redazione il torinese

Cade dal balcone dopo aver svaligiato un appartamento: gravissimo al Cto

L’uomo si stava calando dal balcone di un alloggio al secondo piano in via Quarto dei Mille, mentre cercava di fuggire con la borsa piena di gioielli appena rubati.

Ervin Cukaj, un albanese di 32 anni, è caduto dal secondo piano di un palazzo in via Quarto dei Mille mentre cercava di svaligiare un appartamento. L’uomo, intorno alle ore 12 di martedì, si era introdotto furtivamente in un appartamento al secondo piano del civico numero 10, con l’intento di sottrarre denaro e gioielli preziosi. Preso dal panico e spaventato dal probabile rientro anticipato dei padroni di casa, l’uomo ha provato a fuggire con la refurtiva, calandosi dal balcone che dava sul cortile interno dello stabile. Mentre cercava di scavalcare il parapetto, il ladro ha perso l’equilibrio precipitando violentemente al suolo; alcuni condomini – attirati dal tonfo della caduta e dalle urla di dolore del giovane – hanno dato l’allarme e hanno chiamato i soccorsi. Il trentaduenne ha riportato numerose e gravi fratture ed è stato immediatamente trasportato d’urgenza all’ospedale Cto di Torino. I carabinieri che sono giunti sul luogo dell’incidente, dopo aver ricostruito l’accaduto, hanno emanato un mandato di fermo contro il ladro per poi procedere all’arresto per furto e danneggiamento quando l’uomo si riprenderà. Il giovane è ancora in gravissime condizioni ed è ricoverato al Cto in prognosi riservata. Non è la prima volta che si verifica un fatto del genere, infatti lo scorso 25 luglio un uomo di 30 anni era morto sul colpo mentre tentava di fuggire da un alloggio che stava svaligiando in via.

Simona Pili Stella

Il notaio Morano interviene sul piano di risanamento della sindaca

Il piano di risanamento illustrato dal Sindaco Appendino è sicuramente apprezzabile che la Giunta Cinque Stelle, cercando di evitare il pre-dissesto (che avrebbe conseguenze drammatiche), abbia deciso di non ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi degli articoli 243 bis e del D.Lgs 267/2000. Non si può però non sottolineare come il prospettato piano di interventi presenti, di primo acchito, riservandomi una più approfondita analisi nei prossimi giorni, alcune significative criticità:

1)      i prospettati incassi da vendita degli immobili appaiono irrealistici nell’attuale contesto di mercato; se la Città incasserà il 50% di quanto previsto nel piano sarà già un successo;

2)      la dismissione delle partecipate minori difficilmente porterà incassi significativi al Comune di Torino;

3)      il presupposto essenziale del piano, anche se non dichiarato, è il salvataggio di GTT che ha un fabbisogno di circa 150 milioni di Euro; ciò significa che entro fine anno occorre che un soggetto ( il Comune quale socio, la Regione Piemonte, lo Stato, i creditori, un terzo investitore, etc.) apporti alla società la liquidità necessaria;  in caso contrario GTT dovrà accedere ad una procedura concorsuale con la conseguenza che  la convenzione con la società con la quale il Comune si impegna a rimborsare i suoi debiti scaduti in dieci anni non potrà avere attuazione; la Città si ritroverà a dover contabilizzare nell’anno e pagare a GTT tutti i debiti scaduti e incasserà i crediti vantati verso GTT in moneta fallimentare; ciò originerà un disavanzo nei conti del Comune di oltre 100 milioni di Euro.

4)      il piano non da conto dei minori incassi per multe e oneri di urbanizzazione per l’anno 2017.

Occorrerà quindi innanzi tutto che la Città affronti il nodo GTT (ed Infra.To) partendo dal Piano Industriale predisposto dalla società e reperendo le risorse necessarie a garantire la continuità aziendale. In caso contrario il piano di risanamento dei conti di Torino proposto dalla Giunta Appendino si rivelerà, ancor prima della sua entrata in vigore, irrealistico ed irrealizzabile.

 

Alberto Morano

Consigliere comunale di Torino

Ultimo weekend di Oktoberfest Torino

Musica dal vivo, Dj set e laboratori per bambini

Giunge all’ultimo week end di questa edizione Oktoberfest Torino, la bierfest più grande d’Italia in programma all’Oval- Lingotto Fiere fino a domenica 8 ottobre. Ancora per un fine settimana l’Oktoberfest Torino fa vivere agli amanti del luppolo l’atmosfera e la tradizione della festa che ogni anno, tra settembre e ottobre, richiama a Monaco di Baviera oltre 5 milioni di visitatori. Una manifestazione in perfetto stile bavarese, dal cibo alla birra, dagli allestimenti alla musica. Ultimi giorni dunque per gustare tipici piatti della tradizione bavarese – dal pollo allo stinco, dai crauti ai wurstel, fino agli immancabili e leggendaribretzel – e bere la Hofbräu Oktoberfest, la birra ufficiale spillata rigorosamente soltanto in “Mass” da 1 litro.

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Ancora musica

Continua la musica dal vivo tradizionale bavarese e tocca a Vagabundi Band scaldare l’Oval dal 5 all’8 ottobre fin dall’orario di apertura. In tarda serata, la musica dal vivo lascia spazio al DJ set con ritmi dall’elettronica al rock ‘n’ roll.

Programma completo su http://oktoberfesttorino.com/il-programma/

Oktoberfest Torino è amico delle famiglie

L’Oktoberfest Torino quest’anno più che mai ha coinvolto un pubblico molto trasversale; oltre ai giovani, infatti, sono davvero numerose le famiglie con bambini che sono giunte all’Oval per fare festa.

Oltre al luna park nell’area esterna, grande successo per il Kinder Garden, lo spazio dedicato ai bambini allestito da Party by gas.to e a cura dell’associazione LeSuperTate. 110 le presenze dello scorso week end all’area Baby.

Anche per il prossimo fine settimana durante l’orario di apertura (sabato e domenica ore 12.30-22.00) animatrici professioniste e una truccabimbianimeranno laboratori a tema: “Cuciniamo i Bretzel” e “Realizziamo candele a forma di boccale di birra” sono i prossimi titoli in programma.

Lo spazio è dotato di area cambio pannolini, scalda biberon, omogeneizzati per la merenda, e area allattamento.

Bere responsabile

Oktoberfest Torino intende diffondere un messaggio positivo sul bere responsabile e sui pericoli della guida in stato d’ebbrezza. Proprio per questo motivo invita il pubblico a raggiungere l’Oval Lingotto in metro o con i Night Buster, servizio di trasporto notturno pensato da GTT soprattutto per i giovani.

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OKTOBERFEST TORINO – III EDIZIONE
28 Settembre – 8 Ottobre 2017

Orari:

lunedì – giovedì 18.30 – 1.00

venerdì 18.30 – 3.00

sabato 12.00 – 3.00

domenica 12.00 – 1.00

Ingresso gratuito

Contatti info@oktoberfesttorino.com

Sito www.oktoberfesttorino.com

Fanpage ufficiale: facebook.com/oktoberfestatorino

Il passaggio generazionale dei beni

La gestione e il passaggio dei beni familiari dai genitori ai figli, a congiunti o altri, rappresenta sempre un momento estremamente delicato nella vita di una persona ed è bene affidarsi a un esperto, in questo caso un notaio. “Ci sono diversi strumenti che possono essere adatti a garantire il passaggio generazionale dei beni familiari – spiega il notaio torinese   Remo Morone – e ogni progetto va valutato a sé stante, in relazione al tipo di beni, se immobiliari o finanziari, e al tipo di famiglia in cui si deve attuare il passaggio, se semplice (costituita dalla coppia genitoriale e da un solo figlio) o complessa (costituita da figli di matrimoni precedenti o da più fratelli). Mi permetta la metafora del sarto: il notaio è un po’ come il sarto che confeziona l’abito su misura al cliente e noi aiutiamo il cliente a scegliere il “vestito” più adatto a lui, vale a dire la soluzione migliore per la sua situazione personale e familiare, valutando sia gli aspetti fiscali e civilistici, sia quelli altrettanto, se non più importanti, umani e psicologici”.

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“Nelle situazioni più semplici – prosegue il dottor Remo Morone – suggeriamo di fare almeno testamento: è uno strumento prezioso, che diventa quasi indispensabile quando la legge non riconosce il diritto all’eredità come nel caso del convivente alla morte del compagno. Qualche volta si suggerisce, però, di anticipare il passaggio generazionale dei beni, utilizzando lo strumento della donazione, evitando di pagare sui beni imposte che, sicuramente per la successione, negli anni a venire sono destinate con molta probabilità aumentare, adeguandosi ai valori europei. L’Italia, infatti, rappresenta un unicum europeo, una sorta di “paradiso fiscale” per le donazioni e alcuni tipi di successioni, mentre in Germania le imposte, in linea di principio, si aggirano sul 30 per cento, in Inghilterra si attestano sul 40 e in Francia sul 45 per cento”. “Per i beni immobiliari – aggiunge Remo Morone – nei casi più semplici consigliamo la donazione con riserva di usufrutto o con la riserva di disporre. Si pagano subito le tasse di donazione, con l’aliquota e la base imponibile del valore catastale attuale, ma si evitano le imposte di successione; ci sarà solo un consolidamento, quasi gratuito, con un sensibile vantaggio per i beneficiari della donazione. Con la riserva di usufrutto il disponente mantiene la possibilità di godere del bene immobiliare, abitandolo o potendolo affittare, proprio come se fosse ancora suo; con la riserva di disporre, inoltre, il disponente può   ritornare in possesso del bene, nel caso cambino le circostanze presenti al momento della donazione (per esempio nel caso compaia la necessità economica di vendere il bene o nel caso in cui il beneficiario assuma, in virtù dei beni ricevuti in donazione, una condotta libertina o che faccia comunque presumere al disponente un tenore di vita eccessivamente dispendioso)”. “Per quanto riguarda le disponibilità finanziarie – conclude il notaio Remo Morone – la donazione è un istituto che viene poi spesso impiegato dai genitori verso i figli che non potrebbero permettersi il tenore di vita che conducono e che viene invece così giustificato pienamente, soprattutto dal punto di vista fiscale. Spesso sono proprio gli stranieri che vivono in Italia i più attenti in materia e quelli che sottoscrivono più volentieri questo tipo di atto presso il notaio”.

 

Mara Martellotta

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Dott. Remo Morone, notaio presso lo Studio Notarile Morone in Torino

r.morone@studiomorone.it

www.studiomorone.it

Come riutilizzare i beni confiscati alla mafia

I Comuni piemontesi nel cui territorio sono presenti immobili confiscati alle mafie e alla criminalità organizzata hanno tempo fino al 30 ottobre per aderire al bando emanato dalla Regione Piemonte per favorirne il riutilizzo a scopi sociali.

In provincia di Torino (*) sono interessati il capoluogo (50 immobili), Leinì (16), Villareggia (16), San Giusto Canavese (12), Orbassano (9), Bardonecchia (6), Chivasso (5), Angrogna, Beinasco, Borgaro, Bruino, Cantalupa, Carmagnola, Caselle, Castiglione, Cesana, Coazze, Cuorgnè, Moncalieri, Montalenghe, Nichelino, Piossasco, Salassa, San Benigno Canavese, San Maurizio Canavese, San Sebastiano Po, Santena, Torrazza Piemonte, Val Della Torre, Venaria Reale, Villafranca, Villastellone, Volpiano e Volvera.

Gli obiettivi del bando sono diversi: superare le situazioni di emergenza abitativa che riguardano genitori separati, donne vittime di violenza e famiglie in stato di disagio; rinforzare le attività socio-assistenziali ed educative (sostegno della famiglia e dei minori, tutela di anziani e disabili, punti di accoglienza e informazione sul territorio, agricoltura sociale); aiutare l’accoglienza dei rifugiati.

In questo modo – commenta il presidente della Regione, Sergio Chiamparinosi è voluto mettere in pratica una precisa volontà: destinare abitazioni acquistate con denaro derivante da attività criminose ad iniziative in grado soprattutto di aiutare concretamente le fasce più deboli della popolazione”.

L’assessore alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, aggiunge che “riutilizzare beni confiscati alle mafie mettendoli a disposizione dell’intera comunità per finalità educative e sociali rappresenta la miglior risposta da parte della Regione Piemonte alla criminalità”, mentre l’assessora alle Pari opportunità ed Immigrazione, Monica Cerutti, evidenzia che “questo bando ha una valenza molto concreta nel destinare beni immobili confiscati per fini sociali, come le case rifugio per donne vittima di violenza o l’accoglienza di profughi. Ciò aumenta la sua portata simbolica, restituendo alla comunità beni sottratti alla malavita. Si tratta di un’azione assolutamente in linea con l’adesione della Regione ad Avviso Pubblico, la rete di enti locali e Regioni contro le mafie”.

Le risorse stanziate ammontano complessivamente a 200.000 euro, con una quota di cofinanziamento a carico del Comune del 50%. Non sono previsti limiti minimi, mentre il tetto massimo assegnabile è di 50.000 euro per ciascun intervento. Le domande saranno esaminate da un apposito comitato tecnico di valutazione.

Il bando rappresenta l’attuazione di una delibera approvata il 24 luglio scorso dalla Giunta regionale e dal Consiglio il giorno successivo per rifinanziare dopo molti anni la legge n.14/2007 “Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

Gianni Gennaro – www.regione.piemonte.it

* Fonte: Tabelle pubblicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche di coesione nel “Dossier regionale – I beni confiscati alla criminalità in Piemonte”. Elaborazioni su dati ANBSC aggiornati al 29 febbraio 2016

Grande siccità in Piemonte, mai così grave da trent’anni. E la pioggia non arriva ancora

L’inizio dell’autunno e la fine dal grande caldo non hanno fatto percepire che in questo ultimo mese di settembre la siccità in Piemonte si e’ aggravata. E’ diventata “estrema” su tutta l’area appenninica della regione e “severa” nel resto del territorio. Il dato emerge dalla relazione realizzata da Arpa (Agenzia Regionale per la protezione ambientale). Preoccupa il deficit delle dighe, giunto  al 56% del riempimento massimo possibile, con -17% di acqua invasata rispetto alla media mensile degli ultimi anni. Il  Tanaro, che nel novembre 2016 è stato interessato da una forte alluvione, ha la seconda portata più bassa dal dopoguerra, dopo quella del 1990. Per quanto riguarda il Po, a Isola S.Antonio, nell’Alessandrino, il Grande Fiume ha una portata di 215 metri cubi al secondo, inferiore del 41% alla media storica di riferimento. Il deficit di piogge sul Piemonte è del 30% da inizio 2017  ma a settembre su una vasta  area della regione il saldo è stato negativo fino al 50-70%. E a breve termine non sono previste piogge,tranne sporadici piovaschi e nevischio sulle creste alpine nordoccidentali e settentrionali.Una delle priorità del documento di economia e finanza regionale 2018-2020 riguarda proprio l’emergenza siccità. Visti i continui e ripetuti fenomeni, ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche Agricole Giorgio Ferrero, durante la Commissione di mercoledì 4 ottobre (presidente Raffaele Gallo), verrà posta sempre più attenzione al tema dell’acqua. Revisione degli invasi, razionalizzazione delle risorse, prevenzione degli abusi faranno parte di un pacchetto di politiche dedicate al caso. Inoltre, ha ancora spiegato l’assessore, esiste un piano strategico nazionale che metterà a disposizione fondi la cui somma per il Piemonte è ancora da definire. Infine nel documento si richiama un altro aspetto strategico per il futuro, la gestione dei fondi agricoli per lo sviluppo rurale e l’attuazione del piano di sviluppo, con particolare attenzione agli obiettivi di spesa.

Gli allenatori italiani di nuoto a convegno sotto la Mole

La prima settimana di ottobre del Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta si concluderà con il Convegno Allenatori di Nuoto, in programma da venerdì 6 a domenica 8 presso la sala congressi del Collegio San Giuseppe, in via San Francesco da Paola 23 a Torino. Un evento di grande importanza, che per la prima volta si terrà nella regione subalpina e toccherà molteplici argomenti riguardanti il nuoto in vasca e in acque libere. Il programma si aprirà venerdì 6 ottobre nel primo pomeriggio con i saluti istituzionali del Presidente FIN Paolo Barelli, del Segretario Generale FIN Antonello Panza e del Presidente FIN Piemonte e Valle d’Aosta Gianluca Albonico. Seguirà una presentazione sommaria del convegno, dopodiché inizierà la trattazione dei vari temi. Verranno analizzati i risultati dei Campionati Mondiali di Budapest dell’estate scorsa, i risultati delle squadre giovanili e la situazione del nuoto mondiale e italiano nel 2017, quindi si parlerà di programmazione futura.

Gli aspetti tecnici e scientifici riguarderanno il costo energetico e la biomeccanica del nuoto, il mental training, il legame tra sonno e prestazione sportiva, la prevenzione del doping, con particolare riferimento a quello involontario. I temi saranno trattati da tecnici federali e professori universitari, italiani e stranieri. Ci sarà ovviamente spazio per domande e chiarimenti e nella mattinata di domenica sarà proclamato l’Allenatore di Nuoto dell’Anno 2017. Il premio è intitolato a Alberto Castagnetti ed è giunto alla quarta edizione; i tre finalisti sono Matteo Giunta, Christian Minotti e Stefano Morini.

L’organizzazione è curata da Roberto Del Bianco, Responsabile Tecnico del SIT – Settore Istruzione Tecnica a livello nazionale, dalla Federazione Italiana Nuoto e dal Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta. Il Coordinatore dell’area tecnica-scientifica della FIN Marco Bonifazi e lo stesso Roberto Del Bianco si occupano della direzione scientifica del convegno, che sarà condotto da Federico Gross e Luca Rasi.

“Nel 2017 abbiamo ospitato sul nostro territorio diversi grandi eventi nazionali e internazionali” spiega il Presidente FIN Piemonte Gianluca Albonico, “dopo gli Assoluti di tuffi e di nuoto sincronizzato, dopo la Coppa Europa di sincro e la Final Six di pallanuoto siamo ora pronti ad accogliere il Convegno Nazionale per allenatori di nuoto. Un grazie, dunque, alla Federazione centrale per averci assegnato anche questa manifestazione, che per la prima volta si terrà in Piemonte e sarà un’occasione importante per tutti i nostri tecnici”.

Per la Giornata dell’insegnante

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani vuole riflettere, insieme ai Colleghi tutti, sull’attuale significato della ricorrenza del 5 ottobre, Giornata Mondiale dell’Insegnante, vero ed autentico protagonista della scena in una scuola che si evolve per formare in maniera sempre più concreta i giovani al loro futuro.

L’Insegnante. Un Uomo o una Donna cui viene delegato dalla società un ruolo fondamentale. Una Uomo o una Donna che vivono con i propri alunni e per i propri alunni durante un lungo anno scolastico. Un Uomo o una Donna che, nello svolgimento del loro delicato compito, si trovano di fronte a nuove sfide ed a tante difficoltà, ma anche e soprattutto a tante, tantissime soddisfazioni per i traguardi raggiunti dai loro studenti, sensazioni indescrivibili che nessuna professione potrà mai regalare. Ogni giorno il suono della campanella che segna l’inizio delle lezioni, segna l’inizio di un’altra giornata che l’Insegnante trascorrerà con i propri alunni e nella quale profonderà tutto il suo impegno formativo mirato non soltanto a fornire gli strumenti per l’acquisizione del sapere e delle competenze utili e fondamentali per il loro futuro professionale o per le loro scelte universitarie, ma, anche e soprattutto, ad educarli al rispetto reciproco e alla solidarietà, al superamento dei pregiudizi e alla inclusione, all’accoglienza di culture diverse protese in un dialogo di crescita morale, spirituale e pacifica. In una società in continua evoluzione, infatti, la formazione delle giovani generazioni non potrebbe considerarsi completa se prescindesse dal profilo umano e solidaristico; solo così potremo sperare, un domani, di avere dei cittadini consapevoli, degli uomini e delle donne attenti e rispettosi dei propri e degli altrui diritti così come dei propri e degli altrui doveri, oltre che degli ottimi protagonisti dei vari settori economici, professionali e lavorativi in genere. E’ difficile la professione dell’Insegnante. E’ difficile quando ci si trova di fronte a dei giovani che hanno necessità di nuovi stimoli e nuove proposte in una società in cui si susseguono esempi non edificanti di prepotenza e malaffare; in cui al dialogo si preferisce la prevaricazione; in cui il “diverso” diviene facile preda del branco, un branco che non riesce proprio ad accettare la mancanza di omologazione agli stereotipi offerti da una pseudo cultura massificante e che tende a schiacciare tutti verso un livello sempre più infimo e più vuoto. Eppure con tenacia, con costanza, con amore, con abnegazione, migliaia di insegnanti ogni giorno svolgono pazientemente la loro Missione, perché è giusto chiamarla Missione anche a costo di apparire inguaribilmente romantici e sognatori, lavorando insieme ai loro alunni giorno dopo giorno; suscitandone la curiosità e rendendoli protagonisti dell’apprendimento; crescendo insieme a loro   in un osmotico scambio di esperienze e di saperi. Perché l’istruzione rende liberi e la libertà è il valore fondamentale in una società democratica e pluralista come la nostra. Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti umani è vicino a tutti gli Insegnanti che ogni giorno svolgono con tanti sacrifici la loro Missione. E’ vicino, in particolare, a tutti quegli Insegnanti che si trovano lontano dalle loro regioni e non hanno, nelle sfide personali e professionali che quotidianamente affrontano, il sostegno delle loro Famiglie; è vicino a tutti gli Insegnanti che   credono nel loro lavoro e credono nel futuro. Un futuro migliore e più giusto per tutta l’Umanità e per questo continuano a lottare.

 

prof. Elisabetta Barbuto

Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

G7, i volti della piazza

Liviu Cozac ci invia questi  ritratti di manifestanti e uomini delle forze dell’ordine . Le foto sono state scattate durante le contestazioni al vertice.

Tra colori e profumi torna Flor Autunno

Sabato 7 e domenica 8 ottobre torna l’edizione autunnale di Flor, che trasformerà nuovamente il centro di Torino in un immenso giardino. Dalla storica via Carlo Alberto a via Principe Amedeo fino a Piazza Carlo Alberto, in un percorso all’insegna del verde e della natura

Saranno circa 170 gli espositori provenienti da tutta Italia che proporranno le proprie eccellenze florovivaistiche, ideali per abbellire spazi urbani, giardini, terrazzi e balconi: si andrà dalle piante succulente a quelle carnivore, passando per orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali. Piante da appartamento, bonsai, piante da secco e da sole intenso, piante da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno proposte più stagionali come le viole, i ciclamini, peperoncini di ogni genere, aster e rose rifiorenti. I caldi e vivaci colori autunnali saranno protagonisti anche nelle foglie di ortensie, aceri giapponesi e cornioli. Come da tradizione, spazio poi all’ oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni e spezie.

Organizzata dall’Associazione Nuova Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it), Flor è ormai diventato un appuntamento consolidato nei calendari delle mostre mercato italiane e rientra a pieno titolo tra le dieci manifestazioni floro – vivaistiche nazionali per quantità e qualità degli espositori presenti. Con le sue due edizioni annuali, primaverile e autunnale, ha saputo costruire un rapporto di fiducia con i tanti appassionati di verde e i cittadini che da sempre affollano le vie nelle giornate della mostra mercato, grazie alla presenza delle eccellenze vivaistiche piemontesi e nazionali.

Anche per questa edizione autunnale, Flor propone un ricco calendario di appuntamenti tra laboratori, work-shop, mostre tematiche, spettacoli e suggestivi itinerari nel verde.

Il cortile di Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torinoin via Carlo Alberto 16, si trasformerà in un spazio incontri e relax, grazie all’allestimento a cura di Neò-Natura su misura. Al suo interno, per tutta la durata di Flor, sarà allestito un piccolo orto ubriaco, realizzato in collaborazione con Anselmo Torino 1857 vermouth e liquori. I visitatori potranno così conoscere le piante da cui, a partire dal XVIII secolo, veniva ricavato l’estratto che, insieme a vino, alcool e zucchero, ha dato vita al famosissimo Vermouth di Torino. Tra queste, “l’Artemisia Absinthium”, pianta che cresce spontanea in Piemonte e dal cui nome tedesco Wermut deriva il termine Vermouth.

PROGRAMMA CULTURALE

(presso il cortile di Palazzo Birago – via Carlo Alberto 16)

 

SABATO 7 OTTOBRE

Ore 11

“Il Buon Giardiniere”

Una lezione aperta sulle principali tecniche di coltivazione per imparare a prendersi cura delle proprie piante. A seguire, presentazione del “Cercapiante”, il servizio attivo per tutta la durata della manifestazione, che aiuterà gli appassionati a scegliere le piante più indicate alle loro esigenze tra quelle proposte dagli espositori di Flor (partenza dallo stand di Sguardo nel Verdepresso il Cortile di Palazzo Birago). A cura di Edoardo Santoro dell’Associazione Sguardo nel Verde.

 

 

Ore 15

“Tutte le piante del mondo…a Torino! Come visitare il mondo in 1 ora”

Cortile di Palazzo Birago. Un itinerario attraverso i 5 continenti, alla scoperta di piante e arbusti originari dei diversi paesi del mondo, dalla Cina all’America, e ora ospitati nei giardini di Torino. Perché gli alberi, come le persone, viaggiano, si mescolano tra loro, cambiano e si adattano a nuovi ambienti.

con Alessandra Aires, Ferruccio Capitani, Marco Minari, a cura di AIAPP – Architetti del Paesaggio

Ore 16

“Itinerari verdi. A spasso per Flor”

 

Partenza dal cortile di Palazzo Birago. In compagnia dell’Agronomo Stefano Fioravanzo, una passeggiata tra i banchi di Flor, per scoprire le piante più curiose e originali che hanno messo radici qui da noi, attraverso racconti, aneddoti e quattro chiacchiere con i vivaisti.

 

A cura di AIAPP

ore 17.15

“Cantami un fiore!”

 

In occasione delle celebrazioni per i 170 anni dalla propria fondazione, il Circolo degli Artisti di Torino (1847/2017) partecipa a FLOR con il concerto dal titolo “Cantami un fiore”.

Un omaggio alla natura fra opera lirica e lieder in compagnia del soprano Carolina Mattioda, accompagnata dalla pianista Eliana Grasso. Musiche di: Mozart, Bellini, Verdi e Puccini

 

A cura del Circolo degli Artisti di Torino.

 

DOMENICA 8 OTTOBRE

Ore 10

“Sketch dal vero nel cortile di palazzo Birago”

In occasione delle celebrazioni per i 170 anni dalla propria fondazione, il Circolo degli Artisti propone una insolita sessione di pose dal vero in esterna. Artisti e principianti che vogliono dare sfogo alla propria creatività sono invitati a partecipare. (Gli interessati devono munirsi di tutto il materiale necessario per eseguire i propri lavori come fogli, matite, acquerelli, plance).

A cura del Circolo degli Artisti di Torino.

 

Durante la sessione di pose, Muriel Tegoli, de Il Podere Le Rocche, realizzerà un’acconciatura floreale dal vivo.

 

Ore 11

“Itinerari verdi. A spasso per Flor”

 

Partenza dal cortile di Palazzo Birago. In compagnia dell’Agronomo Guido Giorza, una passeggiata tra i banchi di Flor, per scoprire le piante più curiose e originali che hanno messo radici qui da noi, attraverso racconti, aneddoti e quattro chiacchiere con i vivaisti.

 

A cura di AIAPP

Ore 12.15

“Il giardino che vorrei”

In compagnia di Dana Frigerio, Garden Designer e direttrice della rivista digitale “Blossom Zine” (www.blossomzine.eu), un corso base per imparare a progettare il giardino dei propri sogni, con facili schede in A4 da scaricare e collezionare. A conclusione del corso tutti i partecipanti riceveranno in omaggio una bustina di semi per iniziare subito il proprio progetto!

A cura di Dana Frigerio.

Ore 15.30

“Balconi Fioriti”

Lezione aperta sulla progettazione e gestione di balconi e terrazzi in città, con approfondimento sulle piante per l’inverno.

A cura di Edoardo Santoro dell’Associazione Sguardo nel Verde.

Ore 16.15

“Zafferano: dalla coltivazione alla degustazione”

 

Un workshop per conoscere tutti i segreti dello zafferano. Attraverso un percorso sensoriale scopriremo anche come questa spezia pregiata, combinandosi con il miele, può dare vita a nuovi e stimolanti sapori.

 

A cura di Apicoltura e Zafferano Clesia Bio.

 

PER TUTTA LA DURATA DI FLOR

(presso gli stand dei vivaisti)

 

Ø  Laboratori creativi di composizione floreale (presso lo stand de Il Podere delle Rocche, in Via Principe Amedeo, angolo Piazza Carlo Alberto)

Per i più piccoli, ma anche per gli adulti, una serie di laboratori di composizione di bacche, rose e foglie. Un modo creativo e originale per festeggiare l’arrivo dell’autunno.

Costo 20 euro, materiali inclusi. Non è richiesta la prenotazione.

 

A cura de il Podere le Rocche.

 

Ø  Funghi, un mondo a parte (presso lo stand del Gruppo Micologico Torinese in Piazza Carlo Alberto)

Una mostra che presenta le diverse specie micologiche esistenti sul territorio piemontese. Un modo per scoprire l’affascinante mondo dei funghi in un modo diverso dal solito: non solo dal punto di vista enogastronomico e culinario, ma anche da quello scientifico e biologico.

A cura del Gruppo Micologico Torinese.

 

Flor17, edizione autunnale

7 – 8 ottobre 2017

Ingresso libero

www.orticolapiemonte.it

 

Orari

sabato 7 ottobre dalle 9 alle 20

domenica 8 ottobre dalle 9 alle 20