Palcoscenico danza 2023/2024 al teatro Astra

Una ricchezza di appuntamenti che prenderanno avvio il 10 febbraio prossimo

 

Il teatro Astra propone il suo palcoscenico Danza 2023/2024 ricco di appuntamenti che prenderanno avvio il 10 febbraio prossimo con Cultus, dove Zappalà ritorna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali e attuali, poetici e al tempo stesso intimi. A ispirare questa nuova creazione sono brani di musica popolare e le atmosfere di ‘The Little match Girl’, passione di David Lang del 2007. Si tratta di voci che danno vita a un lavoro di grande impatto sonoro con atmosfere sacre che fanno riferimento alla fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen e alla Passione secondo Matteo di Bach. Nella performance non si farà alcun cenno alla fiaba di Andersen, ma sarà  la danza la protagonista assoluta. ‘Cultus’ significa danza pura e propone al contempo un viaggio coreografico.

Dopo un prologo dove il verso shakespeariano è utilizzato come pura colonna sonora fonetica, si procede in un fluire coreografico incessante, in transiti in movimento dove i corpi dei danzatori si immergono nei vari stati d’abbandono, dalla tenerezza, all’estasi, dalla gioia alla poesia.

Un secondo spettacolo sempre di palcoscenico Danza sarà l’11 marzo 2024 alle Lavanderie a vapore dal titolo “We are nomads”, dove Anuang’s si interrogherà su chi sia alla ricerca di qualcosa, come i nomadi che vanno alla ricerca di nuovi pascoli. Anche noi uomini siamo nomadi delle nostre vite, nomadi in senso tradizionale e nomadi digitali.

Ci spostiamo da un punto all’altro, non ci fermiamo, ma vorremmo rimanere, riflettendo sulla nostra vita e usando ciò di cui abbiamo bisogno per il viaggio. Camminiamo come fecero i nostri antenati e ci fermiamo solo quando siamo stanchi e desideriamo placare la nostra sete e riposare i nostri piedi.

Danzatore e coreografo keniota, autodidatta e atipico, rappresenta il suo Paese in ogni evento ufficiale fin dall’inizio della sua carriera nel 1990. Recupera dalla tradizione la fede e la forza che gli sono state necessarie per creare. Vero e proprio gesto iniziatico, la sua gestualità è  amplificata da un movimento ondulatorio. L’energia è  canalizzata dai salti verticali, l’emozione è  potente e primitiva.

Al teatro Astra, il 23 e 24 marzo prossimi, saranno in scena ‘La sagra della primavera’ e ‘Intimate Wonder’, per la coreografia di Roberta Ferrara. Si tratta di una creazione che incarna energie primordiali e sublimazioni pagane attraverso una scrittura coreografica corale, ridisegnata sui corpi dei danzatori dell’Eko Dance project,  che si lascia guidare dal modus operandi del genio di Igor Stravinsky. Il respiro della Sagra della primavera di Roberta Ferrara si apre alla collaborazione  con Pompea Santoro, già danzatrice di Mats Ek e sua assistente. Di Intimate Wonder la coreografia è  di Paolo Mohovic, che ci conduce attraverso le emozioni che costituiscono la meraviglia che riusciamo a produrre e dalla quale costantemente ci alimentiamo.

Il 28 marzo sarà  la volta, al teatro Astra, di “The hidden face of the moon”, una nuova creazione di Giovanni Insaudo Staff, che si concentra sulla preparazione di uno spettacolo,  dove un gruppo di tecnici prepara freneticamente una nuova produzione.

La proposta di Paolo Mohovic Hondo narra il mare, che è molto di più  dell’altra parte del mondo, qualcosa che noi conosciamo ma che è  ancora particolarmente inesplorato.

Sempre al teatro Astra, dall’11 al 14 aprile prossimo, andrà in scena di Aurélien Bory la pièce “Invisibili”.

Il coreografo e regista francese Aurélien Bory, da sempre affascinato dalle contaminazioni linguistiche e culturali,  realizza uno spettacolo che nasce dalla sua infatuazione  per la città  di Palermo. “Invisibili” è  il risultato di diversi sopralluoghi del regista nella città e  di incontri con i cittadini e artisti, di riflessioni sull’arte, la storia e le contraddizioni di Palermo.

Il 23 e 24 aprile, sempre al teatro Astra, si terrà una serata specialedal titolo  “Echoes of life” con una coppia d’eccezione, formata da Silvia Azzoni, tra le più sensibili ballerine del panorama internazionale,  vincitrice del premio Benois e prima ballerina dell’Hamburg Ballet, insieme a un fuoriclasse di fama mondiale, Oleksandr Ryabko, impegnati in un percorso di chiari di luna e sonate eseguite dal vivo dal virtuoso Michael Bialk.

Il 10 e 12 maggio sarà  la volta dell’appuntamento “Made4you+Interplay link”, progetto diretto da Pompea Santoro, che apre una porta verso il mondo coreografico riunendo tre giovani coreografi, ex studenti dell’Eco dance alta Formazione. Coreografo Simone Repele, fondatore della compagnia Riva & Repele in tandem con Sasha Riva, Edoardo Cino danzatore professionista  nella compagnia Saarlaendisches Staatballet e Tiziano Piloni. Padrino della serata sarà Fernando Suels Mendoza.

Il 24 marzo , dalle 11.30 alle 13.30, si terranno delle masterclasscon Roberta Ferrara, dove la presenza, la consapevolezza e l’energia muovono la pratica pedagogica condotta da questa insegnante. Nella masterclass viene condiviso il training abituale  della compagnia Equilibrio Dinamico, in cui volontà e disponibilità  si mettono al servizio di corpo, mente e spirito. Si esplora il concetto di alternanza , di gioco perpetuo dello yin e yang, attraverso corpi sempre più consapevoli, flessibili e presenti.

Un’altra masterclass sarà  il 12 maggio dalle 11.30 alle 13.30 con Fernando Suels Mendoza.

 

Mara Martellotta

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