Addentrandosi in un delicato problema attuale, la scrittrice con garbo evita di provocare ad effetto con giudizi personali ma con forza rende esplicita la necessità di umana comprensione verso coloro che, come qualcuno li ha definiti, sono ” orfani del mondo “.
Il nuovo romanzo di Rosanna De Amicis conferma la costante predilezione nello scegliere, in qualità di protagonista, una figura femminile che rappresenti un prototipo di donna dalla forte personalità.
Cosi’, come nei romanzi precedenti viene colto il temperamento di Irene, Camilla, Tosca ed altre protagoniste, Alma è caratterizzata dall’essere emancipata, volitiva e determinata sia in campo lavorativo che in quello sentimentale anche quando la vita la pone di fronte a situazioni apparentemente irrisolvibili.
Inserita nello spinoso contesto del problema della migrazione, la storia d’amore tra la dottoressa, medico senza frontiere e Karim immigrato siriano accolto nel Centro di Lampedusa, è complicata dalla differenza di lingua, cultura e religione provocando incertezza, timori ed ansia che però Alma riesce a fronteggiare con forza d’animo e pietas.
Addentrandosi in un delicato problema attuale, la scrittrice con garbo evita di provocare ad effetto con giudizi personali ma con forza rende esplicita la necessità di umana comprensione verso coloro che, come qualcuno li ha definiti, sono ” orfani del mondo “.
Basta il racconto straziante di Karim, traumatizzato dalla morte della moglie Rania e del figlioletto Ali’, annegati in mare, a emozionare e a indurre il lettore a meditare.
Accanto alla storia principale ne scorrono altre che parlano di Yousef e di Mosè, anch’esse trattate con la stessa sensibilità supportata da un’accorata speranza di pace e giustizia.
Su tutto prevale ” Il grande cuore di Alma ” che si identifica con lo stesso cuore della De Amicis, d’altronde non è forse vero che il suo cognome richiami il detto in nomen omen ?
Giuliana Romano Bussola
Copertina di Maria Pia Talio
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