Il mondo e le favole di Giuliana Cusino, le nuvole di Mara Cozzolino

Fino al 25 ottobre, presso la chiesa di Santa Croce ad Avigliana

La chiesa di Santa Croce, posta su di un lato della caratteristica piazza Conte Rosso nel cuore della Avigliana medievale, equamente suddivisa tra il piano terreno e la parte superiore, ospita sino al 25 ottobre (visite sabato e domenica dalle 16 alle 20) una bi-personale, le ceramiche di Giuliana Cusino (che donerà con la collega in beneficienza l’intero ricavato della vendita delle loro opere, contribuendo così alle migliorie di cui l’edificio necessita) e i disegni a biro di Mara Cozzolino. Le mostre – racchiuse nei titoli Dame, animali preziosi, musica e altre storie e Una nuvola al giorno – sono organizzate dall’Associazione Culturale “Arte per Voi” e sono a cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino.

Di Giuliana torniamo a vedere con antica ammirazione il mondo fiabesco che da anni ha fatto suo, un mondo trascorso, ormai nascosto tra i secoli, pronto a riportarci tra sensazioni e personaggi, che ognuno di noi ha ricavato da vecchi libri o da illustrazioni pressoché scolorite, in altra epoca. Personaggi e sensazioni che tuttavia non sono relegati là, rabbuiati e impercettibili, lontani e immobili, ormai fissati in quel passato, ma ancora capaci di regalare nella vivacità della loro luce, emozioni e bellezza all’occhio di oggi. Ancora esempi sceltissimi di ceramica raku, inseriti su tavole di legno, un mondo composto di sogno e di sogni (non importa la provenienza, sarebbero sufficienti quei visi femminili catturati tra le più lontane località del mondo, Morgana e Indira, noi e altrove, con i loro strumenti musicali ed i loro strambi animali accanto e gli intarsi disseminati sulle vesti, posate su quegli sfondi stellati o accesi, a farci riflettere su quanto desiderio ci sia nell’artista a farci ricadere nell’invenzione del proprio mondo), la costruzione gioiosa di opere tecnicamente ardite, pronte doverosamente a fermare l’attimo della cottura, la costruzione di ambienti dove una fantasia libera da ogni regola e l’arte s’incontrano per fare festa. Una sequela di animali, gatti oche gufi cavalli gru, volpi argentate a nove code secondo una credenza cinese, a precederla principesse fate e cori di donne fermi nei loro canti: la vivacità dei colori, l’intelligenza della composizione, la lucentezza che si sprigiona dalla ceramica, questo e altro contribuisce alla bellezza delle tante opere in mostra.

Poesia pure le nuvole di Mara Cozzolino, delicate, personali, uno stesso soggetto inseguito sempre con occhi diversi, nel tempo e nella luce, il bianco il rosato e l’azzurro cui si dà vita con il solo tratto di una biro, batuffoli di cotone buttati verso l’alto, grumi di schiuma avvolti e chiusi tra l’azzurro del cielo, irregolari, allegramente frastagliati, a tratti senza troppa fatica ti portano a immaginare silhouette d’animali, anch’essi forse fantasiosi, panciuti, forse una bocca, forse un piccolo occhio.

 

Elio Rabbione

 

 

 

 

Giuliana Cusino, “Morgana”, cm 55 x 65, 2018

Giuliana Cusino, “Indira”, cm 60 x 46, 2020

Mara Cozzolino, “Nuvola 5”

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