Teatro regio, foto M. Martellotta

“Il teatro che visse due volte – i segreti della ricostruzione del Regio”

Laura Curino interprete dello spettacolo finale per i cinquant’anni del Teatro Regio

A conclusione di un anno di festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della rinascita del Teatro Regio di Torino, andrà in scena uno spettacolo in prosa appositamente creato per l’occasione. Questa prima assoluta ha come protagonista Laura Curino, che farà rivivere la storia del Regio a partire dalla funesta notte dell’incendio del 1936 fino alla sbalorditiva rinascita con Maria Callas, nell’avveniristico teatro progettato da Carlo Mollino.

In una Torino a prevalente missione industriale, segnata dalle sommosse degli anni Sessanta, tra dibattiti e scontri socio-politici, rinvii e ripensamenti e sterzate dell’ultimo minuto, lo spettacolo mette in scena un racconto intrigante scritto da Vittorio Sabadin, per la regia, il video e le luci di Marco Rampoldi. La pièce nasce da un’idea di Paolo Cantarella.

Molti teatri d’opera hanno incontrato le fiamme nella loro lunga storia ma nessuno al mondo ha conosciuto una storia così lunga e enigmatica per giungere alla propria ricostruzione come il Teatro Regio, dall’8 febbraio 1936, data dell’incendio che in pochi anni distrusse quasi due secoli di storia, fino al 1973, anno della rinascita.

“Quando Paolo Cantarella, già Presidente degli Amici del Regio ed ex consigliere di indirizzo del teatro, mi ha parlato dell’idea di questo spettacolo – afferma il Sovrintendente Mathieu Jouvin – ho subito pensato che fosse la chiusura ideale per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario. Il testo di Vittorio Sabadin ricostruisce benissimo il periodo storico intercorso tra l’incendio e la ricostruzione, la seconda guerra mondiale e la necessità di ricostruire la città, gli anni Cinquanta e Sessanta pieni di problemi politici e sociali, fino alla decisione del Sindaco di Torino Giuseppe Grosso di affidare il progetto a Carlo Mollino, il più stravagante ma anche il più geniale degli architetti torinesi, il quale disegnò un teatro bellissimo che ho ammirato e amato fin dal primo momento”.

Vittorio Sabadin, giornalista e scrittore, e da molti anni collaboratore del Teatro Regio per la drammaturgia di spettacoli per le scuole, afferma:” Le persone che oggi frequentano il Teatro Regio sono così abituate a vederlo in quell’angolo di piazza Castello da non farci più caso. È lì da cinquant’anni, un tempo abbastanza lungo da considerarlo ormai un edificio storico. La storia della distruzione del teatro precedente, e dei 37 anni che ci vollero per costruirne uno nuovo, si è persa nell’affievolirsi dei ricordi, quasi nessuno la conosce più, ma gli ingredienti per farla diventare uno spettacolo teatrale c’erano tutti: il dramma della notte dell’incendio, con il ‘fil di fumo’ che esce da una finestra visto da un passante, le fiamme che divorano tutto, la famiglia dei custodi intrappolata nell’appartamento, l’asinello che era stato usato in scena e che si salva perché era una star, la notte gelida con il ghiaccio sull’asfalto, il pompiere che attraversa tutta la città in bicicletta per dare il suo contributo nel cercare di salvare il teatro…e infine la serata d’inaugurazione con ‘I Vespri siciliani’ di Giuseppe Verdi e l’interpretazione della più grande celebrità dell’epoca, Maria Callas”.

Il direttore artistico Cristiano Sandri aggiunge:” Quando abbiamo pensato a chi avrebbe potuto interpretare questa prima assoluta, anche grazie alla collaborazione  del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, la prima artista sulla quale abbiamo puntato per recitare la storia del nuovo Regio è stata Laura Curino, una delle migliori interpreti del teatro di narrazione, vincitrice di numerosi riconoscimenti oltre al Premio Ubu e al Premio Hystrio, e da ultimo il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2023”.

Le immagini che popoleranno la scena, come un gigantesco album, provengono dall’Archivio storico del Teatro Regio e da numerosi archivi di rilievo, quali l’Istituto Luce, Rai Teche, Archivio La Stampa, Archivio Gazzetta del Popolo, Archivio storico Città di Torino. Lo spettacolo si inserisce dunque a pieno titolo nell’ambito di Archivissima 24 – il Festival e la Notte degli Archivi.

Biglietteria del Teatro Regio : Piazza Castello 215 – 011 8815241

 

Mara Martellotta

 

I segreti della ricostruzione del Regio

Spettacolo finale Regio 50

Piccolo Regio Puccini, venerdì 7 e mercoledì 12 giugno 2024 ore 20
Prima rappresentazione assoluta

Spettacolo teatrale da un’idea di Paolo Cantarella
Testo e ricerca storica di Vittorio Sabadin

Con Laura Curino

Regia, video e luci Marco Rampoldi

Con il sostegno di Banor Sim SpA

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Pichetto rilancia la corsa al nucleare

Articolo Successivo

Giovanni Goria, 30 anni dopo

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta