redazione il torinese

La Giornata del panorama

Domenica 10 settembre 2017 dalle ore 10 alle 18

 Torna l’appuntamento con la bellezza  con la quarta edizione della “Giornata del Panorama”, organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano e da Fondazione Zegna in alcuni tra i più suggestivi paesaggi d’Italia. Podere Case Lovara a Punta Mesco, Levanto (SP), Castello e Parco di Masino a Caravino (TO) e Oasi Zegna a Trivero (BI) saranno teatro di una giornata alla scoperta di sorprendenti scorci e all’insegna della natura per comprenderne, con l’aiuto di guide locali, le trasformazioni succedutesi nel tempo per mano dell’uomo. L’iniziativa nasce dalla stretta collaborazione tra Fondazione Zegna e FAI che da sempre condividono il rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni, patrimonio fondamentale delle nostre radici e della nostra identità.

Per tutto il giorno, dalle ore 10 alle 18, si potrà partecipare agli speciali itinerari tra terra e cielo organizzati nel promontorio di Punta Mesco, nel cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre, dove il bene del FAI Podere Case Lovara rappresenta un modello di restauro paesaggistico sperimentale; al Castello e Parco di Masino, nel giardino della reggia dell’XI secolo da cui si domina l’Anfiteatro della Serra morenica d’Ivrea; all’Oasi Zegna, terrazza che si affaccia da una parte sulla Pianura Padana e dall’altra sull’incontaminata Valsessera.

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Tra gli itinerari piemontesi, il Castello e Parco di Masino, bene del FAI a Caravino (TO), regala la splendida vista sull’Anfiteatro morenico della Serra d’Ivrea, formazione geologica tra le più grandi in Europa e unica nel suo genere. In collaborazione con l’Ecomuseo AMI (Anfiteatro Morenico d’Ivrea), si potrà apprendere la ricca storia di questi luoghi dalle splendide terrazze del castello, conosciuto fin dall’antichità come “il belvedere del Canavese”, e attraverso un itinerario che si snoda dal borgo di Masino al giardino monumentale del maniero. Dalla balconata all’ingresso del castello, dopo una presentazione a cura degli esperti dell’Ecomuseo, si potrà intraprendere un percorso a tappe tra i vari punti di osservazione presenti nel parco. Anche i bambini saranno invitati a osservare il paesaggio in un percorso a loro dedicato con momenti didattici divertenti. Visite al castello e caccia al tesoro faranno da completamento a questa giornata.

Per informazioni: faimasino@fondoambiente.it; tel. 0125 778100

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Per l’occasione l’Oasi Zegna, bene patrocinato FAI a Trivero (Biella), ospiterà diverse iniziative per grandi e bambini, tutte incentrate su suggestivi panorami in dialogo con appuntamenti musicali. Il culmine della giornata è alle ore 15: sui tetti del Lanificio Zegna si libreranno le note del concerto dell’Orchestra d’Archi in collaborazione con la Filarmonica del Teatro Regio di Torino (prenotazione obbligatoria). Alle ore 10, dal ritrovo presso Casa Zegna, prenderà avvio un’escursione della durata di due ore adatta a tutti tra i suggestivi sentieri della brughiera e della Conca dei Rododendri, con un itinerario a piedi di Nordic Walking. I più piccoli potranno partecipare alle passeggiate sonore che si susseguiranno alle 10, alle 11, alle 12, alle 15 e alle 16, con laboratori dedicati alle famiglie a cura del Consorzio Sociale “Il filo da tessere”.

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Dalle 11 una passeggiata con accompagnamento musicale permetterà di scoprire, nella Conca dei Rododendri, il bosco dei ciliegi, il bosco dei faggi e l’opera d’arte di Dan Graham, realizzata in occasione del progetto “All’aperto”. Alle 12 sarà possibile rilassarsi su tovaglie a quadri e gustare un picnic dove i cesti verranno distribuiti grazie al contributo di Cynara Flair oppure pranzare presso i locali del Consorzio turistico Oasi Zegna. Da non perdere, a Casa Zegna, l’inaugurazione della mostra “Radici e Ali. Costruire il futuro, dal centro Zegna al mondo”.

Per tutte le attività si consiglia la prenotazione: tel. 015 7591460; info@oasizegna.com.

Per informazioni e prenotazioni: www.oasizegna.com o info@oasizegna.com; tel. 340 1989593.

 

Si raccomandano abbigliamento e scarpe comode

 

Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2017”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, e al prezioso contributo di PIRELLI che conferma per il quinto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione.

 

Biglietti:

 

Castello e Parco di Masino (con visita di 45 minuti al castello)

Intero 11; Ridotto (4-14 anni) 5; Iscritti FAI: gratuito; Biglietto Famiglia (2 adulti + 2 bambini): 27.

 

Oasi Zegna, Trivero (BI)

Ingresso a contributo libero; Iscritti FAI: gratuito. Possibilità di iscriversi in loco.

Per il concerto delle ore 15 sui tetti del Lanificio Ermenegildo Zegna: contributo a favore del FAI di 10 (ridotto 5 per i ragazzi con meno di 14 anni). Prenotazione obbligatoria: archivio.fondazione@zegna.com; 015 7591463

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Per informazioni: www.fondoambiente.it; www.oasizegna.com

 

Ufficio Stampa FAI

Simonetta Biagioni – stampa – tel. 02.467615219 s.biagioni@fondoambiente.it

Novella Mirri – radio e tv – tel. 06. 68308756 n.mirri@fondoambiente.it

 

Ufficio Stampa Fondazione Zegna

Federico Amato – tel. 02.89077394 federico.amato@efficere.it

 

 

ARTE IN LIBERTA’

Roberto De Wan, manager attento e raffinato, amministratore unico di De Wan Milano, nota per i suoi accessori femminili e maschili e per i complementi d’arredo, esplora ora i sentieri della pittura lo fa in modo vincenteesponendo in una personale dal titolo L’arte in libertà”, che inaugurerà giovedì 7 settembre, dalle 18,30, presso la Alson Gallery di via San Maurilio 11a Milano.

De Wan, utilizzando tecniche polimateriche, tessuti pregiati, olio, acrilico e pastelli combinatisi propone come pittore gentiluomo. Nei suoi dipinti le inclinazioni per il mondo del fashion e il suo gusto innato sono segni inconfondibili. Ne nascono figure stilizzate, floreali, astratte, dense di simbolismo, dove a emergere sono le sensazioni vissute nel mondo del fashion design  milanese. De Wan sviluppa il tema del doppio, tanto caro alla letteratura e all’arte ottocentesche, svelando al pubblico la sua grande capacità nell’uso di tele e pennelli. L’amore per la pittura risale a molti anni fa; sono diciotto anni, infatti, che dipinge con passione e questa mostra, patrocinata dalla Regione Lombardia, rappresenta la concretizzazione di un percorso artistico, attraverso una esposizione antologica che narra il suo passato e il suo presente.

“Lo scattante segnpittorico di Roberto De Wan – afferma il noto grafologo Piero Chinaglia – rivela un’intelligenza rapida e brillante, creatività,  passione e talento della sua azione professionale, volta aun costante lavoro di ricerca“. Lo stile informale delle sue opere, apparentemente in contrasto con l’immagine di designer, ne risulta,  invece, complementare, tanto che i suoi progetti per bijoux e gli accessori moda sono approdati anche negli studi della Rai. Roberto De Wan ha all’attivo  una collaborazione  anche con la Camera Nazionale della Moda.

La mostra sarà aperta fino al primo ottobre  e un secondo vernissage dal titolo “Roberto De Wan designer” è  previsto per mercoledì 20 settembre alle 18.30, sempre alla Galleria Alson, in occasione della Settimana della Moda. Nei mesi successivi le opere di Roberto De Wan saranno disponibili nel suo atelier dmoda, in via Manzoni, nel Quadrilatero dela Moda, a Milano.

Un augurio per una sua prossima mostra a Torino.

Info:0276003018.

Mara Martellotta

UNA NUOVA SPINTA ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Al via la campagna di attivazione del nuovo servizio di raccolta rifiuti in San Salvario

Torino, 5 settembre 2017 – È ufficialmente partita la campagna di Amiat Gruppo Iren per l’attivazione del servizio di raccolta differenziata domiciliare “porta a porta” in una parte del quartiere San Salvario di Torino.

Grazie anche al contributo economico della Città Metropolitana di Torino, il “porta a porta” infatti verrà esteso all’area tra corso Marconi e corso Bramante – Parco Valentino compreso – aggiungendo circa 26 mila torinesi agli oltre 435 mila già serviti da questo sistema di raccolta.

Più nel dettaglio, l’estensione del “porta a porta” in San Salvario interesserà circa 13.500 famiglie, 1.000 uffici e 1.250 utenze non domestiche, ma il progetto della “nuova spinta” non si fermerà qui. Nel 2018 infatti si prevede di estendere il “porta a porta” anche ai quartieri di Borgo Rossini-Vanchiglietta e Santa Rita per un totale di altri 42 mila abitanti coinvolti.

L’iniziativa è volta da un lato all’aumento della percentuale di raccolta differenziata nel quartiere, così da rafforzare ulteriormente i risultati complessivi della Città di Torino, dall’altro ad accrescere il grado di consapevolezza ambientale, in particolare sul tema rifiuti, di tutti i cittadini residenti nella zona.

“Siamo convinti di poter raggiungere l’ambizioso obiettivo di incrementare la raccolta differenziata fino a raggiungere la quota del 65% entro il 2020, obiettivo indicato dall’Unione europea – spiega l’assessore all’Ambiente della Città di Torino, Alberto Unia – Per far questo, è necessario investire sulla raccolta “porta a porta”: in questi giorni si parte da San Salvario, entro l’anno saranno coinvolti altri due quartieri, Santa Rita e Vanchiglietta-Borgo Rossini. E stiamo lavorando per estendere tale servizio in tutta la città entro il 2020. La raccolta differenziata è un obiettivo di civiltà, oltre che di natura economica. Permette di reimmettere nel ciclo produttivo materiali destinati altrimenti al macero, generando lavoro e nuove risorse, ma soprattutto genera e diffonde una cittadinanza consapevole, una modo di vivere la città in cui tutti si sentono elementi attivi e partecipi della cura del territorio e del benessere globale”.

L’attivazione del servizio viaggerà parallelamente e in stretta correlazione con le attività di comunicazione collegate. In questi giorni, quindi, tutte le utenze interessate – domestiche, commerciali o produttive – riceveranno nella cassetta postale, a cura degli incaricati Amiat, materiale informativo dedicato.

A seguire, dal 18 settembre a fine novembre, operatori autorizzati e muniti di apposito documento e pettorina di riconoscimento consegneranno casa per casa lo “starter kit”, composto da una biopattumiera, sacchetti compostabili per la raccolta dell’organico, sacchi per gli imballaggi in plastica, calendario dei passaggi settimanali e materiale informativo sul nuovo sistema di raccolta. Al fine di favorire la popolazione straniera residente nell’area, parte di questo materiale sarà inoltre disponibile in cinque lingue differenti.

Nel caso in cui l’utente non fosse presente durante il passaggio, troverà al suo rientro un avviso cartaceo con il quale potrà recarsi a ritirare personalmente il kit, dal 16 ottobre al 19 dicembre, tutti i giovedì e venerdì dalle 16.30 alle 20.30 e sabato dalle 9.00 alle 13.00, presso il punto info-distributivo allestito nella Sala Consiliare della Circoscrizione VIII, in via Campana 32/a.

Il 13 e 14 gennaio 2018, infine, per facilitare anche i residenti attigui a corso Bramante, verrà organizzato un altro punto info-distributivo presso la Casa del Quartiere “Barrito” di via Tepice 23/c.

In concomitanza con l’attività informativa verso utenti e attività non domestiche, a partire da ottobre, Amiat inizierà anche a consegnare i cassonetti previsti per la raccolta differenziata domiciliare, che verranno posizionati negli appositi spazi interni dei condomini, già individuati durante la precedente fase di progettazione.

Una volta sistemati, i contenitori potranno essere utilizzati dal giorno successivo alla consegna, seguendo le regole fornite dai materiali informativi e quanto indicato dal proprio amministratore di condominio. I cassonetti stradali potranno ancora essere utilizzati sino al momento della loro rimozione, che avverrà gradualmente e sarà comunque segnalata tramite apposita locandina.

La campagna di coinvolgimento prevede, inoltre, altre azioni di comunicazione/informazione fra le quali una piccola mostra itinerante sul tema “riciclo” che sarà ospitata presso i punti di maggior afflusso del territorio.

Ma non solo. Da oggi è attiva anche la pagina Facebook “Porta a Porta San Salvario”, dove saranno disponibili, per tutti i cittadini interessati, informazioni e aggiornamenti sulle diverse zone di attivazione del quartiere.

“Con l’attivazione di questa area di San Salvario – dice Gianluca Riu, Amministratore Delegato di Amiat – riprende l’estensione della raccolta porta a porta verso le zone centrali e semicentrali della città. Siamo fiduciosi che grazie anche alle future attivazioni di Borgo Rossini-Vanchiglietta e Santa Rita, previste per l’anno 2018, la percentuale di raccolta differenziata di Torino possa segnare un’interessante crescita che ci auguriamo sia accompagnata da un ulteriore miglioramento qualitativo di quanto raccolto nei quartieri dove è già presente il servizio porta a porta”.

Regione e Ministero vogliono semplificare la burocrazia

Con l’ accordo firmato nelle scorse settimane  nella sede della Regione Piemonte, il Ministero per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione offre alla  Regione una task force per aiutarla nell’ambito della semplificazione, trasparenza, accesso civico e coinvolgimento dei dipendenti  in linea con la Legge Madia,. A siglare l’intesa, il presidente  Sergio Chiamparino e il sottosegretario alla Funzione Pubblica, Angelo Rughetti. “Una legge così complessa e importante per rendere più efficiente il nostro Paese – ha detto Chiamparino – deve procedere per sperimentazioni e conseguenti implementazioni. E’ quello che stiamo facendo e che ora faremo in modo più compiuto partendo da due priorità, la gestione delle società partecipate e la gestione delle risorse umane”.

Ma quando passa questa crisi? Intanto i torinesi ricorrono a mutui e prestiti

Quando passerà la crisi?  Alcuni segnali sono postivi anche per quanto riguarda la nostra regione, seppur rimanga  elevato il livello di cassa integrazione e la disoccupazione giovanile sia sempre un problema. Una recente indagine rileva  che in  Piemonte il 36.6% della popolazione maggiorenne ha almeno un rapporto di credito attivo: non soltanto  mutui, ma pure prestiti per acquistare un’auto nuova, una tv, mobili o per fare un viaggio. La provincia di Torino ha la quota più elevata in regione, con quasi 40.000 euro (40%), seguono Asti (39,8%) e Novara (39,6%), all’opposto Cuneo (28,3%). La rata media mensile da rimborsare mensilmente dai piemontesi è di 371 euro, dato che fa del Piemonte la sesta tra le regioni italiane. La Mappa del Credito, relativa al primo semestre 2017, è stata realizzata dal Crif. la nostra regione registra un’incidenza superiore alla media italiana per i mutui: con il 23,6% è all’ottavo posto. Sui prestiti personali,  il peso nel portafoglio dei crediti attivi è del 36,7%, mentre per quanto riguarda i prestiti per l’acquisto di beni e servizi, il peso sul totale si aggira intorno al 39,6%.

 

(foto: il Torinese)

Porta Nuova, palazzo delle Poste di via Nizza: il degrado avanza

Più di un lettore ci ha segnalato nelle scorse settimane lo stato di degrado che caratterizza il tratto di marciapiede che, in via Nizza, costeggia il palazzo delle Poste

 

L’edificio littorio è quello che ospita anche gli uffici delle Ferrovie. A due passi dalla stazione di Porta Nuova, un cero gioiello architettonico dopo il recente restauro, lo spettacolo per i torinesi e i turisti che passano numerosi da quelle parti è a dir poco desolante. Lo abbiamo verificato anche noi e ve lo documentiamo con le foto che vedete. Sporcizia, erbacce, rifiuti. Qualcuno intervenga, l’immagine della città risente negativamente anche di questi spiacevoli dettagli.

Il Torinese

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Autostrade più affollate

Le autostrade piemontesi sono  più affollate rispetto alla prima metà dello scorso anno, soprattutto nelle tratte che da Torino portano al mare o alla montagna grazie ai “pendolari del turismo”, come affermano le cronache torinesi di RepubblicaSulla A6,  Torino Savona tra gennaio e giugno 2017 sono passati 447 milioni di veicoli a chilometro , quota pari al 5,9 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.  Sulla Torino-Bardonecchia nella prima metà di quest’anno il totale dei mezzi supera i 4 milioni ed è superiore del 6,6 per cento. Ma l’autostrada piemontese in crescita maggiore  è l’Asti-Cuneo in aumento del 7,5 per cento, con i suoi 72 milioni di veicoli a km (cifra bassa ma con una crescita in proporzione elevata). L’arteria più trafficata in assoluto è la Torino-Milano, con 1,1 miliardi di veicoli per km nel primo semestre di quest’anno: sale  del 2,45 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un dato dovuto in particolare alle molte auto. Molti più camion, invece, sulla Torino-Piacenza. Qui, tra auto e veicoli   pesanti, si stima un passaggio di 981 milioni di mezzi per chilometro. Infine, sulla tangenziale di Torino il traffico nel primo semestre 2017 è in crescita  del 2,8 per cento, e sulla Torino-Ivrea del 2,5%. Segnali che potrebbero indicare un progressivo superamento della crisi economica?

La Regione Piemonte riparte dalle donne

«Siamo ripartiti dalle donne e non è un caso. La mia attività amministrativa dopo la pausa estiva è ripresa dal sostegno alla rete dei centri antiviolenza perché per noi questa è un’azione prioritaria e siamo impegnati a dare continuità al loro operato in un’ottica di sistema sempre più estesa» – così Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, ha commentato l’approvazione da parte della Giunta regionale dei criteri per l’accesso ai finanziamenti destinati agli interventi effettuati dai Centri antiviolenza e dalle Case rifugio esistenti, all’apertura di nuovi Centri antiviolenza e Case rifugio e all’individuazione di ulteriori soluzioni per l’accoglienza temporanea di donne vittime di violenza, sole o con i figli. Lo stanziamento complessivo per lo svolgimento di queste attività ammonta a 1.126.000 euro.

«In questi mesi la Regione Piemonte ha lavorato per aggiornare l’albo dei centri antiviolenza e delle case rifugio in modo da accreditare solo quelli soddisfacenti i criteri previsti a livello nazionale e anche dalla nostra legge regionale» – ha continuato Monica Cerutti – Le risorse, al fine di essere distribuite in modo equo e in previsione di un equilibrio territoriale dell’offerta dei servizi, saranno ripartite tra gli 8 ambiti territoriali provinciali e metropolitano rispettando il criterio del 50% da suddividere in quota uguale per ciascun ambito e del 50% da suddividere in base alla popolazione femminile residente, in età oltre 14 anni.

Attualmente la rete regionale a sostegno delle donne vittime di violenza è composta da 13 centri antiviolenza e 9 case rifugio così ripartite: 7 centri antiviolenza sono in provincia di Torino e sono Donne&Futuro, Punto a capo, Associazione Svolta Donna onlus, Città di Torino, A.R.C.I Valle di Susa, Telefono Rosa, Unione Donne 3° Millennio e 6 sono nelle altre province e sono Me.dea (Alessandria), C.I.S.S. Ossola (VCO), C.R.I. Asti, C.S.A.C. Cuneo, CISSABO Cossato (Biella), Comune di Novara; 5 case rifugio sono in provincia di Torino e sono Donne&Futuro, Casa Benefica, Associazione Svolta Donna onlus, Cooperativa Mirafiori, Città di Torino e 4 sono nelle altre province e sono Me.dea (Alessandria), C.I.S.S. Ossola (VCO), Anteo coop. Sociale onlus (Biella), Cooperativa Fiordaliso (Cuneo).

La delibera approvata questa mattina dalla Giunta regionale stanzia 1.126.000 euro per finanziare la rete regionale. Del totale 817.000 verranno distribuiti ai centri antiviolenza e alle case rifugio già esistenti per il loro sostegno e potenziamento, e per le attività degli sportelli e dei punti di ascolto collegati ai centri medesimi.

Le risorse restanti verranno invece destinate alla creazione di nuovi centri antiviolenza e case rifugio e per il finanziamento di nuovi posti per l’accoglienza in emergenza. «La nostra intenzione è quella di allargare su tutto il territorio regionale la rete a sostegno delle donne vittime di violenza ed è per questo che abbiamo deciso di finanziare progetti per l’apertura di nuovi centri antiviolenza e case rifugio prioritariamente nelle province che al momento presentano un rapporto tra numero di centri e popolazione femminile residente oltre i 14 anni più elevato rispetto alla media regionale. Le risorse verranno destinate prioritariamente dunque per finanziare 3 nuovi centri antiviolenza nelle province di Cuneo, Alessandria e Novara, e 3 nuove case rifugio nelle province di Novara, Asti e Vercelli» – ha concluso l’ assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.

(foto: il Torinese)

Corto Maltese. Cinquant’anni fa “nasceva” il marinaio di Hugo Pratt

«Sono l’Oceano Pacifico e sono il più grande di tutti. Mi chiamano così da tanto tempo, ma non è vero che sono sempre calmo». Inizia così Una ballata del mare salato, la storia a fumetti che segna l’esordio del celebre personaggio ideato dallo scrittore e disegnatore riminese Hugo Pratt

 Il primo episodio apparve cinquant’anni fa,  nel luglio del 1967,  sul n° 1 della rivista Sgt. Kirk, frutto di una collaborazione tra l’editore Florenzo Vivaldi e lo stesso Pratt. L’albo si apre su uno scenario al largo delle acque melanesiane del Pacifico del Sud, dove un catamarano salva dalle onde un uomo legato a una zattera. Il singolare «samaritano» è nientemeno che l’avventuriero Rasputin, mentre il naufrago è Corto Maltese (così chiamato perché originario di Malta), ridotto in quello stato dall’ammutinamento del suo equipaggio. Era il 1° novembre del 1913, il giorno di Ognissanti, ma anche “Tarowean”, il giorno delle sorprese. Cominciava così una delle più indimenticabili storie a fumetti, fatta di cannoniere tedesche, incursioni in mare, isole misteriose. Una Ballata del Mare Salato è un vero gioiello artistico; una storia corale, un insieme di storie e personaggi diversi tra loro che però hanno qualcosa in comune, un punto  che, solo ad uno sguardo finale e completo, risulterà chiaro agli occhi del lettore. Questo fumetto, raffinato e colto, contribuirà a sdoganare il genere nei confronti di un pubblico più maturo, che non teme di “impegnarsi” a leggere un fumetto. Con la sua opera prima, Hugo Pratt, diede vita ad un personaggio che rappresenta tutt’oggi l’archetipo dell’antieroe per eccellenza, dedito alla pirateria, all’apparenza cinico nei rapporti umani, pronto all’avventura. Una caratterizzazione curata, a partire dalla “biografia”. Infatti, Corto Maltese nasce il 10 Luglio 1887 a La Valletta, nell’isola di Malta. Il padre era un marinaio inglese della Cornovaglia, nipote di una strega dell’isola di Man, mentre la madre, gitana di Siviglia e modella del pittore Ingres, era chiamata la Niña di Gibraltar. Corto Maltese passa la sua infanzia spostandosi da un luogo all’altro, vivendo inizialmente a Gibraltar, poi a Cordova e infine a La Valletta, dove la madre lo manda per studiare alla scuola ebraica di Ezra Toledano. In questo luogo viene iniziato ai testi dello Zohar e della Cabbala. Il suo nome, Corto, deriva dallo spagnolo e significa “svelto“. Così, tra un avventura e l’altra, navigando nel mare d’inchiostro a china di Pratt, Corto Maltese diventa negli anni uno dei personaggi dei fumetti più amati in assoluto, acquistando pienamente la dignità di opera letteraria, al punto che in esso s’intravede il primo esempio italiano di graphic novel. Riproposta dal Corriere dei piccoli nell’estate del 1971, Una ballata del mare salato venne pubblicata per la prima volta in un unico albo da Mondadori, nel 1972.

Marco Travaglini

Nuovo regolamento comunale per i campi nomadi. Allontanamento in caso di roghi

La  giunta comunale di Torino ha dato l’ok al nuovo regolamento per i campi nomadi autorizzati che potrebbe entrare in vigore a partire da metà ottobre al termine dell’esame da parte del Consiglio. Il regolamento riguarda le aree sosta Sangone, Germagnano, Le Rose e strada dell’Aeroporto e si prevede anche un bando per un project manager incaricato di esaminare  le singole situazioni di chi vive nei campi, allo scopo di individuare percorsi di inclusione adeguati. Verra’ effettuato il rilascio di un nulla osta alla sosta  pagando 600 euro l’anno più le utenze. Il permesso e’ rinnovabile e  può essere concesso in via straordinaria per 6 mesi oppure 40 giorni per eventi familiari. Saranno  3 i delegati per ogni insediamento: chi non rispetta le regole  incorrerà in sanzioni da 100 a 500 euro fino all’allontanamento per i casi più gravi come i roghi di rifiuti.