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Un omaggio al femminile da parte della galleria Malinpensa by La Telaccia con la mostra “Le donne nell’arte”, a partire dal 5 fino al 16 marzo 2024
È dedicata alle donne nell’arte la mostra collettiva che la galleria d’arte Monia Malinpensa by La Telaccia omaggia per la festa della donna dell’8 marzo.
Le artiste scelte per questa collettiva sono Cinzia Gorini, Ricarda Guantario, Bianca Sallustio e Immacolata Zabatti.
Per Cinzia Gorini, nata nel 1966 a Sesto San Giovanni tutto è iniziato da un colore che ha sempre alimentato in lei la ricerca dell’espressione e dell’introspezione.
“Il mio percorso come artista- spiega Cinzia Gorini – ha preso forma negli ultimi venti anni, in parallelo ad un’attività manageriale intrisa di creatività, e il blu, in tutte le sue sfumature, rappresenta per me l’esplorazione di quel momento straordinario in cui tutto converge, l’istante perfetto. Il blu, nel corso della mia ricerca onirica, è cambiato nel suo modo di esprimersi attraverso le pennellate sulla tela. Il perdersi in ogni dettaglio dei miei inizi oggi è sublimato da una visione d’insieme dove il cielo e il mare si fondono, come direbbe Moncy Barbour. Oltre alla pittura, la ricerca in questi anni ha assunto forme diverse, avvicinandomi allo yoga e alla meditazione. Sono e sarò sempre alla ricerca di quel blu, del mio momento perfetto”.
L’artista Cinzia Gorini dimostra maestria nella padronanza dell’olio su tela, realizza opere con una tecnica assai personale, costantemente animata da vibrazioni tonali e da un vivo sentimento. È una pittura dai colori ben accordati fra loro e fortemente caratterizzata da contrasti chiaroscurali, che vive di una valida sintesi formale e di un’intensa capacità di stesura. Le sue creazioni raccontano con sentimento una poetica ricca di significato e di emozioni, che acquista un’assoluta purezza di immagine e trasmette un’energia non comune.
L’interpretazione del mare, con il suo movimento delle onde, i cieli e gli orizzonti, che spaziano infiniti nell’opera, incontrano una lirica suggestione cromatica dei blu e degli azzurri di particolare atmosfera e valore espressivo che ci travolgono appieno”.
Ricarda Guantario, di Bari, maestra d’arte, che ha frequentatol’Accademia di Belle Arti di Bari, ha conosciuto uno stile in continua evoluzione, dal figurativo, in cui l’artista rappresentava la figura femminile, per giungere all’arte contemporanea e concettuale.
Appassionata di filosofia, rappresenta sulla propria tela la concezione esistenziale e il proprio mondo emotivo. L’utilizzo, per esempio, del bianco nell’opera “Infinity” ne accentua ilcarattere metafisico. In alcune sue opere è ricorrente la spirale, che simboleggia il percorso ciclico dell’anima in continua evoluzione. Il dipinto vuole anche rappresentare l’energia divina donata ad ogni essere vivente. Nella realizzazione dell’opera “Infinity” sono stati utilizzati materiali naturali della terra, come le foglie secche, ed elementi sintetici effimeri, sfere, a simboleggiare il mondo naturale e quello artificiale. Una serie di opere pop prende il titolo di “Even the true is present”. Attraverso l’utilizzo di un bene di largo consumo, come la mela, l’artista si propone un’indagine sulla contemporaneità.
La creatività dell’artista Ricarda Guantario è intrisa di una appassionante ricerca e di una palpitante espressione sempre mediata da un linguaggio di notevole valenza concettuale e da una bravura compositiva. La suggestiva resa formale, la strutturazione calibrata e l’armonica costruzione dei pieni e dei vuoti, evidenziano un’elaborazione ricca di evidente compiutezza. Si tratta di un’arte che contempla la vita dell’uomo, della sua esistenza e della sua spiritualità, dove la vibrazione dei temi proposti dall’artista Ricarda Guantario toccano il fruitore portandolo alla meditazione. Ogni sua opera viene creata con notevole capacità tecnica ed è avvalorata da un autentico rapporto con la materia, in cui la soluzione dello sfondo bianco sulla tela, rasserenante e puro, mette in evidenza i colori accesi.
La terza artista in mostra è Bianca Sallustio, nata a Bari nel 1953, ultima di tre figli di un commerciante di legname e di una casalinga. Ha avuto una rigorosa educazione cattolica, ricevendo i suoi primi insegnamenti in un convento. Ben presto si rivelò la sua formazione religiosa e nel 1978 si laurea con lode in Medicina presso l’Università di Bari.
Ha iniziato a esporre il suo lavoro al pubblico nel 2010. Nelle opere di Bianca Sallustio coesistono meditazione, creazione, uno slancio emozionale e spirituale di potente umanità e di un processo inventivo di precisa tematica e risonanza di contenuto. Il filo creativo, la profonda sensibilità e le incessanti significazioni sulla natura, risultano coerenti in un tessuto pittorico immutabile, di fascinosa liricità e di mirata scansione di inventiva. Un punto di forza dell’artista è la meditazione esistenziale, che è capace di muovere l’animo del fruitore con una autentica potenza visiva, in bilico tra fantasia e realtà. La Sallustio dipinge con un’intima essenza compositiva e con un mirabile risvolto di schiettezza d’animo, trasfondendo nel suo dipinto una continua linea descrittiva di precisa valenza simbolica, tanto da evidenziare un racconto ricco di qualità espressiva.
Ultima, ma non meno importante artista in mostra, è Immacolata Zabatti, nativa di Grottaglie, nel tarantino, nel 1962.
All’inizio della sua carriera artistica, Immacolata Zabatti ha rappresentato paesaggi salentini, i meravigliosi ulivi secolari con uno stile personale influenzato dal surrealismo. La sua sensibilità l’ha portata anche a trattare temi di alto valore sociale. Diversi poeti hanno scelto le opere della Zabatti per la copertina delle loro pubblicazioni. Nel tempo l’artista ha sentito l’esigenza di ricercare un nuovo stile tecnico e espressivo, un linguaggio personale capace di trasmettere le sue emozioni toccando l’anima del fruitore. Dal 2012 ha iniziato a mostrare la creatività in opere informali, una eccleticità che la fa muovere con perizia ed estro dal figurativo all’astratto. Nella pittura di questa artista affiora una natura amabile e rasserenante, dove gli assoluti protagonisti sono gli ulivi secolari, che dominano la scena paesaggistica con una rappresentazione viva di valori estetici, umani e spirituali. I suoi paesaggi, immersi in una pienezza espressiva e armonia formalesono di serena concezione interpretativa, e conferiscono all’opera accenti lirici cromatici e un ritmo narrativo unico e assolutamente originale. Quello dell’artista Immacolata Zabatti è un operare pittorico meticoloso e attento, in cui la continua presenza dell’albero evidenzia un iter artistico di coerente realizzazione e di forte aspetto simbolico. I suoi soggetti sono raffigurati sapientemente, con maestria di tecnica e piena armonia strutturale.
Galleria Malinpensa by La Telaccia, c.so Inghilterra 51, Torino
Telefono: 011 5628220
Mara Martellotta
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