Sono 74 i futuri comandanti di battaglione che hanno concluso il corso propedeutico presso la Scuola di Applicazione dell’Esercito. Provenienti da enti e reparti dell’Esercito e della Difesa dislocati in tutto il territorio nazionale e in qualche caso all’estero, in possesso del grado di maggiore o tenente colonnello, i frequentatori di questo basilare corso formativo si accingono a breve ad assumere il comando delle unità a livello battaglione nelle diverse aree della Forza Armata. Collocato in una posizione intermedia fra la compagnia e il reggimento, il battaglione di fanteria, genio o trasmissioni, assume la denominazione di gruppo in artiglieria e gruppo squadroni in cavalleria o nell’aviazione dell’Esercito. Il corso tenuto alla Scuola di Applicazione sulla base delle direttive degli organi centrali della Forza Armata mira a completare la preparazione degli ufficiali superiori che, a breve, avranno la responsabilità delle unità dell’Esercito impegnate in compiti di particolare
delicatezza quali le missioni fuori dal territorio nazionale, le operazioni di supporto alle forze di polizia e gli interventi di soccorso, questi ultimi sempre più numerosi in virtù della specifica vocazione “dual use” di alcuni reparti dell’Esercito. Il corso, della durata di una settimana, ha visto avvicendarsi insegnanti civili e militari incaricati di approfondire temi tradizionali quali la gestione delle risorse umane, etica e leadership insieme ad argomenti di grande attualità come la psicologia militare e le politiche di gender. Il Comandante della Scuola di Applicazione, generale di corpo d’armata Claudio Berto, rivolgendosi ai futuri comandanti di battaglione ha sottolineato l’importanza di mettere a frutto gli insegnamenti ricevuti a Torino valorizzando con la pratica quotidiana un progetto di aggiornamento professionale utile e innovativo.

M.Tr.
Egiziano, di 31 anni, Ahmed Mohamed Nabawy Salem, è stato espulso dall’Italia per la sua presunta radicalizzazione. Il provvedimento è stato assunto al termine di un’indagine del nucleo informativo del comando provinciale di Milano, del Ros e della procura di Milano. L’uomo si trovava al Cie di Torino in attesa dell’imbarco per l’Egitto. Più volte Salem avrebbe espresso la necessità di affermare in ogni modo la supremazia dell’Islam in tutto il mondo per “ripulire la terra dagli infedeli”. Ahmed Mohamed Nabawy Salem è stato attenzionato dalle forze dell’ordine a partire da fine maggio, quando alcuni suoi parenti e amici in Italia espressero la loro preoccupazione per la sua ossessiva manìa sulla religione musulmana e una forte aggressività nei confronti dei familiari quando si parlava di religione. I congiunti hanno così deciso di pagargli un biglietto per tornare in Egitto il 28 maggio , ma lo stato di alterazione psicofisica dimostrato al check in di Malpensa gli ha impedito l’imbarco per il Cairo.
Con l’Aperitivo Reale sarà possibile visitare l’Appartamento della Regina Elena, normalmente chiuso al pubblico
I Musei Reali di Torino sono i protagonisti dell’estate torinese e ospitano nella Piazzetta l’edizione 2017 di Torino Estate Reale, la rassegna di spettacoli realizzata dalla Città di Torino in collaborazione con la Fondazione per la Cultura e il Teatro Regio, nell’ambito di Palchi Reali.
La maestosa facciata del Palazzo, portata a compimento da Amedeo di Castellamonte nel 1658, diventa la scenografia urbana per gli appuntamenti di musica, teatro e danza che animeranno il mese di luglio permettendo al pubblico di rivivere uno degli spazi più suggestivi della città attraverso momenti di festa, così come è accaduto nei secoli passati nelle grandi occasioni legate alla vita della corte.
Per rendere ancora più uniche le serate, i Musei Reali propongono l’Aperitivo Reale: un’occasione esclusiva per scoprire i Musei nelle ore prossime al tramonto godendosi un aperitivo nella suggestiva cornice del Palazzo. L’iniziativa è valida dall’1 al 16 luglio, prima degli spettacoli serali: in queste sere sarà possibile accedere all’aperitivo e visitare liberamente le dieci stanze di grande fascino che compongono l’Appartamento della Regina Elena, abitato dalla sovrana durante i suoi soggiorni a Torino nei primi decenni del Novecento e normalmente chiuso al pubblico.Per partecipare all’Aperitivo Reale è necessaria la prenotazione all’indirizzo estatetickets@comune.torino.it; il costo è di 20 Euro.
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L’appartamento della Regina Elena, una dimora al femminile. Collocati al piano terra della residenza, questi ambienti sono stati abitati fino alla seconda guerra mondiale, ma la loro origine risale alla fine del Seicento, quando Vittorio Amedeo II destina l’appartamento alle sue figlie e, per loro, le sale vengono decorate da Bartolomeo Guidobono e dal pittore viennese Daniel Seiter, autore della splendida volta dedicata al tema dei Quattro Elementi nella Sala di Parata.
Nel 1769, Ignazio Birago di Borgaro realizza il terrazzo a gradinate che si affaccia sui Giardini Reali e conferisce nuovo prestigio alle sale che, risistemate, a fine Settecento accolgono la principessa Madama Felicita di Savoia, sorella del regnate Vittorio Amedeo III. Per lei intervengono l’architetto di corte Giuseppe Piacenza e il prestigioso minusiere Giuseppe Maria Bonzanigo, autore di sofisticati elementi di arredo. Molte le personalità importanti che hanno soggiornato in questo appartamento: ai tempi di Napoleone I, vi alloggia il governatore di Torino; nel 1857 l’Imperatrice Alessandra Fedorowna di Russia, vedova di Nicola I, e dal 1890 Maria Letizia Napoleone, Duchessa d’Aosta. Di grande fascino e di gusto già “borghese” la sala da bagno, decorata da delicati acquerelli eseguiti da Emma Biscarra, pittrice specializzata in fiori, appartenente a un’importante famiglia di artisti attivi a Torino nel XIX secolo. Lungo il percorso, la tavola allestita e il dipinto di Edoardo Tofano che ritrae la Regina Elena, originaria del Montenegro, donna di grande cultura, appassionata di viaggi e fotografia. Sposa per amore di Vittorio Emanuele III nel 1896, Elena di Savoia è stata una delle sovrane più amate dal popolo per la sua profonda umanità e per il suo impegno in numerose iniziative caritatevoli.
(foto: il Torinese)
“Danilo alla Juve per 20 milioni”
Da Dani Alves a Danilo, scrive l’Ansa: Ora l’acquisto del 25enne terzino brasiliano del Real Madrid da parte della società bianconera parrebbe cosa fatta, almeno secondo il giornale spagnolo “As”, il quale informa che mancherebbe solo l’ufficialità. La Juventus scrive “As” nell’edizione online, avrebbe infatti chiuso l’accordo di 20 milioni di euro, 11,5 in meno di quanto il Real lo pagò due anni fa acquistandolo dal Porto.
La dispersione delle ceneri di Filippo Molinengo sarà effettuata martedì 4 luglio alle ore 12 esatte al Giardino delle Rose del Cimitero Monumentale di Torino
Dichiarazione dei coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta: Igor Boni, Laura Botti e Silvja Manzi:
“Filippo Molinengo, militante storico dei radicali torinesi, impegnato sul fronte dei diritti civili e dei diritti delle persone omosessuali in particolare, ci ha lasciati. Ha lottato con il Partito Radicale per quasi quarant’anni, avendo il coraggio di dichiararsi omosessuale quando non era semplice farlo. Era un Radicale di strada, come ciascuno di noi. E’ stato iscritto all’Associazione radicale Adelaide Aglietta dalla sua nascita fino a questo 2017 quando lo abbiamo incontrato per continuare le nostre comuni battaglie sull’antiproibizionismo sulle droghe e, nell’ultima occasione, quando ha manifestato al nostro fianco in occasione del ‘Falò delle libertà e della laicità per i diritti di tutti’. La retorica delle parole in queste occasioni rischia di essere stucchevole ma Il dispiacere che sentiamo è tanto. Per quel che vale una promessa a Filippo vogliamo farla: ‘sapremo portare sulle nostre spalle il peso delle tue idee di libertà e la tua voglia di rendere tutti uguali, nei diritti e nei doveri’. Ciao Filippo!”
Al centro della foto Filippo Molinengo manifesta con i Radicali in occasione del Falò delle libertà e della laicità.
Dati positivi soprattutto per quanto riguarda il settore dell’abbigliamento
E’ partito bene e con risultati positivi il primo weekend di saldi per la città di Torino. A rivelarlo nel primo giorno dell’avvio, sono stati gli stessi commercianti interpellati da Confesercenti che ha rivelato un incremento delle vendite rispetto alla stagione scorsa non solo in centro ma anche in periferia. Per questo avvio di saldi estivi i dati mostrano +5% di aumento delle vendite nelle zone centrali con uno scontrino medio di circa 200/230 euro; lo stesso andamento è stato rilevato anche nei principali centri della provincia come Settimo Torinese, Moncalieri, Orbassano, Rivoli, aiutati anche da alcuni eventi come street food e notte bianca che hanno permesso il prolungamento dell’orario di apertura delle attività commerciali. “L’abbigliamento- dichiara Confesercenti- “continua ad essere in cima agli acquisti. Almeno 8 negozi su 10 dei 3691 negozi di abbigliamento presenti a Torino e in provincia, parteciperanno ai saldi, incrementando così l’economia del capoluogo piemontese”.
Un po’ più cauto ma sicuramente non negativo, è stato il giudizio dell’Ascom che ha registrato uno scontrino medio di circa 100/120 euro. “Fin dai mesi scorsi”- ha rivelato a Repubblica la presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa– “si avevano dei grossi timori riguardo l’apertura del nuovo Outlet di Settimo Torinese. Nonostante questa concorrenza e quella del mondo digitale, le nostre imprese per il momento hanno tenuto il passo, dimostrando ottime capacità di aprirsi ai nuovi mercati”. Un inizio di stagione quella dei saldi estivi 2017 che sembra far ben sperare dopo tanto tempo in una piccola ripresa, visto che tra il 2009 e l’inizio del 2017 purtroppo a Torino si sono registrati 407 negozi in meno, diventati 754 contando la provincia; corrispondente a quasi il 25% della diminuzione del numero delle imprese nel settore commercio.
Simona Pili Stella
Quando i colli monferrini viaggiano in Autobianchi
Erano una cinquantina le Autobianchi che hanno preso parte al raduno “Colline del Monferrato in Autobianchi” che si a svolto in Valcerrina, tra Mombello Monferrato e Gabiano, in particolare la frazione Cantavenna, che si affaccia sul suggestivo panorama della Valle del Po e del “mare a quadretti delle risaie”. Ad organizzarlo il Registro Autobianchi, presieduto da Marco Lerda, con la collaborazione di Laura Lodi, e il fiduciario per il Monferrato, Paolo Pensa (salito recentemente agli onori della cronaca per avere avviato a Casale Monferrato l’esperienza pilota, ed unica, della squadra interraziale di rugby Le Tre Rose). I partecipanti, alcuni dei quali avevano partecipato ad un momento conviviale sabato 1 luglio nella frazione Gaminella di Mombello Monferrato, domenica 2 luglio sono confluiti a Cantavenna, frazione di Gabiano, dove la giornata è iniziata con la visita al Museo storico delle Truppe Alpine, creato nel corso degli anni dall’alpino Carlo Monti, vera e propria “miniera” al sole di documenti e testimonianze delle penne nere nella prima e nella seconda guerra mondiale. E a Monti
il Registro Autobianchi ha omaggiato un piccolo presente in argento a forma di cappello alpino. Molti dei partecipanti provenivano non solo da tutto il Piemonte, ma anche dalla Liguria, dal Veneto, dalla Lombardia, essendo una manifestazione del genere un sicuro modo per fare conoscere la realtà delle colline del Monferrato Casalese. “E’ da dieci anni che facciamo questa iniziativa in tutto il Monferrato” ha detto Laura Lodi, mentre il consigliere delegato al turismo dell’Unione Valcerrina, Massimo Iaretti, nel ringraziare i partecipanti ha auspicato “che si possa organizzare un’altra manifestazione, sempre in Valcerrina, zona che è a cavallo tra 3 Patrimoni dell’Unesco (Crea, il Monferrato vitivinicolo e la Collina Torinese), magari parte di un itinerario che parta dal Cristo Pantocratore di San Mauro Torinese, prosegua per l’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo per arrivare a Crea, passando per Gabiano e per Cerrina ed Odalengo”. Poi il gruppo è partito alla volta dell’azienda vitivinicola Sbarato, è tornato alla Locanda del Rubino a Cantavenna, dove alla presenza del figlio Massimo, si è tenuto il decimo memorial intitolato a Giorgio Gastaldi, che come lo ricorda Paolo Pensa: “E’ stato l’indimenticabile ed indimenticato dirigente della Abarth, il signore delle A112 che dirigeva i trofei monomarca Fiat/Abarth, ad iniziare proprio dal Trofeo A112 per passare alla Uno 70, Uno Turbo (cui ho partecipato io, e nel 1993 lo accompagnai ad Rally di Montecarlo per seguire i vincitori del Trofeo 500 che, come premio, avevano avuto la possibilità di partecipare alla competizione”.



Uno straordinario viaggio (solidale) nei Balcani
L’Associazione ONLUS Il Pulmino Verde questo giovedì vi aspetta alle ore 21 in via Millio 20, Torino per la serata di racconto del “Viaggio lungo i Balcani”. Sarà un’occasione per parlare delle
differenti realtà dei campi profughi, partendo dalla Slovenia arrivando sino in Grecia. Dopo l’avventura de Il Pulmino Verde dello scorso anno a Idomeni, questa serata sarà dedicata ad un’analisi di confronto delle realtà incontrate nei differenti Stati dei Balcani in questi ultimi due anni.