redazione il torinese

Truffe alimentari, c’è anche Pinerolo nel mirino dell’operazione “Bacco”

Le indagini, avviate nel 2015 e protrattesi per quasi un anno e mezzo, hanno permesso di individuare l’esistenza di un vero e proprio gruppo criminale con “base” tra Acqui Terme ed Alice Bel Colle

C’è anche Pinerolo nel mirino dell’operazione “Bacco” dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Acqui Terme i quali eseguito quattro misure cautelari personali emesse dal Gip del Tribunale di Alessandria nei confronti di altrettanti soggetti residenti tra Alessandria, Acqui Terme ed Incisa Scapaccino: uno dei quali posto agli arresti presso il proprio domicilio, gli altri tre colpiti da provvedimento coercitivo dell’obbligo di dimora. Alle persone finite in manette per la commissione di una serie di falsi, truffe e ricettazioni di prodotti alimentari e vinicoli se ne aggiungono almeno altre tre residenti tra Acqui ed il centro della Città Metropolitana di Torino, denunciate a piede libero.

Le indagini, avviate nel 2015 e protrattesi per quasi un anno e mezzo, hanno permesso di individuare l’esistenza di un vero e proprio gruppo criminale con “base” tra Acqui Terme ed Alice Bel Colle, al cui vertice vi era un 45enne acquese, già noto alle Forze dell’Ordine anche per analoghi reati, affiancato da un 52enne di Alice Bel Colle, un alessandrino di 59 anni, un 37enne di Incisa Scapaccino. Con loro, come detto, operavano altri quattro soggetti, indagati al momento in stato di libertà, di Acqui Terme e Pinerolo. L’attività investigativa ha consentito di far luce su un numero rilevante di truffe ai danni di produttori e rivenditori all’ingrosso di prodotti alimentari – in particolar modo dolci – e vinicoli. La “banda”, infatti, cercava le proprie vittime in tutto il territorio nazionale: dalla Puglia al Friuli Venezia Giulia, dall’Emilia Romagna alla Liguria e, ovviamente, alle province piemontesi tra cui quella alessandrina.

Lo schema era piuttosto rodato. Uno dei membri dell’associazione, contattava i rivenditori ed i produttori a volte con il proprio nome, altre volte con nomi di fantasia, proponendosi quale acquirente di grosse partite di merci per valori quasi sempre superiori ai 2.000 euro per arrivare, come nel caso di una ditta produttrice di vini, ad un ordine superiore ai 40.000 euro.

Tra i finti nomi utilizzati quelli di ROMANO Carlo, TAVERNARO Andrea oppure Marco, con i quali l’uomo fingendosi un “grossista” forniva la descrizione e la visura camerale delle ditte di cui asseriva falsamente essere il titolare, l’amministratore unico e/o l’agente di commercio.

Dopo l’approccio iniziale, questi chiedeva alle ditte di mandargli al proprio indirizzo di posta elettronica – indirizzo fittizio intestato ai falsi nominativi indicati in precedenza – un prezzario con l’indicazione dei prodotti concordando alfine l’acquisto della merce. Una volta presi gli accordi necessari, si conveniva il luogo di consegna, solitamente nei pressi di zone commerciali e/o capannoni fuori mano dove la merce veniva consegnata da ignari corrieri ai quali veniva dato un assegno circolare.

A quel punto altri membri dell’associazione, tra cui il LUPO, provvedevano a ritirare la merce smistandola in negozi compiacenti di Acqui Terme e Pinerolo. Particolare attenzione veniva posta dai componenti della “banda” alla scelta delle modalità di finto pagamento della merce ordinata. A volte gli assegni consegnati ai corrieri risultavano scoperti, rubati o smarriti da parte di terze persone, risultate sempre all’oscuro dei fatti. In alcuni casi, invece, i malfattori non provvedevano ad alcun pagamento, facendo successivamente perdere le proprie tracce.

Quando invece le aziende contattate ponevano obiezioni o rifiutavano gli assegni quale mezzo di pagamento, la combriccola decideva di rinunciare alla truffa, interrompendo ogni contatto. La merce così ottenuta veniva poi smistata in esercizi compiacenti operanti nell’acquese e a Pinerolo e proprio in uno di questi esercizi, durante le indagini, i carabinierie hanno sequestrato oltre 12.000 bottiglie di vino e diversi quintali di caffè frutto di alcune truffe appena commesse. In tutto, circa una quindicina le truffe consumate e scoperte per un valore pari a circa 100.000 euro. Altrettante quelle per le quali non si è potuto procedere sebbene fossero state scoperte in quanto le vittime non hanno voluto sporgere querela. Oltre venti gli episodi in cui è stato accertato come la condotta dei malfattori si sia fermata al semplice tentativo ovvero subito dopo i primi approcci.

Nel corso delle perquisizioni eseguite è stata rinvenuta e sequestrata copiosa documentazione tuttora ora al vaglio dei militari anche per accertare eventuali ulteriori analoghi fatti reato.

Massimo Iaretti

 

La “Dolce Vita” torinese di Francesca F. Fellini

Sulla scia dei numerosi eventi curati da Marcel Melis , Visual Merchandiser di Allegroitalia, mercoledì 17 Maggio arriva a Torino  “L’Apericena Felliniano “. All’evento, voluto da Melis anche in occasione del suo compleanno,  saranno presenti noti marchi della Città  e, tra i grandi ospiti Francesca Fabbri Fellini, nipote del celebre Federico e  musa della serata che vede tra i numerosi partners anche il comitato Torinese dell’Unicef. Mercoledì 17 Maggio, dalle 20, Via dell’Arcivescovado 18.

 

Il Torinese, in occasione dell’evento curato da Marcel Melis e ospitato da Allegroitalia, ha incontrato Francesca Fabbri Fellini ultima erede per Dna, del regista, in quanto figlia della sorella. Lei è l’Ambasciatrice nel mondo dell’opera del Maestro Federico Fellini, poeta visionario che tutti ci invidiano, l’Uomo dai 5 Oscar. Francesca, attraverso un breve ritratto di se’ , ci ha raccontato il rapporto che la lega tutt’ora allo zio ‘Chicco’ (come lei lo chiama) e alle sue opere. Il suo motto era: “L’unico vero realista è il visionario”. Parlando della sua fama riusciva a dire: “Felliniano: avevo sempre sognato, da grande, di fare l’aggettivo”. Oggi per me donna che si occupa di comunicazione, che si nutre di immagini e sogni, mio zio resta una fonte inesauribile di meraviglia. Con lui ho passato molto tempo a tavola. Era un buongustaio: un gourmet della vita e della buona tavola. Anche zia ‘Getta’ era una gran gourmet e per il suo Federicone cucinava sempre quantità industriali di minestrone, tagliatelle al ragù, e di pollo alla diavola. A lui e a mia madre, Maria Maddalena ho dedicato un ricettario di ricordi e di piatti della tradizione romagnola, un ‘Amarcord’ a tavola di casa Fellini, dal titolo: ‘A tavola con Fellini – Ricette da Oscar della sorella Maddalena’. Non ho mai chiesto niente, eccetto un consiglio a 19 anni a cena a Roma, al ristorante dalla ‘Cesarina’: quale strada intraprendere nella vita. Per la mia innata e incontinente curiosità mi consigliò di laurearmi in lingue e di imparare molto bene ad usare il computer che avrebbe fatto la differenza e poi diventare una giornalista. Ho seguito il suo consiglio.Mi sono laureata in lingue e oggi sono una giornalista professionista con esperienze radio televisive. Il mio primo contratto di scrittura con Mamma Rai, l’ho firmato nel lontano 1987. La trasmissione nella fascia oraria del mattino, si chiamava ‘Muoviamoci’, su Rai Due, condotta da Sidney Rome e le 180 puntate le abbiamo registrate dalla storica sede Rai di via Verdi a Torino a due passi dalla Mole. Il mio motto: “Se puoi sognarlo puoi farlo”.

 

 

Francesca, qual e’ il tuo rapporto con Torino e cosa ami ritrovare quando fai tappa in Città ?

 

Torino ha segnato la ‘tappa di partenza’ della mia indipendenza. A 22 anni ho cominciato a mantenermi,vivendo da sola, facendo il lavoro che amavo fare che è quello di raggiungere più persone possibili attraverso un media: televisione,radio non importa. Torino è una città d’arte bellissima, secondo me,una delle più belle d’Italia.Purtroppo ancora troppo sottovalutata nelle mete turistiche. Una città industriale. Il volto di Torino è cambiato in meglio dai Giochi Olimpici invernali del 2006,com’è sotto gli occhi di tutti. Un appuntamento che non può mancare nelle mie visite a Torino è allo storico Caffè Bicerin, in piazza della Consolata con due cari amici di famiglia che adoro, la coppia composta da Giulia e Giuseppe Peyrano.

 

 

Un consiglio per chi visita Torino per la prima volta, cosa non deve perdersi e perché no, un consiglio anche ai torinesi che vogliono riscoprire un insolito lato della propria città’

 

Per quanto riguarda i musei questi 3 sono i miei preferiti: Egizio,(il più importante al mondo dopo quello del Cairo,recentemente ha avuto un restyling) Cinema,(magico) Automobile (estremamente scenografico). Un giro delle piazze da Piazza Castello a Piazza San Carlo. Salire sulla punta della Mole Antonelliana oggi sede del Museo nazionale del Cinema. Visitare almeno una delle residenze sabaude,la Reggia di Venaria per esempio. Ai torinesi consiglio di farsi una bella gita salendo alla Basilica di Superga   con la ‘dentiera’, lo storico trenino a cremagliera che loro conoscono bene, poi rientrando in città ritrovare l’atmosfera di un tempo in uno degli storici caffè per una bella cioccolata…dove il tempo si è fermato

 

 

PER LA XXX EDIZIONE LO STAND DELLA CITTÀ TORNA AL SALONE DEL LIBRO

Per il trentennale del Salone Internazionale del Libro la Città di Torino torna, dopo alcuni anni, al Lingotto con un proprio stand. Questa presenza istituzionale intende evidenziare quanto fortemente l’Amministrazione comunale e i torinesi credano nella valorizzazione della cultura e della trasmissione dei valori della conoscenza, sottolineando l’indissolubile legame tra Torino e il libro.

 

Lo spazio è stato ideato dall’architetto Giovanni Pellegrini e si trova nel Padiglione 1 poco dopo l’ingresso principale.

 

La Città offrirà, quindiun ampio calendario di eventi, uno stand appositamente ideato ad accogliere i visitatori e una mostra sulla Casa editrice Einaudi.

 

La mostra Einaudi, percorsi grafici 1934-2017, all’interno dello stand della Città di Torino, è stata ideata da Luca Motto ed è una riflessione sull’immagine grafica delle copertine della Casa editrice Einaudi caratterizzate da una forma sobria ed essenziale, finalizzata al rispetto dello scrittore e soprattutto del lettore.  Il libro è quindi considerato come oggetto visivo, autonomo dalla testimonianza verbale del suo conte­nuto.

 

L’esposizione nasce anche dal forte legame che esiste fra Torino e la casa Editrice Einaudi. Fondata nel 1933 a Torino da Giulio Einaudi, ha rappresentato e rappresenta ancor oggi il modello ideale di un’editoria di cultura, svincolata dalla politica commerciale del libro di consumo e che ha svolto fin dalle origini il ruolo di promozione e diffusione della cultura in Italia.

 

Con lo spirito comune di trasformare la cultura da elitaria a fruibile, senza cedimenti sulla qualità, l’Editore si è avvalso della collaborazione iniziale di un gruppo di intellettuali antifascisti tra i quali, Cesare Pavese, Leone e Natalia Ginzburg, Elio Vittorini, Norberto Bobbio, Massimo Mila, Franco Antonicelli e Italo Calvino.

 

Il percorso espositivo, che si snoda dalla seconda metà degli anni Trenta del Novecento ai giorni nostri, presenta alcune tra le più significative proposte grafiche che hanno accompagnato la linea edi­toriale della Casa editrice torinese.

 

Gli appuntamenti organizzati dalla Città di Torino si svolgono nello stand della Città, nelle sale Rossa e Azzurra, al Bookstock Village e nello spazio Prospettive Digitali.

 

Una ricca programmazione che vede incontri di grande richiamo, ad esempio il 18 maggio con Giovanni Malagò, il 21 maggio con Jacopo Fo e Carlo Petrini e il 22 maggio con Giorgetto Giugiaro.

 

STAND CITTÀ DI TORINO Pad. 1

 

Giovedì 18 Maggio

ore 11.00 “Frecce e parole non si chiamano indietro” con Giovanni Malagò, Presidente CONI, Roberto Finardi, Assessore allo Sport, Mauro Nespoli, atleta e Darwin Pastorin.

 

ore 14.00 “Scusi, quanto vale questo libro?”, una dissertazione sul valore dei libri antichi nell’era dell’ebook con Alessandro Borgato e Francesca Leon, Assessora alla Cultura.

 

ore 18.30  “Torino Speaks” con Federica Patti, Assessora all’istruzione,  Marina Bertiglia, coordinatrice del Progetto e Aldo Garbarini, dirigente dei Servizi Educativi. Torino Speaks è il progetto della Città di Torino per promuovere l’apprendimento e la diffusione della lingua inglese e in particolare nei punti chiave e di interfaccia nella comunicazione internazionale.

 

Venerdì 19 Maggio

ore 11.00 Torino città del cibo”, presentazione del libro Turin Food Policy con Chiara Appendino, Sindaca di Torino, Stefania Giannuzzi, Assessora all’Ambiente, Maria Bottiglieri e Massimiliano Borgia. Di seguito si continuerà a dibattere sul tema “Il cibo: è un bene comune?” con interventi di Chiara Appendino insieme agli assessoriGuido Montanari e Marco Giusta e a Daniela Ciaffi e Giacomo Pettenati.

 

Ore 14.00 Muoversi a Torino: per una mobilità più accessibile.  Incontro con Maria Lapietra, Assessore alla viabilità, Piero Boccardo, Presidente 5T, Rossella Panero, Direttore Generale 5T, Walter Ceresa, Presidente GTT, Claudio De Consoli, Resp Uff. Stampa GTT, Guido Bordone, Disability Manager GTT.

 

ore 16.00 “Torino Comics”, Marco Schiavone  racconta l’arte del fumetto con Vinci Cardona, vincitore di Lucca Project Contest 2017.

 

ore 18.00 L’emozione dei COLORI nell’arte”, incontro sulla mostra Colori con la partecipazione di Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino e deicuratori della GAM e del Castello di Rivoli.

 

Sabato 20 maggio

ore 13.30 “Print Club Torino”, presentazione del progetto culturale Print Club Torino con un laboratorio esperienziale, con Ilaria Reposo, direttrice Print Club Torino, Fabio Guida, presidente Print Club Torino, Francesca Morea,  responsabile progetti culturali e Luisella Cresto, socio fondatore e tutor di laboratorio.

 

ore 16.00 “Torino Magica, Fantastica, Leggendaria”, Massimo Centini presenta il suo ultimo libro.

 

ore 18.00 “Torino città creativa, Gran tour 2017:itinerari urbani tra industria, artigianato e Design”, con la  partecipazione di Francesca Leon, Assessora alla Cultura,Valentina Campana, Urban Center, Simona Ricci, Abbonamento Musei,  lo scrittore Marco Magnone e Francesco De Biase, dirigente Servizio Arti visive della Città di Torino.

 

Domenica 21 maggio

ore 11.00 Torino Resiliente Verso il Piano del Verde: Greenprinting: la prima fase di un’analisi sistemica del verde urbano”. Incontro con l’Assessora all’Ambiente Stefania GiannuzziMatteo CastiglioniAndrea MarchesiniAndrea Di StefanoPaolo Miglietta e Paola Cane.

 

Ore 15.00 Omaggio a Dario Fo”. Jacopo Fo e Carlo Petrini ripercorrono, attraverso i loro ricordi personali, la vita di un uomo che ha segnato la storia artistica e culturale degli ultimi sessant’anni.

 

ore 16.30 “Green Torino. La Cultura del Benessere”, incontro con lo scrittore Valerio Sanfo e la naturopata Nadia Pesce.

 

ore 18.00 “Torino Oltre I Confini”, presentazione del Report annuale delle relazioni internazionali e dei Progetti europei. Incontro con Caterina CittadinoFederico Daneo, Massimiliano CurtoFortunata Armocida e Elena Ciarlo.

 

Lunedì 22 maggio

 

ore 17.00 Einaudi memories”, incontro di lettura con Ernesto Ferrero che racconta i suoi anni einaudiani e i grandi intellettuali che hanno collaborato con la Casa editrice, creando un legame tra il reading e la mostra.

 

SALA ROSSA Pad. 1

Giovedi 18 maggio

ore 10.30 “La lettura condivisa. I gruppi di lettura si raccontano”. Incontro per operatori e per lettori e lettrici appassionati e curiosi del mondo dei gruppi di lettura. Parteciperanno gruppi di lettura di tutta Italia, oltre naturalmente a quelli attivi nelle biblioteche civiche torinesi e quelli che fanno parte del Progetto Leggermente, promosso da Biblioteche civiche torinesi, Case del Quartiere Cascina Roccafranca e Casa nel Parco, Circoscrizione 2 e Libreria Gulliver. Interverrà Marino Sinibaldi.

 

SALA AZZURRA Pad. 3

Lunedì 22 maggio

ore 16.30.  “Torino Capitale del design”. Incontro con Giorgetto Giugiaro in occasione della presentazione del volume di Giuliano Molineri, Giorgetto Giugiaro: le strade del design Proposte e progetti ufficiali e inediti di Giorgetto Giugiaro per la Città di Torino in 30 anni di collaborazione e dialogo con le Istituzioni. A cura dell’Associazione Made in Torino, che ha realizzato altri eventi nello stand della Città.

 

BOOKSTOCK VILLAGE Pad. 5

 

Quest’anno con l’apporto delle Biblioteche civiche torinesi e dei gruppi di lettura sono stati scelti alcuni autori, presenti al Salone per la presentazioni di libri destinati a ragazzi delle scuole primarie o secondarie di primo grado, che intervengono a incontri con i giovani. Inoltre, da giovedì 18 a lunedì 22 maggio nello stand Nati per Leggere Piemonte vengono proposte letture a cura dei laboratori Pinocchio e Villino Caprifoglio del Centro di Cultura per l’Arte e la Creatività di Iter (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile) della Città di Torino e delle Biblioteche Civiche.

 

Giovedì 18 Maggio

ore 11.30 “Scopri il perché delle cose con Ada”. Incontro con Andrea Beaty a cura di De Agostini Editore e con Andrea Vico.

 

Venerdì 19 Maggio

ore 10.30 “Ragazzi ribelli: avventure sotto il vulcano”, incontro con Eros Miari, Marco Paci e Patrizia Rinaldi.

 

ore 11.30 Rivoluzioni: cambiamenti in corso d’opera!”Incontro con Marcello FoisBeniamino Sidoti e Otto Gabos

 

ore 12.30 “Il maestro”. Incontro con Fabrizio Silei e Franco Lorenzoni.

 

ore 13.30 “Per Vanna Cercenà”. Incontro con Francesco D’AdamoFabio Geda e Nadia Terranova sulla fuga dalla guerra raccontata con gli occhi buffi di una gattina di Damasco, che si trova a condividere questa difficile avventura con la sua piccola umana.

 

ore 13.30 “Sulle tracce degli antenati”, incontro con Telmo Pievani e Andrea Vico.

 

Lunedì 22 maggio

ore 10.30 “Il terremoto non è una bella storia” incontro con Michela MonferriniNadia Terranova e Franco Arminio.

 

ore 10.30 “Il grido del lupo” Incontro con Melvin Burgess ed Eros Miari.

 

ore 12.30 “Don Milani”. Incontro con Fabio GedaGaia Guasti e Andrea Schiavon per capire don Milani, oggi, tra le reazioni degli studenti.

 

ore 12.30 Pino, Salvatore e gli scarafaggi”. La mafia spiegata ai ragazzi in un incontro con Simona DolceEros Miari e Marco Rizzo.

 

Ore 16.30 Premiazione dei vincitori del premio nazionale “Nati per Leggere”, iniziativa di promozione del libro e della lettura. Ospite della cerimonia Bruno Togliolini, poeta e scrittore con la partecipazione dell’Assessora all’Istruzione, Federica Patti.

 

Spazio Prospettive Digitali Pad 1

 

Sabato 20 maggio

ore 15.30 “Dal Design alle Città Creative. Verso Torino City Of Design 2017”. Incontro sul appuntamento di ottobre 2017 quando a Torino si daranno appuntamento le organizzazioni di design da tutto il mondo per l’Assemblea generale della World Design Organization. Intervengono Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino,Luisa Bocchietto, Presidente World Design Organization ed Ezio Manzini, Professore onorario al Politecnico di Milano e autore del libro Design when Everybody Designs.

 

Giallo nel Torinese: gravi anziani coniugi feriti alla gola

Forse ha accoltellato  il marito nel corso di un litigio, e dopo averlo ferito alla gola avrebbe tentato di suicidarsi. A Banchette i carabinieri hanno trovato due anziani coniugi feriti nel loro appartamento. Il marito ha telefonato al  medico di famiglia, che ha dato l’allarme al 118. i due coniugi, 75 anni lui e 80 lei, hanno riportato ferite alla gola e si trovano ora in gravi condizioni all’ospedale di Ivrea,  ma non sarebbero in pericolo di vita. Non è da escludere che l’uomo sia rimasto ferito cercando di evitare che la moglie si togliesse la vita.

A proposito di Gramsci “dimenticato”

Caro direttore,

due piccole notazioni, in merito all’articolo apparso su “il Torinese” lo scorso 13 maggio. Non Quaderni dal carcere, ma del carcere. Lettere dal carcere, questo sì. La prima edizione fu pubblicata da Einaudi, e non da Laterza. Non era integrale, ma assai ampia e conteneva senza dubbio le parti più significative del manoscritto. Quanto al contenuto più generale della notizia, diciamo che forse manca un pezzo. Ecco quanto ha scritto Dunia Astrologo sulla pagina fb della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci: Non voglio certo prender le parti di amministratori distratti o privi di riferimenti culturali, ma non è corretto dire che non vi sono state celebrazioni per ricordare, il 27 aprile, gli ottanta anni dalla morte di Gramsci. Al Polo del ‘900 l’Istituto Gramsci ha organizzato un dibattito seguitissimo su “Gramsci e la crisi della politica” a cui ha partecipato, portando il saluto della giunta municipale, il vicesindaco Guido Montanari. Al termine dell’incontro, dopo un aperitivo offerto dalla Associazione dei sardi a Torino intitolata anch’essa ad Antonio Gramsci, è stata proposta una pièce teatrale, ” Tutto tranne Gramsci” dedicata agli aspetti affettivi e familiari della vita del grande intellettuale. Nel pomeriggio, inoltre, un gruppo di esponenti del PD torinese, assieme all’onorevole Cuperlo, hanno deposto una corona di fiori sulla lapide che lo ricorda e sono venuti a visitare Casa Gramsci.

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Giovanni Carpinelli
coordinatore scientifico della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci

Giorgio Cagnotto, il difficile mestiere di padre – allenatore

Ai Campionati italiani assoluti di tuffi che si sono svolti a Torino, nel fine settimana scorso, si è chiusa, in una Piscina Monumentale gremita di spettatori, la carriera di Tania Cagnotto, un percorso splendido, ricco di successi, soddisfazioni e emozioni, culminata nel doppio successo olimpico: il bronzo individuale nel trampolino da 3 metri e l’argento in coppia con Francesca Dallapè nel trampolino 3 metri sincronizzato.

All’ultima gara di Tania ha assistito, ancora una volta, suo padre e il suo allenatore Giorgio Cagnotto che, l’ha seguita per tutta la carriera: dai primi tuffi fino ai successi internazionali e che, prima di lei, aveva conquistato quattro medaglie olimpiche: due argenti, nel 1972 e nel 1976, e 2 bronzi, nel 1972 e nel 1980.

E’ stato più difficile essere il padre di Tania o il suo allenatore?

Sono state due strade parallele. Non ho avuto problemi nel conciliare i due ruoli. Tania, da piccola, si divertiva a tuffarsi e mi sono divertito anch’io a seguirla, poi, con il trascorrere del tempo, ci siamo trovati a gestire appuntamenti sempre più importanti e siamo riusciti a farlo nel modo migliore, come dimostrano i risultati.

Il momento più complicato nella carriera agonistica di Tania sono state le Olimpiadi di Londra. Come è riuscito a sostenerla e a supportarla e a preparare le gare di Rio?

Londra  è stata una vera batosta per noi perché quando un’atleta sfiora due volte il podio e non riesce a conquistare la medaglia si trova a vivere una situazione difficile, di scoramento e di delusione, ma ho sempre creduto che lo sport debba essere praticato con amore e passione e Tania, che ama tuffarsi esattamente come me, è riuscita a raddrizzare la schiena e a lavorare intensamente nel quadriennio che la separava da Rio. Ha ricominciato da capo e non  è andata alle Olimpiadi di Rio con l’intenzione di riscattarsi, bens?di fare due buone gare. Direi che  è riuscita nell’impresa.

Che cosa farà Tania adesso?

Nell’estate scorsa Tania si è sposata e vedremo se hanno intenzione di avere dei figli. So che vuole restare nell’ambiente. Le  è stato proposto di fare la telecronista ai Mondiali di Budapest e sono sicuro che si divertir? Solo il tempo ci potrà dire se Tania ha la stoffa per essere un’allenatrice. Io potrò sicuramente darle dei consigli, ma adesso  è grande, sa camminare con le sue gambe e sarà lei a decidere che cosa fare della sua vita.

Nel panorama italiano dei tuffi ci sono giovani promesse che potranno, in futuro, non dico essere la nuova Cagnotto, ma tenere alti i colori azzurri?

In tutti gli sport ci sono alti e bassi. Stiamo lavorando nel reclutamento dei giovani. Ci paragoniamo ai pescatori di perle che si immergono con la consapevolezza che soltanto rarissime ostriche contengono una perla e anche per gli atleti è così, soltanto pochissimi hanno la stoffa dei campioni. Penso che la nostra attività di preparazione potrà dare i suoi frutti non tanto in vista delle Olimpiadi del 2020, piuttosto per quelle del 2024.

Lei ha vissuto le Olimpiadi come atleta, conquistando quattro medaglie e come allenatore e padre al fianco di Tania. Emozioni diverse…

Sicuramente. Sono due emozioni totalmente diverse perché quando sei tu a gareggiare puoi gestire le sensazioni durante i momenti di gara, sai quello che devi fare e ti autodisciplini. Come allenatore sai quello che hai fatto prima, ma, in quel momento, sei soltanto seduto e resti a guardare. Certo puoi fornire un supporto psicologico, ma sei emozionato, nervoso perché non sai che cosa capiterà e che cosa sta passando nella testa del tuo atleta.

Oggi, proprio nella città in cui è nato, Torino, Tania ha deciso di chiudere la sua carriera. Come si sente?

E’ un’altra emozione bellissima che non ha niente a che vedere con quelle olimpiche. Non c’è tensione perché  comunque vada sarà una festa. Sono molto contento che l’addio di Tania all’agonismo si svolga a Torino, la cittin cui sono nato. Non solo io, ma anche gli addetti ai lavori hanno riscontrato che il pubblico partecipa numeroso a questi eventi. Torino, dopo le Olimpiadi invernali, si ?scoperta appassionata di tutti gli sport e mi voglio congratulare con i miei concittadini per il calore che sanno trasmettere. E’ bellissimo venire qui!

 

Barbara Castellaro

 

I libri di Fondazione Crt ai visitatori di Ulaop

Doppio omaggio a chi offrirà un libro per i bambini della biblioteca di Ulaop

 

In occasione della prossima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 18 al 22 maggio, la Fondazione CRT, che ha da poco tagliato il traguardo dei primi 25 anni di storia, regalerà un volume della propria collezione a tutti i visitatori dello stand dell’Associazione Ulaop Onlus – Un luogo amico dei piccoli, di cui è socio fondatore (stand N° 15 – aperto dalle 10.00 alle 20.00 – nella Galleria Visitatori del Salone, presso il Lingotto Fiere, via Nizza 280, Torino).

 

L’iniziativa, oltre a essere un incentivo per approfondire la conoscenza del territorio così strettamente legato a un quarto di secolo di storia della Fondazione CRT, ha anche un significato speciale nell’ambito del progetto “Dona un libro vale un sorriso” dell’Associazione Ulaop. La Fondazione CRT, infatti, raddoppierà l’omaggio a tutti coloro che doneranno un libro per i bambini all’Associazione Ulaop, contribuendo così ad arricchire la Biblioteca di ULA & OP di via San Marino 10, che mette a disposizione 2.300 titoli per piccoli “lettori” da 0 a 10 anni. La biblioteca, inaugurata un anno fa, è aperta alle famiglie ogni lunedì e giovedì, dalle ore 10 alle 14, il mercoledì dalle 15 alle 16.45 e il primo sabato del mese dalle 10 alle 12.

 

Al Salone del Libro, inoltre, la Fondazione CRT, nell’ambito dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, è protagonista della nuova edizione di “Adotta uno scrittore”: il progetto che porta gli autori di narrativa e poesia contemporanea tra i ragazzi degli istituti secondari piemontesi e, da quest’anno, anche nelle scuole elementari e medie.

(foto: il Torinese)

Il jazz “barricadero” dei Gogo Penguin

In collaborazione con Salone del Libro di Torino Sweet Life Society

 

 

Il jazz “barricadero” dei Gogo Penguin sarà il protagonista del live previsto per giovedi 18 maggio nello spazio Open Incet di Torino e firmato Jazz:Re:Found. Ormai celebri grazie a performance di successo, che dalla città natale li hanno portati ai palcoscenici di Londra, Parigi e Montréal, i Gogo Penguin si indirizzano ad un pubblico trasversale, che spazia dagli appassionati di jazz ad una audience più giovanile e più solita a pensare alla musica senza distinzioni e barriere fra i generi. Un live fortemente voluto ed inserito anche nel nuovo cartellone di eventi previsti per il Salone Internazionale del Libro OFF, all’interno del programma di Book Circus presentato dagli The Sweet Life Society.

 

Il live del trio inglese è inserito all’interno della rassegna “HeyDey”, la costola primaverile/estiva del Jazz:Re:Found, pensata per celebrare i dieci anni del festival e il viaggio che lo ha portato a crescere e a diventare un appuntamento internazionale. Una rassegna ricca di collaborazioni in cui l’ultimo appuntamento degli “HeyDey”, previsto per luglio a Milano, passerà il testimone alle previews autunnali della decima edizione di Jazz:Re:Found 2017.

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GOGO PENGUIN: http://gogopenguin.co.uk/

 

Ormai celebri grazie a performance di grande successo che dalla città natale li hanno portati ai palcoscenici di Londra, Parigi e Montréal, i GoGo Penguin – che hanno nel curriculum anche una nuova colonna sonora per il film-mito “Koyaanisqatsi” – si indirizzano ad un pubblico trasversale, che spazia dagli appassionati di jazz ad una audience più giovanile e più solita pensare alla musica senza distinzioni e barriere fra i generi. Le linee melodiche del pianista Chris Illingworth, d’influenza classica, vengono filtrate dall’energia “dance” del bassista Nick Blacka e dal batterista Rob Turner. Il trio piano-basso-batteria di Manchester propone un jazz moderno e contaminato da ritmi tipici della musica elettronica.

Ma non c’è un vero leader: ogni membro del gruppo s’ispira agli altri e ne adotta le idee. Se la strumentazione è quella archetipica del trio di pianoforte, con idee influenzate dal jazz e dalla musica classica, i loro ritmi sono di netta ispirazione elettronica. Da questo incontro fortunato è scaturito un suono unico e si presentano al pubblico con un affascinante repertorio di grande ricchezza emotiva. Un sound che è stato descritto come “elettronica acustica”, un termine che riassume perfettamente il loro modus operandi. “Molti dei pezzi di questo album sono iniziati come composizioni elettroniche che ho creato con sequencer come Logic o Ableton”, afferma il batterista Turner, “li ho poi proposti alla band trovando il modo di riprodurli acusticamente”.

Le influenze apparentemente disparate di elettronica, jazz e musica classica nel dna musicale dei GoGo Penguin risaltano in un suono immediatamente riconoscibile e convincente. “Man Made Object” è il loro ultimo lavoro, uscito lo scorso febbraio 2016 per l’etichetta Blue Note.

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GOGO PENGUIN

18 Maggio 2017 

Spazio Open Incet

via Francesco Cigna 96/17 

 

Ingresso gratuito

 

Allegri: “La Juve si è un po’ addormentata. Ma si riprenderà”

Il 3-1 inflitto dalla Roma alla Juve, ritarda la festa bianconera per lo scudetto. “Nel primo tempo abbiamo  giocato bene,  in modo cattivo. Poi nella ripresa basta vedere il gol che abbiamo preso per capire come è andata.

Dobbiamo fare i complimenti alla Roma, noi sotto l’aspetto dell’attenzione qualcosa abbiamo mollato. Siamo stati anche poco lucidi, già dai primi passaggi nella ripresa, mi sono accorto che ci stavamo  addormentando. Ultimamente abbiamo concesso qualcosina a livello difensivo, ma nell’arco di una stagione  questi momenti succedono. Dobbiamo rialzarci subito per mercoledì e poi per la gara col Crotone. Dobbiamo fare un passo alla volta: ora arriva la Coppa Italia, poi ci concentreremo sul campionato e per ultima la Champions”.

 

(Foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.it)

Il sabato del villaggio tra turisti e delusi

Storie di città / di Patrizio Tosetto

Per rendere bello e suadente il sabato ci deve essere il sole. Soprattutto ora che siamo a maggio. Il sole combatte gli stati d’ansia, rende allegri .Ti mette in pace con te stesso. Poi noi a Torino abbiamo uno dei centri storici più belli d’Italia. E il nostro Bel Paese è tra i più belli del mondo.  Una volta si diceva sintesi tra cultura, bellezza e storia. Ci aggiungiamo il Po è rischiamo di rasentare la perfezione. Sabato il sole c’era. E c’erano due realtà  distanti tra loro, distanti solo 50 metri. Due realtà non contrapposte, ma neanche complementari. Non si vedevano, non si osservavano, semplicemente si ignoravano. Forse non sapevo della loro reciproca esistenza.  Facce di un cubo che oserei definire sfaccettature di una personalità di questa nostra bellissima città.  La prima si distendeva per tutta via Po, piazza Castello e via Roma.  Frotte di turisti che scendevano dai pullman che parcheggiavano ai Giardini Reali o a Parco Michelotti. Naturalmente chiassosi. Addirittura orientali nel testimoniare che un pezzo di mondo è arrivato anche qui. Ed è arrivato non per imparare come produrre, ma semplicemente perché la città è bella. Poi la coda ai musei, dietro a guide con ombrellini per farsi seguire e piccoli megafoni per raccontare e farsi sentire.  Frotte di studenti in gita con la gioia suggellata da questo Sole. In piazza dell Erbe, invece, a Palazzo di città  in una sala riunioni improvvisata tanto ma tanto arrabbiata con la Sindaca Appendino perché sono molti i delusi. Capitanti  da Eleonora Artesio si sono succeduti interventi di riprovazione.  L’Appendino non pensa alle perferie, non pensa agli svantaggiati, non pensa all’assistenza, non pensa agli emarginati. E poi  forse ci siamo accorti solo ora che anche lei ha fatto l’accordo con i poteri forti! Saltellante come suo solito l’onorevole Giorgio Airaudo che “benedice” con la sola presenza l’iniziativa. Tanti arrabbiati e pochini i giovani. Ed allora io propongo un gioco chiaramente surreale. Mischiare le due realtà. Non voglio confutare le critiche alla sindaca. Ma un po’ di allegria non guasterebbe. Questi turisti ci fanno capire che Torino è bella. Ci fanno comprendere che non siamo più e non possiamo essere più la città fabbrica .E fanno capire all’ Appendino che maggiore pulizia non guasterebbe. Che i tagli alla spesa lineari sono stati un errore. Che  cultura e storia non sono alternativi alla società manifatturiera da dove arriviamo.  Debbono essere complementari. Cara Sindaca, in allegria una costruttiva critica: per ora ciò che ha promesso in campagna elettorale non l’ha fatto. Questi turisti fan ben sperare e capire che molto è stato realizzato in passato. E le contestazioni che molto deve essere ancora fatto. Speriamo di non perdere ciò che abbiamo e di conquistare ciò che possiamo essere.

(Foto: il Torinese)

Patrizio Tosetto