Come Sindacato SAV Guardie Giurate Confsal, preso atto della notizia sul quotidiano La Stampa avente come titolo: Sulle divise degli addetti alla clientela la scritta “polizia amministrativa” con l’obiettivo di scoraggiare le aggressioni al personale operante, è opportuno attenzionare l’opinione pubblica sull’ennesima risposta palliativa alle esigenze di sicurezza soprattutto a tutela del pubblico interesse trattandosi appunto di un servizio rivolto ad ogni cittadino che ha diritto di viaggiare in condizioni di assoluta tranquillità e sicurezza.
Facendo delle statistiche nelle grandi città come Roma e Milano, sul punto di vista della “sicurezza sussidiaria” deputata alle sole Guardie Giurate titolate dallo Stato, il tasso di aggressione ai danni del personale è sceso dal momento in cui l’attività di controllo avveniva ai varchi delle stazioni o sui mezzi stessi in presenza dei summenzionati operatori. Proprio nel 2021 su comunicato stampa del quotidiano locale di Palermo, gli incassi della ditta di trasporti municipalizzati ha registrato forti incrementi proprio per la presenza sperimentale delle Guardie Giurate sui bus.
C’è da definire anche l’aspetto normativo che, a nostro dire, potrebbe trovare opposizioni con la legge penale essendo che la qualifica di Polizia Amministrativa non è permanente ma si riveste soltanto nel momento in cui viene contestato l’illecito amministrativo, che oltretutto non tutela il controllore sull’eventuale rifiuto delle generalità a Pubblico Ufficiale, essendo che l’operatore è dipendente di un’amministrazione privata e quindi “Incaricato di Pubblico Servizio” nell’ambito dei trasporti.
Inoltre va analizzato il fenomeno socio-crimonologico che favorisce eventi di questo tipo, se il problema è realmente legato alle difficoltà economiche dei fruitori o ad un concetto di cultura che sovrasta il senso civico, o ancora più semplice la figura del “controllore” con qualifiche di Polizia trova incompatibilità nel contesto sociale odierno e costituisce l’aggravante ché spinge il trasgressore ad un comportamento incivile e violento.
Noi del SAV Guardie Giurate siamo del parere che i Comuni debbano investire più sui servizi di Vigilanza Privata coadiuvata con la Polizia Locale, così come dalla Legge Regionale del 9 dicembre 2013, n. 18.
Modifiche alla legge regionale 4 aprile 2012, n. 6 (Disciplina del settore dei trasporti) che al comma 3 bis – che cito per esteso – stabilisce che nell’ambito del trasporto pubblico regionale e locale, a bordo dei mezzi e nei locali di esercizio, al fine di garantire maggiore sicurezza all’utenza, i gestori dei servizi di trasporto pubblico nonché l’ente locale competente territorialmente possono affidare le attività di controllo, prevenzione, contestazione e accertamento, sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista una sanzione amministrativa, anche a guardie giurate nominate e allo scopo autorizzate, con le modalità di cui all’articolo 133 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (Approvazione del regolamento per l’esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773 delle leggi di pubblica sicurezza) o a personale con la stessa qualifica appartenente a istituti di vigilanza privata, in assenza del personale della polizia ferroviaria e di altri ufficiali e agenti di polizia giudiziaria.’;
Sarà nostra cura aprire un tavolo tecnico con il Comune di Torino e la regione Piemonte al fine di trovare una soluzione efficace alla sicurezza degli operatori e dei cittadini stessi.
SAV Guardie Giurate
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