Animali … Oh, se potessero parlare!

In anteprima nazionale, sul palco dello “Spazio Kairòs”, lo spettacolo teatrale “Animal perfezione”

Domenica 16 marzo, ore 16,30

Il testo é della giovane regista torinese Camilla Bassetti (formatasi come attrice e drammaturga, prima alla Scuola di Teatro “Giuseppe Erba” per poi passare alla “Sergio Tofano” – ora “Accademia Mario Brusa – e, sempre a Torino, alla “Shakespeare School” diretta da Jurij Ferrini), con la regia di Emily Tartamelli, in collaborazione con la Compagnia “Liberipensatori ‘Paul Valery’”, fra i fondatori, nel 2020, del Progetto C.Ar.Pe – Coordinamento Arti Performative” di Torino. E il titolo la dice già tutta: “Animal perfezione”. Nel senso La perfezione sarà pur vero che non è di questo mondo, ma, se lo fosse, gli animali in molti casi potrebbero dare un bel po’ di punti, in tema di rispetto soprattutto, a noi intelligenti (?) esseri umani! Spettacolo curioso, che di certo attrae, non poco, in particolare proprio sotto questo suo aspetto fantasioso e didattico. Didattico, certo. Basti pensare che, insieme alle due attrici protagoniste, Stefania Rosso e la stessa Camilla Bassetti, sul palco s’aggira pur anche, in carne e ossa, una “vera e propria” etologa (!), Cristina Argirò, la cui partecipazione straordinaria allo spettacolo fa da collante – ben  riuscito – fra teatro e scienza, come input prezioso per riconsiderare il nostro ruolo umano nella relazione con il mondo animale. Per chi interessato, e sono certo sarete non pochi, la pièce andrà in scena, in anteprima nazionale, allo “Spazio Kairòs” di via Mottalciata 7, a Torino, domenica prossima 16 marzoalle 16,30.

“Spettacolo per tutta la famiglia”, assicurano i responsabili. Dai bambini di 6 anni ai “bambini” che di anni ne fanno 106! Purché siano sempre “bambini”. Donne e uomini che, dentro, mantengano, a qualunque età, quella “purezza” e quella “libertà” d’intendere infantile, capaci di trasformare, in un soffio, le emozioni in vita reale.

Attraverso storie, dati e performance, lo spettacolo “invita a riflettere, in un dialogo fra animali e uomini, fra attori e pubblico, sul nostro rapporto con gli animali, sulla loro intelligenza, su emozioni e comunicazione, e su come queste nuove conoscenze possano promuovere una società più inclusiva e rispettosa”.

Scriveva il grande francese Daniel Pennac, papà del celebre Benjamin Malaussène e grande amico e cantore di bimbi e cani Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì, mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione. Il mondo capovolto. E quant’è vero! Quanto, in fatto di amore gratuito rispetto fedeltà generosità amicizia, e quant’altro ancora, avremmo noi da imparare dai nostri amici pelosi a quattro zampe! Lasciatemi sognare! Lasciateci sognare! E’ quanto ci permette di fare, alla fin fine, il racconto teatral-didattico “Animal perfezione”. Che racconta di un sogno “quasi post apocalittico”. Di un mondo in cui  gli animali decidono di andarsene dalla terra perché non riescono più a comunicare con gli esseri umani. Questo sogno però “non è frutto – sottolineano ancora i responsabili – della creazione di un mondo fantascientifico, ma attinge alle scoperte e allo studio dell’etologia”. Che ci avvertono di quanti gravi danni nel corso dei tempi l’uomo abbia provocato al mondo animale, andando a minacciare la sopravvivenza di moltissime specie e la tutela della biodiversità. E allora, perché non avvalersi di questo per portare in scena le testimonianze concrete dell’impatto di ciò che noi, donne e uomini, costruiamo?

“Animal perfezione” propone dunque “un gioco, in cui, si cerca – questa la conclusione – di cambiare le logiche di pensiero sugli animali, lasciando da parte il pensiero antropocentrico e cercando, invece, di dare spazio a loro, cercando di immaginarci e di giocare su cosa farebbero loro, oggi, se fossero legittimati a essere i protagonisti. La speranza è quella di cercare uno spazio per scoperte, ipotesi e domande su queste creature, che conosciamo meno di quel che pensiamo, con lo scopo di aumentare la consapevolezza di ciò che spesso non ci è visibile, che sembra lontano, ma che accade”. Basta usare un po’ di fantasia. E pensarci su, senza troppi preconcetti. Del resto, dice ancora Pennac E’ proprio quando si crede che sia tutto finito, che tutto comincia! Parole sante!

Per info: “Spazio Kairòs/Onda Larsen Teatro”, via Mottalciata 7, Torino; tel. 351/4607575 o www.ondalarsen.org

Gianni Milani

Nelle foto: “Animal perfezione”, immagini di scena

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