La Giornata della Donna a Venaria Reale

La Città di Venaria Reale e la Fondazione Via Maestra organizzano, in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, la mostra fotografica e documentaria “Faccio quello che voglio! – Donne oltre le convenzioni”, a cura di Simona Fiore e Francesca Gentile.

Il progetto nasce da una riflessione su come, per tante donne, la scelta di un percorso professionale o sportivo considerato maschile nell’immaginario collettivo, comporti una sfida sotto tanti punti di vista. Da qui è nata l’idea di una mostra fotografica. Scelte spesso osteggiate, in famiglia o nei luoghi stessi di lavoro, altre volte invece (quasi a sorpresa), incoraggiate e sostenute in quegli ambienti che a un primo sguardo potrebbero non sembrare per nulla inclusivi.

Il sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, dichiara: «Una mostra che aiuta a mantenere alta l’attenzione sul tema dell’uguaglianza di genere. Donne libere che, con caparbietà e sacrificio, hanno conseguito la propria realizzazione, e le cui storie possono essere d’ispirazione per le generazioni più giovani. Un messaggio positivo, d’incoraggiamento, in opposizione allo stereotipo e alle discriminazioni che sono tra i molteplici aspetti che caratterizzano la violenza di genere».

Il percorso espositivo si compone di una ventina di fotografie, ciascuna dedicata a una protagonista. A corredo delle immagini, colte durante alcuni momenti della loro giornata lavorativa, una didascalia raccoglie, oltre ai dati della persona ritratta, un suo breve intervento che racconta le difficoltà, le sfide e i traguardi raggiunti.

Affermano le curatrici Fiore e Gentile: «Vogliamo dare voce a tutte quelle donne che hanno scelto carriere professionali e sportive non convenzionali, dimostrando che la capacità non dipenda dalla forza fisica o da diverse qualità intellettive, ma dallo studio, dall’abilità e dal sapersi destreggiare. Attraversando gli ambiti più disparati, ci siamo imbattute in figure femminili caparbie ed impegnate, che ogni giorno danno il loro contributo al cambiamento. Da questi incontri sono nate le nostre fotografie, per restituire le loro condizioni lavorative, le difficoltà, così come i momenti di gioia e realizzazione».

Inoltre, a seconda dell’ambito, vengono fornite alcune informazioni a carattere statistico e storico per poter dare al pubblico una visione generale della partecipazione femminile al lavoro in Italia. Inquadrando con lo smartphone i QR code su ogni pannello, si accede a contenuti multimediali relativi a ciascuna donna.

L’assessora alla Cultura, Marta Barbara Santolin, commenta: «Il tema della mostra è particolarmente attuale, oltre che trasversale. L’autodeterminazione e l’indipendenza sono al centro della vita delle protagoniste: la crescita, il riscatto, l’autodeterminazione passano soprattutto attraverso i percorsi professionali. E’ un preciso dovere delle amministrazioni pubbliche tenere alto il livello di attenzione e stimolare la riflessione culturale su questo argomento, sia nel mondo degli adulti sia  in ambitoscolastico e tra le nuove generazioni».    

Simona Fiore e Francesca Gentile sono videomakers e fotografe. Durante il loro percorso si sono spesso trovate a svolgere il proprio lavoro in ambienti quasi esclusivamente maschili. Dal confronto con questo mondo e dalle riflessioni che ne sono scaturite è nata l’esigenza di realizzare questo progetto.

Mirco Repetto, direttore artistico Fondazione Via Maestra, aggiunge: «Da sempre siamo attenti a proporre momenti di attenzione e riflessione su temi che sono al centro della dialettica sociale e politica. È dunque con grande piacere che al Teatro Concordia accogliamo, nel giorno dedicato alla Festa della donna, la mostra “Faccio quello che voglio! – Donne oltre le convenzioni”, a cura di Simona Fiore e Francesca Gentile, che potrà così essere vista e partecipata dal numeroso pubblico che interverrà agli spettacoli previsti per l’8 marzo alle ore 21:00 e il 10 marzo alle ore 16:00».

La mostra viene inaugurata venerdì 8 marzo al Teatro della Concordia, in concomitanza con lo spettacolo “I dialoghi della vagina”. Successivamente sarà visitabile al Liceo Juvarra solo per scuole su prenotazione.

SEDI E ORARI

Teatro della Concordia, corso Puccini: venerdì 8 marzo 20:00 – 23:30; domenica 10 marzo ore 15:00 – 19:30

L’accesso alla mostra è libero, ma non dà diritto all’ingresso in sala per assistere allo spettacolo.

Liceo “Filippo Juvarra”, via Bruno Buozzi 16: martedì 12 e giovedì 14 marzo, ingresso riservato alle scuole su prenotazione.

Sempre venerdì 8 marzo, un’altra iniziativa è in programma nella Sala del Consiglio comunale, in piazza Martiri della Libertà 1. Alle ore 16:30, l’incontro “Le donne in un mondo del lavoro in evoluzione: verso un pianeta 50-50 nel 2030” (il tema scelto mira a promuovere il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, e nello specifico gli obiettivi numero 5 e 4).

Un dibattito a cui parteciperanno il sindaco Fabio Giulivi e l’assessora alle Pari Opportunità, Paola Marchese, organizzato dalle associazioni Cultura Senza Frontiere e La Crisalide di Ieri e di Oggi, con le presidenti Soraya Chabouha e Carmela Furfari, in collaborazione con la Pro Loco Altessano – Venaria Reale e col patrocinio della Città di Venaria Reale. Attraverso le storie di vita e professionali raccontate direttamente dalle protagoniste, in rappresentanza delle comunità di Italia, Algeria, Francia, Germania, Spagna, Svizzera: Nawal Caloul, Maria Flora Sartor, Leiva Felisa Hidalgo, Valeria Lastilla, Fatia Bentorki, Federica Crescimone, Faiza Bouzegza, Elena Ricci, Federika Arbogiast, Keira Bellahmar, verranno affrontate le difficoltà per le donne di avere le stesse opportunità dei maschi nel raggiungere obiettivi che sempre più sono comuni ai diversi generi.

L’assessora alle Pari Opportunità, Paola Marchese, afferma: «Un’analisi che, affrontando il tema di quest’anno della Giornata Internazionale della Donna, vuole accorciare le distanze di genere con al centro quei lavori che erano solo maschili, evidenziando quanto ancora sia necessario lavorare, affinché tutte abbiano le stesse opportunità».

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