redazione il torinese

RUFFINO (FI): LA REGIONE SI DOTERA’ DI NUOVE MISURE A SOSTEGNO DEI COMMERCIANTI CHE SUBISCONO DANNI DA CANTIERI PROLUNGATI

“Finalmente la Regione Piemonte si doterà di nuove misure volte a sostenere tutti quei commercianti che subiscono i danni derivanti dal prolungarsi di cantieri d’interesse pubblico”. Ad annunciarlo la vicepresidente del consiglio regionale, Daniela Ruffino che ha visto approvare un suo ordine del giorno in merito.

Spiega l’esponente di Forza Italia: “Esistono dei tempi per la chiusura dei lavori di un cantiere che sempre più spesso non vengono rispettati causando importanti disagi per i commercianti che si trovano a dover convivere con essi. Tra le cause principali la crisi, appalti affidati a ditte che falliscono (spesso perché costrette ai minimi ribassi per aggiudicarsi i bandi), e a volte l’assegnazione ad aziende in odore di mafia. Un esempio emblematico di questi problemi é la situazione paradossale che stanno vivendo una decina di commercianti di via Nizza a Torino interessati dai cantieri del grattacielo e del prolungamento della linea 1 del Metrò: questi cittadini ormai sono da anni ostaggio di un cantiere che li costringe a non vedere più traffico veicolare transitare davanti ai loro esercizi”. Conclude Ruffino: “E’ evidente che a fronte di tale criticità non bastano né gli sconti fiscali approntati dal Comune né azioni di finanziamento una tantum. Grazie al nostro ordine del giorno la Regione si doterà di nuovi strumenti che confidiamo possano attutire gli effetti della malagestio di cantieri d’interesse pubblico”.

Guerriglia urbana per la movida in piazza Santa Giulia

Minuti di tensione ieri in tarda serata  in piazza santa Giulia a Torino. Durante i controlli per la “malamovida” un gruppo di giovani dei centri sociali ha preso a pugni una commissaria di polizia, impegnata con una cinquantina di colleghi nella verifica del rispetto dell’ordinanza che vieta dalle 20 la vendita di alcolici da asporto. Anche un  altro agente è stato ferito da una bottigliata in faccia. Il grosso del contingente delle forze dell’ordine aveva appena lasciato la piazza, quando si sono verificati gli episodi violenti. Gli agenti del reparto mobile sono tornati caricando i manifestanti.

 

(foto: il Torinese)

Il termovalorizzatore tra le best practice

Presentata “Utili all’Italia”, prima banca dati che racconta esperienze che migliorano i servizi ai cittadini. Il teleriscaldamento di Torino e il progetto didattico di visite al termovalorizzatore tra le best practice italiane nei Servizi Pubblici

E stata presentata a Roma Utili allItalia, banca dati che contiene i risultati del censimento delle migliori pratiche nei Servizi Pubblici realizzato da Utilitalia, la federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali.

Tra gli 80 progetti selezionati da cui è stato tratto un libro sulle best practice nei servizi pubblici, ben 3 sono stati realizzati dal Gruppo Iren. La scelta è avvenuta a valle di un censimento che ha raccolto, per la prima volta da quando esistono le aziende di servizi pubblici locali (Legge Giolitti del 1903), 274 progetti di 134 aziende nel campo della Responsabilità sociale e ambientale, dell’innovazione tecnologica, dell’efficienza energetica e dello sviluppo.

Il database “Utili all’Italia” consultabile gratuitamente sul web e aggiornato costantemente è destinato a diventare un punto di riferimento per le amministrazioni locali, per la politica e per gli esperti di acqua, energia e rifiuti (e di tutte le tecnologie ad essi collegati) chiamati a fare scelte e progetti per lo sviluppo del territorio al fine di fotografare le best practice che sono alla base del miglioramento dei servizi erogati ai cittadini.

L’efficienza energetica che è anche uno degli obiettivi del Paese per gli impegni presi in sede di Unione Europea è un altro ambito nel quale è stato selezionato il progetto di saturazione del teleriscaldamento di Torino, soluzione innovativa di Demand Side Management grazie alla realizzazione di accumulatori di calore che consentono di immagazzinare l’energia termica prodotta dalle centrali di cogenerazione nelle ore notturne, quando la richiesta di calore è minore, per cederla nelle ore di massimo prelievo della rete. Questa soluzione ha consentito di incrementare significativamente le volumetrie teleriscaldate fornendo un contributo tangibile in termini di riduzione delle emissioni e di risparmio energetico, facendo di Torino la città più teleriscaldata d’Italia.

Sul fronte della responsabilità sociale e ambientale, è stato selezionato il progetto del Gruppo relativo all’attivazione presso l’impianto di termovalorizzazione TRM di un progetto didattico unico a livello nazionale che ha contato ben 3.694 visitatori nel solo 2016. Destinato ai bambini e ai ragazzi tra i 6 e i 13 anni, è articolato in percorsi didattici studiati per favorire la partecipazione attiva e diretta dei ragazzi attraverso giochi e animazioni, con percorsi guidati fatti di tunnel vetrati, pannelli grafici e schermi touchscreen all’interno dell’impianto vero proprio.

Nel campo dell’innovazione tecnologica, dove emerge l’impegno delle aziende sul tema della digitalizzazione e del miglioramento dei servizi ai cittadini, è stato selezionato l’impianto di depurazione del Golfo Paradiso realizzato dal Gruppo Iren a Recco (Ge), in un’area a forte vocazione turistica. Un progetto che si distingue per caratteristiche strutturali e tecnologiche d’avanguardia, rappresentando un modello virtuoso di impiantistica nell’ambito del panorama nazionale e si caratterizza per l’utilizzo della più innovativa modalità di filtrazione attualmente esistente grazie al moderno sistema di bio-trattamento “a membrana” che prevede ben quattro livelli di filtrazione che consentono l’abbattimento di tutti gli inquinanti. Una tecnologia che consente inoltre di riutilizzare l’acqua depurata, oltre che nei processi dello stesso impianto, per usi di servizio che sarà possibile sviluppare, ad esempio, per il porto turistico.

Principio di incendio a Palazzo Reale

Oggi nel primo pomeriggio, intorno alle 15.30, si è alzato del fumo dagli scantinati di Palazzo Reale, presso i Musei Reali.

Il personale è prontamente intervenuto e ha avvisato i vigili del fuoco, arrivati sul posto. Non è stato rilevato alcun danno ai visitatori e al personale in servizio in quel momento, tutti tempestivamente allontanati dai soccorsi. Il principio di incendio è stato subito messo sotto controllo. Nessun danno alle opere o alle strutture. Sono in corso gli accertamenti sulle cause del focolaio, quasi certamente causato da un guasto a un generatore. Il percorso di visita potrebbe subire delle modifiche per i controlli e le riparazioni necessarie.

“Pruma Giornà dla lenguapiemontèisa dël Monfrà”

Domenica 18 giugno ad Occimiano, comune del Casalese in Provincia di Alessandria la sala non è stata sufficiente a contenere tutto il pubblico intervenuto alla “Pruma Giornà dla lenguapiemontèisa dël Monfrà”, organizzata da Gioventura Piemontèisa, Movimento impegnato da un quarto di secolo per la sopravvivenza e la rivitalizzazione della lingua e dell’identità piemontese, molto attivo non solo a Torino e nella Città Metropolitana ma in tutto il Piemonte.

Momento principale dell’evento è stata la presentazione del libro “Monfrà” di Silvana Berra, un’opera unica nel suo genere, che ripercorre con precisione e competenza la storia parallela del Monferrato e della sua lingua piemontese-monferrina dal tempo dei celti ad oggi, passando per i sette secoli lungo i quali fu uno Stato coinvolto nelle vicende storiche europee. Il manuale presenta inoltre una grammatica pratica, una guida alla corretta scrittura e un excursus sulla storia della letteratura. 

Vi si trova inoltre una preziosa analisi delle ragioni che hanno portato il piemontese a venir indicato dall’Unesco come lingua in serio pericolo, con un lucido elenco di azioni da intraprendere per invertirne la tendenza al declino.

Silvana Berra, con grande competenza e padronanza dell’argomento, con questo libro è riuscita a fornire i concetti e le motivazioni che, una volta assimilati, potrebbero dare un futuro alla nostra lingua ancestrale.

Sono inoltre intervenuti Carlo Comoli, reggente di Gioventura Piemontèisa, e Gianfranco Pavesi dell’Università di Pavia, il quale ha catturato l’attenzione del pubblico con metafore, simbolismi ed esempi concreti del valore della perpetuazione della lingua madre, sui mezzi per preservarla e di come superare i pregiudizi e gli alibi che hanno indotto, spesso colpevolmente, a sminuirla.

Fra un pubblico molto attento e partecipativo erano presenti il sindaco di Occimiano Valeria

Olivieri, che ha portato i salutidell’amministrazione, l’assessore Stefano Zoccola, Claudio Martinotti Doria, Maria Rosa Scarrone e gli scrittori Anna Perucca e Fernando Barbano, che hanno letto alcune loro poesie.

Massimo Iaretti

Fior dël pavé

Recital intorno al libro Fior dël pavé di Luis Valsoan (1862-1906) poeta-operaio in lingua piemontese con Sergio Donna, Sergio Notario, Giuseppe Novajra In collaborazione con l’Associazione Monginevro Cultura

Fior dël Pavé ‘d Luis Valsoan (1862-1906), con la prefazione di Tavo Burat, è un agile volumetto di poesie, una plaquette, stampata in occasione dei primi cento anni dalla morte dell’autore. Il recital, che chiude gli incontri in sede, è ispirato proprio alle poesie in piemontese contenute in questa raccolta.   Sergio Notario ha scritto il copione di un recital dedicato a Luis Valsoan poeta operaio nato a Pont Canavese nel 1862 da genitori montanari e morto precocemente a Torino (nel 1906). In collaborazione con lo chansonnier Beppe Novajra (direttore artistico dell’Associazione Monginevro Cultura), Notario ha ricomposto la vita del poeta operaio, la cui opera, come ricordava Tavo Burat, potrebbe essere definita “un crij d’arvira libertaria”, cioè un grido di rivolta libertaria, per riscattare le faticose condizioni di lavoro delle “filandere” delle manifatture di tessuti e filati di cotone, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Dopo un percorso di emigrazione in Svizzera e in Belgio, verso la fine dell’Ottocento, Valsoan ritorna nella sua Pont, e diventa un operaio delle Manifactures Royales d’Annecy e Pont, poi assorbite dal cotonificio Mazzonis di Torino.

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Giovedì 22 giugno 2017 ore 18

al Centro Studi Piemontesi

via Ottavio Revel 15 – Torino

ultimo incontro in sede

 

 

Il controllo del vicinato si estende in Piemonte

Proseguono a Novara gli incontri dell’amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Controllo del Vicinato per illustrare il progetto, approvato con un’apposita delibera negli scorsi mesi, dedicato al Controllo del vicinato. L’obiettivo è quello di diffondere sul territorio del Comune di Novara il progetto stesso e dopo gli ottimi riscontri della prima serata, a Pernate, il “tour” ha coinvolto la frazione di Vignale, da non confondere con il comune di Vignale Monferrato in Provincia di Alessandria.

Il Controllo del Vicinato è un progetto che ambisce a creare di un sistema di sicurezza residenziale basato sulla solidarietà, ovvero sull’osservazione da parte dei cittadini di possibili anomalie e sull’immediata segnalazione alle forze dell’ordine, senza alcun tipo di intervento attivo. Il progetto era stato illustrato qualche mese fa in municipio nella competente commissione consiliare, poi l’Amministrazione comunale ne ha condiviso le linee guida con una propria delibera per passare ora alla fase operativa. All’incontro sono intervenuti, come era già avvenuto a Pernate, il sindaco Alessandro Canelli, l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini e il presidente della Commissione Sicurezza del Consiglio comunale, Maurizio Nieli, oltre a Massimo Iaretti, responsabile per il Piemonte di Acdv, Associazione Controllo del Vicinato. A Vignale è intervenuto anche l’assessore al bilancio Silvana Moscatelli “In questa, come nelle altre serate che organizzeremo nei vari quartieri – spiega Massimo Iaretti – sono state illustrate le modalità del progetto Controllo del Vicinato, per stimolare la partecipazione della popolazione a quella che è sempre stata una pratica della nostra società: il non rimanere indifferenti a quello che è accanto a noi. L’obiettivo è che se un malintenzionato decide di recarsi nella nostra città, in una determinata zona, in un determinato quartiere, dovrà sapere che il suo atteggiamento potrà essere notato, che non passerà inosservato, nel senso che tutta la comunità è coesa e pronta a segnalare alle Forze dell’ordine la sua presenza o i suoi atteggiamenti sospetti. Queste ultime, giusto specificarlo, sono le sole a poter effettuare qualsiasi attività di prevenzione. Il Controllo del Vicinato non è soltanto questo, bensì un modo per fare riavvicinare le persone, per farle conoscere, incontrare, data la sua valenza soprattutto sociale”. E la serata ha avuto un esito positivo sia sotto l’aspetto delle presenze in sala, sia sotto quello dell’interesse, tanto che sono state raccolti i primi interessamenti al progetto.

Il Poli ospita la 26a International Conference on Robotics

Dall’agricoltura all’intrattenimento, fino all’aerospazio, alla medicina, all’industria: la robotica sta assumendo una centralità nei sistemi di produzione e non solo mai conosciuta in passato. Questo grazie anche a interfacce sempre piu´ autonome, intelligenti e capaci di imitare il comportamento umano.

foto: il Torinese

Dal 21 al 23 giugno, Torino diventer¨¤ capitale europea della robotica, con pi¨´ di 120 esperti e ricercatori provenienti da 30 Paesi per la 26a edizione della conferenza RAAD (International Conference on Robotics in Alpe-Adria-Danube Region), ospitata dal Politecnico di Torino e promossa dai prof. Carlo Ferraresi e Giuseppe Quaglia (Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale).

Le 24 sessioni tematiche copriranno tutti i principali settori di ricerca e di applicazione della robotica. Si va dalla sessione dedicata ai droni, con le loro applicazioni estese ormai dall¡¯agricoltura alla tutela dei beni culturali, alla sicurezza, a quella che si occuper¨¤ di esoscheletri, cio¨¨ di strutture indossabili di supporto e potenziamento delle capacit¨¤ umane. Altre sessioni, solo per citarne alcune, saranno dedicate alle applicazioni biomediche, ai robot mobili (che possono essere di supporto ad esempio in caso di calamit¨¤), oppure ai dispositivi di afferraggio: le ¡°mani¡± dei nostri futuri compagni robotici.

Tutte queste nuove applicazioni rappresentano uno straordinario stimolo verso la ricerca e lo sfruttamento di nuovi materiali, strutture, attuatori, sensori, immagazzinamento energetico, tecniche di controllo. La Robotica ¨¨ oggi quindi un campo di ricerca nel quale coesistono tante discipline differenti.

Anche il Politecnico di Torino ha recentemente rafforzato ulteriormente la propria ricerca nel settore in direzione multidisciplinare, grazie alla creazione di un nuovo Centro Interdipartimentale coordinato da Marcello Chiaberge (Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni) e dedicato in particolare alla robotica di servizioPIC4SeR, con lo scopo di accompagnare il mercato, attualmente in una fase di crescita, grazie ad un approccio alla ricerca di tipo multidisciplinare, basato sulle tecnologie e sulle applicazioni. In questo modo, sar¨¤ possibile unire e integrare soluzioni innovative legate non solo a controllo, percezione, intelligenza artificiale, sistemi di locomozione e architetture meccaniche intelligenti, ma anche agli aspetti della progettazione, dell¡¯interazione e della sicurezza, cos¨¬ come alle questioni sociali, economiche ed etiche sottese all¡¯introduzione dei robot in tanti campi della nostra vita.

 

La ragazza che causò l’incidente mortale evade e abbandona la figlia

“Se non la trovano loro andiamo noi a prenderla stanotte”, hanno scritto su facebook i parenti di Oreste Giagnotto, l’uomo morto nell’incidente stradale provocato da Laura Sulejmanovic, 22 anni, arrestata per omicidio stradale e omissione di soccorso per esser fuggita dopo avere causato l’ incidente mortale alla guida di un camper. La donna  è evasa dalla sezione Icam – le case per mamme detenute con attenuata sorveglianza – del carcere di Torino, dove ha anche  abbandonato la figlia di pochi mesi.