Avetta (PD): “Trasporto pubblico, dalle parole ai fatti”

Palazzo Lascaris approva un Ordine del giorno presentato dal consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), che chiede di incentivare i mezzi individuali a basse o zero immissioni e l’acquisto di autovetture elettriche.

“Nella Fase3 bisogna scongiurare l’abbandono da parte dei cittadini del trasporto pubblico locale e il conseguente ritorno all’uso dell’auto privata, compromettendo così i risultati ottenuti in questi anni in termini ambientali. Occorre adottare tutte le misure idonee a garantire la sicurezza degli utenti del TPL; sostenere i progetti delle aziende che riorganizzano gli orari di lavoro in ingresso/uscita dei dipendenti che utilizzano i mezzi pubblici; favorire la mobilità sostenibile anche attraverso incentivi economici per l’acquisto di autovetture elettriche o veicoli a basso impatto ambientale. Ma tutto questo deve andare di pari passo con la tenuta economica e finanziaria delle aziende di trasporto pubblico locale che investono nella qualità del servizio e danno lavoro a 7mila piemontesi”: con queste parole il Consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd) commenta l’approvazione all’unanimità da parte dell’Aula di Palazzo Lascaris dell’Ordine del giorno a sostegno del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile. “COVID-19, flessione domanda di TPL durante la FASE 2 e tutela dell’ambiente”.

“Tutti, almeno a parole, abbiamo a cuore la qualità dell’aria che respiriamo e la salvaguardia delle migliaia di posti di lavoro delle nostre aziende di TPL, sia pubbliche sia private – aggiunge il consigliere Alberto AVETTA – Ora, però, si deve passare dalle parole ai fatti. Dobbiamo valorizzare quanto ci sta insegnando l’emergenza sanitaria del Covid-19 per favorire un nuovo modello di trasporto che deve tenere insieme la salvaguardia dell’occupazione nel settore del TPL, la tutela degli operatori e dei passeggeri (quindi treni e autobus sicuri, puliti, in orario e con un numero di corse adeguate), l’adozione di misure integrative e innovative per favorire la mobilità privata sostenibile”. “L’Inail ha classificato il TPL come a rischio contagio da covid-19 medio-alto, in particolare nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione: per questo è prevedibile un ritorno massivo all’auto privata. Il tema al momento non è avvertito come urgente perché le scuole sono chiuse e molti  ricorrono al lavoro agile. Ma bisogna attrezzarsi per settembre. Per questo è importante da un lato intervenire sulla riorganizzazione degli orari di lavoro delle aziende e degli orari delle scuole, dall’altro favorire la mobilità a basso impatto ambientale sia attraverso la diffusione di mezzi individuali a bassissime e/o zero immissioni (biciclette elettriche, monopattini elettrici, scooter e/o auto elettriche), sia incentivando l’acquisto di autovetture elettriche o a basso impatto ambientale”.

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