redazione il torinese

Torino e la giornata sudista contro il Risorgimento

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

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Non è forse un fatto casuale che nella Torino che celebra Gramsci e Gobetti, gli autori della vulgata antirisorgimentale per eccellenza,la notizia della istituzione da parte della Regione Puglia di una giornata della memoria sudista sia passata nella totale e disinformata indifferenza. Eppure Torino fu anche la città- crogiuolo del Risorgimento dove il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d’Italia . Al Consiglio Regionale della Puglia i 5 Stelle hanno ripreso la proposta incredibile del loro padre- padrone di cui scrivemmo in altra occasione :istituire una giornata dedicata alle vittime meridionali dell’Unità nazionale ,criminalizzando l’atto fondativo della Nazione italiana e riscattando così il brigantaggio meridionale, per dirla con le parole dell’editore pugliese Alessandro Laterza che ha levato da Bari un grido di dolore che a Torino non è mai giunto e che nessuno finora ha ascoltato.Un revisionismo privo di qualsiasi significato storico,molto rancoroso quanto privo di fondamento reale.In sintesi, becero. La sindaca Appendino in marzo ,davanti al monumento torinese a Mazzini, tesse invece le lodi del Risorgimento,andando controcorrente. Fu una voce isolata.

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Che la proposta parta da Grillo non c’è motivo di stupirci,ma che quasi l’intento Consiglio Regionale – con il presidente Michele Emiliano in testa- la approvi ,crea disagio e incredulità . I voti contrari sono stati troppo pochi e questo fatto rivela la distrazione e l’ignoranza storica di consiglieri regionali a cui non doveva sfuggire l’aspetto miope,gretto,eversivo dell’iniziativa che ogni anno il 13 febbraio- data della caduta di Gaeta ,ultima trincea borbonica dopo la sconfitta al Volturno – ricordera’ i meridionali che perirono,diciamo così , a causa del Risorgimento. Il nuovo Regno nacque gracile e dovette difendersi da nemici interni ed esterni.Era un castello di sabbia che doveva essere difeso. Lo sforzo titanico di Cavour e dei suoi successori – certamente a lui non confrontabili -fu quello di creare dal nulla uno stato unitario dopo secoli di divisioni e dominazioni straniere. Per altri versi non va dimenticato che le provincie meridionali arrivarono al nuovo Regno per iniziativa di Garibaldi che ,partito con mille uomini da Quarto, giunse al Volturno con un esercito di volontari di circa 20-25 mila volontari.Il brigantaggio meridionale finanziato da Franceschiello -rifugiatosi presso il Papa a Roma- e appoggiato da una parte cospicua del clero fu una minaccia mortale a cui il nuovo Regno dovette rispondere con tutta la risolutezza necessaria. Furono gli “anni di piombo” dell’800 italiano e si dovette mobilitare l’Esercito per estirpare un cancro che avrebbe vanificato lo stesso moto risorgimentale .Ci fu sicuramente qualche eccesso,ma il quadro entro il quale agivano i briganti non era certo all’insegna di valori umanitari ad essi sconosciuti. Era gente sanguinaria e barbara che non meritava particolari pietà .

 

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La classe dirigente reagì, inviando la truppa perché l’emergenza lo richiedeva ed è storicamente insostenibile la tesi di chi la critico ‘ perché non seppe fare riforme sociali. In quel contesto emergenziale non c’era che la strada obbligata dell’uso della forza per ripristinare l’autorità dello Stato e il controllo del territorio.Il Piemonte sabaudo,se ebbe delle colpe,soprattutto ne ebbe una,quella di non aver saputo rendere più “piemontese” l’Italia,facendo superare la matrice levantina ed anche africana di parte del Mezzogiorno. Chi lo critico’ per aver piemontizzato l’Italia,non capì che il problema da risolvere era quello di portare il buongoverno subalpino nelle provincie meridionali .Dopo pochissimi anni dall’Unita’ capito’ invece il contrario ,cioè la contaminazione del sistema statale da parte di logiche perverse derivanti dal malgoverno borbonico,se non addirittura spagnolesco. La giornata della memoria pugliese destinata forse ad estendersi ad altre regioni del Sud rivela il livello in cui è caduta la classe politica e la sua totale mancanza del senso della storia e dello Stato. Può anche significare avallare i rigurgiti neo borbonici che lo storico napoletano Giuseppe Galasso ha severamente ed autorevolmente condannato. Il sostenere il fallimento del Risorgimento ,come scriveva il giovane Gobetti ,rivela una incapacità a comprendere il maggiore insegnamento che viene proprio dalla storiografia meridionale di Adolfo Omodeo e di Rosario Romeo. Omodeo  “In difesa del Risorgimento” aveva stroncato il “Risorgimento senza eroi” del giovane torinese,valutandolo come una “storiografia dei giornalisti”. Romeo aveva dimostrato con rigore storiografico che le tesi gramsciane della conquista regia e della rivoluzione fallita erano ideologiche e storicamente inconsistenti. Soprattutto anche un confronto con l’oggi dimostra in modo inoppugnabile come la scelta risorgimentale ed unitaria sia stata l’unica capace di garantire un graduale,inarrestabile miglioramento del Sud ,malgrado gli errori,le ruberie,le insufficienze delle sue classi dirigenti e la stessa presunta insensibilità dello Stato unitario verso il Mezzogiorno.

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La eliminazione delle cattedre universitarie di Storia del Risorgimento e la compressione nei programmi liceali dell’800 a favore del ‘900 voluta dal ministro Berlinguer,hanno fatto regredire non solo la ricerca,ma anche la semplice,elementare conoscenza storica. Il commissariamento dell’Istituto nazionale per la Storia del Risorgimento e’ anch’ esso un segnale allarmante ,anche se la sua lenta agonia in questi ultimi anni e’ stata umiliante .La concentrazione esclusiva sulla storia contemporanea rischia davvero di far perdere la capacità di leggere il passato senza lasciarsi influenzare dagli ignoranti e dagli improvvisatori che si dilettano di storia senza conoscere nulla. I consiglieri regionali pugliesi hanno dato retta non agli storici ,ma ad un comico portato in scena dalla consigliera grillina Antonella Laricchia con un intervento sgrammaticato che tradisce molta ignoranza. Se non si leggesse il resoconto stenografico del Consiglio regionale,si resterebbe increduli. Il magistrato -presidente Emiliano che esprime pieno assenso alla giornata ,resta un altro fatto incredibile: forse neppure Vendola avrebbe approvato che venissero aggredite la storia e la verità in modo così volgare e grossolano. Mentre a Torino i processi sommari al Risorgimento piacciono ai gramsciani nostrani che non hanno aperto bocca,la prof. Lea Durante, presidente della International Gramsci Society ,ha condannato la proposta imbastita a Bari ,anche con il supporto di citazioni gramsciane da lei considerate “improprie”, e considerata una riabilitazione di fatto del regime borbonico. Una strana eterogenesi dei fini in cui gli ignoranti ottengono effetti non voluti esattamente opposti da quelli che si erano proposti di raggiungere.

quaglieni@gmail.com

Quella volta del Duce a Genova

Prosegue a Finale Ligure la rassegna “Un libro per l’estate” a cura della Libreria Cento Fiori, appuntamento che piace anche ai torinesi in vacanza nella località ligure. Domenica 13 agosto, in piazzale Buraggi – Lungo Mare di Final Marina, Armando D’Amaro presenta “Nero Dominante, Genova 1938, edito dai Fratelli Frilli. Conduce Pier Paolo Cervone.

Genova, 14 maggio 1938: Mussolini sbarca dalla corazzata Cavour, insieme ai più fedeli gerarchi, per una visita ufficiale di quattro giorni. L’accoglienza platealmente entusiasta dimostrerebbe che il fascismo è al culmine della sua popolarità, ma qualcuno trama nell’ombra. Il commissario Boccadoro ha ricevuto una “soffiata” da un condannato per omicidio e, mentre il Duce, via via, parla in piazza della Vittoria, visita opere pubbliche, stabilimenti industriali e Riviera di Levante, Boccadoro deve condurre una caccia serrata agli organizzatori del complotto, mentre la minaccia assume sempre più spessore, fino a diventare tangibile. L’autore riesce a trasmetterci – mescolando personaggi reali e di invenzione che agiscono in una Dominante perfettamente “ricostruita” – mentalità, atmosfere e costumi di una società dove l’ideologia del regime impera. Un romanzo insieme credibile e godibile su potere, uomini, donne e bambini in un mondo alla vigilia del disastro. Armando d’Amaro, nato a Genova nel 1956, vive a Calice Ligure. Dopo studi classici e laurea in giurisprudenza ha praticato attività forense ed accademica, abbandonate per dedicarsi alla scrittura noir ed alla critica d’arte moderna. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Delitto ai Parchi (2007), La Controbanda (2007; 2016 in Italia Noir per Repubblica l’Espresso), La farfalla dalle ali rosse (2008), Liberaci dal male (2010, insieme al criminologo Marco Lagazzi), Il testamento della Signora Gaetani (2014), La mesata (2016) ed ha curato le antologie Incantevoli stronze (2008) e Donne, storie al femminile (2009); altri racconti sono usciti in raccolte per altri editori o su riviste; il suo monologo Atlassib è rappresentato con successo a teatro; numerosi i testi scritti per artisti, tradotti anche in inglese e russo.

Massimo Iaretti

“La sinfonia del vento”

Maura Maffei è sicuramente la scrittrice monferrina del momento e il 2017 è decisamente per lei un anno davvero molto prolifico sotto l’aspetto dei parti artistici. Dopo aver dato alle stampe ad inizio anno “L’astuzia della voltpe”,   terzo ed ultimo volume della trilogia “Dietro la tenda” con le Edizioni Parallelo 45, e in primavera “Anna che custodì il giovane mago” con la casalese Edizioni della Goccia di Davide Indalezio, adesso ha licenziato un terzo scritto, sempre con Parallelo 45, “La sinfonia del vento”. “E’ sicuramente una pubblicazione cui tenevo molto – dice Maura Maffei – perché con questo romanzo avevo vinto nel 2015 il primo premio assoluto del Concorso letterario internazionale San Domenichino – Città di Massa”. L’autrice, che a guisa di globe trotter, sta girando librerie e tiene conferenze in tutto il Nord Italia per la presentazione dei suoi libri, ne ha avuta una particolarmente significativa proprio questa settimana a Marina di Massa, alla presenza, tra gli altri, del vescovo di Albenga, Guglielmo Borghetti, in attesa della presentazione di “Anna che custodì il giovane mago” che verrà fatta a Crea dopo il periodo estivo, in collaborazione tra il Santuario e l’Unione dei Comuni della Valcerrina. La “Sinfonia del vento” ha come tutte le opere di Maffei, l’Irlanda come momento di ispirazione. Le vicende prendono le mosse nell’ottobre del 1915 a Genova, dove in occasione di un concerto nasce l’amicizia tra Ciaran direttore d’orchestra irlandese e Gabriele, professore di conservatorio. La vicenda che si dipana per oltre 320 pagine, ha un sottofondo tragico, quello dei combattimenti della prima guerra mondiale sul fronte alpino e quello della tragica rivolta della Pasqua 1916, a Dublino, soppressa dall’oppressore inglese. Ad introdurre il lavoro un contributo del giornalista e scrittore Fulvio Scaglione.

Massimo Iaretti

 

 

Si è risvegliato dal coma il fidanzato di Elisa, morta in moto nello scontro con il furgone

Dopo un mese di coma si è risvegliato ed è cosciente, Matteo Penna, il motociclista di 29 anni che rimase  ferito dal conducente di un furgone che, dopo una lite, lo travolse insieme con la fidanzata, Elisa Ferrero, la 27enne morta nell’assurdo  e tragico scontro.   L’incidente avvenne lo scorso 9 luglio sulla strada di Condove,  in Valle di Susa. Alla guida del van, Maurizio De Giulio, 51 anni, attualmente  in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Il giudice ha stabilito che l’uomo ha volutamente urtato la moto dopo averla inseguita a velocità sostenuta. La Rianimazione del Cto, diretta dal dottor Maurizio Berardino, ha sciolto la prognosi, di quattro mesi salvo complicazioni. Trascorso Ferragosto, il giovane verrà trasferito all’Unità spinale del Cto per gli esercizi di riabilitazione.

Eataly ospita le eccellenze d’Italia

EcceItalia, il Consorzio delle Eccellenze d’Italia
Temporary Restaurant, Aula Didattica 1
Da martedì 1° a giovedì 31 agosto
Pranzo: dalle ore 11.45 alle ore 15.15
Cena: dalle ore 18.45 alle ore 22.15
 
Eataly Torino Lingotto ospita per tutto il mese di agosto le eccellenze culinarie di EcceItalia, – “Consorzio delle Eccellenze d’Italia” – la rete che promuove le specialità gastronomiche e artigianali dei Borghi più belli del Belpaese, che conta ad oggi 270 piccoli centri certificati dalla Bellezza. A pranzo e a cena potremo fare un vero e proprio viaggio tra le nostre regioni attraverso alcune specialità, proposte nella versione più fedele all’antica ricetta originale. Dal vitello tonnato di Neive (CN), Piemonte alle linguine con pesce spada alla ghiotta di Chianalea di Scilla (RC), Calabria, passando per il polpo alla tellarese con patate, olive taggiasche e limone di Tellaro (SP), Liguria, le fettuccine agli asparagi, pancetta e pecorino di Foglia (RI), Lazio e molte altre delizie!
(foto: il Torinese)

INIZIATIVA DELLA CROCE VERDE SAN MAURO A FAVORE DEGLI ANZIANI

La Croce Verde Torino sezione di San Mauro Torinese, nell’ambito delle diverse iniziative organizzate a San Mauro riguardanti l’emergenza caldo, informa i cittadini che nelle giornate del 6, 13 e 27 agosto aprirà la propria sede in via Dora, 5 a gruppi di anziani in qualità di persone maggiormente a rischio durante le ondate di calore, per i possibili effetti negativi sulla salute

Durante le tre domeniche di agosto del 6, 13 e 27, dalle ore 15 alle 18, gli ospiti godranno della compagnia dei volontari della Croce Verde e potranno assistere a spettacoli musicali, teatrali e cinematografici e, ai fini della prevenzione, avere informazioni utili sui rischi domestici e le chiamate di emergenza. Verranno inoltre offerte bevande e merende.

Gioacchino Garofalo, responsabile Croce Verde Torino, sezione San Mauro Torinese: «L’iniziativa della Croce Verde a favore degli anziani, patrocinata dal Comune di San Mauro, è organizzata in collaborazione con il Sea, Servizio Emergenza Anziani che individuerà di volta in volta, visti i limitati posti disponibili, le persone soggette a maggiore rischio o necessità. La Croce Verde, inoltre, metterà a disposizione personale e mezzi per il trasporto di eventuali ospiti con difficoltà di mobilità. Il rimborso di eventuali spese, sostenute da Croce Verde, sarà a cura del Comune di San Mauro Torinese».

La Croce Verde Torino aderente all’Anpas, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, grazie ai suoi 1.356 volontari e 76 dipendenti effettua oltre 78 mila servizi annui. Si tratta di trasporti in emergenza urgenza 118, prestazioni convenzionate con le Aziende sanitarie locali, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni sportive con una percorrenza di circa 1.280.000 chilometri. La Croce Verde Torino conta cinque sedi operative distaccate nei comuni di Alpignano, Borgaro-Caselle, Ciriè, San Mauro Torinese e Venaria Reale, dispone di 53 ambulanze, 3 mezzi attrezzati al trasporto disabili e 28 autoveicoli per servizi socio sanitari e di protezione civile. Dal 1907 insieme ai cittadini nello spirito di “Volontari da 110 … e Lode”.

Grugliasco (To), 31 luglio 2017

Come in un film horror aggredisce la vicina a colpi di mannaia

Come in un film horror ha aggredito la vicina di casa con una mannaia, per ragioni di denaro. La donna si è difesa con un bastone. L’aggressore è un italiano di 44 anni, conosciuto alle forze dell’ordine, ed è stato arrestato,  accusato di lesioni personali aggravate. L’ aggressione è avvenuta in via Ivrea e tra i due c’erano già stati dissapori  nei giorni precedenti. La donna ha riportato un profondo taglio all’avambraccio destro ma è riuscita difendersi con un bastone e a rifugiarsi nel suo appartamento, dove la polizia l’ha trovata, insanguinata, e l’ha accompagnata al pronto soccorso.

In quel bar troppi delinquenti: chiuso per un mese

Quel caffè di san Salvario era ormai un ritrovo fisso per criminali e pregiudicati. I carabinieri, su ordine del questore di Torino Angelo Sanna, hanno così  chiuso per 30 giorni un bar di via Galliari. Nel corso dei sopralluoghi, i militari hanno constatato che il locale era ad alta “pericolosità sociale”. La titolare è una cinese 26enne, alla quale è stata sospesa la licenza per un mese.

 

(foto: il Torinese)

Trasporto scolastico e brutte abitudini

“Le brutte abitudini sono dure a morire. Dopo avere fissato l’improbabile data del 28 luglio 2017 per le comunicazioni da parte delle scuole circa le esigenze del trasporto scolastico per alunni/studenti disabili, il Comune di Torino ha ripreso in questi giorni di agosto (in cui le scuole sono notoriamente in carenza di organico, con i dirigenti scolastici giustamente in vacanza) ad inviare email agli istituti scolastici per richiedere dati per l’organizzazione del servizio. Comunque, bene che vada e se non ci saranno intoppi, mentre gli studenti normodotati potranno andare a scuola il giorno 11 settembre 2017, circa 500 alunni/studenti disabili potranno iniziare la scuola solo il 18 settembre 2017. L’anno scorso è stato peggio, perchè il ritardo è stato di due settimane, ma questa vergogna dura da anni, ed è un’offesa agli alunni/studenti e alle loro famiglie, perchè è certamente possibile organizzare il servizio per tempo, al fine di garantire il diritto allo studio e alla frequenza scolastica fin dal primo giorno del nuovo anno scolastico. I tagli al bilancio comunale hanno già colpito i soggetti più svantaggiati; questo ritardo è solo un modo per fare economia a fronte del diritto allo studio e alla inclusione sociale, perchè sarebbe sufficiente, per risolvere il problema, pensarci prima e potenziare il servizio di trasporto per un periodo di tempo molto limitato. Invito le famiglie dei predetti alunni/studenti, e le associazioni di tutela a contattarmi in caso di malfunzionamento del servizio, ricordando alla Sindaca la necessità di una maggiore attenzione e sensibilità alla questione.”

Roberto Rosso

capogruppo Direzione Italia Comune di Torino

Auto di lusso extra Ue risultano di contrabbando

Acquistare auto di lusso in Paesi extra ‘Unione europea aggirando le norme sull’ammissione nel territorio nazionale  è  contrabbando. Negli ultimi tempi diversi cittadini piemontesi e lombardi si sono visti sequestrare la propria vettura dalla guardia di finanza. Le fiamme gialle di Torino hanno preso in consegna otto veicoli con targhe svizzere, moldave e libanesi (anche una Porsche Carrera 4) e irrogato sanzioni per più di trentamila euro. Tali modalità di acquisto, senza le autorizzazioni doganali e le condizioni necessarie per l’ammissione temporanea, fanno sì che il veicolo immatricolato in un Paese extra-Ue risulti di contrabbando.

 

(foto: il Torinese – archivio)