Scadenze fiscali di gennaio: cosa c’è da ricordare

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

È ricco il calendario degli appuntamenti col Fisco di gennaio 2024: dal versamento dei contributi Iva, Irpef e Inps agli obblighi per i sostituti d’imposta, dal canone Rai agli adempimenti per colf e badanti. Anno nuovo, nuovi adempimenti tributari: le scadenze fiscali di gennaio 2024 presentano un calendario ricco di appuntamenti importanti, sia per i privati cittadini che per le aziende. Meglio tenerli a mente così da evitare di incorrere in sanzioni. Di seguito le principali scadenze di gennaio.

Entro il 10 gennaio 2024 i datori di lavoro devono versare i contributi per colf, babysitter e badanti in adempimento all’obbligo di versamento trimestrale. A gennaio vanno dunque versati i contributi per i tre mesi precedenti. Gli interessati dovrebbero avere già ricevuto l’apposito avviso di pagamento con il relativo importo tramite il sistema PagoPa, come avviene ormai dal 2020.

Si ricorda che l’esonero contributi Inps 2021 si applica anche nel 2022 alle lavoratrici madri impiegate nel settore domestico.

Il 16 gennaio tocca a impresari e banche. La scadenza fiscale di questo giorno riguarda la tassa sugli intrattenimenti (in merito agli introiti derivanti da determinate attività relative allo spettacolo e ai giochi) e la Tobin Tax che riguarda banche, società e soggetti legati alle transazioni finanziarie. Il pagamento si effettua tramite modello F24 secondo le modalità telematiche indicate dall’Agenzia delle Entrate.

Giorno 16 gennaio 2024 è una data cruciale anche per altre categorie: i sostituti d’imposta devono procedere al versamento delle ritenute di dicembre 2023 tramite modello F24 con modalità telematiche. Sono investiti dall’obbligo una serie di categorie, fra le quali Spa, Srl, società di capitali, enti commerciali, cooperative, istituti di credito, società e enti senza attività commerciale.

Devono versare l’Iva per il mese precedente anche lavoratori autonomi, professionisti con partita Iva, artigiani e commercianti, società di persone e società di capitali.

Il 16 gennaio è anche l’ultimo giorno che i sostituti d’imposta hanno a disposizione per comunicare l’intenzione di prestare assistenza fiscale nell’anno 2024 a dipendenti e pensionati.

Entro il 31 gennaio 2024 i cittadini che ricadono in una condizione particolare devono pagare il canone Rai tramite modello F24. Il canone TV 2024 può essere pagato in unica soluzione o a rate (con due pagamenti semestrali oppure con quattro rate trimestrali).

Qualunque sia la scelta, la prima scadenza cade sempre di giorno 31 gennaio. Attenzione: il canone Rai viene di norma pagato tramite addebito diretto nella bolletta elettrica. Come spiega l’Agenzia delle Entrate, la scadenza del 31 gennaio riguarda esclusivamente il caso in cui “nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale”.

La scadenza fiscale del 31 gennaio riguarda anche chi voglia chiedere l’esonero dal canone Rai. L’Agenzia specifica che “sono esonerati dal pagamento del canone gli ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a 8.000 euro, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non detengono un apparecchio televisivo”. La dichiarazione vale per l’anno in corso e può essere presentata sul sito dell’Agenzia dell’entrate o tramite Caf e professionisti abilitati.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

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