Potenziamenti linea Sfm1: al via nuovi servizi dall’8 dicembre

Con il cambio orario di dicembre 2024 la linea Sfm1 Rivarolo-Chieri del Servizio ferroviario metropolitano (Sfm) verrà potenziata, un passo importante per migliorare la mobilità quotidiana dei pendolari e dei cittadini piemontesi.

Questo intervento rientra nelle azioni previste dal Contratto di servizio e si inserisce in un ampio piano di sviluppo che la Regione Piemonte ha avviato per rafforzare il trasporto ferroviario metropolitano. Dal lunedì al venerdì, i treni della linea Sfm1 viaggeranno con una frequenza di 30 minuti durante tutta la giornata, garantendo una copertura maggiore rispetto all’attuale. Saranno aggiunte nuove corse e altre, oggi limitate alle stazioni di Stura o Lingotto, saranno prolungate fino a Rivarolo e Chieri, estendendo così la fascia oraria di servizio e rispondendo alle esigenze di chi viaggia per lavoro o studio.

Cosa cambierà per i viaggiatori:

– Per Rivarolo: la città sarà servita da 54 treni al giorno, con un incremento di 14 treni rispetto a oggi, distribuiti in 8 nuove partenze e 6 arrivi aggiuntivi.

– Per Chieri: saranno 60 i treni giornalieri, con un aumento di 16 rispetto all’attuale orario, grazie a 8 nuove partenze e 8 arrivi in più.

– Anche le località intermedie beneficeranno di un servizio potenziato: ad esempio, a Settimo saranno garantiti 103 treni giornalieri, di cui 49 della linea Sfm2 e 54 della linea Sfm1, con un incremento complessivo di 14 treni.

«La Regione Piemonte, come si evince da questi nuovi servizi, – ha dichiarato l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi – vuole continuare ad investire per rendere il trasporto ferroviario sempre più efficiente, ampliando l’offerta e garantendo collegamenti più frequenti e comodi. Il nuovo riassetto che prevede collegamenti diretti verso l’aeroporto aveva ridotto alcune corse verso Stura che oggi recupera collegamenti importanti».  Gabusi ha concluso sostenendo che “non abbiamo comunque distolto l’attenzione dalle difficoltà che vive oggi la rete piemontese, anzi, siamo stimolati a richiedere più attenzione ai gestori dell’infrastruttura e del servizio».

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