Da secoli anche a Torino si gioca al Tennis!

“Tenez! Tennis. Immagini di gioco dal Medioevo alla Contemporaneità”, in mostra alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi

Fino all’8 gennaio 2023

Lunga storia quella del tennis anche a Torino! Lo dimostra il “Ritratto di Francesco Giacinto e di Carlo Emanuele di Savoia” (1636 – 1637) con tanto di racchetta e pallina in primo piano, fra le opere esposte, fino a domenica 8 gennaio 2023, alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi, in occasione delle “Nitto Atp Finals” che si svolgeranno al subalpino “Pala Alpi Tour” dal 14 al 21 novembre prossimi. Mostra per immagini volta a valorizzare il percorso di visita dell’“appartamento di levante”, sottolineandone i riferimenti ludici, la rassegna vuol essere stimolo alla conoscenza del “trincotto”, denominazione piemontese dell’antico gioco, noto altrove in Italia come “della racchetta” o “pallacorda”, mentre in Francia come “jeu de paume”, nei paesi di lingua anglosassone “Tenys” e in Spagna “juego de la pelota”.

Nello storico dipinto succitato, i figli del duca Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia posano un tantino incerti accanto ad un seggiolone rosso e mostrano alcuni dei loro, forse, passatempi preferiti: il più grande una pallina con racchetta di “pallacorda” (antenata del moderno gioco del tennis) e il più giovane, un uccellino legato a una cordicella. In entrambi i casi, ma in modo particolare nel primo, si vuole palesemente documentare l’importanza del gioco nella formazione fisica e mentale dei piccoli principi. Mens sana in corpore sano, insomma. L’esercizio corporale era infatti considerato essenziale per la “costruzione del valore militare” e l’uso della palla, nello specifico, aveva un doppio valore pedagogico in quanto esercizio fisico, atto al benessere del corpo, ma anche fonte preziosa di insegnamento per l’elaborazione di future strategie militari e per l’adeguarsi al rispetto delle regole. “Tenez! Tennis”, dunque. Strano ma ben spiegabile titolo. “Tenez!” era, infatti, il grido di avvertimento di inizio gioco che una cronaca fiorentina del Trecento attribuisce a nobili cavalieri di lingua francese accampati fuori le mura di Firenze in difesa della fazione guelfa in guerra con quella ghibellina. E “Tennis” conduce ovviamente alla contemporaneità. Nella mostra alla “Palazzina” di Stupinigi (il cui progetto è a cura di Alessandra Castellani Torta dell’“Accademia di Sant’Uberto” e “Club delle Balette” di Jesi con una serie di collaborazioni, le più varie e prestigiose) la storia del gioco, la sua funzione educativa per il corpo e lo spirito, gli spazi e l’attrezzatura vengono narrati mediante pannelli che presentano accattivanti immagini d’epoca e brevi commenti esplicativi.

 

Tra i rari e preziosi oggetti d’epoca esposti spicca la “baletta” (pallina) tardo rinascimentale, concessa in prestito dal “Club delle Balette” (Jesi), associazione ideata e voluta da Gianni Clerici, tennista, giornalista e grande “scriba” del tennis (secondo italiano dopo Nicola Pietrangeli ad essere stato inserito nel 2006 nella “International Tennis Hall of Fame”) recentemente deceduto che con l’imprescindibile “500anni di tennis” (Arnoldo Mondadori Editore) ha aperto la strada alla ricerca delle immagini e dei modi antichi di giocare. Una “racchetta” di fine Ottocento proveniente dalla “Collezione Thonet” e una attualmente impiegata al “Cercle du Jeu de Paume” di Fontainebleau conducono invece alla contemporaneità.

Il dialogo con i tempi odierni avviene anche con la presenza di opere d’arte particolarmente singolari. A partire dai “Volatili” della serie “Playing Cards”, sculture realizzate con carte da gioco – e con cifre stilistiche decisamente “pop-ironiche” – dal torinese (origini saluzzesi) Nicola Bolla, proposte in riferimento ai giochi da tavolo che anticamente, insieme al biliardo, venivano praticati nei locali pubblici di “jeu de paume”, consentendo l’accesso ad un pubblico assai diversificato; per finire  con l’allestimento di “Mappamondi” del geniale giramondo Ezio Gribaudo (scomparso nel luglio scorso), poetico riferimento alle nazioni ed ai continenti in cui il “jeu de paume” e il “real” o “court tennis” continuano a vivere, attirando crescente attenzione, in particolare da parte dei giovani.

g.m.

“Tenez! Tennis. Immagini di gioco dal Medioevo alla Contemporaneità”

“Palazzina di Caccia”, piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (Torino); tel. 011/6200634 o www.ordinemauriziano.it

Fino all’8 gennaio 2023

Orari: dal mart. al ven. 10/17,30 – sab. dom. e festivi 10/1830

Nelle foto:

–       “Ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia” (1636 – ’37)

–       Pallina in pergamena imbottita in crine, Epoca tardo-rinascimentale (“Club delle Balette”, Jesi)

–       Pallina e racchette fine Ottocento – Novecento

–       Ezio Gribaudo: “Mappamondi”

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