Dal 18 al 23 marzo a Torino al Polo del ‘900
La Settimana del Lavoro 2024 indaga i nuovi rapporti tra vita e lavoro
Sei giorni di incontri, dialoghi, seminari, workshop e proiezioni per analizzare come le persone stanno cambiando atteggiamento nei confronti del lavoro e di principi fino a ieri consolidati: dal fenomeno delle «grandi dimissioni» a un nuovo «Manifesto della qualità di vita di lavoro»
Quattro ricerche curate da Università di Torino, Osservatorio BenEssere Felicità e Randstad Italia forniranno scenari locali e nazionali per interpretare tendenze e priorità emergenti espresse dai vari attori del mondo del lavoro
Programma disponibile su Settimanalavoro.it: tra gli ospiti Linda Laura Sabbadini, Chiara Saraceno, Lorenzo Pregliasco, Guido Boella
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Cosa fare per rendere il lavoro più inclusivo, equo, gratificante? Come bilanciare produttività e benessere dei lavoratori? Cosa vuol dire lavorare bene? Cosa vuol dire vivere bene? Quali nuove competenze e capacità sono necessarie per adattarsi ai cambiamenti nel mondo del lavoro?
A queste domande intende rispondere la quarta edizione della Settimana del Lavoro, in programma a Torino, al Polo del ‘900, da lunedì 18 a sabato 23 marzo 2024, rassegna biennale curata da ISMEL Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, in collaborazione con Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024 e con il sostegno di Fondazione CRT.
Docenti, ricercatori e ricercatrici, professionisti, parti sociali, rappresentanze politiche, sindacali e datoriali analizzeranno come sta cambiando per gli italiani il rapporto con il lavoro, inteso come cultura e sistema di valori, in particolare per i più giovani. Al centro della discussione sarà proprio questo diverso atteggiamento delle persone rispetto a quelli che fino a ieri erano considerati principi consolidati, con l’obiettivo di raggiungere una reale qualità di vita di lavoro.
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