
Non è questione di agitare il tricolore e di cantare l’Inno di Mameli come fossimo in guerra, perché la discussione tra unità e federalismo è cosa antica e parte da Mazzini e Cattaneo. Che oggi si riproponga non deve scandalizzare, anche se il livello degli interlocutori oggettivamente è molto diverso. La nuovissima legge Calderoli sulla Autonomia differenziata ha suscitato e susciterà aspri dibattiti come accade in democrazia. Il nome di Calderoli non è in effetti una garanzia, visti i precedenti relativi ad una legge elettorale, definita dallo stesso ministro, “una porcata”.
Caro prof., pur da vecchio leghista (spesso critico), non posso che concordare con le tue obiezioni sulla legge appena approvata, in particolare per quanto riguarda la scuola e la sanità. Non dubito delle buone intenzioni di Calderoli e di governatori come Zaia, ma le voragini di bilancio di regioni come la Sicilia stanno a dimostrare che qualcosa non funziona.