Pseudonimi, chitarre rosse e angeli

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

A proposito di etichette dall’assetto variabile… Gli elementi mutevoli potevano essere nello stile musicale, nei loghi, nelle colorazioni di fondo, nelle componenti grafiche del testo. In alcuni casi la variabilità era tale da instillare perfino dubbi sull’omogeneità e sulla continuità di una casa discografica (tempo, luogo, responsabili, produttori correlati etc.); in particolar modo la colorazione di base era elemento ingannevole, che non di rado fa tuttora incappare in errori cronologici non secondari, confondendo le idee specialmente riguardo alla spinosa questione delle copie promozionali, dei “reprinting” o dei problematici “bootleg”.

Un esempio di etichetta dai caratteri abbastanza mutevoli e dalle indicazioni di responsabilità “enigmatiche” fu la “Miramar Records [of Hollywood]”, attiva appunto a Los Angeles tra 1965 e 1969, che copriva generi e stili differenti (tra cui ovviamente il garage rock). Ne era responsabile tale Tony Cary (pseudonimo di Tony Luton), personalità eclettica e autore egli stesso di un paio di 45 giri e produttore di The Dovers e in parte anche di The Road Runners, Jimmy Burton ed altri.

Sull’etichetta compariva non di rado anche un’altra indicazione enigmatica: tale produttore “Alborn”, che nient’altro era che uno pseudonimo collettivo che fondeva le due persone di Alton Leo Jones (Al Jones) e Joe Osborn, anche nella forma “Alborn Music BMI”.

Da segnalare inoltre che l’indicazione “of Hollywood” dell’etichetta venne a cadere a grandi linee attorno a metà 1967. I loghi dapprima erano assenti (colore in tinta unita bianco, grigio antracite, rosso), poi comparve una chitarra rossa su campo nero con stelle rosse; dal 1967 circa, tutto mutò in un logo piuttosto ibrido, con immagine “borderline” tra volto di angelo con ali e farfalla, su fondo blu.

Si riporta qui di seguito la discografia Miramar finora ricostruita, sebbene ancora parecchio lacunosa nonostante le molteplici segnalazioni degli ultimi anni:

– Tony Cary “Dream World / One Of These Days” (107) [1965];

– James Burton “Love Lost / Jimmy’s Blues” (108) [1965];

– THE MEMPHIS MEN “Act Naturally / Oh What A Night” (109) [1965];

– Glenn and The Good Guys “Party A Go Go / Only In My Heart” (110) [1965];

– Tony Cary “She Belongs To Me” [promo] [1965];

– THE SPELLBINDERS “Casting My Spell / To Take A Heart” (115) [1965];

– THE ROAD RUNNERS “I’ll Make It Up To You / Take me” (116) [1965];

– THE DOVERS “She’s Gone / What Am I Going To Do” (118) [1965];

– Nick Hoffman “King Of The Moon / Blind And Leaving Blues” (119) [1965];

– THE DOVERS “I Could Be Happy / People Ask Me Why” (121) [1965];

– THE DOVERS “The Third Eye / Your Love” (123) [1966];

– THE DOVERS “She’s Not Just Anybody / About Me” (124) [1966];

– Fellowship “Just Like A Woman / Palace Of The King” (125) [1966];

– Miramar Soul Band [& Friends] “Mr. Tambourine Man / Party A Go Go” (127);

– Sonny Firmature “Love Lost / Mr. Tambourine Man” (128);

– Alexander’s Timeless Bloozband “Love So Strong / Horn Song” (101) [1967];

– Charles Lamont “Poems Of Carole Ann / Maybe Baby” (103/105) [1968];

– Zebra “Helter-Skelter / Wasted” (M-130) [1969];

– Sonny Firmature “Love Lost” [LP] (1002).

Gian Marchisio

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