Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori alla Sanità Federico Riboldi e all’Integrazione socio-sanitaria Maurizio Marrone, ha commentato l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che aggiorna il progetto Accoglienza ed Umanizzazione in Pronto soccorso e dà il via alla fase sperimentale di ricognizione:
«Avremo dei Pronto soccorso più rapidi, accoglienti e con maggiori informazioni per una presa in carico globale della persona, inclusi gli aspetti sociali e relazionali. Con azioni incisive di riqualificazione e riammodernamento, accompagnate da una corretta informazione ai pazienti e ai familiari, sarà possibile quindi vivere in modo migliore la permanenza, dal momento dell’arrivo alle fasi che precedono e seguono il triage»
Il provvedimento individua 70 requisiti fondamentali che le aziende sanitarie dovranno verificare entro 90 giorni, al fine di elaborare un piano di miglioramento accompagnato da una relazione tecnica sulla fattibilità degli interventi previsti. La sperimentazione, della durata di un anno, sarà dedicata alla ricognizione dello stato attuale dei percorsi aziendali e dei relativi fabbisogni, costituendo la base per la futura attuazione dei nuovi standard.
«L’umanizzazione dei Pronto soccorso e più in generale delle cure – hanno ancora sottolineato il presidente Cirio e l’assessore Riboldi – è al centro del percorso che abbiamo avviato nella sanità pubblica piemontese: il paziente e chi se ne prende cura devono poter essere accolti da strutture belle, moderne e innovative, oltre che da personale non solo professionalmente preparato, ma anche empatico e disponibile».
Il lavoro svolto dal gruppo tecnico istituito all’inizio dell’anno, composto dai direttori delle strutture complesse di emergenza-urgenza, ha permesso di identificare le principali caratteristiche che dovranno contraddistinguere i Pronto soccorso orientati all’umanizzazione della cura. Tra queste: l’installazione di schermi informativi, distributori di generi di conforto, postazioni per la ricarica dei cellulari, spazi dedicati ai colloqui con i familiari, parcheggi adeguati e connessione Wi-Fi gratuita.
«Il seme gettato dai nostri progetti di welfare negli scorsi anni per rendere accessibili i servizi sanitari alle persone sorde e cieche – ha ricordato l’assessore Marrone – ha prodotto il frutto di un sistema diffuso di umanizzazione dei Pronto soccorso che non deve lasciare escluso nessuno. Seguiremo i percorsi di adeguamento degli ospedali insieme alle associazioni e federazioni della disabilità impegnate da sempre sul campo».
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