2° Osservatorio Continental sui macro-trend del trasporto pesante
Nella provincia la quota più alta di autobus elettrici. Unmezzo su cinque ha meno di 5 anni. Dati incoraggianti anche sul fronte del trasporto merci.
Agosto 2022 – Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Piemonte, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.
Immatricolazioni autobus: Torino, calo che supera il -42%
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. Il Piemonte segue il trend positivo nazionale e immatricola 1.926 nuove targhe, segnando +36,1% rispetto all’anno precedente. Torino registra una crescita decisamente meno elevata con il 6,6% e 634nuovi mezzi.
Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra unimportante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in negativo, il Piemonte chiude con –8,5% (205 nuovi veicoli). In questo contesto, il capoluogo scende ulteriormente segnando il –42,2% (96 nuovi autobus).
Alimentazione: a Torino il 3,6% degli autobus sono elettrici
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
In Piemonte l’elettrico tocca lo 0,1% e l’ibrido lo 0,3%. Il gasolio rimane preponderante e copre il 91,1% del parco. Per le fonti alternative Torino segna una lieve crescita per l’elettrico (0,2%), mentre la quota di gasolio si abbassa leggermente e arriva all’88,6%.
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021,100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
In Piemonte l’ibrido segna lo 0,1% mentre l’elettrico arriva al 2%. Il gasolio raggiunge il 91,5% e il metano il 5,6%.
Il capoluogo presenta le percentuali più elevate per i mezzi ibridi ed elettrici segnando rispettivamente lo 0,2% e il 3,6%.L’86,5% del parco circolante è a gasolio e il metano registra un tasso considerevole con l’8,8%.
Categoria Euro: a Torino il 42,6% degli autobus appartiene alla categoria Euro 5-6
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2 (31,8%). Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
In Piemonte le classi meno inquinanti si attestano al 36,6%. In regione la situazione migliora sul fronte degli Euro 0, che scendono al 12,3% e, in generale, delle categorie più vecchie fino all’Euro 2 che si abbassano al 28,6%.
A Torino gli Euro 0 si alzano seguono la scia regionale (12,4%) e gli Euro 0 – 2 scendono leggermente segnando il27,9%. Le categorie Euro 5 ed Euro 6 si attestano al 38%.
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
In Piemonte, gli Euro 0 scendono al 7,7% e gli Euro 5 ed Euro 6 a 40,9%. In provincia di Torino il tasso di Euro 0 segue il trend regionale (7,5%) come per le classi più giovani(42,6%).
Anzianità: a Torino un autobus su 5 ha meno di 5 anni
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).
In Piemonte la fascia d’età più diffusa si abbassa a quella dei 10-15 anni (18,9%). La regione segue il trend nazionale per le categorie più giovani: il 34,6% dei mezzi ha massimo 10 annie il 3,7% massimo un anno.
A Torino la fascia giovane 0-10 anni è rappresentata dal 36% del parco, mentre i mezzi oltre i 20 sono il 28,4%.
Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%.
In Piemonte la fascia di oltre 20 anni si riduce al 20,9% e, poco distante, quella di massimo 5 anni supera il 19%. Il capoluogo si presenta in linea con l’andamento regionale segnando il 20,4% per i mezzi con oltre 20 anni e il 20,3% per i mezzi con massimo 5 anni.
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