Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto: “Smartphone Sovereignty”

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto 


Secondo appuntamento:

“Smartphone Sovereignty” (2022)

dell’enfant terrible della scena artistica islandese Snorri Ásmundsson

 

Inaugurazione > Giovedì 16 giugno, alle ore 18.30

Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini

 

 

Giovedì 16 giugno, alle ore 18.30 in piazza Bottesini a Torino, inaugura il secondo appuntamento di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, il progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato, per questa edizione dedicata all’arte islandese, dall’artista Jòn Gnarr. 

 

A sollecitare i passanti di piazza Bottesini in Barriera di Milano sarà l’opera Smartphone Sovereignty (2022) dell’enfant terrible della scena artistica islandese Snorri Ásmundsson. Classe 1966, attivista dell’arte, l’artista tratta spesso argomenti che includono tabù sociali come politica, sesso e religione. Provocatore e indagatore dei propri e altrui limiti, Ásmundsson realizza l’opera in occasione del 100° anniversario dell’indipendenza del Regno d’Islanda. La fotografia è scattata a Los Angeles unicamente con soggetti islandesi che risiedono nella metropoli e che guardano il loro smartphone sullo sfondo della famosa scritta che richiama al grande cinema made in USA.
Smartphone Sovereignty, infatti, vuole essere una satira contro il consumismo partendo dal mezzo che ci accomuna tutti, lo smartphone. 

 

Quando ho realizzato questo scatto volevo riflettere sul senso di indipendenza – commenta l’artista . Non credo, infatti, che possiamo davvero definirci indipendenti perché siamo dipendenti, in primis, da questo strumento, che diventa quasi una nostra propaggine, un nostro altro organo. Da questo strumento veniamo manipolati come consumatori, riceviamo pubblicità in base alle ricerche che facciamo, siamo condizionati… Inoltre, ambientare la fotografia a Hollywood per me ha significato molto: quando l’Islanda si è resa indipendente, la cultura americana l’ha fatta da padrone e i consumi, le mode, il cinema di Hollywood hanno permeato velocemente la nostra cultura e le nostre abitudini. Un’americanizzazione globale. La mia vuole essere una riflessione, semplicemente.

 

Una riflessione dunque sul senso di indipendenza e sovranità, un pensiero che si dimostra struggente nella sua attualità e che ci interroga sulla nostra reale libertà di scelta e autodeterminazione.

 

Il progetto artistico di Opera Viva, il Manifesto ha portato, dal 2015, in Barriera di Milano a Torino più di 40 artisti, italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6×3 metri in piazza Bottesini. 

 

 
Biografia Snorri Ásmundsson

Snorri Ásmundsson (nato a Akureyri, Islanda, nel 1966) lavora come artista visivo da oltre vent’anni. Snorri è impegnato come critico e osservatore della situazione sociale e, nella sua espressione artistica di rottura, utilizza vari mezzi di comunicazione, come ad esempio la pittura e il disegno, la scultura e le installazioni, la fotografia e il cinema.

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