Giuseppe Conte colpisce ancora ed è determinante per la vittoria del centro destra in Liguria. Già… proprio così: la classe non è acqua e Conte ne ha da vendere. Cacciando Beppe Grillo 5 giorni dalle elezioni ammistrstive ha fatto un bel ciadello inducendo molti grillini a non andare a votare tra cui persino il Beppe nazionale alias Grillo.
Geniale e soprattutto un “gigante della politica “.
Si ride per non piangere e non perché ha vinto il centrodestra, ma il livello è proprio basso basso. Lo so, è desolante la percentuale dei votanti. Vietato stupirsi. Tanto il trend è quello. Difficile invertire la tendenza, anche perché esiste una classe politica che palesemente non è interessata ad invertirla. Praticamente meno votano e meno problemi ci sono.
Nel 70 ci furono le prime elezioni per le regioni. Votarono il 94% degli elettori. 54 anni sufficienti per sminuire questa nostra fragile democrazia. Al Pd in fondo non è andata poi così male: ritorna a percentuali ( 28 %) accettabili. Ma rimane il punto di fondo. Con chi fare alleanze. Poi si vedrà in Umbria ed Emilia. Ma come si dice: le vie del Signore sono infinite. Una cosa è certa: si passa dalla sinistra sbrindellata all’opposizione sbrindellata. Può dormire sonni tranquilli la Meloni. Sul dossieraggio che dire? Innanzitutto che è sintomo e causa della stessa crisi democratica del nostro Paese.
Probabilmente ci sono tre livelli di casi.
Il primo quando, sempre probabilmente i “curiosi” sono magistrati e gli esecutori singoli graduati della Guardia di Finanza. Il tutto descritto mirabilmente nel libro il “Verminaio”. Secondo: il caso pugliese dove, sempre probabilmente un ex funzionario di Intesa San Paolo non sapeva che fare ed ha spiato i conti correnti di famose persone italiane, dalla politica allo spettacolo.
Il terzo, se mai fosse possibile stilare una graduatoria, il più inquietante. Persone che sotto compenso volavano il data base nazionale.
In tutti e tre i casi è stata la magistratura a scoperchiare il vaso di pandora.
Ed anche qui aspetterò gli sviluppi delle vicende. Tra curiosità ed apprensione.
Difatto non è bello e dunque inquietante che tra i prezzi che si pagano alla notorietà ci sia anche la violazione della propria privacy.
Con una ultima considerazione finale: molti sapevano ed hanno, come al solito, taciuto.
PATRIZIO TOSETTO
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