Ernesto Maria Ruffini si è dimesso da direttore Agenzia delle entrate. Gli evasori tirano un sospiro di sollievo. Magari la sfangano un’altra volta. Un po’ come i no vax e i 10 milioni di multe che vanno in fumo. Ruffini non mi pare un “pericoloso bolscevico” che vuole colpire i capitalisti colpevoli di essere ricchi. Molto legato a Romano Prodi arriva da una famiglia di provata fede democristiana. Mi sa che stavolta i comunisti magistrati poco c’entrano. A memoria è la prima volta nella Storia della nostra Repubblica. Inezia: Ruffini sembra accusare il governo di essere dalla parte degli evasori. Appunto, quisquilie. Disperato Giorgetti che deve far tornare i conti e gongolante Salvini che per un pugno di voti vende anche la sua anima. Concordato preventivo totale fallimento. E dall’Albania soffia il vento del ridicolo. Poi ci si mette anche l’Europa. Sostiene che nei nostri centri di prima accoglienza volano schiaffi e pugni. Sconsolante… ed altro non si può dire per rimanere al di qua del limite della decenza. E per non farsi mancare nulla aumentano lo stipendio ai ministri non parlamentari. Passando da 9000 euro a quasi 13000 , anche loro non sapevano come campare. Vuoi non dargli una mano? Pazzesco e sconsolante Un governo in difficoltà?
Assolutamente no. Andranno avanti cent’anni se l’opposizione continuerà ad essere così litigiosa. Ed anche qui mi sembra che sia il bue che da del cornuto all’asino. Anche qui Beppe Grillo e Conte non fanno fare una bella figura ai cinque stelle. Il Beppe nazionale dopo Savonarola vuole essere Sansone, muoia Sansone con tutti i filistei.
Contenti loro contenti tutti. Ma non tutto è così negativo come sembra. Complimenti al nostro Sindaco Lo Russo. Per ora ha vinto la sua battaglia per la chiusura di uffici postali a Torino.
Il Tar gli ha dato ragione. Poste italiane non li può chiudere. Per ora il tutto è rinviato.
Si vedrà nel 2025.
PATRIZIO TOSETTO
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