Auditorium Rai, sul podio il maestro Valčhua e al pianoforte il pianista ucraino Dmytro Choni

Nel concerto di giovedì 22 febbraio prossimo

 

Giovedì 22 febbraio prossimo, alle 20.30, il pianista ucraino Dmytro Choni è stato chiamato a sostituire Yefim Bronfman, indisposto, nel primo Concerto per pianoforte di Brahms.

Nell’agosto del 1853, il ventenne Johannes Brahms arrivava nella valle del Reno, incontrando per la prima volta i luoghi e le città di cui aveva tanto sentito parlare. Metà del suo viaggio era però l’incontro a Düsseldorf, a fine settembre, con i coniugi Schumann. Fu proprio l’entusiasmo di Schumann a spingere Brahms a scrivere il suo primo concerto, realizzato per pianoforte e orchestra. Proprio con Schumann il genere, dopo anni di composizioni virtuosistiche, era tornato a stabilire un giusto equilibrio tra solista e orchestra. Brahms pensava a qualcosa di più avanzato, riscoprendo nella forma concerto un contenitore in grado di sfruttare le conquiste nate in ambito sinfonico. La stesura di questo concerto fu particolarmente travagliata, e solo nel 1858, dopo quattro anni di ripensamenti, il concerto in Re minore arrivò a presentarsi al mondo musicale nella sua veste definitiva. La prima esecuzione pubblica avvenne ad Hannover, con Brahms al pianoforte, il 22 gennaio 1859, suscitando una reazione scomposta e infastidita da parte del pubblico. A sconcertare la sala furono le proporzioni monumentali del lavoro, il suo respiro sinfonico e la sua densità di materiale tematico. Schumann era scomparso ormai da tre anni, ma nelle scritture di Brahms rimasero molte influenze del maestro.

Sul podio ritorna Juraj Valčhua, già direttore principale dell’Orchestra Rai di Torino dal 2009 al 2016, la cui carriera lo ha proiettato, dopo la direzione stabile dell’OSN della Rai e del San Carlo di Napoli, verso una dimensione internazionale, come ospite nelle compagini più prestigiose e che attualmente lo vede alla testa della Houston Symphony Orchestra.

Nella seconda parte del programma, Valčuha proporrà la Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann scritta tra il 1845 e il 1846 a Dresda, in uno dei periodi più difficili della vita del compositore, quando la sua instabilità psichica iniziò a manifestarsi in modo sempre più serio. La sinfonia fu portata a termine nell’ottobre del 1846. La malattia mentale contraddistinse il periodo di stesura della sinfonia e lo avrebbe condotto prematuramente alla morte.

La sinfonia fu eseguita per la prima volta al Gewandhaus di Lipsia, il 5 novembre 1846, per la direzione di Felix Mendelssohn.

Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino

Piazza Rossaro

Tel 0118104996

 

 

 

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