“Per non dimenticare” è un avvincente diario di viaggio in cui Laura Rossi affida al disegno e alla parola scritta il ricordo del suo vissuto durante i tanti viaggi intrapresi in crociera attraverso l’Europa. A conferma che la Bellezza è salvifica (non si dice forse, Dostoevskij docet, che essa salverà il mondo) le pagine, sorte dall’accorata esigenza di alleviare l’oppressione provocata dal Covid, hanno ottenuto il benefico risultato di offrire un piacevole rifugio nel ricordare “persone, cose, luoghi” visitati ed amati. Molto apprezzata come versatile artista che tratta indifferentemente pittura, scultura, incisione, Laura si rivela abile scrittrice nell’accostare le belle illustrazioni al tessuto narrativo di appunti di viaggio quale intima confessione autobiografica rivelatrice di sensibilità e cultura umanistica legata all’estetica, alla storia ed al costume. Scorrono, accompagnate da brevi ma intense considerazioni, raffigurazioni di chiese, sculture, monumenti, trattati con la minuzia di un naturalista, quale ella è, soffermandosi sui particolari più salienti per rivelarne nascosti e misteriosi significati simbolici. Tutto viene presentato attraverso il filtro del suo sentire, ora in modo realistico, ora poetico, ora leggermente ironico ed autoironico; portandoci con sé a Colonia, davanti ad un palazzo con una curiosa scultura vuole testimoniare argutamente il desiderio di prestigio del proprietario, a Corfù la piccola chiesa le offre un senso di protezione, a Canterbury la cattedrale, descritta in bianco e nero, la fa pentire di non aver usato il colore mentre a Barcellona la Sagrada dell’amatissimo Gaudi la ispira per i suoi vetri dipinti. A Lubiana ci fa partecipi del senso di disagio davanti ai draghi, scolpiti a guardia dei ponti, che le riportano l’immagine del Coronavirus ma a Colonia la statua del Rubens sorridente nel monumento di fronte al duomo le dà conforto con un accogliente benvenuto. Spesso sorgono associazioni mentali come avviene riguardo la Vergine nera di Monserrat che ricorda la stessa Vergine dei santuari di Oropa e Crea. Allo stesso modo rivive il mondo di Van Gogh nelle pagine dedicate ad Arles, un sottile gioco di rimandi a Modigliani avviene davanti alla testa di S.Ursula nel museo di Dubrovnik che le ricorda anche la fissità ieratica del crocifisso romanico del nostro duomo di Casale. L’immagine di una tipica casa di Delft mi affascina talmente facendomi vagheggiare che, oltre le luminose finestre, Johannes Vermeer avesse usato colori e pennello per ritrarre la ragazza con l’orecchino di perla. Le emozioni da lei provate ci consegnano suoni e sensazioni olfattive facendoci sentire il ticchettio del grande orologio di Praga, odorare l’aroma del famoso profumo che si diffonde nelle strade di Colonia, la fragranza del pane appena sfornato e del succo di pompelmo venduto dagli ambulanti presso il muro del pianto a Gerusalemme ed anche l’odore di cera emanato dal legno dell’organo barocco di una chiesa di Amsterdam. Le ultime pagine sono dedicate ai tanti organi tra cui quello di Antwessen, S.Tropez, Maiorca, S.Remy senza dimenticare quelli in Monferrato descritti con passione e precisione consegnandoci non solo il talento di una artista figurativa ma anche di scrittrice.
Giuliana Romano Bussola
Laura Rossi converserà con Aldo Timossi e Dionigi Roggero durante la presentazione del libro il 24 settembre ore 18, Accademia Filarmonica, Casale Monferrato