redazione il torinese

L’eccellenza piemontese nella vetrina web di Amazon con 3800 prodotti in mostra

“Made in Italy”, lo spazio web di Amazon dedicato al a promozione dell’artigianato italiano di qualità, compresi prodotti alimentari contraddistinti da denominazioni di origine protetta (DOP, IGP, DOCG) rappresenta da oggi una vetrina anche per il Piemonte. Nello spazio riservato  al Piemonte, è  possibile trovare 3.800 prodotti di 49 imprese piemontesi selezionate tra le 300 aziende che hanno ottenuto il riconoscimento “Piemonte Eccellenza Artigiana”.  Tali realtà cresceranno di numero nel tempo, soprattutto se Amazon dovesse confermare i riscontri fin qui raggiunti (12 milioni al mese di visitatori unici in Italia, per 250 milioni di export all’anno). E’ un modello di business diverso da quello tradizionale, a partire dalle possibilità offerte dalla logistica. Da un  lato l’e-commerce offre alle imprese la possibilità di raggiungere mercati internazionali ai quali sarebbe altrimenti difficile arrivare, mentre dall’altro, grazie alla rete di cui dispone, Amazon offre una serie di servizi, a partire dalla distribuzione, che per le imprese da sole sarebbe difficile attivare. Gioielleria e oreficeria, ceramiche, lavorazioni artistiche in legno e pietra e anche prelibatezze enogastronomiche: sono questi i prodotti presentati nella sezione Piemonte della vetrina Made in Italy, ai quali si aggiungono, nella sezione Gourmet, pasticceria secca, canestrelli biellesi e i liquori ai fiori delle Alpi, ma anche i salumi tipici del Tortonese e i prodotti caseari d’eccellenza come il Bra Duro e il Testun al Barolo. La Regione Piemonte si è attivata inoltre  per favorire l’incontro con gli artigiani e le piccole imprese del territorio, grazie a percorsi di formazione e incontri di consulenza dedicata. Il marchio “Piemonte Eccellenza Artigiana”, inoltre, ha garantito alle aziende un percorso più veloce di certificazione. Per aderire alla vetrina Piemonte nello spazio Made in Italy è possibile inviare una e-mail all’indirizzo: artigiani@amazon.com . Il costo di partecipazione, come per tutte le imprese che si iscrivono sulla piattaforma di e-commerce, è un canone mensile di 39 euro, che sarà gratuito fino a fine anno. 

 

www.regione.piemonte.it

Estate di benessere nei parchi torinesi

Parco del Valentino – Lunedì 3 luglio ore 18,30 alle 20,00 – WELLNESS COACHING

Parco della Colletta – Mercoledì 5 luglio ore 18,30 alle 19,30 – CORSO IYENGAR YOGA BASE

Lo sapevate che Torino è l’unica italiana tra le città del mondo con più alberi? Al tredicesimo posto (davanti a Londra e Parigi!) tra le città più “green”, Torino conta oltre 320 km di viali alberati, 65 mila alberi, circa 15 m² di verde per abitante e ben 25 parchi cittadini e collinari uno dei quali, quello della Pellerina, si è aggiudicato il titolo del più grande parco urbano d’Italia con i suoi oltre 840 mila m².

StayDo – il motore di ricerca che permette di creare viaggi o weekend decisamente su misura – lo sa bene e per questa estate ha organizzato un ciclo di incontri benessere nei più importanti parchi torinesi. Per tutta l’estate i parchi del Valentino, della Pellerina e della Colletta ospiteranno lezioni all’aperto con insegnanti professionisti di Iyengar Yoga, pilates, wellness Walking ed educazione alimentare.

Aperti a tutti coloro che desiderano unire l’attività fisica alla riscoperta delle bellezze naturali della città, i corsi StayDo sono una sana abitune per un’estate all’insegna del benessere di corpo e mente.

 

Ecco i prossimi appuntamenti benessere da segnare in agenda:

 

WELLNESS COACHING – http://www.staydo.it/eventi/200-wellness-coaching

Quando: lunedì 3 luglio dalle ore 18,30 alle 20,00

Dove: Parco del Valentino – ritrovo all’ ingresso di Corso Vittorio Emanuele II (punto di riferimento: Arco monumentale dell’Arma di Artiglieria

Cosa: Il Wellness Coaching è un percorso studiato per chi vuole migliorare alcuni aspetti delle aree basilari della propria vita (benessere fisico, emozionale e mentale). Il percorso si svolge all’aria aperta, camminando e facendo coaching allo stesso tempo. Numero di partecipanti max 2/3.

 

CORSO IYENGAR YOGA BASE – http://www.staydo.it/eventi/209-corso-iyengar-yoga-base e http://www.staydo.it/eventi/210-corso-iyengar-yoga-base ehttp://www.staydo.it/eventi/211-corso-iyengar-yoga-base

Quando: mercoledì 5 luglio dalle ore 18,30 alle 19,30

Dove: Parco della Colletta – ritrovo davanti alla Piscina della Colletta – Via Ernesto Ragazzoni 5/7

Cosa: ll corso base di Iyengar Yoga propone lo studio delle Asana secondo i principi del maestro b.k.s. Iyengar. Ogni seduta inizia con un’invocazione a Patanjali e lo studio dettagliato di posizioni in piedi e da seduti. La lezione termina con posizioni di rilassamento.

 

Pagamento digitale, c’è Intesa

L’esperienza digitale proposta ai clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo considera sempre più lo smartphone come porta di accesso a nuovi servizi evoluti, primo tra tutti il pagamento senza contanti  Dal 24 giugno al 2 luglio, a Torino, Milano e Roma, è possibile sperimentare i vantaggi delle nuove funzionalità dei servizi PAyGO e JiffyPay grazie a un’iniziativa educativa e informativa promossa in collaborazione con Mastercard e SIA, che coinvolge cittadini ed esercenti

 

“Per pagare nei negozi, basta il cellulare”: è partita sabato 24 giugno l’iniziativa educativa e informativa che Intesa Sanpaolo promuoverà per nove giorni, fino al prossimo 2 luglio, in alcuni distretti cittadini di Torino, Milano e Roma, in collaborazione con Mastercard e SIA. Obiettivo, avvicinare il pubblico e gli esercenti alle nuove esperienze di pagamento cashless messe a disposizione dalla Banca, PAyGO e JiffyPay, facendone sperimentare e apprezzare i molti vantaggi: la semplicità, la velocità, la convenienza, il tutto con un elevato livello di sicurezza. Oltre un centinaio gli esercenti coinvolti, con allestimenti dedicati (vetrofanie, rotair, brochure, poster, gadget), materiale informativo e perfino una app sviluppata da Mastercard per giocare con la realtà aumentata, in stile “Pokemon Go”, alla ricerca delle parole legate ai pagamenti senza contante. La presenza di personale qualificato nelle filiali Intesa Sanpaolo in zona garantirà in ogni momento supporto immediato. Il mondo dei pagamenti digitali di Intesa Sanpaolo è in continua evoluzione e propone servizi all’avanguardia che puntano sempre più sull’utilizzo dello smartphone che ognuno ha sempre con sé, al posto dei tradizionali contanti. PAyGO è il servizio di mobile payment di Intesa Sanpaolo, abilitato sugli smartphone Android e basato su tecnologia NFC (Near Field Communication) HCE (cloud-based, quindi indipendente dall’operatore telefonico prescelto per il cellulare). Anche per i possessori di carte Intesa Sanpaolo-Mastercard è ora disponibile nella versione aggiornata, grazie alla quale il cliente può pagare avvicinando al POS Contactless il telefono a schermo sbloccato (open app to pay). Solo per importi superiori ai 25 euro, il pagamento si autorizza con impronta digitale o PIN. JiffyPay, basato sul servizio sviluppato da SIA, oggi conta oltre 4,2 milioni di clienti abilitati al trasferimento di denaro tra privati “P2P” (“person to person”), che consente appunto di inviare e ricevere piccole somme di denaro via cellulare in tempo reale. Il Gruppo Intesa Sanpaolo è stato tra i primi ad averlo attivato, nel 2015. La vera svolta in questa modalità di pagamento in mobilità, però, è nel “P2B”, ovvero la modalità di trasferimento di denaro “person to business”. A partire da maggio, Intesa Sanpaolo ha reso disponibile una soluzione integrata nell’app Intesa Sanpaolo Mobile, che consente l’utilizzo di JiffyPay anche per pagare rapidamente e in totale sicurezza gli acquisti presso gli esercizi convenzionati, con un’esperienza del tutto analoga, per semplicità e rapidità, a quella già nota per l’invio di denaro tra privati. 2 Entrambi i servizi, se adeguatamente diffusi, potrebbero realmente consentire di affrontare le spese di tutti i giorni – acquistare il caffè al bar, il giornale all’edicola, pagare una corsa in taxi o fare la spesa al supermercato sotto casa – senza mettere mano al portafoglio. La strategia per il futuro di Intesa Sanpaolo mira ad ampliare il servizio a sempre maggiori partnership, per aumentare l’accettazione e la diffusione dei pagamenti digitali. «Le nuove soluzioni sono disegnate con un unico obiettivo, semplificare il più possibile i servizi di pagamento compiuti con sempre maggiore frequenza in mobilità. – dichiara Massimo Tessitore, responsabile Direzione Multicanalità Integrata Intesa Sanpaolo – A tendere, potranno essere convertiti tutti i micro pagamenti che oggi vengono effettuati con il contante, senza doversi munirsi di soluzioni aggiuntive, rispetto all’utilizzo di app tramite smartphone, e/o sfruttando i POS già in dotazione. Per incentivare la cultura dei pagamenti senza denaro, è importante coinvolgere tanto i clienti quanto gli esercenti: ed è questo il senso di iniziative come quella in corso a Torino, Milano e Roma in questi giorni, che consentono di toccare con mano la convenienza e la semplicità delle nuove soluzioni.»

(foto: il Torinese)

Call center e assistenza estiva per gli anziani

Un call center sarà  attivo tutti i giorni 24 ore su 24 oltre all’ assistenza a domicilio da parte di una squadra di associazioni di volontariato e cooperative di operatori sociosanitari. Queste le principali misure del “piano operativo per l’emergenza caldo 2017” della Città di Torino ad integrazione delle attività sanitarie dell’Asl e dei medici di famiglia. La “sentinella telefonica” è affidata al servizio “Aiuto Anziani” e al numero 011.8123131 attivo 24 ore su 24 (la notte e nei giorni festivi risponde il centralino della Polizia municipale). La Città, in collaborazione con l’Asl  e i medici di famiglia, ha inoltre previsto su segnalazione degli stessi medici di base, di attivare interventi domiciliari per gli anziani autosufficienti .Le Circoscrizioni cittadine offrono poi l’opportunità di trascorrere le ore della canicola in alcune strutture climatizzate.

 

(foto: il Torinese)

Lega Nord, analisi del voto in Piemonte

All’indomani della vittoria in Alessandria, la Lega Nord Piemont riflette sulle ragioni del voto. Molinari: “Con la caratterizzazione sul sociale, in Piemonte la Lega Nord è sulla linea giusta”. Cuttica di Revigliasco: “Prioritario togliere Alessandria dall’isolamento. “Canelli: “Reti territoriali e collaborazione per farcela insieme”. E si punta alla Regione

“Riflettere sulle sconfitte è giusto, ma confrontarsi sulle vittorie non è meno importante”. Con queste parole Riccardo Molinari, segretario nazionale Lega Nord Piemont, ha introdotto la conferenza stampa che si è tenuta giovedì 29 giugno ad Alessandria, per commentare l’esito delle recenti elezioni amministrative che hanno visto Gianfranco Cuttica di Revigliasco, candidato proprio dalla Lega Nord, trionfare come nuovo sindaco del capoluogo piemontese. Presente in sala, accanto a Molinari e Cuttica di Revigliasco, anche Alessandro Canelli, primo cittadino di Novara. “La condizione da cui un anno fa siamo partiti non era delle migliori – spiega Molinari – ma trovarci oggi come il primo partito del centro destra e probabilmente il partito più adatto a guidare, in futuro, la Regione Piemonte, ci riempie d’orgoglio. La scommessa è stata vinta grazie all’impegno dei militanti, fedeli alla causa e forti di quelle che da sempre sono le caratteristiche che ci contraddistinguono: umiltà e determinazione. Con queste due doti ci siamo rimboccati le maniche, riconoscendo i problemi e riflettendo sulle difficoltà sociali che le città, le regioni, affrontano da troppo tempo. Abbiamo caratterizzato la Lega Nord sul sociale, analizzando la realtà, i problemi e le ragioni di questo profondo malessere condiviso, spiegando ai cittadini quali e quante siano le colpe per i disagi che vivono quotidianamente. Siamo convinti sia la linea giusta” . Disoccupazione, emergenza sociale, immigrazione: tutte realtà che toccano da vicino gli italiani, e che sono frutto di decisioni ben precise da parte del Governo Centrale e Regionale. “Prendiamo la questione relativa ai migranti – prosegue Molinari – non è per razzismo, che ci diciamo contrari a certe logiche. Il motivo è tutt’altro, e va nella direzione opposta: ci pare disgustoso che ci sia chi lucra sulla pelle della povera gente, facendoli entrare in una società già in crisi, con il preciso scopo di una sostituzione etnica – come dimostra il vincolo regionale voluto da Chiamparino tra il bando alla Legge 18 e lo Sprar -e provocando un’ulteriore tensione sociale, data dalla creazione di un esercito di manodopera a basso costo in concorrenza coi tanti disoccupati italiani. Del resto, poi, la Regione sembra molto più interessata all’area metropolitana che non agli altri territori, e questa assenza si ripercuote sui suoi abitanti. Il voto delle amministrative ci dimostra che i territori abbandonati dalla Regione hanno voglia di riscatto e nostro dovere, dopo aver raccolto questi risultati elettorali, è quello di costruire un’alternativa al governo regionale Chiamparino”. “Una riflessione che abbiamo sempre fatto – ha dichiarato Gianfranco Cuttica di Revigliasco – è quella di togliere Alessandria dallo stato di isolamento. Non è una frase a sé stante ma richiede delle specifiche considerazioni. Lo stato di isolamento, infatti, porta a uno stato di regressione, anche per i modelli economici, modelli di non sviluppo che, inevitabilmente diventano terreno facile per un certo tipo di economia molto avvilente. È chiaro che occorre fare un lavoro di rete, collaborare con città diverse che rappresentano elementi propulsori. La volontà di riscatto è fondamentale. Proviamo a prendere spunto dal tipo di governo della città di Novara. Proviamo a mettere in campo iniziative culturali che non siano solo di tipo culinarie, ma che possano andare oltre e rappresentare, a livello internazionale, Alessandria. Questo è un tema che la comunità si deve porre, non solo il sindaco, dobbiamo guardare velocemente a un processo di internazionalizzazione”. “Citando, poi, il ponte Meier – prosegue – dobbiamo renderci conto che è un elemento di architettura contemporanea che può intercettare turismo ed economia per la città Altro punto focale è l’università. I processi modificativi dell’università sono molto importanti e sono legati a ciò che capita in Lombardia. Se il polo universitario viene spostato, per esempio, nella zona dell’Expo, automaticamente questa azione determinare contraccolpi sull’Università del Piemonte orientale. Questi fenomeni, quindi, o si governano e si gestiscono tra sindaci e rettori, oppure ci travolgeranno. Lo stesso discorso vale per il tema della logistica. Dobbiamo dialogare e non farci la guerra e pensare di muovere un trasporto merci su linee che non siano di alta capacità, ma normali e che coinvolga anche il nostro polo ferroviario e quello dell’asse ligure”. “Diversi territori, simili sensazioni”, commenta Alessandro Canelli, sindaco di Novara, che individua nella creazione di reti territoriali la soluzione più adatta per uscire dalla crisi. “Se un territorio vuole crescere – spiega – è necessario che si superi la logica della città, per aprirsi verso realtà più ampie. Tra sindaci che parlano la stessa lingua, ovviamente, è più facile, ma il dialogo, per il bene del territorio, è importante in ogni caso. Lavorare insieme, del resto, è importante, come ci ha ben dimostrato l’esempio virtuoso dell’Università del Piemonte Orientale, in cui la tripartizione si è rivelata strategica e volta al rafforzamento di legami e competenze. E poi ancora, la necessità di lavorare sulle infrastrutture, sui trasporti e la logistica, creando migliori connessioni tra Alessandria e Milano, proponendosi come punto di riferimento importante, creando opportunità per lo sviluppo locale. A fare da guida, un Coordinamento di Sindaci del centrodestra, capace di dare un segno distintivo e univoco, soddisfacendo il desiderio di riscatto che, le urne parlano chiaro, la popolazione piemontese desidera”.

Pinocchio al castello di Racconigi

Ultimo appuntamento con Casa Teatro Ragazzi nel parco del castello

DOMENICA 2 LUGLIO Il parco accoglierà a partire dalle ore 14, animazioni per i bambini e alle ore 15 e alle ore 17 lo spettacolo PINOCCHIO. I LIKE dedicato alle avventure del burattino ribelle che vuole fuggire dalla condizione di diversità, per diventare una “persona vera”. Un percorso tra innumerevoli episodi del personaggio di Collodi: i più conosciuti e quelli meno noti in in un mondo che per lui tutto è da scoprire. Lo spettacolo si svolge all’interno di una scatola magica da cui fuoriescono personaggi, oggetti, stoffe colorate e musiche che rappresentano il mondo del protagonista. Liberamente ispirato alla meraviglia delle immagini in cui Emanuele Luzzati ha inserito il suo Pinocchio, lo spettacolo contamina il mondo di Pinocchio di “elementi materici” come ruote di biciclette, carriole, scheletri di ombrelli, tubi e oggetti riciclati che diventano elementi scenografici e luoghi della storia.

Esce «Studi Piemontesi»

Da quarantasei anni, tra la festa di San Giovanni e quella dei Santi Pietro e Paolo, si verifica puntuale un evento bibliografico, la pubblicazione del primo fascicolo semestrale di «Studi Piemontesi», la rivista di storia, arti, lettere e varia umanità edita dal Centro Studi Piemontesi.

Nel numero uscito in questi giorni la notizia, minima per sé, che può incuriosire i lettori riguarda RousseauLuisa Clotilde Gentile prova che non nel palazzo di via San Domenico 11, come credeva il Cibrario, ma nel palazzo Trucchi all’angolo tra via Alfieri e via XX Settembre (oggi sede della Banca Nazionale del Lavoro) Rousseau servì nel 1730 in casa Solaro di Govone. E proprio a Luigi Cibrario (1802-1870), a come si venne formando nel decennio dopo la morte il suo personaggio di uomo del Risorgimento, storico devoto della monarchia sabauda, è dedicato il saggio di Pierangelo Gentile. Ancora in ambito risorgimentale si muovono Rosanna Roccia (Direttore della rivista) che pubblica due lettere inedite di Quintino SellaCarlo M. Fiorentino che delinea alcuni tratti del carteggio dei fratelli Visconti Venosta e Stefano Apostolo che rievoca la partecipazione alla prima guerra d’Indipendenza dello scrittore renanoFriedrich Wilhelm Hackländer.

Dagli eroi all’antieroe: Matteo Traverso mostra come Giorgio Orsolano (1803, impiccato nel 1835) divenne nella letteratura dei frenologi la «iena di San Giorgio». Simonetta Tombaccini ricostruisce gli ultimi mesi di vita di Paganini a Nizza e le penose vicende che tormentarono le sue spoglie. Alessandro Zussini tratta di Gaspare Deabbate, primo Console (1819-1825) del re di Sardegna negli Stati Uniti. Quando Napoleone arruolava i soldati dell’armée, un benestante poteva sottrarsi alla coscrizione pagando qualcuno che lo sostituisse: Ferdinando Sobrero presenta due lettere di unremplaçant, Carlo Domenico Bosio di Baldissero. Cecilia Russo delinea la figura dell’ambasciatore Benoît Cise de Grésy e pubblica una sua lettera nella quale informa Maria Cristina di Francia in merito all’incontro con Mazzarino.

Quasi una rubrica, le schede di onomastica piemontese a cura di Rossebastiano-Papa-Cacia, sono questa volta dedicate ai vari esiti del latino caudaStefano Baldi illustra l’opera di ricerca di Alberto Basso sulla musica e gli spettacoli nella Torino di Antico Regime, ora riunita nei due monumentali volumi L’Eridano e la Dora festeggianti. Nel settore della storia dell’arte, varie ‘riscoperte’: Roberto Antonetto informa sul ritrovamento di una favolosa gabbia per uccelli, dono per le nozze fra il secondogenito di Carlo Alberto, Ferdinando di Savoia, ed Elisabetta di Sassonia nel 1850; la descrive e ne ricostruisce le vicende. Arabella Cifani e Franco Monetti presentano un dipinto sconosciuto di Angelo Bartolomeo Vaccasenior (1746-1834) e nuovi documenti per la biografia. Thomas Wilke illustra alcuni disegni di Ascanio Vittozzi per la cappella della Sindone, ritrovati nello Staatliche Graphische Sammlung di Monaco di Baviera. Francesca Favaro descrive l’appartamento dei bagni del castello di Agliè e Paolo San Martino si sofferma sulla valenza scenografica dello scalone juvarriano di Palazzo Reale e le sue suggestioni interpretate dal cinema moderno: Craig, Hitchcock, Greenaway.

Alla scultura del primo Novecento sono dedicate le pagine di Alice Guido che pubblica documenti relativi al tentativo fallito di acquisire al Museo Civico di Torino il Pensatore di Rodin; e diChiara A. Lanzi su due cere di Edoardo Rubino (1871–1954) conservate alla GAM, preparate per la fusione poi non realizzata.Gian Savino Pene Vidari ricostruisce la storia dell’edizione 1978 (integrale) dei disegni ottocenteschi di Clemente Rovere e presenta quella (selettiva) edita recentemente dall’Artistica Savigliano, Viaggio in Piemonte di paese in paese.

Il settore letterario offre lo studio di Gianna Cerutti sulla figura femminile nella narrativa di Sebastiano Vassalli, e la presentazione di un mannello di lettere di Giovanni Bernardo De Rossi a Tommaso Valperga di Caluso, a cura di Milena Contini. Infine, i profili: Paolo Bagnoli illustra la formazione del pensiero politico di Alessandro Passerin d’Entrèves; e i congedi: Pietro Terna e Renata Allìo ricordano Sergio Ricossa (1927-2016);Laura Gallo la figura di Gianni Carlo Sciolla (1940-2017). Chiudono il fascicolo le fitte pagine dedicate al «Notiziario bibliografico», allo spoglio delle riviste, all’informazione sull’attività del Centro Studi Piemontesi, alle notizie di mostre convegni e altre iniziative riguardanti la cultura regionale.

.

giugno 2017, vol. XLVI, fasc. 1, pp.  390, ill.

 

 

Cibo e salute: 8 idee di impresa che migliorano la vita di tutti

Conclusa la 2° edizione di Innovation for Change, il progetto promosso da Scuola di Alta Formazione al Management (SAFM), Politecnico di Torino e il CERN di Ginevra. Premiato SOUND BUBBLE, un sistema che consente di lavorare e dialogare in ambienti rumorosi

 

Per cinque mesi 52 giovani – studenti della Scuola di Alta Formazione al Management di Torino (SAFM) e dottorandi del Politecnico di Torino – si sono confrontati con i problemi legati alla salute e alla sicurezza alimentare. Hanno preso dimestichezza con le tecnologie del CERN e del Politecnico di Torino, e hanno immaginato 8 idee di impresa per portare sul mercato prodotti e servizi innovativi ma molto concreti, capaci di rispondere a bisogni quotidiani di tutti.

I risultati di questi mesi di lavoro sono 8 prototipi, dimostrazioni di soluzioni tecnologiche che hanno il potenziale per essere commercializzati nel medio termine, che sono stati presentati  nella cornice del Castello del Valentino a una platea composta da investitori, protagonisti della scena imprenditoriale europea e studenti dell’Università e del Politecnico di Torino.

 

Molto diverse, e spesso visionarie, le idee concepite dai giovani:

–          fattorie verticali da installare a casa e nei supermercati per avere cibo fresco e controllato;

–          sistemi per misurare in modo economico e immediato la concentrazione di mercurio nei pesci e aumentare la sicurezza alimentare;

–          stufe che utilizzano bidoni e altro materiale di scarto per cuocere i cibi e produrre elettricità;

–          sistemi di liofilizzazione che mantengono inalterati le proprietà nutritive dei cibi utilizzano gli scarti delle lavorazioni alimentari industriali;

–          un video game con soluzioni di realtà aumentata per sensibilizzare e responsabilizzare i bambini sul tema dell’obesità e dell’educazione alimentare;

–          un sistema che misura l’attività fisica delle persone e le premia con sconti e ricompense, con l’obiettivo di ridurre le malattie cardiovascolari, prima causa di morte nel mondo.

–          un cerotto realizzato con stampanti 3D che previene le infezioni cutanee incidentali ed è in grado di raccogliere e elaborare dati sul decorso della ferita

–          un sistema che consente di lavorare e dialogare in ambienti rumorosi, grazie all’eliminazione selettiva di alcune lunghezze d’onda da cui dipende l’inquinamento acustico.

 

I prototipi e le soluzioni tecniche adottate sono state esaminate e giudicate da una giuria, composta da Marco Gilli (Rettore del Politecnico di Torino), Charlotte Lindberg Warakaulle (Responsabile delle Relazioni Internazionali del CERN), Philippe Mahrer (Fondatore del Collège des Ingénieurs), Federico Pistono (imprenditore e futurista) e Giuseppe Zocco (co-fondatore di Index Ventures).

Dopo aver approfondito le soluzioni elaborate dagli studenti, i giurati hanno premiato la seguente migliori idea d’impresa:

SOUND BUBBLE, un software compatibile con tutti gli smartphone che risolve i problemi del rumore in ambienti lavorativi: consente di selezionare i suoni che si vuole sentire e le persone con cui si vuole parlare, escludendo tutto il resto.

 

Il team di SOUND BUBBLE avrà la possibilità di presentare la sua idea al prossimo MUST Summit a Monaco di Baviera, l’appuntamento annuale organizzato da UnternehmerTUM che mette in contatto le migliori start up del mondo con i più grandi gruppi industriali e tecnologici tedeschi.

Inoltre una decina tra i giovani che hanno partecipato a Innovation for Change 2017 verranno selezionati per frequentare gratuitamente l’European Innovation Academy (EIA), il programma internazionale di accelerazione per start up tecnologiche ospitato dal Politecnico di Torino dal 9 al 28 luglio, che vede tra i partner aziende quali Google, l’università di Berkeley, FCA, Intesa Sanpaolo, oltre allo stesso Politecnico,  e porterà in città i mentor della Silicon Valley e centinaia di studenti dalle migliori università di tutto il mondo.

 

“Bret Slater. Solo Show”

Il titolo è, quanto meno, bizzarro: “Porta Scusa”. L’opera é un acrilico su tela, un 40 per 40 di raffinata armonia e bellezza. Forse é il più interessante fra i quadri presenti in mostra, per quella pura essenzialità di forma e colore, con quel bianco candore che sulla bianca parete della Galleria compie un autentico miracolo di eleganza visiva e che riassume nell’astrazione di uno spazio relativamente esiguo – attraverso il gesto, ripetitivo qui come in molte altre opere, di sottrazione e sovrapposizione, sottrarre e aggiungere – la grande capacità dell’artista di creare a un tempo solida fisicità e intima, folgorante spiritualità. “E’ un titolo che nasce per caso”, racconta il giovane trentenne Bret Slater (americano del Bronx, ma oggi residente a Brooklyn), secondo artista degli States – dopo Eric Shaw – ad usufruire di un soggiorno gratuito a Torino, ospite della “Privateview Gallery”, dove oggi, e fino al 23 settembre, espone una trentina di pezzi tutti prodotti sotto la Mole e realizzati in esclusiva per gli spazi della Galleria di via Goito 16. Ironico, gentile, un filo di barba che s’accoppia perfettamente ai lunghi capelli neri e una cifra industriale di tatuaggi, racconta Slater in un italiano raffazzonato alla bell’e meglio: “I primi giorni che mi trovavo a Torino non facevo altro che chiedere ‘scusa’ per ricevere le informazioni che mi occorrevano e mio principale punto di riferimento per muovermi in città era la stazione di Porta Susa, che sentivo spesso citare anche nella voce preregistrata della metro”. Di qui l’abbinamento spontaneo di “Scusa” e “Porta Susa”, diventato per gioco quel tutt’uno di “Porta Scusa” appioppato come titolo e con arguzia a uno dei quadri certamente più belli concepiti da Bret nella casa-studio torinese messa a sua disposizione in piazza Peyron.

Lì – attraverso tecniche singolari e di indubbio effetto che uniscono, all’uso dell’olio e dell’acrilico tradizionali, vinili e resine di nuova generazione – nascono altri pezzi di ispirazione prettamente subalpina o, più genericamente legati alla cultura italiana: da “Personna non grazie” ( sic! acrilico su tela, dal titolo italiano ancora molto bislacco e sempre giocato su una candida tavolozza monocromatica pur se integrata da alchemiche certosine manipolazioni), fino al piacevolissimo “Bollicine”, piccola tela omaggio al mitico album di Vasco Rossi in cui bianco e arancione (il colore dei Mets, la squadra di baseball adorata da Bret) si contendono uno spazio di pura astrazione che fortemente rispecchia la cifra stilistica di Otis Jones, fra i grandi post-minimalisti americani di cui Bret è stato assistente a Dallas per oltre tre anni.

Curata da Mauro Piredda, direttore artistico della Galleria di San Salvario, la rassegna vede in parete opere di grande formato, accanto a piccole tele tridimensionali e a un’inedita serie di dipinti “acquerellati” su carta. Lavori astratti. Che a tratti cedono alla virulenza dell’informale o dell’action painting. Forme geometriche singolari, iconiche e maniacali e perfino un po’ sciamaniche. Spesso circolari (“the circles” o “the eyes”), realizzate in punta di fioretto come la famosa “O” di Giotto, artista particolarmente amato – insieme al Rinascimento italiano – da Bret che a lui dedica il titolo di una sua “maschera” abbinandola all’indirizzo della Galleria ospitante: “Giotto, via Goito 16”. Su questa linea può leggersi la grande multicromatica tela rotonda “The island at the center of the world”, ispirata al celebre libro di Russell Shorto sulle origini olandesi di New York City. Più attratte dalle voci di un espressionismo astratto alla Kenneth Noland, appaiono invece la tela “Amores Perros” – omaggio all’omonimo film messicano di Guillermo Arriaga, in cui il viola e l’orange creano effetti paesistici inquietanti caratterizzati da lingue di fuoco infernali dominanti sull’armonica precisione del segno – e “Where the sun ends and the darkness begins” (“Dove finisce il sole e inizia il buio”), grande tela nera con volute “sbavature” cromatiche e le immancabili maschere iconiche, in memoria della Torino “diabolica” e “nera” dell’esoterica piazza Statuto. “Forma, colore e materia – scrive bene Piredda diventano più forti di qualsiasi parola. L’obiettivo massimo è colpire l’inconscio…. Il monolito a forma di parallelepido è un’entità divina ed aliena, un modo per rappresentare in maniera ‘anonima’ l’inconoscibile”. A chi osserva questi quadri, il ghiribizzo (non il dovere) di suggerire significati. A Bret il dovere (non il ghiribizzo) di farti volare a un metro da terra – o anche più – per guadagnare i cieli alti e liberi dell’emozione.

Gianni Milani

***

“Bret Slater. Solo Show”

“Privateview Gallery”, via Goito 16, Torino; tel. 011/6686878 – www.privateviewgallery.com

Fino al 23 settembre. Orari: mart. – sab. 15/19; al mattino su appuntamento

Le immagini:

– Bret Slater: “Porta Scusa”, acrilico su tela, 2017
– Bret Slater: “Bollicine”, acrilico su tela, 2017
– Bret Slater: “The island at the center of the world”, acrilico su tela, 2017
– Bret Slater: “Amores Perros”, acrilico su tela, 2017
– Bret Slater: “Where the sun ends and the darkness begins”, acrilico su tela, 2017
– Scorcio di Galleria

 

Protesta contro il “Proibizionismo dei 5stelle”: più di 300 i manifestanti contro l’antialcol

“Più shottini meno celerini”, “I vostri profitti sono i nostri affitti”, “Ridateci le piazze della nostra città”: Striscioni, slogan e tante proteste contro la giunta Appendino e l’ordinanza anti-movida.

Sono più di trecento le persone che ieri sera, si sono ritrovate per le vie di Torino per unirsi al corteo di protesta contro l’ordinanza antialcol varata dalla giunta Appendino e finita nell’occhio del ciclone dopo gli scontri avvenuti in piazza Santa Giulia due settimane fa. La manifestazione, iniziata verso tarda sera e conclusasi a notte inoltrata, è partita proprio da Santa Giulia, la famosa piazza che il 20 giugno era stata teatro di pesanti scontri tra polizia in tenuta antisommossa e alcuni avventori “irruenti” della movida di Vanchiglia: lo scontro si era concluso con alcuni feriti (tra poliziotti e manifestanti) e quasi tutti i dehors dei locali presenti nella piazza distrutti. La street parade, composta per lo più da giovani sostenitori della movida torinese, ha attraversato tra musica, striscioni e slogan di protesta, gran parte del centro città, passando per piazza Vittorio, via Po, piazza Castello, fermandosi poi proprio sotto Palazzo di Città. Ad accompagnare il corteo, oltre ai funzionari della Digos e agli uomini del reparto mobile in tenuta antisommossa posizionati a debita distanza, ci sono stati personaggi come Willy Peyote e gli Sweet life society che a bordo di un furgone bianco hanno alternato alla loro musica, aspri interventi volti a criticare la Sindaca Appendino e il cosiddetto “proibizionismo dei 5stelle”. La manifestazione si è poi conclusa pacificamente intorno alle due di notte tra balli, musica e qualche fumogeno di troppo acceso da alcune “teste calde”.

Simona Pili Stella

                                                                                               foto: Antonello Preteroti