Tornerà in vigore l’ordinanza municipale che a Torino limita a 8 ore la possibilità di giocare con le slot machine e videolottery. La decisione è del Tar del Piemonte che ha respinto i ricorsi presentati da 4 società concessionarie e da alcuni esercenti contro le limitazioni del Comune che erano state sospese a inizio anno dopo la decisione del Consiglio di Stato che si era espresso invece a favore di un ricorso contro l’ordinanza. I giudici amministrativi nella sentenza sottolineano che la realtà piemontese è “caratterizzata da una accentuata propensione delle amministrazioni comunali ad affrontare e disciplinare, a livello locale, un fenomeno (quello del gioco d’azzardo patologico o ludopatia) la cui rilevanza e pericolosità a livello sociale e sanitario non può essere messa in discussione”.
Etichette delle montagne
Torino, Museo Nazionale della Montagna, 07 luglio – 03 dicembre 2017
Un foglietto appiccicato su un qualunque prodotto commerciale. È tutto lì, e sulle prime può sembrare insignificante. Eppure è capace di parlare. Di raccontare. Quel minuscolo ritaglio di tipografia – l’etichetta – è una soglia che invita l’osservatore a un viaggio nell’immaginario delle meraviglie e, insieme, nel mondo reale degli oggetti.
Con la mostra Etichette delle Montagne. Immagini di commercio – organizzata dal Museo Nazionale della Montagna con Regione Piemonte, Fondazione CRT e Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, con la collaborazione della Città di Torino e del Club Alpino Italiano – prosegue la valorizzazione di un lungo lavoro di raccolta e di studio dell’iconografia dedicata alle terre alte che negli ultimi trent’anni ha incrementato il patrimonio del Centro Documentazione del Museo Nazionale della Montagna di Torino.
L’esposizione è il frutto di una selezione dai circa 3000 pezzi della collezione appartenente al Museomontagna, un percorso ideale che si sviluppa in oltre 150 anni, dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai nostri giorni, tra prodotti commerciali di diverse epoche e Paesi. Immagini di montagne, alpinismo, sci, esplorazioni, regioni polari spiccano sulle etichette e sui contenitori cartacei. Le terre alte diventano simbolo di qualità per vendere bevande, alimentari, frutta e ortaggi, tessili, tabacchi e prodotti per uso personale; per promuovere alberghi e località turistiche. Filo rosso che accomuna questi oggetti, non concepiti in origine per essere collezionati, di cui è quindi complesso venire a conoscenza dei dati di produzione, datazione, o sapere quanti ne siano stati realizzati, sono quindi le immagini che vi compaiono: scenari montani, attrezzature alpinistiche e sportive, regioni polari ed esplorazioni.
La mostra è l’occasione per seguire l’evoluzione dell’etichetta commerciale, attraverso le sue tre principali componenti grafiche – il testo, l’ornato e l’illustrazione – che concorrono, secondo le mode che ne definiscono lo stile, alla sua potenzialità espressiva. L’etichetta, nata con una funzione informativa per identificare quanto racchiuso in un contenitore, assume nel corso del tempo maggiore attrattività, grazie all’aggiunta di inquadrature ed elementi decorativi. Già nel XVIII secolo, ma soprattutto dal XIX, l’illustrazione viene impiegata per indicare i dati di fabbricazione, l’importanza del produttore e la qualità del prodotto. Icone di bellezza, come la figura femminile, i motivi floreali – in particolare in epoca liberty –, sono soggetti sempre più diffusi tra fine Ottocento e inizio Novecento, accanto ad altri elementi figurativi sinonimo di qualità e tradizione, come stemmi e medaglie; per gli alimentari è presente anche la riproduzione del prodotto, talvolta all’interno di composizioni più complesse, con animali, paesaggi e figure.
Le etichette sono state anche un’occasione per raccontare storie. Un tempo il trionfo delle etichette commerciali si celebrava al cospetto delle vetrine delle botteghe e degli empori: lì – su barattoli e scatole – si scoprivano i grandi accadimenti mondiali, ricchi di avventura e di simboli: le corse ai Poli, all’oro del Klondike, al Far West.
Risalgono invece a poco più di sessant’anni fa i primi prodotti etichettati Everest e K2, rispettivamente a ricordo delle prime salite britannica del 1953 e italiana del 1954. La forza seduttiva esercitata dalle due vette, le maggiori del pianeta, viene anche delegata ad altre montagne himalayane. Nel 1956, è la volta di un altro ottomila, il Manaslu, salito in prima ascensione da una spedizione giapponese, ricordata – come era anche avvenuto per il K2 – sui pacchetti di sigarette. All’Everest invece era toccata un’etichetta per la frutta californiana.
Un fascino potente scaturisce anche dal Mount Kenya, in Africa equatoriale. Sulla cima aleggia infatti una leggendaria impresa italiana conosciuta in tutto il mondo. Si riferisce all’evasione di tre prigionieri, Felice Benuzzi, Giovanni Balletto e Vincenzo Barsotti, avvenuta nel 1943 dal campo di prigionia britannico di Nanyuki. I fuoriusciti non dispongono di alcun elemento per orientarsi; il loro unico riferimento è un’etichetta che riproduce la montagna ed è incollata sulla lattina della razione di cibo, quella della Kenylon Brand – Meat and Vegetable Rations, della Oxo South Africa Ltd di Cape Town. Sarà la sola guida per scalare la vetta.
Etichette delle montagne. Immagini di commercio a cura di Aldo Audisio e Laura Gallo è anche il decimo di una serie di volumi dedicati al Centro Documentazione (editi da Priuli & Verlucca con il Museo stesso), con i quali si vuole valorizzare un patrimonio che negli ultimi trent’anni ha avuto un incremento enorme. Un ricco apparato iconografico di circa 750 pezzi scelti tra quelli più significativi della collezione è accompagnato da una serie di saggi di autori vari che illustrano l’evoluzione della pubblicità e del merchandising dall’800 al giorno d’oggi; lo sviluppo della grafica e delle tecniche di stampa delle etichette; il ruolo che l’iconografia della montagna viene ad assumere nella promozione dei prodotti commerciali e, infine, un capitolo specifico sulle etichette degli alberghi attraverso le quali si legge la storia di un turismo oggi perduto.
ETICHETTE DELLE MONTAGNE
Immagini di commercio
Torino, Museo Nazionale della Montagna, 07 luglio – 03 dicembre 2017
Inaugurazione giovedì 6 luglio 2017 – ore 18,30
Una mostra del
Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” – CAI-Torino
con
Regione Piemonte
Fondazione CRT
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento
con la collaborazione di
Città di Torino
Club Alpino Italiano
TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, Piazzale Monte dei Cappuccini 7, 10131 Torino
Tel. 0116.604.104 / stampa.pr@museomontagna.org / www.museomontagna.org
L’etica del coraggio
DAL CENTRO DI AUTOFORMAZIONE, UMANIZZAZIONE E EFFICIENZA AZIENDALE, NATO SU INIZIATIVA DI MARCO CASALEGNO, TITOLARE DEL RELAIS ROCCA CIVALIERI A QUATTORDIO (AL), ROBERTO ROSSI, HUMAN COACH, PROPONE ALCUNE PILLOLE ISPIRATE ALL’ ”ETICA DEL CORAGGIO”, CHE IMPRONTA IL SUO METODO DI AUTOFORMAZIONE
Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri
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- Qualsiasi persona che oggi voglia mettersi in proprio o fare l’imprenditore, in ogni campo, non gli basta essere brillante e capace ma deve sapersi muovere velocemente per non soccombere alla concorrenza. Produrre meglio e di più ma soprattutto non deve mai farsi divorare dall’ansia decisionale.
- Un lupo non si lamenta mai: pensa e intuisce qual è la strategia migliore da percorrere e la porta avanti con grinta.
- Ci si può proteggere dal trasformismo solo con regole chiare, sempre verificate così ciò che sembrava un percorso inarrivabile diventa chiaro e semplice.
- Per dirigere occorre verificarsi se abbiamo carattere senza “se” e senza “ma”.
- Oggi più che ieri conta non chi sei ma la velocità che utilizzi nel correggere i difetti perché non si trasformino in errori.
- La paura di dirsi: ”Sto ancora sbagliando” può diventare la nostra maschera e la nostra fine.
- Fare una vera rivoluzione di se stessi, prima di distruggersi, significa non lasciare il monopolio dei nostri sentimenti in mano agli stessi errori.
Dal 2 all’11 ottobre al Cinema Massimo
Il prossimo 2 ottobre a Torino sarà l’attore Carlo Verdone a inaugurare la rassegna Più cinema per tutti, un ciclo di proiezioni aperte a tutti, con audio descrizione per non vedenti e sottotitoli per non udenti, che si terrà al Cinema Massimo dal 2 all’11 ottobre.
L’iniziativa Più cinema per tutti, sviluppata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema e coordinata da Rosa Canosa, permetterà la fruizione cinematografica in sala da parte di disabili sensoriali, non udenti e non vedenti, attraverso proiezioni accessibili che non intendono essere eventi speciali e “dedicati”, bensì parte integrante della normale programmazione delle sale e rivolte ad un pubblico misto.
Carlo Verdone incontrerà il pubblico di Più cinema per tutti nella serata inaugurale di lunedì 2 ottobre al Cinema Massimo e presenterà il suo film Borotalco, primo dei nove titoli del regista e attore romano in programma, di cui sette saranno accessibili anche a persone con disabilità sensoriali.
Sono molto fiero del fatto che l’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino abbia scelto alcuni dei miei film – commenta Carlo Verdone – per un’iniziativa così lodevole e di grande sensibilità. Nella mia vita ho sempre lavorato per il pubblico, per la gente, e mi riempie di gioia e di orgoglio sapere che tutti, anche persone che hanno qualche piccola difficoltà, potranno vedere alcune delle mie opere. Ringrazio di cuore l’organizzazione di “Più cinema per tutti” per la generosità e l’impegno con cui hanno creato questo evento.
Terzo film di Verdone, Borotalco è una storia dove sogni e realtà si confondono e nella quale il personaggio interpretato da Verdone stesso cerca di emergere dal grigiore di una vita piatta e borghese. Un carosello di equivoci dove Sergio (Verdone), imbranato e grigio venditore porta a porta, assume l’identità di un affascinante viveur per far colpo sulla bella Nadia (Eleonora Giorgi). Ma a poco a poco, il vortice delle menzogne sulle quali ha costruito il suo rapporto con Nadia lo porta a non riuscire a liberarsi del personaggio che millanta di essere, con conseguenze tragicomiche. Un film molto divertente e originale, che Verdone sceneggia e dirige, con una splendida colonna sonora di Lucio Dalla.
Il progetto Più cinema per tutti è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2016 di OPEN, e in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema, ANPVI Associazione Nazionale Privi della Vista e Ipovedenti, APIC Associazione Portatori di Impianto Cocleare, APRI Associazione Pro-Retinopatici e Ipovedenti, CPD Consulta per le Persone con Disabilità, ENS Ente Nazionale Sordi, FIADDA Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli Audiolesi, Torino + Cultura Accessibile, TVO Tactile Vision Onlus, UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Giovani per Torino.
Grattacielo Regione/Approvata quarta variante. Maggiore spesa di oltre sei milioni di euro. Costo complessivo sale a 305 milioni di euro. Per le vetrate difettose spesi finora quasi 100.000 euro. Nulla di tutto questo compare sul sito dedicato, nonostante impegno su trasparenza di Chiamparino.
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 29/06/2017 è stata pubblicata la Determinazione Dirigenziale 26 maggio 2017, n. 218 (vedi primo link in calce), con la quale è stata approvata la quarta variante al progetto della Sede Unica della Regione Piemonte, in costruzione a Torino, in Via Nizza n. 312. La quarta variante comporta un aumento dei costi pari a 6.752.651,91 euro, portando il costo complessivo dell’opera a 305.129.413,99 euro. La maggiore spesa comporterà una variazione in aumento del canone di leasing a carico della Regione.
Sempre sul Bollettino del 29 giugno è stata pubblicata la Determinazione Dirigenziale 24 maggio 2017, n. 205 (vedi secondo link in calce), con la quale la Regione Piemonte ha affidato all’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITC-CNR) il compito di effettuare prove sulle vetrate della facciata continua del costruendo Palazzo della Regione al fine di verificare la sicurezza di tali vetrate. L’importo complessivo dell’affidamento (comprensivo di oneri per la sicurezza e IVA) è pari a euro 48.085,08.
L’anno scorso – con D. D. 17 giugno 2016, n. 79 (vedi terzo link in calce) – la Regione Piemonte aveva affidato all’ Ing. Marco Bagetto l’incarico di consulenza su “Definizione delle cause dei vizi, nonché le responsabilità e le possibili soluzioni del problema” con riferimento ai vizi esterni delle vetrate della Sede Unica. Importo della “consulenza Bagetto”: 49.483,20 euro complessivi.
Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta)
(foto: il Torinese)
La Procura della Repubblica di Torino ha chiesto di modificare in omicidio volontario l’imputazione per Maurizio De Giulio, l’uomo di 51 anni che ha travolto con il suo furgone la moto con a bordo la coppia di giovani a seguito di un litigio in strada, causando la morte della ragazza di 27 anni, Elisa Ferrero. Il gip si è riservato di decidere. La richiesta è stata formulata durante l’udienza di convalida dell’arresto: l’ipotesi di reato iniziale era di omicidio stradale. Non sono stati trovati segni di frenata sull’asfalto né dal furgone guidato dall’investitore e neppure dalla moto su cui viaggiava la coppia di giovani . I riscontri giungono da un video di un impianto di sorveglianza di Condove, dai rilievi fotografici e planimetrici e dall’analisi dello stato e dei danni sui veicoli coinvolti nello scontro e poi sequestrati.
(foto: il Torinese)
Take My Things, arriva l’app salva-vacanze
Estate, tempo di vacanze. Per chi sta per mettersi in viaggio, è già partito o è rimasto in città, ecco una App da scaricare per evitare che una distrazione si trasformi in un vero e proprio stress: Take My Things.
A chi non è mai capitato di dimenticare a casa qualcosa? Arrivare davanti alla casa al mare e scoprire di aver dimenticato le chiavi…trovarsi al check in senza passaporto…avere urgentemente bisogno delle chiavi di riserva della macchina… L’idea, tanto semplice quanto innovativa, che sta alla base di Take My Things, la startup incubata al I3P di Torino, è quella di mettere in contatto, attraverso la App, la domanda e l’offerta, chi deve trasportare un pacco e chi è disposto a farlo; e trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. Più utile di un post su Facebook, più efficace di un gruppo WhatsApp, più veloce di un giro di chiamate fra gli amici… Il modello è semplice, la app intuitiva, il risultato un successo sicuro.
Take my Thing è un delivery network, in perfetto stile sharing economy. Scaricare la App è gratuita, iscriversi semplice e veloce. Basta inserire l’oggetto, l’indirizzo di presa e di consegna, la data e l’ora massima per la consegna e la cifra che si è disposti a pagare. Fatto questo Take My Things incrocia i dati inseriti creando una rete in grado di soddisfare le esigenze di trasporto 24 ore su 24.
Ci sono Mara e Fabio che hanno vinto una scommessa, hanno indovinato quanto sarebbe pesata Alice alla nascita, e hanno ricevuto dai neo-genitori 3,5 kg di Nutella. C’è Francesca, che aveva dimenticato il passaporto a casa e se lo è fatto recapitare all’ultimo minuto. Ci sono Chiara, che abita a Milano ed è lontana da casa, e Giacomo, che fa il pendolare e ogni mese le porta un pacco della mamma. E poi ci sono i negozi, che devono consegnare gli acquisti ai clienti ma non hanno il fattorino, gli uffici, che non hanno nessuno che possa portare quella busta…
Guardandola da un altro punto di vista Take My Things è anche un’opportunità di business. Semplice e remunerativo. Perfetto per chi sta ancora studiando e vuole arrotondare con un piccolo lavoretto ma ancor di più per tutti quelli che non hanno un lavoro fisso e possono provare a guadagnare qualcosa. La transazione è lineare, l’accordo avviene in fase di match. L’offerta è chiara ed è il trasportatore a decidere se accettarla. Ancora un dettaglio. Take my Things è green, perché consente di ottimizzare gli spostamenti e di fare del peer-to-peer un’opportunità ecofriendly. Si dice che siano le idee comuni a rendere geniali le soluzioni.
“Non solo le droghe da strada influiscono sul nostro modo di vivere. Tossine, veleni, radiazioni, alcolici, conservanti, antidolorifici e inquinamento si annidano nel nostro organismo e riducono o limitano le nostre abilità a nostra insaputa, anche a distanza di molto tempo”. Così il dott. Antonio Ferro che mercoledì 12 luglio alle 20.30, presso la Chiesa di Scientology di Torino in via Villar 2, descriverà il programma sviluppato da L. Ron Hubbard “indispensabile – spiega – per migliorare la propria capacità di pensare e agire”. Intanto, nelle giornate di mercoledì e giovedì i volontari dell’Associazione Terra di Libertà onlus distribuiranno libretti in omaggio in Barriera di Milano per favorire la cultura della prevenzione da tutte le tossicodipendenze.
10 anni di gare e di passione per il Team H2politO
Il Team studentesco H2politO del Politecnico di Torino festeggia i suoi primi 10 anni di attività con una presentazione dei suoi prototipi e degli studenti che negli anni hanno contribuito agli ottimi risultati ottenuti nelle competizioni internazionali
Il Team è infatti tornato vincitore dalla Shell Eco-marathon 2017 di Le Mans e da quella di Londra: il prototipo IDRAkronos ha chiuso al 2° posto la competizione che si è svolta dal 25 al 28 maggio scorsi al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra e si è classificato al 1° posto nella competizione di Le Mans del 23-25 giugno scorsi.
In queste gare veicoli avveniristici ad alta efficienza energetica progettati da studenti delle scuole superiori e delle Università di tutta Europa si sfidano non sulla velocità, ma sulla capacità di progettare prototipi in grado di percorrere la maggior distanza possibile con l’equivalente di un litro di carburante o un kWh o un m3 di energia.
Anche il secondo prototipo del Team, XAM, ha ottenuto un ottimo 10° posto su 26 veicoli partecipanti nella categoria Urban Concept a combustione interna e il 4° posto su 7 per la categoria a etanolo, con un consumo di 110 km/L nella gara di Londra.
Ma il Team H2politO alla Shell Eco- marathon di Londra ha anche vinto il Communication Award, il riconoscimento che viene assegnato al Team con la migliore capacità di comunicare sia sui social che ai media tradizionali le caratteristiche del proprio progetto, ma anche di promuovere la competizione grazie alla collaborazione con le aziende e al coinvolgimento di studenti e giovani. Non è una novità per il Team, che si è aggiudicato questo riconoscimento già altre 4 volte (2009, 2010, 2012 e 2014).
Tanti i premi di questi 10 anni di successi e di passione, che sono stati ripercorsi dalla referente accademica del Team, Massimiliana Carello, insieme ai ragazzi, che hanno presentato per l’occasione tutti i veicoli realizzati negli anni: IDRA08 IDRA09, IDRApegasus, XAM 2.0, IDRAkronos e XAM.
“Non avrei mai immaginato 10 anni fa, quando ho fondato il Team H2politO, di arrivare dove sono arrivata oggi, cioè di essere riuscita a farlo diventare un “top Team”. I risultati in classifica ottenuti quest’anno sono il frutto di un grandissimo lavoro e tantissimo tempo, di persone che hanno fatto “squadra” affrontando problemi e trovando soluzioni, senza mai arrendersi. Forse è stato questo che ci ha permesso di ottenere grandi risultati sia a Londra che a Le Mans”, commenta la professoressa Massimiliana Carello, Faculty Advisor del Team.
In occasione dell’evento sono inoltre state consegnate 10 borse di studio destinate nel 2017 dalla Michelin Italiana a sostegno delle attività del Team H2politO. Gli studenti che hanno ricevuto la borsa di studio si sono particolarmente distinti nelle attività di progetto e realizzazione dei veicoli che hanno partecipato alla competizione.
Michelin è sponsor tecnico e fornitore unico di pneumatici della Shell Eco-marathon e anche IDRAkronos è equipaggiata con pneumatici speciali Michelin, che offrono una resistenza al rotolamento sei volte più bassa del pneumatico stradale MICHELIN Energy Saver.
Simone Miatton, Direttore del Personale Michelin Italia, ha commentato: “Seguiamo con grande passione il Team H2politO da cinque anni. È stato un crescendo di successi, che li ha portati anche quest’anno sul gradino più alto del podio della Shell Eco-marathon di Le Mans con IDRAkronos, prototipo equipaggiato con speciali pneumatici Michelin a bassissima resistenza al rotolamento.
È lo spirito di innovazione che ci lega al Team H2politO e ai suoi geniali veicoli a basso consumo di energia. Dal nostro primo pneumatico “verde” del 1992, l’impegno di Michelin nel campo dell’innovazione continua è sempre al servizio di una mobilità più sicura, efficace, sostenibile.
Quest’anno, i dieci anni del Team ci offrono un’occasione ancora più gioiosa per festeggiare insieme la nostra comune visione della mobilità del futuro.”
L’assessora comunale ai Trasporti Maria Lapietra nella diretta Fb della giunta ha annunciato che la nuova tariffazione dei mezzi di trasporto pubblico sarà caratterizzata da alcune novità importanti “nell’ottica di incrementare l’utilizzo dei mezzi pubblici e di lotta all’evasione”. La validità del biglietto singolo passerà da 90′ a 100′, verranno introdotti micro abbonamenti come quello giornaliero che al prezzo di due corse consentirà di utilizzare tutti i mezzi compresa la
metro e abbonamenti calibrati in base all’Isee. Le innovazioni previste dalla nuova tariffazione dei mezzi pubblici saranno introdotte gradualmente . Ulteriori novità riguarderanno gli abbonamenti, a partire da quelli già agevolati, per i giovani e gli anziani, ricalibrati in base all’Isee e con tariffe agevolate per le famiglie più numerose. L’abbonamento giovani varrà per tutti fino a 26 anni, non solo per gli studenti. Inoltre è prevista un’unica tariffa urbana e suburbana”.
(foto: il Torinese)