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Torino Fashion Week, il mondo della moda sfila in città

Dopo il successo dello scorso anno, dal 27 giugno al 3 luglio torna la Torino Fashion Week. Con cinque giorni dedicati agli stilisti mondiali e due a quelli torinesi o stranieri residenti nel capoluogo, l’edizione targata 2017 dimostra di avere un taglio ancora più internazionale rispetto all’edizione passata, che aveva ospitato aziende e fashion designer di 15 Paesi oltre a quelli locali e del territorio piemontese

Protagonisti, come nel 2016, sono gli stilisti emergenti testimonial di una nuova cultura dell’imprenditoria, dell’innovazione e della creatività che punta sulla globalizzazione, ma non sull’omologazione. Come in precedenza, l’evento è organizzato dall’associazione TMODA ed ha il patrocinio della Città di Torino; i partner istituzionali sono Unioncamere Piemonte, Entreprise Europe Network (rete europea a sostegno delle PMI cofinanziata dalla Commissione europea), CNA, Slow Fashion, Camera di Commercio e Industria Italiana per il Regno Unito, Turismo Torino e Associazione Piemontese Agenti e Rappresentanti di Commercio – USARCI.

Le sfilate si tengono presso i magazzini Devalle nella splendida cornice dei Murazzi del Po al n. 5, nel cuore della città e della movida. Una location raffinata e avanguardistica che si sposa perfettamente con la Torino Fashion Weekbrand innovativo che unisce diverse forme creative legate alla ricerca estetica e stilistica locale, nazionale e mondiale.  I 65 fashion designer, che presentano ognuno una capsule collection realizzata appositamente per la sfilata a loro dedicata, sono in minima parte torinesi, mentre la maggioranza proviene da Asia, Europa, Nord e Sud America.

A caratterizzare ulteriormente l’edizione 2017 è il Modest Fashion ovvero la moda islamica, composta da 31 stilisti, che per la prima volta stringe un accordo con una Fashion Week italianaLa presenza straniera è stata resa possibile grazie alla partnership con Unioncamere Piemonte in qualità di partner della rete Enterprise Europe Network che supporta le piccole e medie imprese offrendo servizi volti all’internazionalizzazione. Tra gli ospiti di questa edizione si segnala il prestigioso Islamic Fashion and Design Council che sfila durante 3 giornate (01-02-03 luglio) e vede la partecipazione di Alia Khan, Presidente dell’Islamic Fashion and Design Council. Con uffici in dieci Paesi del mondo, l’IFDC è leader del Consiglio moda e del Modest design che rappresenta l’economia islamica e si pone come un protagonista del mercato globale. Il 3 luglio al termine della sfilata una giuria speciale composta anche da Yamna Aghrib, Brand Ambassador LVMH, e Djamila Kerdoun founder del Sommet International de la Mode (SIM), premia i 4 migliori designersIFDC con il prestigioso Luxury Awards. Il primo classificato sfilerà al SIM di Parigi e sarà invitato dai più importanti brand del fashion luxury per presentare le proprie creazioni.

Chiara Appendino, Sindaca della Città di Torino, sottolinea: “Nel distretto piemontese sono molti gli atelier dove vengono ideati, disegnati e prodotti capi, accessori e gioielli portacolori del made in Italy nel mondo. Dalle botteghe ai laboratori agli studi più creativi, le imprese di eccellenza del fashion formano un connettivo del tessile e delle griffe legato al gusto che sa coniugare sapientemente tradizione e laboriosità e rappresenta la dimensione locale sui mercati internazionali, con un ritorno economico di assoluta importanza. Nell’ultima edizione del Tief, il Turin Islamic Forum, ad esempio, abbiamo constatato come l’eccellenza artigiana possa diventare ambasciatrice del saper fare piemontese. Sono queste le ragioni che mi portano ad affermare con determinazione che per lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio sia strategica una forte alleanza con quello che è considerato a tutti gli effetti il tessuto aggregante del sistema produttivo, una spina dorsale economica e manifatturiera che è elemento di congiunzione con il mercato globale”.

Claudio Azzolini, Presidente dell’Associazione TMODA composta anche dall’Avvocato Luciano Zagarrigo e da Luigi Silvestro Direttore artistico della manifestazione, evidenzia: “La Torino Fashion Week è una grande opportunità che offriamo ai designer di mostrare al mondo il proprio talento. Per noi l’emergente è fonte di ispirazione ed è la conferma che la moda si basa sulla ricerca e sulla sperimentazione. Sono particolarmente soddisfatto della partnership con IFDC perché è unendo gli skill che si ottengono i risultati migliori”.

Come lo scorso anno, nell’ambito della 7 giorni Unioncamere Piemonte – in partnership con la rete Enterprise Europe Network, cofinanziata dalla Commissione Europea, ed il Sector Group Textile and Fashion di cui è partner – organizza il Torino FashionMatch 2017 (29-30 giugno, per informazioni www.b2match.eu/to2-fashionmatch2017). Gli incontri business to business bilaterali sono gratuiti e mettono in contatto stilisti, aziende, buyers, agenti e società di e-commerce internazionali per facilitare la creazione di collaborazioni e partnership commerciali e tecnologiche. Tra gli appuntamenti in agenda, un workshop che coinvolge aziende ed esperti dell’Islamic Fashion Council con la presenza di Alia Khan. Tanti i temi trattati: il luxury management, i servizi di digitalizzazione per le imprese del fashion e una serie di consigli utili per le startup di settore per definire nuovi business models e nuovi trends. Il Segretario Generale di Unioncamere Piemonte, Paolo Bertolino, ha commentato: “Il comparto moda rappresenta uno dei settori più importanti della nostra regione: in Piemonte hanno la propria sede legale più di 4.000 imprese della moda e vi lavorano quasi 30mila addetti, per un valore aggiunto che sfiora il miliardo e mezzo di euro. Non poteva quindi mancare il sostegno del Sistema camerale, casa delle imprese, a questa iniziativa, che rappresenta un’ottima strategia di marketing territoriale, capace di dare visibilità al nostro territorio mettendo a fattor comune le esperienze e le competenze dei diversi attori economici e istituzionali. Attraverso il b2b Torino Fashion Match che abbiamo organizzato in collaborazione con la Rete Enterprise Europe Network e nell’ambito di questa settimana torinese della moda, daremo l’opportunità alle Pmi del settore di incontrare potenziali partner commerciali, designer, blogger e stilisti emergenti provenienti da tutta Europa, interessati a creare nuove partnership internazionali. Questo è uno dei tanti esempi di azioni del Sistema camerale a supporto delle aziende che vogliono aprirsi o consolidare la propria presenza sui mercati esteri, diventando così ambasciatori delle eccellenze del nostro Piemonte. Siamo infatti fermamente convinti che le rotte dell’export siano un potente motore dell’economia, e anche in questo settore i dati ce lo dimostrano: nel 2016 il comparto tessile piemontese (che comprende anche abbigliamento, pelli e accessori) ha esportato merci per 3,3 miliardi di euro”.

In occasione della TFW, dal 20 giugno al 3 luglio il Circolo del Design ospita una mostra dedicata al Modest Fashion con un’esposizione di abiti firmati dagli stilisti islamici che sfilano nel capoluogo piemontese e il 28 giugno, in occasione del “Mercoledì del design”, si tiene l’incontro dal titolo “Dall’Islam all’Italia, la moda etica” al quale partecipano Roberto Strocco Responsabile Area Progetti e Sviluppo del Territorio di Unioncamere Piemonte, Alessio Stefanoni Responsabile CNA Federmoda, il Prof. Paolo Biancone Direttore del Centro di Ricerca Europeo per la Finanza Islamica, l’azienda torinese Oscalito 1936 e la stilista torinese di origine marocchina Hind Lafram; modera Ruben Abbattista Presidente del Circolo del Design.

L’Istituto Europeo di Design di Torino, partner della seconda edizione, inaugurerà la Torino Fashion Week sfilando con progetti di emerging fashion designer dal mood cosmopolita. Nello specifico si alterneranno una sfilata dedicata al progetto di tesi 2017 del Corso triennale in Fashion Design realizzato in collaborazione con YKK, leader mondiale negli accessori per chiusura, e di cui la parte video è stata sviluppata con il supporto tecnico del software CLO3D di Prisma Tech, software innovativo nella prototipazione virtuale dell’ambito fashion. A seguire saliranno in passerella una selezione di gioielli contemporanei del Corso di Design del Gioiello e Accessori, di cui una selezione realizzata in collaborazione con il laboratorio torinese di Dante Di Lilla, una collettiva dei migliori progetti IED Torino dell’area Moda ed infine due sfilate dedicate a giovanissimi designer esordienti internazionali, ex-studenti IED. La presenza dell’Istituto alla Torino Fashion Week conferma una vocazione della sede a scommettere sulle occasioni di valorizzazione del territorio dove l’Istituto è presente come leader formativo e sui profili emergenti che, dopo il Diploma Accademico IED, si avvicinano al mondo delle professioni creative. La scelta di TMODA di avere partner IED Torino dimostra invece l’attenzione posta dagli organizzatori sui nuovi talenti emergenti che saranno i fashion designer di domani.

La sede istituzionale e operativa dell’Associazione TMODA durante tutto il periodo della Torino Fashion Week è in Galleria San Federico 26. L’edificio storico ospita il Torino FashionMatch 2017 oltre che un temporary show room dedicato alla moda internazionale e una serie di shooting a tema. Per conoscere tutti gli eventi della settimana e gli orari delle sfilate: www.tfwofficial.com.

TMODA – Torino Moda è un’associazione senza fini di lucro nata per volontà di Claudio Azzolini, Luigi Silvestro e Luciano Zagarrigo con lo scopo di rappresentare i più alti valori della moda italiana; è una piattaforma che accelera il business, proponendo uno spazio fisico che va oltre i comuni atelier ed allaccia rapporti internazionali con il settore. I suoi intenti sono tutelare, coordinare, diffondere e potenziare l’immagine e lo stile sia in Italia sia all’estero e riproporre il mondo del fashion nella Città di Torino e in Piemonte sviluppando e promuovendo il commercio grazie anche agli stilisti emergenti. La sua finalità è rispondere in maniera concreta al processo di sviluppo e riaffermazione del comparto moda nel capoluogo piemontese passando attraverso gli stilisti locali e internazionali. Grazie a TMODA, quindi, Torino torna ad essere un osservatorio del fashion locale, nazionale e mondiale.

 

Scuole paritarie, Ruffino (FI): “Riduzione dei tagli positiva, ma bisogna fare di più per la libera scelta educativa”

“Grazie alle civile ma incisiva forma di protesta delle famiglie e delle realtà scolastiche colpite dai tagli del Comune, la riduzione delle risorse a favore delle scuole paritarie sarà più contenuta rispetto al previsto. E’ una piccola vittoria nel percorso per la libera scelta educativa, ma molto resta da fare.”

 

Così commenta Daniela Ruffino (FI), vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, a proposito della decisione da parte della Giunta torinese, di ridurre la portata dei tagli finanziari alle scuole Fism.

 

“Se le fondazioni bancarie forniranno il proprio sostegno alle paritarie – aggiunge la vicepresidente – allora sarà meno difficile affrontare i prossimi mesi di attività. Le migliaia di famiglie, allievi e figure professionali che gravitano attorno a questa tipologia scolastica rappresentano un patrimonio culturale e sociale della città e non meritano di essere considerate di serie B”, aggiunge Ruffino.

 

“Mi auguro che, con l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, i tagli possano essere ulteriormente ridotti – conclude Ruffino – così da scongiurare un aumento delle rette che creerebbe difficoltà a molte famiglie e limiterebbe di fatto il diritto alla scelta educativa”.

 

Recuperata la reliquia di don Bosco. Il ladro voleva rivendere l’urna dorata

Un uomo è stato fermato dai  carabinieri del Comando provinciale di Asti, che hanno recuperato la reliquia del cervello di Don Bosco rubata dalla basilica di Castelnuovo Don Bosco lo scorso 2 giugno. Lo comunica  Procura di Asti, che ha coordinato le indagini. Dalle prime notizie pare che il ladro, di Pinerolo, non sapesse neppure che si trattava della reliquia del santo: il suo scopo era rivendere l’urna, che pensava fosse d’oro.

 

 

Latte! Latte appena munto!

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castagne magnan“Me lo ricordo, il Meo. Veniva da Carpugnino in bicicletta e portava a tracolla una sacca di tela in cui teneva gli attrezzi da lavoro e il materiale: aghi e filo per il rammendo, manici e stecche di ricambio, puntali di legno. Urlava a squarciagola “Umbrelàt, umbrelàt!”, annunciando il suo arrivo nei paesi attorno al Mottarone”

Ricordi quando girava per le strade l’umbrelàt? Eh, altri tempi! Ora gli ombrellai sono spariti. Non servono più; sono diventati inutili. A parte il Bortola, quello di Domo dove talvolta si serve il Faustino, non ne conosco altri. Chi vuoi che faccia riparare l’ombrello,oggi? Basta un sfriis, un piccolo segno nel telo o una bacchetta storta e l’ombrello va dritto nella spazzatura, sostituito con uno nuovo”. Dino Denti, mi parla e scuote la testa. “ Un tempo, che ti piacesse o no, eri  costretto a risparmiare. Si stava attenti alla roba e, quando l’ombrello si rompeva, si aspettava il passaggio dell’ombrellaio. Me lo ricordo, il Meo. Veniva da Carpugnino in bicicletta e portava a tracolla una sacca di tela in cui teneva gli attrezzi da lavoro e il materiale: aghi e filo per il rammendo, manici e stecche di ricambio, puntali di legno. Urlava a squarciagola “Umbrelàt, umbrelàt!”, annunciando il suo arrivo nei paesi attorno al Mottarone”. Mi sembra di capire che stasera, qui all’osteria, c’è aria di ricordi. Infatti, zittitosi Dino ecco partire in quarta l’Evaristo. “Io rammento quando girava per le vie e i cortili il magnan, lo stagnino. Ero piccolo e quando tornavo a casa sporco dopo un pomeriggio di giochi alla Madonna del Popolo mia madre mi gridava “Vunciòn d’un vunciòn, ti s’è cunscià ‘mé ‘l Belgio, négar cumpàgn d’un magnan”. In effetti ero nero come poteva esserlo solo uno stagnino che aveva a che fare tutto il giorno con paioli di rame, pentole di ferro, tegami d’alluminio”.

L’arrivo del magnano non passava inosservato. Gridava forte, annunciandosi, il Mario Colombo tradendo, con la sua inconfondibile pronuncia, le origini lombarde: “Tosann, gh’è chi el magnan ch’el gh’ha voeuja de laurà” (“Ragazze, c’è qui lo stagnino che ha voglia di lavorare”). “E del cadrigàt, del riparatore di sedie, non diciamo niente?”, interviene Bartolo, accompagnando le parole con una gran manata sul tavolo. “ Quando una cadréga si rovinava non c’era che lui in grado di risistemarla, soprattutto quelle impagliate.Era uno delle Quarne, testardo e risoluto come tutti i montanari. Viaggiava anche lui in bici, con un sacco  che conteneva martello, seghetto, trapano e pialla. Si sedeva sui gradini e, con la paglia della segale, intrecciava sedili quando non doveva piallare gambe e rinforzare schienali”. Mansueto conferma che ormai c’è una gara in corso a chi ricorda i mestieri di un tempo. “L’Ubaldo di Coiromonte, chi di voi l’ha più visto? Dev’essere morto e sepolto perché quand’ero ragazzo era già in là con gli anni. Vendeva ai mercati o davanti al sagrato delle chiese i filoni di castagne cotte al forno, copiando la moda della bassa. Girava tutto gobbo, piegato in due, con tutte quelle collane di castagne che portava a tracolla od appese in spalla”. “Mio nonno vendeva al giaz, il ghiaccio”.

La voce è quella del Martino Piana ma non riesco a vederlo. Ah, eccolo: è talmente mingherlino che la botte vuota dove Maria affigge i suoi menù lo nascondeva alla vista. “ Sì, perché negli anni trenta non c’erano in giro i frigoriferi elettrici e per tenere al fresco gli alimenti si usavano i giazaròl, le ghiacciaie, dei mobiletti di legno le cui pareti interne erano rivestite da un’intercapedine di sughero e zinco. Si aprivano dall’alto con uno sportello e vi si infilava il blocco di ghiaccio per creare il fresco. Mio nonno, Gustavo Piana, viaggiava con un carrettino su cui c’erano dei pani di ghiaccio lunghi quasi un metro e di circa venti centimetri di lato. Ognuno ne acquistava la quantità che gli serviva e le signore ricche lo usavamo anche per fare le granite. A volte, proprio loro, facevano storie per pagare ma mio nonno, deciso a farsi valere, diceva che “gnànca ‘l can al fa nà la cùa par nuta” neanche il cane dimena la coda per niente) e non mollava l’osso finché non riceveva il giusto compenso. E che sudate nel su e giù per i paesi di montagna!”.

Questi mestieri sono del tutto scomparsi e , poco o tanto, la stessa traccia che hanno lasciato nella memoria di chi li ha potuti conoscere si affievolisce. Tempo qualche anno e chi si rammenterà più che, nei mercati, c’erano i venditori d’acciughe salate, aringhe affumicate (le saracche che davano profumo alla polenta dei più poveri) e il tonno sott’olio. Chi si ricorderà quei barili aperti con questi pesci accomodati a raggiera, in bella vista?  E i lattai ambulanti che arrivavano fin dalle prime ore del mattino dalla valle Strona o dai paesi del Mottarone e della valle dell’Agogna, con la brenta del latte fresco in spalla? Per attirare l’attenzione urlavano “Lac’! Lac’! Lac’ pèna mungiù!” (Latte! Latte! Latte appena munto!). C’era chi vendeva il castagnaccio e chi le mele, chi i frutti di bosco e chi i funghi. Uno dei pochissimi che resistono ancora sono i venditori di caldarroste. Pochi ma  ne sono ancora in giro. Anche loro hanno dovuto stare al passo con i tempi.  Le caldarroste erano vendute in fogli di giornale a forma di imbuto. Ora se non usano il sacchettino con la scritta “per alimenti” finiscono per prendersi multa e denuncia. Forse è il momento, dico io, di farci su una bella bevuta prima che la nostalgia ci faccia venire un groppo alla gola. Intanto, guardando fuori dalla finestra a fianco del bancone della mescita, la luce di una bella luna – tonda e gialla come una polenta – attenua il buio e fa dolce la sera.

Marco Travaglini

Ella contro il cyberbullismo

La cantautrice Ella e la Onlus “Io sto con il Regina Margherita” contro il cyberbullismo. 

Il bullismo è un fenomeno in crescita esponenziale in questa nostra società della “visibilità a tutti i costi”. La potenza del web e la sua capacità di coinvolgere un vasto pubblico, rendono il fenomeno del bullismo in rete più devastante: la persecuzione è percepita come continua e il persecutore è protetto dall’anonimato. Il cyberbullismo rende “tutti più vulnerabili”. E’ un fenomeno multiforme che ci coglie impreparati, miete vittime e ci dà la responsabilità di creare pensieri e azioni a sostegno della vita.

 

Ma la potenza della rete serve anche per costruire con maggiore forza azioni di denuncia e contrasto. Sulla scia di questa considerazione nasce #dimmilaverità, la nuova iniziativa che unisce la cantautrice torinese Ella e l’Associazione Onlus “Io sto con il Regina Margherita”, prendendo spunto dal  brano “Cuore matto”, primo singolo estratto dal suo recente album “Dentro”.

Il video del brano, rielaborazione elettronica del celebre brano interpretato da Little Tony, mette in scena l’ assenza di un confronto reale, dove i protagonisti si sentono come “dentro ad un videogioco”. In questo non luogo, la frustrazione data dai fraintendimenti di ciò che si scambia per amore, scatena con estrema facilità una violenza percepita come irreale da chi la compie, in quanto l’altro è vissuto al di là dello schermo, come un oggetto che si può far sparire in un clic. Il tema della verità, dell’autenticità, è quindi centrale per riconnettere il virtuale al reale e l’oggetto con il soggetto.

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Guarda il video di “Cuore Matto” di Ella -> https://youtu.be/gu8JoBi78a4

 

#dimmilaverità è una campagna di crowdfunding che avrà inizio il 15 giugno 2017 e si protrarrà per 6 mesi, durante i quali Ella devolverà l’intero ricavato delle vendite digitali del suo nuovo album “Dentro” e del singolo “Cuore Matto” per  finanziare le azioni di contrasto al bullismo promosse dall’Ospedale Regina Margherita di Torino.

Per donare è possibile recarsi sulla pagina http://reginamargheritaonlus.org/ o su Itunes o Amazon e acquistare  l’album di Ella “Dentro” o il singolo “Cuore Matto”.

La campagna prevederà, nei prossimi mesi, una serie di azioni di sensibilizzazione e concerti a supporto della stessa.

Il calendario aggiornato di tali iniziative si potrà trovare:

– sul sito della Onlus “Io Sto Con il Regina Margherita”  http://reginamargheritaonlus.org/ e sulla sua pagina Facebook www.facebook.com/IoStoConIlRegina

– sulla pagina Facebook di Ella – www.facebook.com/ellaofficialpage

Operaio muore schiacciato da muletto

Incidente mortale sul lavoro questa mattina nel Cuneese, dove un operaio di una ditta di pneumatici di Scarnafigi, nei pressi di Saluzzo sarebbe stato schiacciato da un muletto. E’ morto poco dopo. Il 118  e l’elisoccorso non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Proprio stamane è deceduto all’ospedale di Cuneo l’idraulico di 36 anni  ferito ieri pomeriggio cadendo da una altezza di tre metri . Ieri pomeriggio, invece, nell’Albese, è morto un agricoltore di 86 anni a Santo Stefano Belbo, schiacciato dal trattore che guidava in un campo.

Estate con FlixBus: da Torino verso 90 città

Nuove mete all’estero, in Romagna e in Puglia. Nuove fermate a Stura e Chivasso. +200% di prenotazioni in un anno. Prenotabili suwww.flixbus.it, via app e in agenzia

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FlixBus continua a investire su Torino in vista dell’estate, avviando nuove corse verso mete turistiche di richiamo e istituendo nuove fermate presso la stazione di Stura e a Chivasso. La start-up della mobilità ora primo operatore autobus in Europa, che in meno di due anni ha collegato 150 città italiane, consolida così la sua presenza sul territorio torinese e ne ribadisce l’importanza di crocevia sia per le connessioni nazionali che per quelle con l’estero, un ruolo confermato dal forte incremento delle prenotazioni da e per Torino, che tra giugno 2016 e giugno 2017 sono aumentate del 200%.

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Torino: da Barcellona a Ostuni, 90 mete a portata di FlixBus per l’estate  

Cresce di oltre il 50% rispetto allo scorso semestre il numero delle città collegate con Torino: dalle fermate di Corso Vittorio Emanuele, Lingotto e Stura sono ora raggiungibili 90 mete in sette Paesi.

Tra le nuove destinazioni italiane, numerose località balneari della Riviera Romagnola: dai Lidi ravennati (Lido di Classe e Lido di Spina) a Riccione, passando per Cervia,Cesenatico e Rimini, i Torinesi diretti in Romagna potranno sfruttare l’innovativo servizio di FlixBus per arrivare a destinazione senza cambi e senza stress. Novità anche per chi mira alla Puglia: sono infatti già operative corse dirette per Polignano a Mare, Monopoli, Ostuni e Otranto, e dal 30 giugno si potranno raggiungere, fra le altre, anche Manfredonia, Trani e Alberobello. Tra le nuove mete collegate con Torino si segnalano inoltre Parma, Pescara e i parchi di divertimento di Gardaland e Mirabilandia. Sono potenziati anche i collegamenti con diverse città a breve raggio: Milano e Genova sono collegate fino a sette volte al giorno in meno di due ore, mentre per Savona (a un’ora e 40 minuti) sono disponibili fino a quattro corse quotidiane.Anche per chi quest’estate vorrà esplorare l’Europa, la scelta è ampia: da Barcellona, raggiungibile in notturna per risparmiare tempo, alle spiagge della Provenza, più vicine grazie ai collegamenti con Nizza e Marsiglia, anche le coste europee quest’estate saranno a portata di portafogli. Tra le mete dell’Esagono collegate con Torino, anche Lione e Parigi, mentre viaggiando verso nord si possono raggiungere Bellinzona, Lugano e Monaco di Baviera. Anche Lubiana e Zagabria, capitali sempre più popolari tra i giovani Europei, sono collegate senza cambi con Torino. Per chi vuole girare l’Europa con partenza dal capoluogo, si consiglia il pass InterFlix, con cui è possibile acquistare fino a cinque viaggi per soli 99 €.

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Chivasso: dal 22 giugno corse dirette per Milano, Lodi, Rimini e Riccione  

Arriva anche a Chivasso l’offerta di mobilità di FlixBus: da giovedì 22 giugno, la Porta del Canavese sarà infatti collegata con la rete italiana della start-up degli autobus verdi, con corse dirette per Milano (a meno di un’ora e mezza), Lodi, Rimini e Riccione, in partenza dal casello dell’uscita A4 Chivasso Centro dal giovedì al lunedì alle 7:30. Il servizio di FlixBus si offre così come un’opzione preferenziale per raggiungere sia il capoluogo lombardo che alcune delle principali località balneari della Riviera Romagnola.

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Tutti i collegamenti sono prenotabili sul sito www.flixbus.it, tramite l’app FlixBus gratuita e nelle agenzie di viaggio affiliate, oltre che direttamente dal conducente al momento della partenza, a prezzo pieno e secondo la disponibilità. A bordo, sedute spaziose e reclinabili, Wi-Fi gratuito, prese di corrente e toilette, per garantire ai passeggeri tutti i comfort necessari in viaggio; il bagaglio è incluso nel prezzo del biglietto.

Stupinigi, riapre l’appartamento del re

Riapre al pubblico domani, giovedì 16 giugno, dopo 13 anni, l’Appartamento del Re nella Palazzina di Caccia di Stupinigi, restituito al suo originario splendore grazie a 10.000 ore di lavoro. L’intervento è stato interamente finanziato dalla Fondazione CRT, storicamente il principale sostenitore privato del grande progetto di recupero e valorizzazione della Residenza Sabauda con un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro, e realizzato in collaborazione con la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino.

 

foto Vincenzo Maiorano

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“Oggi la Fondazione CRT riconsegna alla fruizione di tutti la bellezza dell’Appartamento del Re della Palazzina di Caccia di Stupinigi – spiega il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Questo nuovo traguardo, dopo il recente recupero dell’Appartamento della Regina, è l’ultimo tassello di un più ampio intervento avviato 30 anni fa dalla Cassa di Risparmio di Torino e portato avanti dalla Fondazione CRT, per salvare una Reggia Sabauda che è patrimonio dell’umanità. Abbiamo la responsabilità di tutelare l’eredità che viene dal passato, trasformandola in un bene contemporaneo e vivo”.


“La sinergia tra soggetti privati non profit, come la Fondazione CRT e la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, ha consentito ancora una volta il raggiungimento di un obiettivo di interesse per la collettività: la tutela e la promozione di un bene artistico e storico di forte significatività per il territorio e per l’Italia – afferma Massimo Lapucci, Segretario Generale della Fondazione CRT –. Restituire al pubblico la Palazzina di Caccia di Stupinigi nella sua bellezza originaria significa aprire maggiormente il nostro territorio al mondo, farlo conoscere ancora di più in Italia e all’estero per la sua rilevanza anche come destinazione turistica”.

 

“L’intervento di restauro dell’Appartamento del Re nella Palazzina di Caccia di Stupinigi conclude il recupero di tutti gli ambienti del corpo centrale della residenza sabauda – dice Adriana Acutis Presidente di Consulta –. Un passo importante nel cammino di recupero della Palazzina reso possibile dalla collaborazione fra Imprese, Istituzioni e Soprintendenza, finanziato dalla Fondazione CRT, socio fondatore di Consulta. Consulta, incaricata della progettualità e della gestione dell’intervento, è lieta di questa collaborazione costante nel tempo finalizzata alla rinascita della residenza, Patrimonio Unesco dell’Umanità, consapevole delle grandi potenzialità ancora inespresse a favore del territorio di questo gioiello sabaudo”. 

 

“Con il restauro dell’Appartamento del Re si aggiunge un nuovo, essenziale tassello al lungo percorso di recupero e valorizzazione della Palazzina di Caccia di Stupinigi – dichiara Luisa Papotti, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino –. Ci viene restituito nella sua interezza il fastoso corpo centrale, ideato da Juvarra per essere un ‘luogo magnifico’, una cornice di respiro teatrale adatta ad accogliere sia le feste ed i balli della corte, sia la vita segreta dei sovrani, in un’ariosa sequenza di sale e gabinetti via via più nascosti. Lo splendore delle sale restituite testimonia oggi non soltanto delle invenzioni juvarriane, ma anche dell’impegno che la Fondazione CRT ha posto da molti anni nell’azione di salvaguardia della Palazzina.  Un impegno fattivo e continuo, che si è rivelato fondamentale per la sua rinascita ed oggi si conferma determinante per riportarla ad essere centrale nel circuito delle residenze sabaude”.  

 

“Questo importante intervento – ricorda Cristiana Maccagno, in rappresentanza dell’Ente proprietario – è ulteriore testimonianza del trentennale sostegno dedicato al recupero e alla valorizzazione del Tesoro mauriziano dalla Fondazione CRT, sin dalla costituzione della Fondazione Palazzina Mauriziana e dal 2007 in sinergia con Consulta. Una attenzione che si conferma ben riposta, in prossimità dell’adozione delle nuove regole di governo della Fondazione Ordine Mauriziano, erede riconosciuta del secolare Ordine e della valenza costituzionale delle sue funzioni. L’intervento premia la riconquistata dignità museale della Residenza, il costante successo di pubblico e la reputazione internazionale dei valori storici e culturali del Sito monumentale e delle complessive sue valenze territoriali”.

 

L’intervento sull’Appartamento del Re ha riguardato il restauro degli apparati decorativi fissi, in particolare dei dipinti murali delle volte e delle pareti, delle boiserie dipinte e dorate, della tappezzeria novecentesca, della carta da parati, dei serramenti, dei camini e della pavimentazione in seminato alla veneziana.

 

Il restauro sugli sguinci delle aperture dell’Anticamera ha riportato alla luce l’originaria decorazione settecentesca, di grande impatto formale e cromatico. Le indagini conoscitive eseguite sulle volte dell’Anticamera e della Camera da letto, dipinte dal 1737 al 1739 da Michele Antonio Milocco, il cui restauro è stato completato unitamente a quello sui cornicioni, hanno fornito interessanti informazioni sullo stato di conservazione e sulla tecnica esecutiva. 

 

Riportata al suo splendore anche tutta la boiserie dell’Appartamento, in gran parte di fattura settecentesca, che presentava in particolare sulle porte gravi problemi conservativi con sollevamenti importanti. Si è proceduto alla pulitura e al consolidamento delle superfici in legno dipinto e dorato – che ha riportato cromie e dorature all’antico fulgore – e all’esecuzione di piccole stuccature e integrazioni cromatiche della foglia d’oro.

 

Sono inoltre stati restaurati tutti i dipinti su tela delle sovrapporte: le opere di Domenico Olivero dell’Anticamera e quelle della Galleria e del Gabinetto da toeletta.

 

Di particolare pregio il Pregadio nella Camera da letto realizzato da Piffetti nel 1762. L’intervento ha interessato anche la tappezzeria in seta con motivo a catenelle. Singolare il piccolo locale adibito a servizio igienico, dove la pulitura dei dipinti murali ha fatto emergere la cromia delle piastrelle bianche e azzurre dipinte, e dove la scelta è stata quella di conservare le rifunzionalizzazioni subite nel tempo da questo piccolo ambiente.

 

Gli interventi sul Gabinetto da toeletta hanno comportato la pulitura e il consolidamento dei dipinti murali opera di Giovan Francesco Fariano, il restauro delle Angoliere di Servozelli.

 

Gli interventi sulla Galleria verso il Salone centrale, completamente dipinta da Pietro Antonio Pozzo, hanno permesso di ritrovare le cromie originali e il loro scenografico rapporto con la grande architettura del Salone juvarriano.

 

Il restauro ha interessato inoltre le pavimentazioni in seminato alla veneziana dell’Anticamera, della Camera da letto e del Gabinetto da toeletta, riportando la superficie all’unitarietà e ai colori originali, i serramenti di tutte le aperture, che sono stati dotate di pellicole anti raggi u.v. al fine di preservare quanto restaurato, i camini in marmo.

 

Sono stati inoltre ricollocati i tre grandi lampadari già restaurati e gli arredi mobili dell’intero Appartamento.

 

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INFORMAZIONI SULLA PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI:

 

ORARI
dal martedì al venerdì

dalle 10.00 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)

sabato, domenica e festivi

dalle 10.00 alle 18.30 (ultimo ingresso ore 18.00)

 

BIGLIETTERIA

tel. +39 011 6200634

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Alla Cernaia giurano i carabinieri, tra loro 20 donne

Oggi alla caserma Cernaia la tradizionale cerimonia del conferimento degli Alamari, alla Scuola Allievi Carabinieri di Torino, per gli allievi del 136/esimo corso intitolato alla memoria del carabiniere Vittorio Tassi, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Sono in tutto 201 i militari, di cui venti donne, che hanno giurato nella piazza d’Armi,  presenti il ministro per gli Affari Regionali e la Famiglia, Enrico Costa, il comandante dell’Arma, generale Tullio del Sette, e il comandante delle Scuole Carabinieri, generale Carmine Adinolfi. Gli alamari, simbolo di appartenenza e di continuità storica che lega ogni militare all’Istituzione, sono stati apposti dai familiari dei giovani allievi. La cerimonia si è conclusa con la sfilata di tutto il Corso in Piazza d’Armi.

 

(foto archivio / il Torinese)

Iacchetti e Sorrenti al Parco Dora Live

Prosegue la seconda settimana della rassegna ‘#Parco Dora Live’, che sino a fine luglio offre concerti e spettacoli di cabaret gratuiti di gradi artisti italiani nella piazzetta esterna del Centro Commerciale ‘Parco Dora’ a Torino in Via Livorno angolo Via Treviso. Dopo la partenza alla grande con gli show di Marco Berry e di Paolo Vallesi, venerdì 16 giugno, presentato dal noto attore comico torinese Gianpiero Perone, sarà di scena Enzo Iacchetti, volto tra i più amati della tv. Domenica 18 giugno, invece, presentato da Gino Latino di Radio GRP (media partner dell’evento) e Carlotta Iossetti, sarà la volta del concerto di Alan Sorrenti, storico protagonista degli anni ’70 e ’80 della musica italiana. Attesi inoltre nelle prossime settimane anche i cantanti Francesco Baccini, Silvia Mezzanotte, Donatella Rettore, Alexia, Mario Venuti e Marco Ferradini. Tutti gli spettacoli sono gratuiti e iniziano alle 20.30. Per informazioni,www.parcocommercialedora.it.