Fdi, Automotive: Cina e Green Deal spaventano

Ravello: “Green Deal attuale è folle corsa con i paraocchi. Ridiscutere rotta e tempi” Sacchetto: “Ottimisti nell’esercitare il nostro ruolo di ente Regione in una partita complessa ma non persa”

Si è svolta  in III Commissione, l’audizione dei rappresentanti delle Associazioni datoriali maggiormente rappresentative delle imprese industriali e dell’artigianato per un approfondimento sulla crisi nel settore dell’automotive.

Il vicepresidente dell’Unione Industriale di Torino, Alberto Dal Poz, ha rappresentato un quadro nel quale emerge la Cina come nuovo leader mondiale del settore con oltre 26 mln di veicoli venduti nel 2023. Dal Poz ha ribadito a necessità di ragionare in termini di filiere, anche quelle trasversali, visto i tempi difficili che sta attraversando il mercato europeo, per le aziende che si occupano di batterie per auto elettrice. Il rappresentante di via Fanti si è detto fiducioso riguardo ai prossimi passi dell’Europa, ricordando il prossimo tavolo per l’automotive annunciato da Ursula von del Leyen.

Il presidente di Api Torino, Alberto Russo, ha auspicato una moratoria degli interessi sugli investimenti e sui mutui. Il presidente di Cna Piemonte, Giovanni Genovesio, ha chiesto, invece, che la Regione si faccia portavoce presso i soggetti istituzionali delle necessità di adottare correttivi sulla politica monetaria, in particolare sui tassi vista l’impennata dei costi del denaro ed ha concluso dicendo di guardare con attenzione al Piano regionale sulla qualità dell’aria che potrebbe avere un impatto economico importante.

Infine, il presidente di Cna Torino, Nicola Scarlatelli ha ricordato come quella di Stellantis non sia la prima difficoltà affrontata dal territorio che in precedenza ha superato quelle di Fiat e di Fca.

Per il gruppo di Fratelli d’Italia hanno partecipato il vice Capogruppo Roberto Ravello e il consigliere e presidente della III Commissione Industria, Claudio Sacchetto.

Il Grenn Deal, per come attualmente è impostato e imposto, è una folle corsa con ì paraocchi, per di più verso orizzonti sconosciuti. Serve ridiscuterne rotta e tempi di attuazione, c’è il serio rischio di compromettere il tessuto produttivo, economico e sociale dei nostri territori” afferma Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte e Presidente della I Commissione Bilancio

Il fatto che tutta l’Europa dell’auto sia in crisi – continua Ravello dimostra come non sia tanto un problema di politica industriale o di errata programmazione imprenditoriale e politica: sono proprio le regole del gioco ad aver creato delle storture di mercato clamorose. Il Piemonte ha però una grossa opportunità: il disorientamento che ha, di fatto, congelato l’avanzamento tecnologico della filiera negli ultimi anni, può favorire nuove declinazioni operative e nuovi investimenti. Ci sono nuove pagine da scrivere sull’auto, dall’idrogeno al bio-fuel, passando per lo smaltimento e il riciclo delle batterie al litio e, in futuro di quelle solide. Occorre normalizzare il mercato, in questo momento pervaso dall’incertezza, e creare le condizioni per tornare protagonisti”. 

L’audizione di oggi – dichiara Claudio Sacchetto – consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della III Commissione Industria – completa il ciclo con quella precedente coi sindacati lavoratori.

Nel complesso le organizzazioni industriali ed artigiane ci hanno rappresentato difficoltà derivanti dal Green Deal e dalla crisi dei principali Paesi dove l’Italia esporta. Tuttavia la capacità innovativa che ci hanno trasmesso ci fa essere ottimisti nell’esercitare il nostro ruolo di ente Regione in una partita complessa ma non persa” conclude Sacchetto.

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