“I promotori del Referendum Abrogativo in tema di Cittadinanza, in perfetto stile demagogico e propagandistico, propongono di risolvere un problema complesso con una soluzione semplice e semplificata, ad uso e consumo della propria base elettorale ideologizzata: non è tramite la concessione più rapida e semplice di un passaporto che si possa agire positivamente sull’annoso problema dell’integrazione socio-culturale degli immigrati regolari”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il quesito referendario, al termine di una riunione del Direttivo Nazionale dell’Associazione.
“L’integrazione sociale e culturale passa attraverso un ‘percorso‘ di accettazione, assimilazione e condivisione di valori, storia e cultura del Paese ospitante ed accorciare le tempistiche per l’ottenimento del passaporto italiano, non inciderà minimamente su questo aspetto”, aggiunge Desirò a nome dell’Associazione.
“Il rischio sarà quello di ritrovarsi con migliaia o, addirittura, milioni di concittadini che non condividono i nostri valori e, anzi, vedono il ‘vivere all’occidentale‘ come un disvalore per sé e per il proprio nucleo familiare. I casi di cittadini extracomunitari che segregano moglie e figlie, le maltrattano o arrivano a commettere un omicidio per un paio di jeans, sono conosciuti e non casi isolati”, continua Desirò.
“Questo referendum è, come ormai uso consolidato della sinistra-centro italiana, puramente di propaganda. Un pieno processo di integrazione socio-culturale, al termine del quale siano assicurati a tutti i pieni diritti derivanti dall’ottenimento della cittadinanza italiana, richiede un percorso più approfondito nella tutela dell’intera collettività. Per questo, nei prossimi giorni, presenteremo una nostra proposta articolata, elaborata con esperti del settore, più efficace alla soluzione di un tema fin’ora approcciato trasversalmente con tante, troppe, prerogative demagogiche”, conclude Desirò.
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