redazione il torinese

Il diritto all’autodeterminazione prima di tutto

Le immagini che arrivano da Barcellona devono far riflettere. Se la maggioranza dei cittadini catalani vuole  l’ indipendenza , sarà difficile negargliela . Quello che non è oggi, sarà domani. Va detto anche che il fronte degli indipendentisti è stato rafforzato e viene tuttora alimentato dalle posizioni sbagliate assunte da Madrid. La prima, si è concretizzata nella decisione del Tribunale Costituzionale Spagnolo che nel 2010 ha cancellato alcuni articoli dello Statuto di Autonomia. La seconda ,è stata la decisione del governo di Rajoy di non affrontare politicamente  la questione catalana, anzi di rispondere con la repressione. Negli ultimi anni,  in larga parte anche per questo, è  cresciuto il sentimento identitario dei catalani e la loro ribellione nei confronti  dello stato centralista. Dobbiamo dire forte e chiaro che il referendum è dei catalani e la destra e la sinistra non devono centrare . Anzi, Rajoy con il suo atteggiamento non ha reso certo un bel servizio alla causa del centro-destra in Europa. Il diritto allautodeterminazione viene prima di tutto e le immagini della polizia spagnola che impedisce ai catalani di votare ci fanno sentire tutti catalani.

Roberto Cota

Allegri: “Con il Var le partite dureranno 4 ore”

“Il Var andrebbe usato solo su elementi oggettivi: se un fallo è dentro o fuori dall’area, se è fuorigioco o no e se è gol o no. Invece per problemi soggettivi deve decidere l’arbitro per me. Gli episodi decisi con il Var?  Non giudico, ma se vogliamo far diventare il calcio un non sport allora continueremo a usare il Var su situazioni soggettive. E in primavera gli episodi saranno così determinanti che le gare dureranno 4 ore come negli sport americani”. Sono le parole, riportate dall’Ansa, nel dopo-partita di Atalanta-Juventus, di  Massimiliano Allegri, perplesso sulla tecnologia applicata al calcio per aiutare gli arbitri. Poi un commento sul pareggio e sul campionato: “La Juventus insieme a Napoli, Roma e Inter lotterà per lo scudetto fino alla fine. Il campionato è lungo, oggi abbiamo lasciato due punti ma bisogna restare sereni. Alla fine c’è anche andata bene, ci siamo innervositi e potevamo anche perdere”.

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Le Ogr fanno Big Bang

Dal 30 settembre al 14 ottobre le ex Officine Grandi Riparazioni riaprono al pubblico con tre sabati consecutivi dedicati alla musica e quindici giorni di accesso gratuito con tre grandi interventi di arte contemporanea. E’ stata definita “Big Bang”, la grande festa di inaugurazione gratuita per tutti con una serie di esclusive nazionali e progetti realizzati da dieci artisti internazionali e lunga due settimane, delle rinnovate Officine Grandi Riparazioni di Torino, spazio di architettura industriale recuperato e restituito alla città grazie alle risorse della Fondazione CRT.

Giorgio Moroder, Elisa, Ghali, Omar Souleyman, The Chemical Brothers, e il super gruppo Atomic Bomb! (per l’occasione con la partecipazione di Samuel) sono alcuni degli artisti che si alterneranno sul palco della nuova “Sala Fucine”, uno spazio di oltre 3.000 metri quadri che, per i tre sabati del 30 settembre, 7 e 14 ottobre, darà ufficialmente il via alla programmazione di Arti Performative delle OGR. La scintilla che darà il via al “Big Bang” sabato 30 settembre, sarà innescata da Giorgio Moroder con il suo show, in esclusiva italiana e prima europea, An evening with Giorgio Moroder, uno show studiato appositamente per le OGR. Il rivoluzionario compositore riproporrà i suoi più grandi successi con un arrangiamento pensato per orchestra e band di sintetizzatori, batteria e percussioni, coriste e cantanti. Il repertorio proposto spazierà dal periodo della disco music ai temi principali delle colonne sonore da lui firmate. Nel corso della seconda parte della serata salirà sul palco della “Sala Fucine” una delle voci più interessanti della scena musicale italiana: Elisa. La cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica si esibirà con uno spettacolo speciale per le OGR e si alternerà al fenomeno pop e nuovo volto del rap italiano: Ghali, rapper nato a Milano da genitori tunisini.

Protagonista, oltre alla musica, anche l’arte contemporanea, con tre progetti site-specific a firma di altrettanti grandi interpreti delle arti visive: a partire dal 30 settembre, infatti, la corte antistante l’ingresso delle OGR fa da cornice a un’installazione realizzata dall’artista sudafricano William Kentridge, che torna a confrontarsi con lo spazio pubblico in Italia, dopo la monumentale processione ricreata sulle sponde del Tevere a Roma nel 2016.

All’interno delle Officine, invece, anche grazie alla collaborazione della Regione Piemonte, Contemporary Art Torino-Piemonte e molte altre realtà culturali piemontesi, in primo piano due allestimenti pensati per dialogare con l’architettura e offrire ai visitatori un’esperienza degli spazi inedita: la “Sala Fucine” che ospita “On the Edge of Chaos”, installazione cinetica su larga scala realizzata dal collettivo creativo londinese United Visual Artists (UVA) che utilizza suoni, luci e movimento per interagire con il pubblico in modo sia individuale sia collettivo; nei 2.700 metri quadri dell’area mostre di OGR, Patrick Tuttofuoco, artista italiano tra i più stimati della sua generazione, presenta la seconda installazione “Tutto Infinito”, un paesaggio futuristico rivestito di terra rossa e animato da totemiche sculture pensate e realizzate in collaborazione con i piccoli ospiti di CasaOz.

Il calendario completo delle attività e degli eventi è consultabile su ogrtorino.it e sui profili ufficiali Facebook, Twitter ed Instagram.

Donatella Actis – www.regione.piemonte.it

Mammografia, progetto “Donna Informata”

Informarsi per decidere: Al via il progetto nazionale “Donna Informata” per una scelta consapevole nello screening mammografico. Un campione di 3000 donne di Torino nella fascia di età 50-54 anni, che saranno invitate per la prima volta a fare una mammografia con Prevenzione Serena, riceveranno l’invito a partecipare allo studio “Donna Informata”. Questo progetto di ricerca nazionale ha l’obiettivo di valutare l’efficacia di uno strumento informativo via web nel promuovere una scelta consapevole rispetto allo screening mammografico.

Lo studio, finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), è promosso dall’IRCCS Mario Negri di Milano e sarà condotto a Torino, Firenze e Palermo. A Torino il progetto è coordinato dalla Struttura di Epidemiologia e Screening – CPO della Città della Salute di Torino.

Durante le prime fasi del progetto è stato messo a punto uno strumento online di supporto alla decisione (decision aid), pensato per essere usato durante il processo decisionale che una donna deve mettere in atto prima di scegliere se accettare o meno l’invito allo screening mammografico, alla luce delle corrette informazioni ricevute e dei propri valori, preferenze ed esperienze.

“Donna Informata” si propone di dare una risposta ad un problema da sempre in discussione tra medici, rappresentanti di società scientifiche, decisori sanitari, popolazione generale ed associazioni di cittadini e pazienti: la necessità di informare correttamente le donne sullo screening mammografico. “Consideriamo questo aspetto come un obbligo etico – racconta la dottoressa Livia Giordano della Città della Salute, Former President del Gruppo Italiano Screening Mammografico (GISMa) e coordinatrice del progetto per Torino – ed in particolare c’è accordo, tra tutti i promotori, sul fatto che debbano essere correttamente comunicati tutti i potenziali benefici e danni, nonché i dati incerti e le controversie ancora oggi presenti tra i ricercatori.”

Il decision aid utilizza le potenzialità della rete, permettendo un approccio a più livelli, a seconda del desiderio di approfondimento che ogni donna ha, in modo interattivo e dinamico. Inoltre vuole aiutare a risolvere gli ostacoli legati al diverso desiderio e bisogno di approfondimento delle persone, in modo onesto, completo e piacevole. Partecipare è facile: dopo essere entrati nel sito, essersi registrati ed aver firmato il consenso, le donne saranno indirizzate casualmente a navigare nello strumento decisionale o semplicemente a scorrere un testo. Alle stesse donne sarà poi chiesto di rispondere ad un questionario per raccogliere il loro parere sulle informazioni raccolte. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con esperti degli screening (GISMa), esperti di comunicazione (Zadig) e rappresentanti di cittadini (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) sulla base di alcune tappe che hanno previsto focus group e revisione di letteratura scientifica. “Particolare attenzione è stata posta sul modo di comunicare le controversie e le incertezze ancora esistenti sul tema”, sottolineano Paola Mosconi dell’IRCCS Mario Negri e Giulia Candiani di Zadig.

 

(foto: il Torinese)

 

CAMPIDOGLIO: STRADE CHIUSE AL TRAFFICO TRA IL 2 E IL 15 OTTOBRE

Dal 2 e fino al 15 ottobre le attività del Laboratorio Campidoglio prenderanno vita nelle vie dell’omonimo borgo. Il Laboratorio è un’iniziativa collegata al progetto europeo Living Streets, che prevede una sperimentazione della moderazione del traffico nelle aree individuate, per incentivare la riappropriazione degli spazi pubblici da parte dei pedoni.

Il progetto prevede il coinvolgimento attivo degli abitanti, delle associazioni, delle realtà culturali, degli artigiani e dei commercianti del quartiere. Living Streets è un progetto promosso dalla Città di Torino e in particolare dagli assessorati all’Ambiente e alla Mobilità. Il Laboratorio Campidoglio coordina le proprie attività con la Circoscrizione 4 e coinvolge i settori dell’amministrazione cittadina competenti per le singole iniziative previste.

Per favorire lo svolgersi delle manifestazioni e per avviare concretamente la sperimentazione, la Città di Torino ha emesso l’ordinanza n. 2017 83920 che prevede limitazioni del traffico in alcune vie. Eccole nei dettagli.

Dal 2 al 7 ottobre e dal 10 al 15 ottobre, dalle ore 10 alle ore 18, in 
– via Rocciamelone tra piazza Moncenisio e via Netro (già area pedonale)
– via Fiano tra piazza Moncenisio e via Balme
– via Musinè tra via Fiano e via Rivara e tra il civico 20/D e il civico 27/a
– piazza Moncenisio nella parte a sud di via Cibrario escluso il lato di via Ceres

Non sarà consentita la circolazione e la sosta ai veicoli, come già di fatto indicato dalla segnaletica stradale. Il passaggio non sarà ostruito e sarà garantito per i veicoli che devono raggiungere gli immobili all’interno dell’area e ovviamente ai mezzi di soccorso e pulizia.

I provvedimenti saranno segnalati tramite un’apposita segnaletica, nei prossimi giorni, integrata con cartelli che identificheranno i tratti di via come aree a priorità pedonale, specificando le eccezioni e gli autorizzati al transito.

Il 7 ottobre in corso Svizzera angolo via Musinè e nel Giardino Zamenhof ci sarà un punto informativo sul progetto Living Streets e si svolgerà una consultazione pubblica sui temi della mobilità nel Borgo Vecchio Campidoglio.

Gli eventi proseguiranno nell’arco di due settimane per culminare, il 14–15 ottobre con una ricca proposta di eventi e iniziative proposte e organizzate dagli abitanti, dalle associazioni, dagli artigiani e dai commercianti del borgo dalle 10 fino a sera, in concomitanza con il programma cittadino di eventi “Torino City of Design”.

In queste giornate gli accessi al Borgo Vecchio saranno transennati per garantire la piena fruizione delle strade da parte degli abitanti e dei visitatori.

Facebook: @laboratorioCampidoglio
(mm) – www.comune.torino.it

Precipita ultraleggero, morto il pilota

Un ultraleggero è caduto nei dintorni di Chivasso, è morto il pilota. Sono intervenuti i vigili del fuoco, allertati dalla chiamata di un cittadino. Il velivolo è precipitato nelle campagne della frazione Boschetto di Chivasso, vicino al campo volo della frazione Carolina da cui era decollato.

Giovane mamma e il figlio di tre anni in gravi condizioni dopo incidente stradale

In gravi condizioni una mamma e il figlio di tre anni,  feritisi nel  pomeriggio in un incidente stradale sulla provinciale 26 a Strambino. Elena B., 23 anni di Ciriè, guidava una Fiat Punto con accanto il piccolo. Per cause in fase di accertamento, l’auto ha sbandato  ribaltandosi. I vigili del fuoco hanno estratto i feriti dalle lamiere e sono stati  trasportati in elicottero al Cto.

Dopo gli scontri per il G7 le reazioni politiche in città

Suscita il dibattito politico l’arresto  del leader del centro sociale torinese Askatasuna, Andrea Bonadonna,  per la protesta anti-G7 a Venaria Reale, per aver aggredito un agente durante la guerriglia urbana sotto la Reggia. E un coro di critiche si alza dal mondo politico nei confronti dell’amministrazione pentastellata di Chiara Appendino, che non si sarebbe smarcata dai contestatori . A sostenere i manifestanti c’è invece Rifondazione Comunista. Ecco alcune delle reazioni.

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LA SINDACA

A dire il vero la prima cittadina (e ci mancherebbe altro) aveva espresso ieri la propria solidarietà agli agenti feriti: ” Esprimo sostegno alle forze dell’ordine per gli attacchi subiti e auguro pronta guarigione agli agenti feriti. Ringrazio tutti coloro che hanno coordinato e partecipato alle operazioni, garantendo la sicurezza e l’ordine pubblico”

IL VICESINDACO

Il vice di Appendino, Guido Montanari esprime “un pensiero riconoscente alle forze dell’ordine e in particolare ai feriti, che spero si riprendano presto. Con il loro sacrificio e la loro competenza hanno permesso a chi lo voleva di esprimere le proprie idee nei limiti della legalità e del dettato costituzionale. Nonostante la presenza dei soliti provocatori che sono proprio utili a quelli come Renzi”.

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MATTEO RENZI SU FACEBOOK

In un lungo post su Facebook si sfoga il segretario Pd, Matteo Renzi, il cui manichino è stato ghigliottinato dai manifestanti.

“Torno a casa e in tv vedo che i manifestanti contro il G7 di Torino stanno decapitando due manichini, uno col mio volto, uno col volto del ministro del lavoro. Questi signori hanno installato una ghigliottina e pensano di essere simpatici ricordando le macabre esecuzioni del passato. Non mi fanno impressione le pagliacciate.  Però in questa vicenda ci sono agenti di polizia, carabinieri, uomini delle nostre forze dell’ordine che vengono feriti sul serio, non a parole. Le botte le hanno prese davvero, loro: hanno prognosi fino a 40 giorni.  E ci sono squallidi amministratori comunali che non hanno avuto la forza – o la voglia – di spendere una parola per prendere le distanze da certe formazioni anarchiche o presunti tali, da centri sociali, da persone abituate a vivere di violenza quantomeno verbale.  Non mi fa effetto vedere la mia testa rotolare. Mi fa effetto vedere persone che rinunciano a pensare con la loro testa e vivono di slogan legati a un passato ideologico e fumoso. E mi fa effetto vedere amministratori comunali pagati da tutti i cittadini che anziché schierarsi con le forze dell’ordine e con le istituzioni rilanciano le immagini della rivoluzione francese e dei tempi della ghigliottina. Troppo facile prendere le distanze a parole e poi però sfilare con i violenti nei cortei. Ci avevano chiesto di portare il G7 a Torino e poi hanno fatto fare una figuraccia all’anima profonda e solidale di questa città, prima capitale d’Italia. Peccato. Il mio affetto, la mia solidarietà, la mia gratitudine alle forze dell’ordine e agli agenti feriti.

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Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, e Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino, dichiarano:
“Denunciamo la risposta repressiva alla protesta contro il vertice del G7 a cui anche Rifondazione Comunista ha preso parte. Come qualificare l’arresto di Andrea, attivista di Askatasuna, in cosiddetta flagranza differita? La misura cautelare su tale base aleatoria è applicabile in Italia solo con riferimento a manifestazioni e disordini da stadio. Alcune ore dopo il fatto che gli sarebbe imputato (avere ostacolato il fermo di un manifestante nel corso degli incidenti avvenuti a margine del corteo di ieri contro i G7 a Venaria) Andrea è stato arrestato mentre era di ritorno a casa sua a Bussoleno. Ha il sapore amaro di una giustizia di classe il fatto che la flagranza differita non è prevista per il falso in bilancio, la bancarotta fraudolenta, la concussione o la corruzione. Reati che prevedono pene più gravi che non la resistenza a pubblico ufficiale ma normalmente commessi da colletti bianchi. È evidente che per questa giustizia poco costituzionale il vero nemico da combattere è il conflitto sociale. Oggi (domenica – ndr) alle 18 Rifondazione Comunista parteciperà alla manifestazione davanti al carcere di Torino”.

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FRATELLI D’ITALIA

Puntano il dito contro l’Amministrazione comunale Appendino gli esponenti di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli (nella foto) e Maurizio Marrone

“Dalla Cavallerizza all’Università, ormai è chiaro a tutto il mondo che i padroni di Torino sono i centri sociali e che da oggi la città delle Olimpiadi 2006 non è più nelle condizioni di ospitare grandi eventi per il ricatto di una minoranza di estremisti, che, grazie alle coperture politiche a 5 stelle, trasformano a loro piacimento il capoluogo piemontese nel parco giochi di tutti i facinorosi d’Italia.  Alla faccia del fasullo smarcamento dell’ultimo minuto, segnaliamo che il primo tentativo di sfondamento del cordone delle Forze dell’Ordine i centri sociali l’hanno tentato carrelli pieni delle brioches evocate dal Vice Sindaco Montanari, così come non ci dimentichiamo della presenza di esponenti delle occupazioni antagoniste proprio nella maggioranza consiliare grillina in Comune di Torino. Com’era facilmente prevedibile il G7 è diventato la vetrina della Torino peggiore”.

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Silvio Magliano, Moderati: “G7, dai Cinque Stelle apologia dell’eversione”
Ferito un poliziotto, un’esponente pentastellata difende l’aggressore dell’agente: il Movimento, ora, la allontani e prenda le distanze dalle sue affermazioni; diversamente, sarà chiaro che le condivide
. Dai Cinque Stelle parole e atteggiamenti da forza anticostituzionale. Una Consigliera pentastellata esprime via Twitter la propria vicinanza a un manifestante violento arrestato con l’accusa di aver ferito a botte un poliziotto durante gli scontri nell’ambito del G7.  “Sembra impossibile, Andrea libero subito”. Parole gravissime e inaccettabili da ogni punto di vista. Il tweet è di Francesca Frediani, Consigliera regionale in quota M5S. “Andrea” è Andrea Bonadonna, tra i leader dell’Askatasuna, accusato di aver percosso un poliziotto, di avergli procurato ferite guaribili in più di 40 giorni e arrestato nelle scorse ore. La solidarietà di questa Consigliera regionale, pagata nel suo ruolo istituzionale con i soldi dei cittadini, non va dunque all’agente vittima di violenza, ma al facinoroso, peraltro ben conosciuto, accusato di averla perpetrata. Una vera e propria apologia dell’eversione: parole e atteggiamenti da forza anticostituzionale. Se Francesca Frediani è stata chiara e netta nelle sue affermazioni, mi aspetto altrettanta chiarezza e puntualità da parte della forza politica della quale fa parte. La Consigliera ha parlato a titolo personale o ha espresso la posizione ufficiale del M5S?

 Se la posizione è condivisa a livello di partito, mi aspetto che la forza politica di cui Frediani fa parte la rivendichi esplicitamente. In caso contrario, mi aspetto un’altrettanto esplicita presa di distanze, nonché l’epulsione della Consigliera autrice di una tanto grave affermazione. In entrambi i casi, il M5S rinunci all’ambiguità e getti finalmente la maschera. Una volta per tutte.

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IL COMUNICATO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI POLIZIA

“Competenza, spirito di sacrificio e presenza discreta, queste le caratteristiche delle Forze dell’Ordine impiegate nei servizi per il G7 di Torino”

Il turbinio del G7 è appena terminato, gli eventi nefasti e catastrofici profetizzati dai soliti noti istigatori del caos e della violenza sono stati sistematicamente annullati. Ancora una volta la competenza delle Forze dell’Ordine di Torino ha avuto il sopravvento. Un meticoloso e formidabile servizio d’ordine, il cui merito va sicuramente riconosciuto alle Autorità di P.S., ha dispiegato una capillare attività di coordinamento e prevenzione che, dalla compagine della Centrale Operativa della Questura ai tanti contingenti e pattuglie sul territorio, attraverso un oculato e preciso meccanismo interforze, non hanno lasciato spazio alle improvvisate minacce disfattiste, respinte con misura, efficacia e risoluzione dai tutori dell’ordine.

Certo non sono mancati i consueti momenti di tensione creati ad arte dai soliti scellerati antagonisti subito ridimensionati. Sarebbe tempo di porsi seriamente l’interrogativo di quanto siano utili e giusti allo sviluppo delle libertà sociali questi famigerati Centri Sociali se poi, l’unico momento della loro concreta esistenza è basata sulla metodica aggressione alle forze dell’ordine e alle istituzioni democratiche ed è significativo l’arresto di uno dei capi di Askatasuna.

Lascia invece interdetti il vergognoso appello della Consigliera regionale del Movimento 5Stelle la cui unica preoccupazione è giustificare il pestaggio subito da un poliziotto e, come sembra, perpetrato da un suo amico dei centri sociali, per il quale le parole di stima si sono sprecate. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il Signor Grillo di questa grande vicinanza di esponenti del suo Movimento ad appartenenti violenti dei centri sociali. Anche perché sarebbe utile capire una volta per tutte il senso di giustizia e dello Stato del Movimento 5Stelle.

Tuttavia, un risultato eccellente conseguito anche grazie al grande spirito di sacrificio degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine impegnati senza sosta e per molte ore in attività di coordinamento, controllo e contenimento, impedendo ai soliti contestatori di compromettere in qualche modo il G7 e perpetrare qualunque sorta di nefandezza urbana.

Poliziotti e sindacati di polizia che, come sempre, nel momento del bisogno, con senso di lealtà e responsabilità hanno ragionevolmente sorvolato sul rigido rispetto di turni e orari di lavoro mettendo al primo posto la sicurezza pubblica. Una responsabile comprensione che siamo certi l’Amministrazione riconosce e riconoscerà.

Importante è stata la notevole presenza di forze di polizia in Torino e aree limitrofe che, tuttavia, attraverso la giusta avvedutezza degli “addetti ai lavori”, non ha minimamente turbato i cittadini che hanno continuato le loro attività quotidiane in assoluta serenità all’interno di un impercettibile contesto controllato e finanche rassicurante.

Per il SIULP, il SAP e il SIAP la competenza, lo spirito di sacrificio, la presenza discreta e oculata delle forze dell’ordine, testimoniano una sola cosa che si può esprimere in due parole: Grande Professionalità.

SIULP    SAP       SIAP

Bravo   Perna  Di Lorenzo

 

Carlo Verdone apre “Più cinema per tutti”

Lunedì 2 ottobre a Torino, alle ore 20.30 nella sala Uno del Cinema Massimo, l’attore Carlo Verdone inaugurerà la rassegna Più Cinema Per Tutti, un ciclo di proiezioni aperte a tutti, con audio descrizione per ciechi e sottotitoli per sordi, che si terrà al Cinema Massimo dal 2 all’11 ottobre

L’iniziativa, sviluppata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema con il sostegno dellaCompagnia di San Paolo e coordinata da Rosa Canosa, permetterà la fruizione cinematografica in sala da parte di disabili sensoriali (ciechi, ipovedenti, sordi, sordastri e ipoudenti) attraverso proiezioni accessibili che non intendono essere eventi speciali e “dedicati”, bensì parte integrante della normale programmazione delle sale e rivolte ad un pubblico misto.

 

Carlo Verdone, insieme a Vittorio Sclaverani e a Rosa Canosa incontrerà il pubblico di Più Cinema Per Tutti nella serata inaugurale di lunedì 2 ottobre al Cinema Massimo e presenterà il suo film Borotalco, primo dei nove titoli del regista e attore romano in programma, di cui sette saranno accessibili anche a persone con disabilità sensoriali. Ingresso 5.00 euro (gratuito per persone con disabilità uditiva e visiva).

 

Sono molto fiero del fatto che l’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino abbia scelto alcuni dei miei film – commenta Carlo Verdone – per un’iniziativa così lodevole e di grande sensibilità. Nella mia vita ho sempre lavorato per il pubblico, per la gente, e mi riempie di gioia e di orgoglio sapere che tutti, anche persone che hanno qualche piccola difficoltà, potranno vedere alcune delle mie opere. Ringrazio di cuore l’organizzazione di ‘Più Cinema Per Tutti’ per la generosità e l’impegno con cui hanno creato questo evento.

 

Più cinema per tutti è un progetto sviluppato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinemacon il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2016 di OPEN – Progetti innovativi di Audience Engagement, e in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema, ANPVI Associazione Nazionale Privi della Vista e Ipovedenti, APIC Associazione Portatori di Impianto Cocleare, APRI Associazione Pro-Retinopatici e Ipovedenti, CPD Consulta per le Persone con Disabilità, ENS Ente Nazionale Sordi, FIADDA Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli Audiolesi, Istituto dei Sordi di Torino, LISten Associazione per l’integrazione fra sordi e udenti, Torino + Cultura Accessibile, TVO Tactile Vision Onlus, UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Giovani per Torino, Artis Project, MovieReading, Movieday.

 

Per informazioni inviare mail a piu.cinemapertutti@gmail.com. Mobile: 327 8208400, Facebook: https://www.facebook.com/piucinemapertutti/

Il questore: “Diritti garantiti con il codice, non col manganello. Arrestato chi ha commesso reati”

“Era mio dovere  garantire i diritti di tutti: sia lo svolgimento regolare dell’evento, sia le manifestazioni di protesta. E il bilancio è positivo. Gli eventi di contestazione non sono stati vietati e neppure cambiati. I dimostranti ci avevano chiesto di arrivare in piazza, a Venaria, e così è stato. I dimostranti hanno cercato lo scontro fisico ma noi non abbiamo mai risposto alle loro ripetute provocazioni”. Volevano che reagissimo con violenza, cosa che non è stata fatta. L’illegalità si persegue applicando il codice, non con i manganelli. E chi ha commesso reati è stato arrestato.” Così l’agenzia Ansa riporta le parole del questore di Torino, Angelo Sanna, al termine del G7. “La nostra – ha aggiunto il questore – è stata una politica di contenimento. Non abbiamo mai risposto alle provocazioni e non siamo arrivati al contatto fisico, neanche quando hanno tentato di sfondare i dispositivi di sicurezza o quando hanno bombardato i poliziotti con petardi e fuochi d’artificio”. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali della polizia hanno diramato ai giornali il comunicato che pubblichiamo qui di seguito.

(Foto: il Torinese)

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IL COMUNICATO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI POLIZIA

“Competenza, spirito di sacrificio e presenza discreta, queste le caratteristiche delle Forze dell’Ordine impiegate nei servizi per il G7 di Torino”

Il turbinio del G7 è appena terminato, gli eventi nefasti e catastrofici profetizzati dai soliti noti istigatori del caos e della violenza sono stati sistematicamente annullati. Ancora una volta la competenza delle Forze dell’Ordine di Torino ha avuto il sopravvento. Un meticoloso e formidabile servizio d’ordine, il cui merito va sicuramente riconosciuto alle Autorità di P.S., ha dispiegato una capillare attività di coordinamento e prevenzione che, dalla compagine della Centrale Operativa della Questura ai tanti contingenti e pattuglie sul territorio, attraverso un oculato e preciso meccanismo interforze, non hanno lasciato spazio alle improvvisate minacce disfattiste, respinte con misura, efficacia e risoluzione dai tutori dell’ordine.

Certo non sono mancati i consueti momenti di tensione creati ad arte dai soliti scellerati antagonisti subito ridimensionati. Sarebbe tempo di porsi seriamente l’interrogativo di quanto siano utili e giusti allo sviluppo delle libertà sociali questi famigerati Centri Sociali se poi, l’unico momento della loro concreta esistenza è basata sulla metodica aggressione alle forze dell’ordine e alle istituzioni democratiche ed è significativo l’arresto di uno dei capi di Askatasuna.

Lascia invece interdetti il vergognoso appello della Consigliera regionale del Movimento 5Stelle la cui unica preoccupazione è giustificare il pestaggio subito da un poliziotto e, come sembra, perpetrato da un suo amico dei centri sociali, per il quale le parole di stima si sono sprecate. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il Signor Grillo di questa grande vicinanza di esponenti del suo Movimento ad appartenenti violenti dei centri sociali. Anche perché sarebbe utile capire una volta per tutte il senso di giustizia e dello Stato del Movimento 5Stelle.

Tuttavia, un risultato eccellente conseguito anche grazie al grande spirito di sacrificio degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine impegnati senza sosta e per molte ore in attività di coordinamento, controllo e contenimento, impedendo ai soliti contestatori di compromettere in qualche modo il G7 e perpetrare qualunque sorta di nefandezza urbana.

Poliziotti e sindacati di polizia che, come sempre, nel momento del bisogno, con senso di lealtà e responsabilità hanno ragionevolmente sorvolato sul rigido rispetto di turni e orari di lavoro mettendo al primo posto la sicurezza pubblica. Una responsabile comprensione che siamo certi l’Amministrazione riconosce e riconoscerà.

Importante è stata la notevole presenza di forze di polizia in Torino e aree limitrofe che, tuttavia, attraverso la giusta avvedutezza degli “addetti ai lavori”, non ha minimamente turbato i cittadini che hanno continuato le loro attività quotidiane in assoluta serenità all’interno di un impercettibile contesto controllato e finanche rassicurante.

Per il SIULP, il SAP e il SIAP la competenza, lo spirito di sacrificio, la presenza discreta e oculata delle forze dell’ordine, testimoniano una sola cosa che si può esprimere in due parole: Grande Professionalità.

SIULP    SAP       SIAP

Bravo   Perna  Di Lorenzo