A cura del Comune di Torino
Sul sito di TorinoGiovani, a cura del Comune di Torino, sono a disposizione tutti i giorni numerose offerte di lavoro in città. Ecco il link:
A cura del Comune di Torino
Sul sito di TorinoGiovani, a cura del Comune di Torino, sono a disposizione tutti i giorni numerose offerte di lavoro in città. Ecco il link:
La comunicazione sull’applicazione del decreto sulle vaccinazioni svolta il 1° agosto in Consiglio regionale ha fornito all’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, l’occasione per annunciare che “il meccanismo che abbiamo elaborato per poter applicare il decreto sta funzionando senza problemi: continueremo a monitorare i provvedimenti intrapresi attraverso una task force formata dai responsabili dei servizi vaccinali, che si riuniranno ogni 15 giorni per valutare i risultati del lavoro svolto ed affrontare le eventuali difficoltà”. “Come Regione Piemonte ci siamo fortemente preoccupati delle questioni organizzative legate all’entrata in vigore del decreto, per cui abbiamo lavorato con l’obiettivo di ridurre i disagi delle famiglie – ha poi sottolineato Saitta -. Oltre all’introduzione delle autocertificazioni per chi è in regola con gli obblighi e all’attivazione del numero verde 800.333.444, abbiamo stabilito che, anziché costringere i genitori a recarsi durante il mese di agosto ai servizi vaccinali, siano le stesse Asl ad avvisare le famiglie mandando la prenotazione per le sedute. L’invio delle lettere alle famiglie è già iniziato, con precedenza alla scuola dell’infanzia”. In sede di conversione del decreto, è stata posticipata dal 10 settembre al 31 ottobre la scadenza per la consegna della documentazione per quanto riguarda i bambini e i ragazzi della scuola dell’obbligo. Una variazione che per l’assessore non costituisce alcun problema: “Anzi, in questo modo le famiglie avranno più tempo a disposizione. Provvederemo in ogni caso a informarle adeguatamente e, comunque, le lettere che devono ancora essere inviate conterranno la data aggiornata. Più in generale, abbiamo un anno davanti per mettere ulteriormente a punto l’intero impianto, lavorando alla costituzione di una anagrafe vaccinale, prevedendo un maggiore coinvolgimento di tutti gli operatori, promuovendo insieme agli ordini professionali campagne di sensibilizzazione”. “Non era certo nostra intenzione fare i primi della classe – ha concluso Saitta – Il nostro modello, basato sul fatto che sono le Asl a chiamare i cittadini per prenotare la vaccinazione, e non viceversa, velocizza i tempi e altre Regioni ci hanno chiesto di conoscerlo per studiarlo. Noi crediamo in questa legge, e per ragioni non politiche ma scientifiche. La vaccinazione obbligatoria è un fatto di civiltà”. Riguardo allo spostamento della data per la scuola dell’obbligo, l’assessore ha sostenuto che “i cittadini sono informati dai media e dalle istituzioni. Quelli che hanno ricevuto la lettera con la data al 10 settembre capiranno che essa è poi slittata, mentre le lettere che partiranno in futuro conterranno la nuova data. Ci sarà un anno per mettersi in regola e monitoreremo il percorso cammin facendo. Non siamo preoccupati, il 93% dei cittadini di fatto è pro vaccini, si tratta di arrivare al 95%. Non è vero che ci sono pletore di famiglie no vaccino, è una strumentalizzazione politica”.
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L’estate in città non è mai stata così allettante, diventando un’occasione per scoprire o riscoprire lo sterminato patrimonio artistico custodito all’interno dei Musei Reali di Torino, che in occasione del ponte lunedì 14 e martedì 15 agosto rimangono aperti con i consueti orari.
La Biblioteca Reale ospita nei suoi caveaux Intorno a Leonardo. Disegni italiani del Rinascimento, che vede protagonista il celebre Autoritratto insieme a parte della straordinaria collezione di disegni frutto degli illuminati acquisti del re di Sardegna Carlo Alberto.
Nella mostra, i disegni saranno disposti in modo da illustrare l’evoluzione dell’arte italiana secondo il racconto vasariano: dal Rinascimento toscano e veneto a Leonardo; maestri e allievi di Raffaello; Michelangelo e la prima Maniera a Firenze; il ‘500 tra classicismo e manierismo; Vasari e le sue omissioni.
L’ingresso alla mostra è di 5 Euro, con biglietteria presso Palazzo Reale per i giorni 14 e 15 agosto; presso la Biblioteca Reale per mercoledì 16 agosto.
Al piano terra della Galleria Sabauda, i visitatori troveranno ad attenderli la Venere di Botticelli, recentemente tornata nel regolare percorso espositivo dopo il suo viaggio negli Stati Uniti. In autunno il dipinto riprenderà il suo tour: questa tappa estiva si presenta davvero come un’imperdibile occasione per ammirarlo.
Ai piani superiori proseguono le mostre Le bianche statuine. I biscuit del Palazzo Reale, ovvero le pregiate porcellane che nel Settecento costituivano l’orgoglio e il vanto delle più prestigiose case regnanti, e Le invenzioni di Grechetto, allestita all’interno delle spazio Scoperte, con oltre trenta incisioni dell’artista esposte.
Scendendo al Museo di Antichità si potranno ammirare gli affascinanti accessori in bronzo, argento, osso, pasta vitrea e ambra, provenienti da ogni parte di Italia esposti inPrima del bottone: accessori e ornamenti del vestiario nell’antichità.
Continua l’imperdibile appuntamento serale con Cinema a Palazzo, la rassegna cinematografica che anima le sere d’estate all’interno della Corte d’Onore che la sera di Ferragosto proporrà un grande classico adatto a tutta la famiglia, Mrs. Doubtfire (apertura biglietteria ore 21; inizio proiezioni ore 22. Info a info@distrettocinema.com).
Lunedì 14 e martedì 15 agosto i Musei Reali saranno aperti e osserveranno il giorno di riposo mercoledì 16 agosto, ad eccezione della mostra Intorno a Leonardo. Disegni italiani del Rinascimento, allestita nella Biblioteca Reale di Torino, che sarà aperta orario 10 – 18 (ultimo ingresso ore 17,15).
(FOTO: IL TORINESE)
di Giorgio Merlo
La stagione dei “partiti plurali” e’ gia’ arrivata al capolinea? In effetti pare proprio di si’. E questo per una semplice ragione: i partiti “personali”, tanto per per citare Ilvo Diamanti, sono di fatto incompatibili con la pluralita’ culturale interna che dovrebbe caratterizzare, almeno formalmente, quei soggetti politici. Nei partiti del “capo”, del resto, il dissenso non e’ previsto. E nelle poche volte in cui si manifesta viene giustamente bollato dai dirigenti come un atteggiamento negativo e anche nocivo per il buon funzionamento di quel partito. Dopodiche’ ci sono modalita’ diverse su come regolamentare e disciplinare il dissenso interno. Chi procede direttamente attraverso le espulsioni, chi con l’invito ad andarsene, chi con la non tollerabilita’ dei suddetti e chi con la delegittimazione crescente del dissenziente. Ma un filo rosso accomuna tutti questi atteggiamenti: l’insopportazione verso chi dissente. E questo, di norma anche se non sempre, e’ anche e soprattutto il frutto della pluralita’ culturale ed ideale che caratterizza i singoli partiti. Democratici o meno che siano al loro interno. Anche se ci sono politici di estrazione culturale diversa che, con il tempo, si limitano ad applaudire sempre e solo il “capo” partito per ragioni facilmente comprensibili. Certo, il ritorno al sistema proporzionale inesorabilmente si trascina dietro una maggior identita’ di partito. Identita’ non culturale visto e considerato che i partiti italiani sono ormai cartelli elettorali permanenti che prescindono da un “pensiero” organico e da una robusta e visibile cultura politica. Ma il dato di fondo che puo’ far saltare i vecchi equilibri e modificare in profondita’ lo stesso sistema politico italiano e’, appunto, la scomparsa dei “partiti plurali”. E questo non solo perche’ si ridefinisce l’identita’ dei partiti ma soprattutto perche’ questo processo puo’ dar vita a nuovi soggetti fortemente caratterizzati sotto il profilo identitario. C’e’ un unico rimedio a questo epilogo. Ed e’ quello che i partiti recuperino quel pluralismo culturale ed ideale che resta alla base dei “partiti plurali”. E che, soprattutto, ci sia un vero riconoscimento della dialettica democratica interna ai partiti. Un elemento che resta, pero’, decisivo anche per poter ancora garantire la democrazia interna ai partiti. Giorgio Merlo
Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia), Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi) e Alex Boggiatto (Ar.Co.Arcieri Collegno) saranno invece nella spedizione che prenderà parte ai Campionati Europei di campagna di Mokrice-Catez, in Slovenia, in calendario da domenica 20 a domenica 27. Con loro anche la già citata Irene Franchini e Amedeo Tonelli, arciere trentino tesserato per Aeronautica Militare e Iuvenilia, reduce dalla vittoria ai World Games. Gianluca Ruggiero (Iuvenilia), Isabella Ferrua (Ar.Co. Arcieri Collegno) e Matilde Pittarelli (Arcieri Alpignano) – con Lorenzo Frassati (Arcieri Alpignano) riserva a casa – parteciperanno alleUniversiadi, a Taipei dal 19 al 30 (le gare di tiro con l’arco saranno da domenica 20 a giovedì 24).
Ulteriori informazioni a questo link
Il recente appello del Presidente della Cei, Cardinale Gualtiero Bassetti, per una nuova “rappresentanza politica dei cattolici” non puo’ e non deve passare sotto silenzio. Nessuno, come ovvio, pensa a riproporre formule politiche ed organizzative del passato. Come, del resto, nessuno pensa a soluzioni politiche di natura confessionale o clericale.
Ma un dato e’ certo. Cresce in modo esponenziale, dalla base e non soltanto dai vertici, la domanda di una nuova e qualificata rappresentanza politica dei cattolici italiani a fronte di un quadro politico alquanto confuso e frastagliato. E il proliferare dei “partiti personali” e dei partiti del “capo” privi di cultura politica e di un chiaro riferimento ideale, rafforza ancor di piu‘ lanecessita’ di raccogliere questa sfida politica e culturale. Si tratta, cioe’, di riproporre nella geografia politica contemporanea e in forma nuova ed aggiornata, il patrimonio del cattolicesimo democratico e del cattolicesimo sociale che in questi ultimi anni si e’ progressivamente e pericolosamente appannato ed eclissato. Un appello, quello del Presidente della Cei, che non puo’dunque fermarsi ad un generico richiamo culturale ed etico. Si tratta, adesso, di verificare se il laicato cattolico, variamente articolato ed organizzato, “scende in campo” per raccogliere una sfida sempre piu’ necessaria ed indispensabile. Non per un “interesse cattolico” ma, semmai, per rafforzare la qualita’ della democrazia e per un progetto politico e culturale che sappia valorizzare il “bene comune”.
Giampiero Leo
Giorgio Merlo
Mauro Carmagnola
Bruno Geraci
Se proprio si voleva ricordare Arafat, si poteva collegarlo con il politico israeliano Rabin che vinse insieme a lui il Premio Nobel per la pace. Ma i premi Nobel per la pace a volte sono assegnati con criteri che ci portano a pensare che a Stoccolma perdano il senno o smarriscano la dimensione effettiva della realtà, come dimostra il Nobel preventivo ad Obama
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IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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Un parco romano dedicato ad Arafat puo’ solo essere una proposta grillina che la stessa Raggi ha rinviato. Neppure il sindaco Marino sarebbe mai giunto a tanto. Abbinare poi un parco intitolato ad Arafat con un piazza dedicata al rabbino capo Elio Toaff appare un vero affronto alla Comunità israelitica romana. Se proprio si voleva ricordare Arafat, si poteva collegarlo con il politico israeliano Rabin che vinse insieme a lui il Premio Nobel per la pace. Ma i premi Nobel per la pace a volte sono assegnati con criteri che ci portano a pensare che a Stoccolma perdano il senno o smarriscano la dimensione effettiva della realtà, come dimostra il Nobel preventivo ad Obama. Molti politici italiani , da Andreotti a Craxi,ebbero rapporti privilegiati con il mondo arabo medio orientale e con Arafat in particolare , che trovo’ in Italia simpatia e sostegno. Ci fu chi disse che questa politica evito ‘ gravi attentati terroristici in Italia per un certo periodo.
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Forse fu anche vero e la real politik può ,a volte, imporre certe scelte, senza andare troppo per il sottile. Ma celebrare Arafat con un parco romano appare francamente una scelta sbagliata perché la storia del capo dell’OLP e’ legata indissolubilmente al terrorismo, un terrorismo che determinò stragi tra civili di grandi dimensioni. Lo stesso terrorismo islamico odierno è intrecciato storicamente con Arafat. Sicuramente fu anche un uomo ambiguo e non soltanto un fanatico. Oriana Fallaci che lo intervisto’ senza pregiudizi e animosità molto prima dell ’11 settembre, nel 1972 , ci diede di lui un ritratto che i grillini ideatori di quella intitolazione, avrebbero dovuto leggere. Fallaci lo definì” un signor nessuno che con i soldi della famiglia reale saudita faceva il Mussolini della Palestina”. Certamente la sua storia era più molto più complessa, ma un po’ di ragione anche la Fallaci “arrabbiata” la ebbe. Tutto sommato, non fu una bella figura perché sul combattente senza macchia prevalse il terrorista e restano anche delle zone d’ombra su altri aspetti della sua vita e sul suo rapporto con il denaro. Lasciamo che Arafat riposi in pace, perché chiunque si batte a lungo per una causa che ritiene giusta, merita rispetto; evitiamo invece di onorarlo con riconoscimenti che forse non avrebbe neppure gradito e sicuramente non apprezzato.
quaglieni@gmail.com
Mario Alesina ci propone queste belle immagini dell’eclissi lunare scattate a Torino.
Stamane alla periferia di Trino Vercellese, in via Hermada, un operaio di cinquant’anni ha perso la vita dopo essere caduto dal tetto su cui stava lavorando per alcune sistemazioni. Si tratta di chiarire se la caduta sia dovuta a un malore o a una disattenzione che lo ha fatto precipitare per diversi metri. A nulla sono valsi i soccorsi. In corso i controlli per appurare se le norme in fatto di sicurezza sui luoghi di lavoro siano state rispettate.
(foto: archivio)
Prosegue l’appuntamento con “BALLANDO SOTTO LE STELLE!”, la rassegna estiva di ballo a palchetto della Città di Orbassano. Appuntamento tutte le sere fino al 20 agosto (ad eccezione di martedì 15 agosto), alle ore 21, in piazza Umberto I. Ingresso libero.