La Reggia di Venaria ha riaperto le porte alle creazioni di lusso, al gusto e al benessere made in Piemonte con la seconda edizione di Experience Piemonte Luxury Design Wellness Taste: arredo, design, moda e accessori, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere e, novità di questa edizione, gioielleria sono i comparti di eccellenza proposti dalle 88 imprese piemontesi presenti ad un centinaio di operatori di Europa, USA, Canada, Paesi del Golfo, Sud Est Asiatico. Oltre 750 i b2b.
Complessivamente, questa edizione registra +20% di aziende piemontesi, +85% di operatori stranieri e + 60% di 2b2 organizzati rispetto allo scorso anno: numeri in crescita che confermano il Piemonte e le sue produzioni di alta qualità e di nicchia come destinazione di business per gli operatori esteri del lusso.
L’iniziativa, voluta e sostenuta dalla Regione Piemonte, è stata organizzata da Ceipiemonte nell’ambito dei Progetti Integrati di Filiera “Abbigliamento/Alta Gamma/Design”, “Agroalimentare”, “Tessile” e “Salute e Benessere”, promossi da Regione Piemonte e co-finanziati nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione 2000-2020.
Ad inaugurare i lavori una conferenza che ha approfondito l’andamento e i trend del mercato dei beni di consumo nello scenario internazionale a cui hanno preso parte istituzioni ed esperti di settore che hanno condiviso le proprie esperienze, strategie e visioni. L’importanza di questi segmenti in Piemonte è confermata anche dagli ultimi dati relativi al primo semestre 2023 legati alle produzioni dei comparti alta gamma, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere che hanno registrato un export di 7.8 miliardi di euro, ovvero circa il 24% del totale regionale, con una crescita rispetto al primo semestre 2022 del 9% (dati Istat).
Si è iniziato con i saluti istituzionali dell’assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, del segretario generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino, dei presidenti di Confindustria Piemonte Marco Gay, di Ceipiemonte Dario Peirone e della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Il presidente Cirio ha evidenziato che “il Piemonte investe sulle proprie eccellenze in modo concreto e con diverse iniziative. Qui c’è un esempio delle grandi potenzialità delle nostre aziende e della capacità e dell’ingegno dei nostri imprenditori, proposti a quasi 100 buyes di tutto il mondo, la cui presenza è motivo di orgoglio, ma soprattutto di economia, di ricchezza e di posti di lavoro in un settore così importante come quello del lusso. La differenza – ha aggiunto – la fanno sempre le persone, che in questi settori mettono la loro capacità artistica e di invenzione. Non è pertanto un caso che i più grandi brand del lusso abbiano scelto di essere in Piemonte, ma lo hanno fatto perché ci sono tante eccellenze”.
L’assessore Ricca ha sostenuto che “l’aumento della presenza di aziende piemontesi e della committenza internazionale è la conferma di come il Piemonte e le sue produzioni di alta qualità e di nicchia siano una destinazione di business apprezzata dagli operatori esteri del lusso. A fronte di questo scenario la Regione intende confermare le politiche e gli strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione del proprio sistema economico”.
“Experience Piemonte – ha affermato il presidente Peirone – vuole offrire opportunità concrete alle imprese del nostro territorio e i numeri in forte crescita di buyer e di aziende partecipanti sono un segnale importante. Abbiamo organizzato questa seconda edizione mettendo in campo la capacità dei team di Ceipiemonte nell’abbinare l’offerta del Piemonte con la domanda internazionale e gli oltre 80 importanti operatori esteri presenti sono il frutto di un lavoro di matchmaking su oltre 20 Paesi”.
Due i panel moderati da Andrea Cabrini, direttore editoriale di Class CNBC. Il primo, dal titolo “Piemonte: un’eccellenza che si fa ricordare”, ha visto la partecipazione di Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Brainscapital, Licia Mattioli, ad di Mattioli spa e Alfredo Russo, chef stellato del ristorante Dolce Stil Novo. Insieme hanno accompagnato la platea in un viaggio tra le eccellenze piemontesi, testimoniando il ruolo sempre maggiore del territorio a livello mondiale in un segmento esigente, in cui i consumatori abbinano il lusso all’esperienza che in Piemonte è un insieme vincente di gusto, artigianalità, creatività, manifattura di alto livello, qualità nella scelta dei materiali e della materia prima. A seguire il secondo panel “Lusso è ciò che dura: tra tradizione e innovazione”, focalizzato su questo binomio vincente che caratterizza i beni di alta gamma come elemento duraturo nel tempo e alla base delle scelte dei consumatori, che ha visto un interessante confronto tra Diana Heredia, fabric director di Carolina Herrera, Paolo Garella, fondatore e ad di Manifattura Automobili Torino, Ginevra Rossello Paglieri, board director di Paglieri, Dario Casalini, ad Oscalito e fondatore di Slow Fiber. Ricerca di prodotto, personalizzazione, sostenibilità: sono state queste le parole chiave che hanno fatto emergere come i clienti siano sempre di più orientati a un lusso senza tempo, ma ricercato e attento all’ambiente, tutte tendenze in cui il Piemonte è portavoce sui mercati internazionali.
A cornice di tutto un percorso-mostra allestito nell’elegante cornice della Citroniera con una selezione di prodotti delle imprese piemontesi che partecipano all’iniziativa e che rappresentano l’alta gamma regionale di: tessuti, abiti ricercati, gioielli unici, complementi di arredo, golosità agroalimentari e prodotti per la cosmesi e il benessere.
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