il Settecento veneto, allestita fino al 14 maggio nelle sale storiche del Castello di Miradolo: un percorso in 50 opere, alla scoperta del Secolo dei lumi, che comprende capolavori di Giambattista e Giandomenico Tiepolo e di altri grandi Maestri veneti ed europei.

Chi assiste al concerto, al termine può partecipare a una visita guidata riservata e a un aperitivo. Prenotazione obbligatoria (minimo 20 persone). Ingresso Euro 15 (prenotazione obbligatoria – Tel. 0121 376545)

A cura della Fondazione Cosso e dell’Academia Montis Regalis.

 

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Nella Biblioteca Nazionale di piazza Carlo Alberto alle ore 17.30 si svolgerà il concertoFLORILEGIO OPERISTICO” con Oksana Lazareva contralto, Andrea Cristofolini pianoforte e le danzatrici Giusi Zanfa e Monica Rosolen.

 

Di Antonio Vivaldi verranno eseguite:
«Anderò, volerò, griderò» da Orlando finto pazzo RV 727
«Così potessi anch’io» e «Sorge l’ingrato nembo»
da Orlando furioso RV 728

«Dividete i giusti dei» da Il Farnace RV 711
«Sol da te mio dolce amore» da Orlando furioso
«Del goder la bella speme» da Arsila, regina di Ponto RV 700

«Nel profondo cieco mondo» da Orlando furioso
«Tu dormi in tante pene» da Tito Manlio RV 738
«Se parto, se resto» da Catone in Utica RV 705

«Ho il cor già lacero» da Griselda RV 718
«Vedrò con mio diletto» da Il Giustino RV 717

L’esecuzione musicale è intervallata da tre interludi danzati sui movimenti del Concerto in mi maggiore op. 8 n.1 “La primavera” RV 269

 

Ingresso libero

 

A cura dell’Associazione Concertante – Progetto Arte&Musica, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e l’AssociazioneABNUT

 

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Alle ore 20.30 alla Biblioteca Nazionale si terrà “IL CONCERTO DOPPIO IN VIVALDI E BACH” con Roberto Ranfaldi maestro concertatore e violino, Alessandro Milani violino, Carlo Romano oboe e l’Ensemble d’Archi dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

Diretta Facebook della presentazione e dei primi minuti del concerto.

 

Antonio Vivaldi
Concerto in la maggiore per archi e basso continuo RV 158
Concerto in la minore per due violini, archi e basso continuo op. 3 n. 8 RV 522

Johann Sebastian Bach
Concerto in re minore per violino, oboe, archi e basso continuo BWV 1060

Antonio Vivaldi
Concerto in si bemolle maggiore per violino, oboe, archi e basso continuo RV 548

Johann Sebastian Bach
Concerto in re minore per due violini BWV 1043

Ingresso libero

A cura dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e l’Associazione ABNUT

 

Domenica 9 aprile

 

Alla Biblioteca Nazionale alle ore 17.30 si terrà il concerto «AMOR, HAI VINTO» con L’Astrée, Gruppo cameristico dell’Academia Montis Regalis, Stéphanie Varnerin soprano, Francesco D’Orazio violino, Marco Testori violoncello, Pietro Prosser arciliuto e chitarra barocca e Giorgio Tabacco clavicembalo.

Di Antonio Vivaldi:

Sonata in re minore per violino e basso continuo RV 14
Amor, hai vinto, cantata per soprano e basso continuo RV 651
Sonata in la maggiore per violino e basso continuo RV 31
Elvira anima mia, cantata per soprano e basso continuo RV 654
Sonata in re minore per violino e basso continuo RV 27
Lungi dal vago volto, cantata per soprano, violino e basso continuo RV 682

Ingresso libero.

A cura della Biblioteca Nazionale, dell’Associazione ABNUT e dell’ Academia Montis Regalis.

 

 

Lunedì 10 aprile

 

Alle ore 10.30 e alle 20.30 al Teatro Regio si svolgerà il concerto “VIVALDI E PIAZZOLLA, LE OTTO STAGIONI”  con Sergey Galaktionov maestro concertatore e violino e l’Orchestra del Teatro Regio

Antonio Vivaldi

Le Stagioni, concerti per violino, archi e basso continuo nn. 1-4 da Il cimento dell’armonia e dell’inventione op. 8

 

Astor Piazzolla

Las cuatro estaciones porteñas

Concerto in mi maggiore “La primavera” RV 269
Primavera porteña
Concerto in sol minore “L’estate” RV 315
Verano porteño
Concerto in fa maggiore “L’autunno” RV 293
Otoño porteñov Concerto in fa minore “L’inverno” RV 297
Invierno porteño

Posti numerati Euro 15.
Under 16 Euro 10 (gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili). 18app: Euro 10, e con 1 euro in più acquisti un altro biglietto. Con il sostegno di Ecopack, in ricordo di Adelina Ferri. A cura del Teatro Regio Torino

 

 

INFO: www.comune.torino.it/festivalvivaldi

Tablet sulle volanti della polizia

A bordo delle volanti della polizia arrivano le nuove tecnologie per favorire la  maggiore sicurezza dei cittadini. Confartigianato Torino ha contribuito alla consegna di 65 tablet che saranno installati sulle auto della polizia e consentiranno  agli agenti di accedere in tempo reale agli archivi informatici. La  Centrale potrà geolocalizzare le auto di servizio automaticamente. Grazie ad apposite check list, impiegando il tablet gli agenti potranno effettuare controlli amministrativi e stampare i documenti per la contestazione di eventuali illeciti rilevati.

 

(foto: il Torinese)
 

IL GSPM TORINO HA L’ARGENTO VIVO ADDOSSO: SECONDO POSTO AI CAMPIONATI ITALIANI ASPMI DI CORSA CAMPESTRE

Ottimo esordio stagionale per il sodalizio sabaudo, che conquista l’oro nella gara maschile con Maurizio Marzullo e il bronzo in quella femminile con Paola Settia

La stagione 2017 del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino comincia… sprintando. Domenica 2 aprile, infatti, la compagine gialloblù, formata da nove uomini e quattro donne, ha preso parte ai campionati italiani ASPMI di corsa campestre, che si sono disputati presso il circolo CONI “Luigi Montefusco” di Lecce lungo un tracciato di poco superiore ai 2 chilometri, con quattro giri previsti per la tenzone maschile e due per quella femminile. Al termine della competizione, alla quale hanno partecipato in tutto 62 atleti, i sabaudi hanno agguantato la seconda piazza in classifica generale, cedendo il passo soltanto al GS Milano e precedendo proprio i loro omologhi salentini. A infarcire il bottino dei piemontesi ci hanno pensato Maurizio Marzullo, vincitore assoluto della gara con il tempo di 31’41”, e Paola Settia, medaglia di bronzo fra le donne (19’25”). Per quanto concerne i piazzamenti di categoria, tra gli uomini si segnalano il quinto e il settimo posto di Cristian Bertaina e Alessandro Dazzeo fra i “Veterani A”, la quarta e la quinta posizione di Massimo Benincasa e Roberto Fruianu nei “Pionieri A” (categoria vinta da Marzullo), l’ottava e la decima piazza di Massimo Re e Marco Baldo tra i “Pionieri B” e il quarto e il sesto posto di Giuseppe Adamo e Silvano Ferrero nei “Pionieri C”. Le quattro quote rosa al via, invece, erano tutte “Veterane B”  e si sono classificate tra le prime sei della loro categoria: si tratta di Paola Settia (seconda), Luisella Tanda (terza), Rossana Trancuccio (quarta) e Monica Palumbo (sesta).

A margine della manifestazione, il responsabile della squadra podistica del GSPM Torino, Cristian Bertaina, tornato al timone del team dopo due anni, ha commentato: «Sono molto felice di essere ritornato responsabile di un gruppo podistico stupendo a livello sportivo e umano e sono ancora più felice di aver festeggiato questa giornata con un argento nazionale. Il percorso era decisamente impegnativo e prevedeva l’arrivo all’interno della pista d’atletica. A complicare le cose, poi, ci si è messo anche il vento, che soffiava contro noi atleti, costringendoci a un supplemento di fatica, ma siamo stati tutti bravissimi e ci siamo presi una bella soddisfazione. Colgo l’occasione per ringraziare la collega Paola Settia, che mi ha supportato nell’organizzazione della trasferta in landa pugliese e con cui mi complimento per il terzo posto assoluto, centrato proprio nel giorno del ritorno alle competizioni dopo un lungo periodo di inattività. Un grandissimo grazie, poi, desidero rivolgerlo ai colleghi del Gruppo Sportivo di Lecce, con particolare riferimento al presidente, Antonio Grassi, e agli organizzatori, Antonio Manni e Giuseppe Sabatino. Tutto è stato perfetto, a partire dal soggiorno, conclusosi con un meraviglioso giro turistico della città».

Archiviata la campestre, i ragazzi di Bertaina potranno ora cominciare a preparare i campionati italiani ASPMI di corsa su strada, in programma domenica 29 ottobre a Milano. Il GSPM Torino, invece, tornerà a giocarsi un titolo nazionale molto prima di quella data; infatti, sabato 6 e domenica 7 maggio, a Genova, si terranno i tricolori di nuoto.