In scena ne “Le serve” di Jean Genet Eva Robin’s nei panni di Madame, grande femme fatale

 

 

Martedì 27 febbraio prossimo, alle 19.30, debutta al teatro Gobetti il capolavoro di Jean Genet intitolato “le serve”, per la traduzione di Monica Capuani e la regia e l’adattamento di Veronica Cruciani.

Saranno in scena fino al 3 marzo, nel ruolo di Madame, Eva Robin’s, icona transgender dall’originale percorso teatrale, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna nei panni di Solange e Claire, due giovani attrici della compagnia del Teatro Stabile di Torino.

Capolavoro composto da Genet nel 1947, “Le serve” rappresenta un perfetto congegno metateatrale, liberamente ispirato a un fatto di cronaca che sconvolse l’opinione pubblica francese degli anni Trenta.

Secondo Jean Paul Sartre questo testo “è uno straordinario esempio di un continuo ribaltamento tra essere e apparire, tra immaginario e realtà”. La storia scritta da Genet, ispirata da un reale fatto di cronaca accaduto nel febbraio del 1933 a Le Mans, in Francia, è quella di due cameriere che amano e odiano al tempo stesso la loro padrona, Madame.

Genet presenta le due sorelle Solange e Clare nella loro vita quotidiana, nell’alternarsi tra fantasia e realtà, fra gioco del delirio e delirio reale. A turno le due cameriere recitano la parte di Madame, esprimendo il desiderio di essere “la signora” e ognuna di loro, a turno, recita la parte dell’altra cameriera, cambiando leggermente atteggiamento, dall’adorazione al servilismo, dagli insulti alla violenza.

La rivolta delle serve contro la padrona non è un gesto sociale, ma un atto rivoluzionario, un rituale, che rappresenta l’incarnazione della frustrazione, dell’azione di uccidere l’oggetto amato e invidiato, che non potrà essere portata a compimento nella vita di tutti i giorni, ma viene ripetuta all’infinito come un gioco.

Secondo Sartre questo fallimento è inconsciamente insito nel cerimoniale stesso che le serve mettono in scena. Il tempo sprecato nei preliminari non porterà al compimento del rituale e la liturgia diventerà un atto assurdo, desiderio di compiere un’azione che non potrà mai superare la distanza che separa il sogno dalla realtà. Insomma si tratta di una fallimentare ripetizione magica, il riflesso deformato del mondo dei padroni, che le serve imitano, adorano e disprezzano.

In questa versione la vicenda viene trasposta nella realtà quotidiana di una città contemporanea, dove i temi del potere, delle disuguaglianze e del genere risultano amplificate. Eva Robin’s ha affrontato il personaggio di Madame ispirandosi alle donne fatali degli anni Quaranta, divenendo una femme fatale d’epoca, giovane e

Dal 27 febbraio al 3 marzo 2024

Le serve di Jean Genet

Teatro Gobetti, via Rossini 8, Torino

Orario degli spettacoli martedì giovedì e sabato ore 19.30, mercoledì e venerdì ore 20.45, domenica ore 16

Mara Martellotta

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