RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
Olivia Manning “La grande fortuna” -Fazi Editore- euro 18,50
Già solo la vita di Olivia Manning è stata un romanzo e aiuta a inquadrare la sua sorprendente modernità.
E’ nata in Inghilterra agli inizi del Novecento (1908 – 1980) ed è cresciuta tra Londra e l’Irlanda sviluppando il senso di non appartenenza a nessun luogo. Poi con il marito tra – 1938 e 1946- ha condotto una vita da giramondo vivendo in Romania, Grecia, Egitto e Palestina.
In quegli anni la Manning ha scritto le due trilogie dei Balcani e del Levante, pubblicate tra anni Sessanta e Settanta. Protagonisti sono i novelli sposi Guy e Harriet Pringle, oggi li chiameremmo due expat che viaggiano a lungo e provano a ricostruirsi una comunità fuori dal loro paese.
Guardano l’Est con gli occhi del cittadino britannico che tende a vivere all’interno della sua enclave e guarda al resto del mondo con cauto sospetto.
L’autrice mette a fuoco le dinamiche dell’enclave britannica di Bucarest alla vigilia della Seconda guerra mondiale. Più che raccontare il mondo dei Balcani, ritrae quello degli espatriati, spie, diplomatici britannici che patiscono sentirsi sradicati.
Tra i vari personaggi che la coppia incrocia ci sono il principe Yakimov, russo bianco, nobile decaduto sempre in bolletta che campa di espedienti, a metà tra parassita e marionetta. E Sophi, studentessa romena che ha evidenti mire su Guy e scombussola Harriet. Sullo sfondo serpeggia subdolo lo spettro della guerra.
Elspeth Barker “O Caledonia” -Bompiani- euro 18,00
L’autrice è nata come Elspeth Langlands a Edimburgo nel 1940, (morta nel 2022), cresciuta in un castello neogotico a Drumtochty in Scozia dove i genitori avevano aperto una scuola per maschi, aperta poi anche alle femmine.
A 20 anni si innamora del poeta George Baker, molto più grande di lei e con 10 figli nati da legami precedenti. Si sposano e ne mettono al mondo altri 5. “O Caledonia” è il suo unico romanzo e fu subito un caso letterario; salvo poi essere dimenticato, mentre Elspeth si dedicò al giornalismo e alle collaborazioni con prestigiose testate, e per aiutare la famiglia dava anche lezioni di latino e greco.
La protagonista di “O Caledonia” è Janet, una fanciulla fuori dagli schemi, ribelle, solitaria, amante degli animali e poco dell’umanità. Il prologo del romanzo è di quelli ad alto impatto.
La 16enne Janet viene trovata morta con indosso un abito da sera nero della madre. I genitori, che poco la tolleravano da viva, la seppelliscono in un angolo, lontano dalla tomba di famiglia, nel cimitero, poi il suo nome non verrà mai più pronunciato. Janet andava dimenticata e leggendo capirete anche perché…
Mirina Lee “Le otto vite di una centenaria senza nome” -NORD- euro 19,00
E’ affascinante la vita della protagonista del romanzo di esordio di Mirina Lee, nata e cresciuta nella Corea del Sud, oggi residente a Hong Kong. Racconta la rocambolesca vita di una quasi centenaria che ha attraversato i drammi di due guerre – del Pacifico (1941-1945) e quella di Corea (1950-53)- per sopravvivere è ricorsa a tutti gli espedienti possibili, cambiando spesso identità.
Il suo vero nome non è dato sapere, però ora, agli sgoccioli di una vita lunga e parecchio perigliosa, nella casa di riposo dove vive e si fa chiamare signora Mook (ennesimo nome falso) rivela il suo passato a un’impiegata che raccoglie i ricordi degli anziani per scrivere i loro necrologi.
Un’autentica vita da romanzo, dalla nascita nella Corea occupata dai Giapponesi, fino ai giorni nostri. Un’esistenza che per il suo necrologio riassume in 8 parole: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante, madre….ne manca una sola e verrà svelata solo all’ultimo.
Il corposo romanzo narra una vita camaleontica, sfuggente, che ha affrontato prove durissime con coraggio e, quando proprio necessario, anche ferocia…
Valentina Cresta, Simonetta Mazzi, Luciano Rosselli “Urbex. La seduzione
dell’abbandono” -Erga edizioni- euro 12,00
E’ la raccolta di foto di tre esploratori urbani che per passione, mestiere, curiosità e molto altro cercano luoghi abbandonati e ne ritraggono segreti, meraviglie, tracce del passato.
Urbex è l’abbreviazione di “Urban exploration” ovvero la riscoperta di case, ville, fortificazioni, cimiteri, fabbriche, edifici religiosi e altri luoghi che l’uomo non ha più abitato da tempo, consegnandoli a un oblio polveroso che racconta vite passate. Fascino a tonnellate.
Anche luoghi da tutelare e nei quali si entra con rispetto profondo, perché ormai sono invasi dalla natura che rischia di distruggere il poco che ancora resta.
La passione che muove gli urbex è anche denuncia e grido di aiuto per tutelare e recuperare un prezioso patrimonio che l’incuria dell’uomo ha lasciato indietro.
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