mercoledì 16 ottobre ore 21 al Teatro Erba: Ciò che uno amae serata inaugurale, un’edizione tra i RIVOLUZIONARI LIRICI GRECI, MOLIЀRE, PLAUTO, EURIPIDE e CICERONE
Il Festival si tiene dal 16 ottobre al 5 novembre ed è dedicato al maestro Piero Nuti
Al 6°anno l’iniziativa di “teatro regalato” OSPITI DI ADRIANA per i CITTADINI A BASSO REDDITO
Edizione numero 26 per il seguitissimo Festival di cultura classica, nato su progetto culturale di Germana Erba e Pierpaolo Fornaro e su progetto artistico di Adriana Innocenti e Piero Nuti e sviluppato da Torino Spettacoli anno dopo anno in una rigenerazione fortemente partecipata dal pubblico e dagli operatori.
La Compagnia Torino Spettacoli è infatti una realtà di primo piano nel panorama nazionale con specializzazione trentennale, fin dai primi coraggiosi esperimenti dedicati all’antica poesia greca sul palcoscenico del Teatro Alfieri di Torino, nei Classici antichi, restituiti allo spettatore di oggi.
Il Festival è in scena al Teatro Erba di Torino, come da consolidata tradizione nel mese di ottobre e, precisamente, a partire dal 16ottobre e fino al 5 novembre 2024 con nuove produzioni e riprese ospitate tra l’altro in Festival e Teatri di prestigio quali Ferie di Augusto al sito archeologico di Benevagienna (CN), Teatri di Pietraall’antico anfiteatro di Sutri (VT), il Mese della Cultura di Carmagnola e l’ottocentesco Teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana.
L’inaugurazione del 26° Festival di cultura classica è affidata all’omaggio, immancabile e scaramantico alla prima edizione del Festival con la conferenza-spettacolo Ciò che uno ama, dedicato ai rivoluzionari poeti lirici greci, mercoledì 16 ottobre ore 21 (ingresso gratuito con biglietto con scelta posto da prendereagilmente al sito www.torinospettacoli.it).
L’omaggio inaugurale è anche occasione solenne per dedicare lamanifestazione al maestro Piero Nuti, divulgatore competente e affascinante, che tanto ha fatto per la diffusione della cultura classica antica.
Il Festival si sviluppa poi nel solco di quattro straordinari autori: Molière, Plauto, Euripide e Cicerone.
I riflettori, infatti, oltre che sui lirici greci, sulla comicità di marca e sulle orazioni giudiziarie sono puntati in questa edizione anche sulla dimensione tragica nei versi del grande poeta ateniese.
Credendo che il Teatro non possa prescindere da un bagaglio forte di temi e motivi di valenza etica, intellettuale e artistica, Torino Spettacoli riserva spazio di significato alla cultura classica. Concepito per portare in scena i capolavori greci e romani, radici alle quali attingiamo a tutt’oggi, il Festival rinnova il proposito di coinvolgerespettatori, docenti e studenti in una fruizione consapevole resa ancora più forte quando i giovani recitano per altri giovani, in un generazionale spirito di clan. Questo diviene motivazione e anche scoperta gratificante capace di produrre nella mente dello spettatore un’inclinazione avvalorante: vero dono di quell’eterno ottimo pedagogo che è il dio del teatro.
Anche questa edizione del Festival si caratterizza per l’iniziativa Ospiti di Adriana, giunta al suo sesto anno. Da sempre Torino Spettacoli è attento alle esigenze delle categorie meno favorite di fruitori e dialoga con l’associazionismo legato alla terza età, al volontariato e al disagio e rinnova un regalo speciale per il pubblico torinese, appunto “Ospiti di Adriana”: 30 abbonamenti a 2 titoli a scelta del cartellone del 26°Festival di Cultura Classica. Potranno accedere a questi doni teatrali le prime 26 richieste (il numero si lega all’edizione) pervenute a info@torinospettacoli.it, complete del requisito di ammissione: fascia ISEE
inferiore a € 15.000 annui per nucleo familiare.
L’iniziativa porta questo nome in omaggio alla grande attrice Adriana Innocenti che del Festival di Cultura Classica fu tra i fondatori, a fine anni’90. Una carriera straordinaria intessuta di radio, cinema e televisione, la sua, ma con al primo posto sempre il teatro.
E, in particolare la dimensione classica degli autori latini e greci.Adriana amava portare lo spettacolo e la cultura nella vita delle persone e ricordava le mille fatiche affrontate, da giovane, per potersi pagare un abbonamento teatrale (e le agognate lezioni di perfezionamento nel canto!).
Il 26° Festival di cultura classica è gemellato con il 19° Festival teatrale Ferie di Augusto.
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Ecco il calendario completo
e le schede illustrative del 26° Festival di cultura classica:
Teatro Erba Torino – mercoledì 16 ottobre ore 21
serata inaugurale e di illustrazione del 26° Festival
CIÒ CHE UNO AMA Poeti lirici dell’antica Grecia in scena
con i Beniamini Torino Spettacoli LUCIANO CARATTO e ELISABETTA GULLI’
e la partecipazione dei G.E.T. Germana Erba’s Talents
con chiacchiere antiche e moderne con
PAOLO ACCOSSATO, ELIA TEDESCO, IRENE MESTURINO, GABRIELE BOLLETTA e YUKA GODA
ritorna lo spettacolo-conferenza tradotto da Dario Del Corno in omaggio alla 1a edizione del Festival
“Alcuni dicono che una schiera di cavalieri, altri di fanti, altri di navi
sia sulla nera terra la cosa più bella,/ io ciò che uno ama”(Saffo)
Era il 1997 e debuttava, sul palcoscenico del teatro Alfieri di Torino (con il pubblico ospitato sulla scena!) lo spettacolo-conferenza da cui nacque, l’anno successivo, il Festival di cultura classica, creato dal Teatro Popolare di Roma e dal Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli. I versi che si ripropongono sono antichissimi, temporalmente lontani millenni eppure molto vicini a noi perché parlano di cose che ci riguardano: “la dolcezza dell’amore e dell’amicizia, la rabbia dell’odio, il dolore dell’addio, la gioia di un incontro erotico, il piacere dello stare insieme… ci parlano dei tanti aspetti della vita con una essenzialità che giunge al cuore delle situazioni”.
Il “salotto teatrale” di corso Moncalieri rende giustizia alla rivoluzione che, a partire dal VII secolo a.C. in Grecia, nel Peloponneso, in Asia Minore, nelle isole dell’Egeo e nella Magna Grecia si diffonde grazie appunto ai poeti “lirici greci” che, a differenza dei cantori della poesia epica nata nei palazzi dell’epoca micenea per eternare le gesta degli eroi del passato, cantano sé stessi, la propria esperienza individuale e i sentimenti in autoritratti folgoranti. Tra i passaggi più suggestivi, i versi di Archiloco che, per la prima volta nella poesia europea, precorrendo saffo, sente l’amore come un’esperienza che toglie le forze e ottunde la sensibilità. In queste righe non possiamo racchiudere tutte le emozioni ma citiamo almeno il vertice raggiunto dalla poetessa di Lesbo nel riconoscere l’impulso imperioso della passione amorosa.
L’interpretazione è affidata a due Beniamini Torino Spettacoli: Luciano Caratto e Elisabetta Gullì, dalle voci e dal pathos straordinari.
L’occasione è solenne per dedicare la manifestazione al maestro Piero Nuti, divulgatore competente e affascinante, che tanto ha fatto per la diffusione della cultura classica antica. E questo capita nel giorno in cui è nata Adriana Innocenti, appunto il 16 ottobre, argentea come la luna che canta Saffo. La serata inaugurale prosegue con la partecipazione degli incantevoli G.E.T. Germana Erba’s Talents e con l’illustrazione del 26°Festival grazie agli interventi dei Beniamini della Compagnia Torino Spettacoli.
Ingresso gratuito con scelta posto e biglietto direttamente al sito www.torinospettacoli.it.
Teatro Erba – da giovedì 17 a martedì 22 ottobre
(ven 18 e sab 19 ottobre ore 21 – dom 20 ottobre ore 16
scolastiche ore 10: gio 17 ottobre, lun 21 e mar 22 ottobre)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
ELIA TEDESCO
STEFANO FIORILLO ENZO MONTESANO VALENTINA MASSAFRA
e con i Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella, Mattia Tarantino, Gianluca Procida
Martina Marrucchiello e Alessia Cargnin
LA COMMEDIA DELLE TRE DRACME
di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Trinummus di Plauto – regia Elia Tedesco e Girolamo Angione
coreografie Gianni Mancini – musiche Simone Gullì – produzione Torino Spettacoli
La nuova produzione plautina, fenomeno comico dell’estate
Fenomeno comico dell’estate 2024, approda al Teatro Erba di Torino la nuova produzione della Compagnia Torino Spettacoli: La Commedia delle 3 Dracme (Trinummus) che ci fa ridere da 2000 anni!
Torino Spettacoli ha una specializzazione nel teatro antico e, in particolare, nel filone dei capolavori comici di Plauto, a cura di Gian Mesturino e Girolamo Angione.
La commedia delle 3 Dracme si caratterizza per venatura ironica e straripante comicità e appartiene al gruppo delle “commedie romanzesche”. E’ la storia di un giovane scialacquatore che viene salvato, tramite un benevolo raggiro, da un vecchio amico del padre e dall’immancabile “servo plautino” parassita… L’autore tocca il tema dell’amicizia: il fedele Callicle, per proteggere il tesoro segreto custodito nella casa dell’amico Carmide, è pronto ad acquistarla a sue spese e a sfidare la maldicenza della gente; Lisitele ha buon cuore ed è disposto, pur d’aiutare l’amico Lesbonico, a sposarne la sorella senza dote. Plauto è immenso, capace di continue sorprese e se ne ama la “vis comica”, la battuta spassosa, la risata che viene dal cuore. La maestria misteriosa di Plauto consiste nella capacità di una costruzione artistica finissima, mantenendo il contatto col reale; nel compiere il miracolo estetico di fondere la raffinatezza dello scrittore forse più aperto della latinità, col mondo della suburra, di scherzare, ma in modo degno di un uomo libero, come annotava Cicerone. Così Indro Montanelli: “Se non fosse stato per Plauto, (il più grande autore comico di sempre), il teatro romano non sarebbe nato e noi non vi troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito” .
mercoledì 23 ottobre ore 10 e giovedì 24 ottobre ore 21
LE TROIANE
di Euripide – regia Stefano Fiorillo
con i G.E.T. Germana Erba’s Talents
e con i Beniamini Torino Spettacoli PATRIZIA POZZI eSTEFANO FIORILLO
Il più forte e attuale grido di denuncia della guerra
Un grido di denuncia radicale della guerra e di ogni potere esercitato dall’uomo sull’uomo. Un dramma umano, evocatore di quella grande artista e messaggera di pace che è stata Adriana Innocenti, maestra del regista Fiorillo, che si fa universale e così tristemente attuale nell’epoca in cui viviamo. Una guerra vista dagli occhi degli sconfitti, in un défilé tragico di donne che urlano la loro solitudine nella spirale di morte che sono costrette a subire. Ecuba, Andromaca, Cassandra: una regina anziana privata del trono, una vedova devota a cui viene ucciso l’unico figlio erede al trono e una figlia ritenuta da tutti una malata di mente. Tre regine esautorate. Sono fantasmi, scheletri svuotati dell’anima. Su tutte, incombe il trauma dello sradicamento dagli affetti familiari e la triste partenza verso un luogo lontano che ha sapore di schiavitù e morte. Su tutte incombe la figura mitica della bella Elena che chiede a gran voce giustizia e che a più riprese considera questa guerra come il risultato della divina volontà degli dei. A distanza di due millenni, il capolavoro classico mantiene intatta la sua forza dirompente e la sua attualità.
mercoledì 23 ottobre ore 21 e giovedì 24 ottobre ore 10
GRANDI PROCESSI DELL’ANTICHITA’
a cura di Gian Mesturino e Elia Tedesco
con i BENIAMINI TORINO SPETTACOLI
ELIA TEDESCO STEFANO FIORILLO BARBARA CINQUATTI LUCA SIMEONE
Lo “spettacolo della giustizia” nelle più appassionanti pagine ciceroniane
Acclamato in tutta Italia e atteso ospite al 26°Festival di cultura classica ecco in scena un appassionato medley di prosa: Grandi Processi dell’antichità. Questa produzione vuole omaggiare il grande artista da sempre in prima linea nel proporre un teatro “nutriente per la consapevolezza degli individui e prezioso per l’autoanalisi di un’intera comunità”. Grandi Processi trae spunto dalla sua idea di “raccontare” 50 anni dedicati a mettere in scena “lo spettacolo della giustizia” ovvero le orazioni giudiziarie del più geniale avvocato di tutti i tempi, Cicerone. L’idea di proporre i grandi processi e le grandi orazioni dell’antichità nacque all’inizio degli anni ’50, a Genova, grazie al felice incontro tra il Professor Francesco Della Corte e un gruppo di universitari amanti del teatro, tra cui Vito Molinari e Piero Nuti che li presentarono con enorme successo nelle Università e nei teatri d’Italia. I fatti raccontati in questi processi sono antichissimi ma lo spirito in essi contenuto e le parole con le quali sono comunicati toccano direttamente la sensibilità contemporanea. La struttura drammaturgica curata da Elia Tedesco, al fianco di Piero Nuti sulla scena in questi anni nei lavori ciceroniani, e da Gian Mesturino, offre una carrellata e fa rivivere i passaggi più incalzantidegli adattamenti firmati dal maestro: Processo a un seduttore (Pro Caelio), Processo per corruzione (In Verrem), Il coraggio fa 90! (Pro Milone) e Processo a un cittadino (Pro Archia Poeta).
Teatro Erba – da venerdì 25 a martedì 29 ottobre
(ven 25 e sab 26 ottobre ore 21 – dom 27 ottobre ore 16
scolastiche ore 10: lun 28 ottobre e mar 29 ottobre)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
ELIA TEDESCO STEFANO FIORILLO
VALENTINA MASSAFRA ENZO MONTESANO
e con i G.E.T. Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella Gianluca Procida
IL SOLDATO FANFARONE
di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Miles Gloriosus di Plauto
regia Elia Tedesco e Girolamo Angione – coreografie Gianni Mancini
produzione Torino Spettacoli
La più amata e divertente commedia del maestro insuperato della comicità
25 anni di repliche dell’edizione Torino Spettacoli!! Un soldato tracotante, un servo furbissimo e una galleria di personaggi per la più amata e divertente commedia del maestro insuperato della comicità.
Miles Gloriosus, Menecmi, Pseudolus, Mostellaria, Aulularia, Epidicus e Rudens costituiscono una serie che ben rappresenta, nella tipologia dei personaggi, nella imprevedibilità delle situazioni, nella ilarità delle battute, nella mobilità dell’azione, l’inesauribile vitalità dell’autore antico; archetipo artistico e quasi antropologico, perenne e sublime, dell’Homo ridens che nell’Homo sapiens, fortunatamente, così permane. Plauto: il primo, grandissimo e insuperato maestro della comicità a teatro. Fra i suoi titoli, il Miles Gloriosus è certamente quello più amato dal pubblico per la straordinaria invenzione di quel Soldato fanfarone che, nei secoli a seguire e a partire dalla commedia dell’arte, ha segnato di sé alcuni dei momenti topici della storia del teatro occidentale. Tutto in Plauto è moderno: la comicità di situazione, l’invenzione linguistica, il contributo della musica, la modernissima lezione della contaminatio: mettere in scena Plauto vuol dire tornare alle radici della comicità e, nello stesso tempo, metterne a frutto gli esiti più attuali. In questa prospettiva, trascurando l’originale ambientazione greca, la scelta più rilevante è stata quella di collocare la vicenda nella città in costruzione d’una provincia romana colonizzata. I Romani sono appena arrivati ma la fanno da padroni e il Miles, campione di tracotanza, non lega affatto col carattere dei locali che, dunque, sono ben lieti di collaborare alla buona riuscita della beffa che un simpatico servo ordisce ai suoi danni per liberare la ragazza rapita dal soldato durante una missione precedente.
mercoledì 30 ottobre ore 21 – martedì 5 novembre ore 10
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
ELIA TEDESCO
ANFITRIONE
di Molière – elaborazione e regia Girolamo Angione – riallestimento Elia Tedesco – musiche Bruno Coli
con i Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella, Mattia Tarantino,
Gianluca Procida e Alessandro Benvenuti
“La commedia più bella del mondo”, fonte inesauribile di ispirazione teatrale
Thomas Mann ha definito Anfitrione “la commedia più bella del mondo”. Infatti, il grande mito del truffaldino amplesso di Giove con Alcmena, da cui nacque il semidio Ercole, ha trovato più volte la via del palcoscenico: dai lontani tempi del latino Plauto al primo Ottocento del tedesco Heinrick von Kleist o al Novecento del francese Jean Giraudoux, passando dalla celebre versione di Molière. Nel 1668 Molière riprende la situazione plautina della beffa ordita dagli Dei ai danni dei mortali e l’esilarante gioco degli scambi di identità e degli incidenti che ne conseguono, per farne una commedia perfetta in cui, pur divertendosi ad ammiccare in modo neppure troppo velato agli amori in corso alla corte di Luigi XIV, declina virtù artistiche e valenze universali, capaci di risultare contemporanee in ogni tempo.
Il mondo antico, barocco e contemporaneo si mescolano nel gioco dei costumi, delle musiche e delle danze, per una commedia in cui convivono, concertati con assoluto virtuosismo, gli elementi più diversi: il basso e l’alto, l’umano e il divino, l’eroismo ed il cinismo. Una questione privata diventa così attraverso l’arte del teatro un discorso sull’esproprio dell’identità e sull’arroganza dei potenti.
Biglietti e Abbonamenti al 26°Festival di cultura classica
posto unico € 18,00 + 1 prev
ridotto (over60, gruppi, abbonati** e conv) € 12 + 1 – speciale* € 9
scolastica al mattino € 9 – docenti accompagnatori omaggio
MiniAbbonamento a 2 titoli del Festival a scelta € 23 – speciale* € 16
*und26, studenti, docenti, persona con disabilità e accompagnatore
** possessori di abbonamento teatrale 24/25 a Torino o in giro per l’Italia!
Informazioni e Acquisto Biglietti:
-direttamente al sito www.torinospettacoli.it oppure via whatsapp al numero 320.9050142
–al Teatro Erba di Torino; -tramite Ticketone: www.ticketone.it
-Info: tel. 011.6615447/011.6618404 – info@torinospettacoli.it
UFFICIO SCUOLE: tel. 011.3999630/011.6615447 e 351.8141624 – info@torinospettacoli.it
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