Rinviato a giudizio ex caporedattore tg Piemonte denunciato dal giornalista Ruggiero

Il tribunale torinese ha rinviato a giudizio per atti persecutori e abuso d’ufficio l’ex caporedattore centrale del tg regionale del Piemonte, Tarcisio Mazzeo. L’accusa è di aver causato le dimissioni di Michele Ruggiero, volto storico del telegiornale   del Piemonte che ha lavorato fino al maggio 2021 presso la sede Rai di via Verdi. Ruggiero aveva denunciato quelli che sarebbero stati ripetuti e ingiustificati soprusi che l’avrebbero costretto, nel marzo 2021, a dare le dimissioni dalla testata e dall’emittente pubblica. L’inchiesta, coordinata dal pm Gianfranco Colace, era partita da quella denuncia nella quale il giornalista sosteneva di essere stato “demansionato”, “esautorato” dai settori della politica e della cronaca giudiziaria  dal caporedattore e “costretto a rimanere al servizio della redazione con orari e turni ingiusti”, oltre che a “subire procedimenti disciplinari in modo pretestuoso”. Un insieme di presunti episodi “ritorsivi” e “svilenti” adottati nei suoi confronti nel periodo intercorso tra l’ottobre del 2017 e il marzo 2021. Una vicenda che aveva assunto anche risvolti politici con le accuse che sarebbero state mosse a Ruggiero di aver impresso, in alcuni servizi, un taglio politico piuttosto indulgente nei confronti del centrosinistra e troppo critico nei confronti dei Cinque Stelle come nel caso della vicenda che vide protagonista Luca Pasquaretta, all’epoca addetto stampa della sindaca Chiara Appendino, per il ruolo svolto nell’organizzazione del Salone del Libro. Un’altra situazione di forte contrasto con Ruggiero, che ricopriva il ruolo di capo servizio, riguarderebbe l’accusa che gli sarebbe stata contestata dal caporedattore di aver tagliato una frase nella presentazione del servizio sul suicidio di Bruno Binasco. La frase omessa, a parere di Mazzeo sarebbe stata  di grande valore giornalistico e storico, collegando Binasco alle traversie e all’arresto di Primo Greganti, il celebre “compagno G” nell’inchiesta di Mani Pulite. Le tensioni sarebbero proseguite nel tempo, mettendo in discussione anche la sfera dell’autonomia politica di Ruggiero come giornalista del servizio pubblico, incrinando il rapporto professionale al punto che Mazzeo chiese un provvedimento disciplinare nei suoi confronti tant’è che, qualche settimana dopo, il giornalista fu sollevato dal ruolo di “line”, cioè di gestione del Tg, cui concorrono i capi servizio. In un clima di esasperate tensioni interne intervenne anche l’Usigrai (il sindacato dei giornalisti Rai), sollecitato dal comitato di redazione. Un fatto interpretato – a quanto parrebbe – come una progressiva palese critica al suo operato da parte del caporedattore. Con la richiesta di rinvio a giudizio la procura torinese ha ritenuto credibile la versione dei fatti denunciata da Michele Ruggiero mentre Mazzeo, difeso dall’avvocato Maurizio Mascia, ha sempre respinto ogni addebito, ritenendo le accuse “false e infondate”. Il processo verrà celebrato tra dieci mesi, con il dibattimento fissato per il quattro marzo del 2025, ma è del tutto probabile che questa vicenda occuperà ancora le cronache cittadine.

M.Tr.

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